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Porte blindate e finestre allarmate: il bonus per la sicurezza

Con il bonus ristrutturazioni si possono rendere gli edifici più sicuri.

L'installazione di porte blindate, finestre esterne allarmate, saracinesche e inferriate fisse, recinzioni e cancelli esterni sono alcuni degli interventi che possono usufruire, fino al 2024, della detrazione Irpef maggiorata del 50%.


È quanto espresso nella Guida dell'Agenzia delle entrate "Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali, ottobre 2022", un riassunto di tutti gli interventi che il Fisco può incentivare con la detrazione del 50%, anche per i miglioramenti della sicurezza statica degli immobili, oltre a quella antisismica, per ogni unità immobiliare entro un limite massimo di spesa di 96.000 euro, (che però dal 1° gennaio 2025 ritornerà alla misura del 36% ed entro il limite massimo di 48.000 euro).

Inoltre, tra gli altri interventi citati, la Guida comprende anche l'acquisto di immobili già ristrutturati, l'installazione di ascensori per l'adeguamento alla legge 13/1989, la sostituzione-riparazione-innovazione di impianti elettrici ed idraulici, la realizzazione di muri di cinta e di muri esterni di contenimento e la nuova detrazione del 75% rivolta al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche.

In riferimento all'acquisto di immobili già ristrutturati, l'agevolazione consiste in una detrazione dall'Irpef calcolata su un costo forfettario di ristrutturazione dell'immobile ripartita in 10 rate annuali. Indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, l'acquirente del bene deve calcolare la detrazione del 50% o 36% su un importo forfettario: 25% del prezzo di vendita dell'abitazione, risultante dall'atto di acquisto (il prezzo comprende anche l'Iva addebitata all'acquirente). 

La nuova detrazione del 75%: in cosa consiste?

Consiste in una detrazione d'imposta del 75% delle spese documentate sostenute per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all'eliminazione delle barriere architettoniche (in edifici già esistenti nel periodo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022) che prevede, solo per le spese sostenute nel 2022, una detrazione, limitatamente a spese non superiori a: 

  • 50mila euro per immobili unifamiliari, 
  • 40mila euro per ognuna delle unità immobiliari che compongono l'edifico 
  • 30mila euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio (per edifici composti da più di 8 unità).


La detrazione è da ripartire su cinque quote annuali di medesimo importo.

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