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Ambiente: a Bologna tre soluzioni firmate ENEA per risparmiare e riutilizzare l’acqua

Tre soluzioni concrete per affrontare la crisi idrica urbana sono state sperimentate a Bologna nell’ambito del progetto pilota “Acqua in circolo”, promosso da ENEA insieme al Comune di Bologna, Anci Emilia-Romagna e Green City Network, con il supporto dell’Unione Europea attraverso il programma NiCE. L’obiettivo: rendere le città più resilienti e sostenibili partendo dall’uso efficiente dell’acqua.

Le soluzioni messe in campo sono tre: un’aiuola rialzata con serbatoio integrato, una torre idroponica per coltivare senza suolo e una cisterna per la raccolta e depurazione dell’acqua piovana. Tre prototipi che, oltre a essere stati installati in diversi punti strategici della città, sono stati anche il fulcro di un innovativo percorso di cittadinanza attiva e partecipata.

Durante un anno di attività, ENEA ha organizzato un “Urban Living Lab”, coinvolgendo residenti, esperti e associazioni locali. Il laboratorio ha offerto consigli pratici su come risparmiare acqua nella vita quotidiana e ha visto la collaborazione dello spin-off universitario “Aquaponic Design”, specializzato in tecnologie di coltivazione sostenibile.

Le installazioni sono state posizionate in tre contesti simbolici: l’aiuola con riserva d’acqua negli orti comunali di via Saragozza, la torre idroponica presso il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Bologna, e la cisterna con fitodepurazione nel cortile del co-housing Porto 15. Ogni soluzione è stata testata da gruppi di cittadini, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza e replicabilità in altri contesti urbani.

Parallelamente, è stato realizzato anche uno “School Living Lab”, che ha coinvolto alunni delle scuole primarie e secondarie bolognesi. Attraverso incontri formativi, gli studenti hanno imparato buone pratiche per il risparmio idrico e sono stati invitati a monitorare i consumi domestici. Ai ragazzi delle medie è stato inoltre chiesto di raccogliere dati sulla crisi idrica e sul riuso dell’acqua.

“Le attività di ‘Acqua in circolo’ hanno permesso di coinvolgere cittadini, associazioni e organizzazioni pubbliche e private di Bologna per sperimentare insieme soluzioni concrete per usare l’acqua in modo più efficiente e circolare in città”, ha dichiarato Sara Cortesi, referente del progetto NiCE e ricercatrice ENEA. Il progetto contribuirà alla creazione della “solution box”, una raccolta di strumenti e buone pratiche da replicare in altri centri urbani.

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