Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali
Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali

Messa in sicurezza di edifici e territorio: al via 1,265 miliardi di euro per i Comuni

Sono ufficialmente aperti i termini per i Comuni italiani che intendono richiedere contributi per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio. A darne notizia è il Ministero dell’Interno con la pubblicazione del Decreto Ministeriale del 14 luglio 2025, che disciplina le modalità per l’accesso ai fondi previsti per le annualità 2026, 2027 e 2028.

L’importo complessivo disponibile ammonta a 1.265,5 milioni di euro, ripartiti in 0,5 milioni per il 2026, 715 milioni per il 2027 e 550 milioni per il 2028. I finanziamenti sono destinati esclusivamente a investimenti per:
– la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
– la messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
– la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, con priorità alle scuole.

I fondi fanno capo all’articolo 1, comma 139, della Legge di Bilancio 2019 (Legge 145/2018), che originariamente stanziava 2,2 miliardi di euro, poi ridotti a 1,265 miliardi a seguito del Decreto PNRR 4 (DL 19/2024) e della Legge di Bilancio 2025 (Legge 207/2024).

Modalità di partecipazione
Dal 22 luglio e fino alle 23:59 del 15 settembre 2025, i Comuni possono presentare la domanda esclusivamente online tramite la Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF). La richiesta deve essere compilata utilizzando l’apposito modello allegato al decreto: invii tardivi o in formato diverso comportano l’esclusione automatica.

Il contributo massimo richiedibile varia in base alla popolazione:
– fino a 1 milione di euro per Comuni con meno di 5.000 abitanti;
– fino a 2,5 milioni per Comuni tra 5.001 e 25.000 abitanti;
– fino a 5 milioni per Comuni con oltre 25.000 abitanti.

Sono esclusi dall’accesso ai fondi i Comuni che hanno già ricevuto l’intero contributo per la propria fascia demografica nelle annualità 2023-2024-2025. Chi ha ottenuto solo una parte del finanziamento potrà fare richiesta per la quota residua.

Criteri di ammissibilità e istruzioni operative
Ogni progetto deve essere identificato da un CUP (Codice Unico di Progetto) valido e coerente. Le domande relative a opere non previste nei documenti di programmazione o da enti non in regola con gli obblighi di trasparenza contabile verso la BDAP saranno automaticamente escluse.

Per eventuali correzioni, i Comuni dovranno annullare la domanda precedente e inviarne una nuova entro la scadenza. L’invio originario verrà annullato sia nei dati sia nella data.

Per supportare gli enti nella compilazione della domanda, il MEF – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ha messo a disposizione il “Manuale Utente Linee di Finanziamento – Annualità 2026-2027-2028”.

Articoli Correlati

Articoli recenti

Risposte