Il futuro dei Bonus Edilizi: la nuova Legge di Bilancio
Si attende la nuova Legge di Bilancio, per la quale proprio il mese di settembre dovrebbe costituire una svolta. Entro il prossimo 27 settembre ci sarà la presentazione della NADEF (Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza) al Parlamento. Scontro fra la maggioranza di Governo e le parti, sul Superbonus e i bonus edilizi.
Il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, solo qualche giorno fa aveva commentato al Forum di Cernobbio l'iniziativa del Superbonus che "ingessa la politica economica, lasciando margini esigui ad altri interventi". Definita una spesa disastrosa quella del Superbonus, prevista inizialmente entro i 35 miliardi di euro; attualmente si stima ammonti a 93 miliardi di euro investiti.
Il Superbonus 110% è stato in realtà criticato da diversi esponenti del Governo Meloni. In vista della presentazione della NADEF, si prospetta un rialzo rispetto agli obiettivi fissati per il target 2023 inizialmente previsto per il 4.5%. Il rialzo sarebbe dovuto secondo alcune posizioni, proprio dal Superbonus.
Il bonus è già stato ridotto al 90% e si abbasserà ulteriormente: l'aliquota sarà fissata al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Si ipotizza un ulteriore taglio all'aliquota o la concessione del bonus edilizio solo ai redditi bassi.
L'ing. Paola Marone, Presidente di Federcosturzioni, è intervenuta: "Bisogna uscire dalla sterile polemica politica e prendere atto che i Bonus hanno sostenuto l'edilizia e l'economia nazionale in un momento particolarmente difficile, e hanno consentito la riqualificazione energetica di oltre 70.000 condomini, 235.000 abitaizoni singole e 114.000 unità funzionalmente autonome". Richiesto anche al Governo di varare un piano decennale, in linea anche con le politiche europee, per l'efficientamento energetico degli edifici e la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano, sia pubblico che privato.
Evidenziato da ANCE, anche il problema costituito dai crediti incagliati: si stima che siano circa 30.000 le imprese e 300.000 i nuclei familiari in difficoltà a causa del blocco dei crediti, con relative difficoltà a portare avanti i lavori e il susseguente blocco dei cantieri. Questo andrebbe a favorire le speculazioni e il mercato nero dell'acquisto dei crediti.
Apprezzata l'ipotesi di prolungare il Superbonus per i lavori svolti all'interno di condomini. All'interno della stessa maggioranza di Governo, Forza Italia è fra le sostenitrici di questa possibile soluzione per consentire a quelle realtà che non potranno ultimare i lavori entro il 2023, di continuare comunque ad usufruire dell'aliquota del 110% per portare a compimento i cantieri. Ipotizzato il prolungamento di 3 mesi, ma solo per chi potrà certificare un sostanziale balzo in avanti nei lavori, intorno al 60%, attraverso la Cilas presentata a fine 2022.
Invece per le villette unifamiliari non sono previste proroghe: il 31 dicembre 2023 rimane la deadline per terminare i lavori e continuare ad avere il 110% di aliquota, per coloro che avevano ultimato il 30% dei lavori al 30 settembre 2022.
Si attendono sviluppi nelle prossime settimane.
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