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PNRR 3: nuove disposizioni su appalti, edilizia scolastica ed energie rinnovabili

Lo scorso 16 febbraio, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge che introduce novità rilevanti nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Durante la stessa sessione del Consiglio dei Ministri che ha stabilito la fine della cessione del credito e dello sconto in fattura per gli interventi di natura edilizia, il Governo ha varato un altro provvedimento che si applica allo stesso settore edilizio, il PNRR 3 in vigore dal 25 febbraio 2023.

Il decreto-legge introduce disposizioni per l'attuazione del PNRR e del Piano Nazionale degli investimenti Complementari al PNRR (PNC); inoltre sono previste disposizioni per l'attuazione di politiche per la coesione e per la politica agricola comune. Tali disposizioni sono suddivisibili in 3 sezioni:
- revisione del sistema di governance del PNRR;
- potenziamento delle capacità amministrative dei soggetti chiamati ad attuare gli interventi previsti nel PNRR e nel PNC; semplificazione delle procedure stesse del PNRR nei diversi settori;
- messa in atto delle politiche sulla coesione, sulla politica agricola comune e sulla politica giovanile.

Appalti 

La prima sezione del decreto-legge si focalizza sullo snellimento delle procedure nell'ambito degli appalti pubblici. Vengono estese a tutti gli appalti del PNRR e del PNC, procedure più semplificate, già contemplate per l'edilizia penitenziaria, ferroviaria e giudiziaria per quanto concerne la conferenza dei servizi, VIA e acquisizione degli assensi dei Beni Culturali. Inoltre, è previsto il dimezzamento dei termini per l'esproprio e per l'espressione del parere da parte della Conferenza Unificata per le opere PNRR; vengono ampliate le funzioni del Comitato Speciale istituito presso il Consiglio Superiore dei lavori pubblici.

Edilizia scolastica

Nella seconda sezione del decreto-legge, viene trattata come materia, l'edilizia scolastica. Si va ad introdurre la possibilità per gli enti locali di utilizzare i ribassi d'asta per gli interventi di edilizia scolastica, anche per i "progetti in essere" e non solo i progetti del PNRR. Vengono introdotte misure che vadano ad accelerare l'implementazione delle misure: i Sindaci e Presidenti di Provincia e Città Metropolitana, detengono non solo i poteri di Commissario straordinario per l'edilizia; bensì, con il nuovo provvedimento, potranno utilizzare altre strutture pubbliche, centrali e locali che siano, per ottenere supporto specialistico.
Viene previsto anche un compenso che sia incluso nel quadro economico e che non superi il 6% del valore dell'opera. Si dispone che verrà ad estendersi il tempo per operare in qualità di Commissario straordinario per l'edilizia scolastica, anche per i soggetti attuatori degli interventi, per le stazioni appaltanti nel caso in cui fossero diverse dai soggetti attuatori, per le centrali di committenza e per i contraenti generali. Il decreto-legge introduce delle specifiche deroghe al codice dei contratti pubblici per gli acquisti e la programmazione di lavori pubblici, procedure per l'approvazione di progetti in relazione ai lavori, stipula di contratti, verifiche sugli atti di affidamento, aggregazioni e centralizzazione delle committenze, commissioni giudicatrici con il loro albo e i criteri di aggiudicazione dell'appalto. Viene innalzata la soglia per l'affidamento diretto su servizi e forniture, inclusi anche i servizi di ingegneria, architettura e di progettazione, per i quali sarà possibile procedere con l'affidamento diretto senza previa consultazione di diversi operatori economici. Le deroghe vengono allo stesso tempo estese nell'ambito degli accordi-quadro per l'affidamento dei servizi tecnici e dei lavori stipulati da Invitalia, anche nel caso di affidamento congiunto della progettazione e della realizzazione dei lavori.

Ambiente, sicurezza energetica ed energie rinnovabili

Infine, il decreto-legge vede interessata anche l'area delle energie rinnovabili e della tutela e sicurezza ambientale. Si prevede l'introduzione di una procedura più semplificata per la promozione di impianti chimici "integrati", su scala industriale, che avranno come scopo la produzione di idrogeno green e rinnovabile. Verrà eseguito il processo di rinaturazione dell'area del Po e utilizzati i proventi delle aste CO2.  Per il settore energetico, viene ad essere ideata una nuova procedura per la posa in opera di pannelli solari e per l'installazione di infrastrutture energetiche da fonti rinnovabili. L'obiettivo è rendere sempre più diffusa la presenza di impianti che producano energia rinnovabile e rendere l'iter più semplificato nelle aree industriali, artigianali e commerciali. Una nuova disposizione vedrà inoltre, stabilire il tetto massimo di 150 giorni per il procedimento autorizzato unico per impianti a fonti rinnovabili, che dovrà infatti concludersi entro la soglia temporale stabilita a partire dalla data di ricezione dell'istanza di avvio del procedimento.

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