Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali
Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali

Edilizia: ENEA punta sull’efficienza energetica con la riqualificazione off-site

L’impiego di componenti prefabbricati per la riqualificazione edilizia rappresenta una promettente frontiera per migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale degli interventi edilizi. Lo evidenzia uno studio condotto da ENEA nell’ambito del progetto OFFICIO, sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano, l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Bologna.

La ricerca, firmata da Claudia Toro, Carlos Herce, Miriam Benedetti e Tiziana Susca del Dipartimento ENEA Efficienza Energetica, ha analizzato la filiera italiana dell’Off-Site Construction (OSC), un metodo che prevede la produzione industriale di componenti edilizi prefabbricati, assemblati in fabbrica, trasportati e poi installati in cantiere. Questo approccio consente di velocizzare i tempi di intervento, contenere i costi e ridurre significativamente il consumo di risorse e le emissioni inquinanti.

“I benefici economici e ambientali dell’OSC sono molteplici: tempi più rapidi, maggiore controllo sui costi di produzione, minori costi di cantiere e una significativa riduzione di consumi di risorse come acqua e materiali, con conseguente abbattimento delle emissioni”, spiega Claudia Toro. Inoltre, questa metodologia riduce l’impatto sui residenti durante i lavori e aumenta la sicurezza per gli operatori in cantiere.

In Italia, i Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto Esterno (ETICS) costituiscono la tipologia di intervento più diffusa per la riqualificazione energetica degli edifici. Secondo i dati raccolti dallo studio, il settore degli ETICS è cresciuto del 50% tra il 2017 e il 2021, favorito anche dagli incentivi fiscali, e si presta in modo ideale all’adozione delle tecnologie off-site.

La mappatura del comparto industriale realizzata da ENEA ha individuato 27 aziende specializzate nell’OSC tra le 116 attive nella produzione e commercializzazione di soluzioni per l’isolamento termico. Si tratta in prevalenza di PMI innovative, focalizzate su soluzioni a secco e materiali all’avanguardia.

Particolare attenzione è stata dedicata all’analisi di materiali innovativi e sostenibili per la produzione di isolanti termici off-site. Sono stati identificati almeno 20 materiali promettenti, realizzati con risorse locali e scarti di lavorazione, come la lana di pecora, la cellulosa e il poliuretano rigenerato da imballaggi, contribuendo così a un’economia circolare più virtuosa.

Nonostante il potenziale, il settore dell’OSC in Italia deve ancora superare ostacoli significativi, quali la frammentazione del mercato, la scarsa conoscenza delle nuove tecnologie e la carenza di manodopera specializzata. “Con diverse aziende e associazioni di categoria abbiamo analizzato queste criticità e individuato azioni correttive che includono lo scambio di conoscenze, l’adozione di buone pratiche e la definizione di linee guida e politiche pubbliche mirate”, sottolinea Carlos Herce.

Il progetto OFFICIO guarda al futuro con l’obiettivo di promuovere nuovi modelli di business e di coniugare l’innovazione nei materiali con l’efficienza costruttiva, tracciando così una strada sostenibile per la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano in risposta alle sfide ambientali ed economiche contemporanee.

Articoli Correlati

Articoli recenti

Risposte