Il
Decreto Ministeriale dello scorso 20 gennaio prevede l'attribuzione per l'anno 2023 di
fondi destinati a sviluppare o potenziare gli
interventi per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, al fine di abbattere le barriere architettoniche a beneficio della collettività e permettere l'
efficientamento energetico assieme allo
sviluppo territoriale sostenibile.
La somma totale stanziata è pari a
168 milioni ripartita in maniera equa fra i
2.005 comuni, con popolazione inferiore ai
1000 abitanti, che ne andranno a beneficiare.
A livello nazionale ed europeo, è ormai noto l'obiettivo di rendere efficienti da un punto di vista energetico e ambientale gli edifici residenziali e le strutture statali; tante ormai le misure economiche adottate, per consentire lavori di adeguamento e rifacimento di tali strutture e infrastrutture. Il decreto però vedrà interessate, questa volta, soprattutto le piccole realtà nazionali: infatti il criterio è proprio il numero esiguo di popolazione comunale; verranno quindi resi possibili per piccoli borghi e centri cittadini lavori che aiuteranno anche questi luoghi ad essere meglio inclusi, in una missione comune all'insegna della tutela ambientale.
I fondi sono quindi destinati ad accelerare l'attuazione del
quadro 2030 per il clima e l'energia (parte del
Green Deal europeo) in cui si prevede fra il 2021 e il 2030 una diminuzione del 40% delle
emissioni di gas serra; migliorare del 32,5% l'
efficienza energetica degli edifici e aumentare del 32% l'utilizzo delle
fonti di energia rinnovabili.
Il contributoIl contributo stanziato ammonterà a
83.790,52 euro per ciascun comune; i beneficiari del contributo statale saranno tenuti ad iniziare i lavori entro il
15 maggio 2023. In caso di mancato rispetto del termine sopra citato, è prevista la revoca del contributo entro il 15 giugno dello stesso anno.
L'erogazione del contributo vedrà corrisposto il
50% dell'importo totale, previa trasmissione al Ministero dell'interno del certificato di collaudo o di regolare certificato di esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori.
La lista dei comuni assegnatari del contributo è consultabile sul sito del
Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.