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  • Nuovo caserma di Sant’Agata realizzata con moduli prefabbricati

    Dopo mesi di attesa e incertezza, Sant’Agata vede finalmente sorgere la nuova caserma dei Carabinieri, un simbolo di rinascita dopo gli eventi catastrofici dell’alluvione che hanno colpito il paese lo scorso maggio. Il sindaco Enea...
    Nuovo caserma di Sant’Agata realizzata con moduli prefabbricati

    Dopo mesi di attesa e incertezza, Sant’Agata vede finalmente sorgere la nuova caserma dei Carabinieri, un simbolo di rinascita dopo gli eventi catastrofici dell’alluvione che hanno colpito il paese lo scorso maggio. Il sindaco Enea Emiliani, visibilmente soddisfatto, ha annunciato che tra poche settimane i Carabinieri potranno tornare nella loro caserma, riportando così una presenza fondamentale per la sicurezza e il benessere della comunità.

    La vecchia caserma, di proprietà privata, è stata gravemente danneggiata dall’alluvione, costringendo i militari a operare temporaneamente da un'altra sede a Massa Lombarda. Questo ha rappresentato una scomoda situazione per i cittadini, costretti a spostarsi per denunce, pratiche e altre necessità legate alla sicurezza pubblica. Tuttavia, grazie agli sforzi dei volontari e dei militari stessi, la vecchia caserma è stata ripulita, seppur resa inservibile.

    La nuova struttura, realizzata con moduli prefabbricati, rappresenta una soluzione ottimale per garantire una presenza stabile e operativa dei Carabinieri nel territorio. Costruita su un'area concessa gratuitamente dal Comune per 10 anni, la caserma è stata realizzata ad un costo di 125mila euro, interamente a carico dell’Arma.

    L’utilizzo di moduli prefabbricati con pareti in acciaio, un sistema innovativo che si basa sulla filosofia del riciclo e del riuso dei container navali, ha consentito di creare una struttura resistente e funzionale.
    Dotata di tutti i servizi necessari, dalla cucina interna ai servizi igienici, la nuova caserma è anche ecologicamente sostenibile, grazie all'installazione di pannelli solari e alla sua posizione rialzata rispetto al terreno, che la protegge da eventuali futuri disastri naturali.

    L’azienda Green Living, specializzata nella progettazione e costruzione di edifici a basso consumo energetico, ha contribuito alla realizzazione di questa struttura all’avanguardia. Fondata dall'architetto Vincenzo Russi, l’azienda si distingue per la sua esperienza nel campo dell’edilizia civile e per l’attenzione verso la bioarchitettura e il rispetto dell'ambiente.

    La nuova caserma di Sant’Agata non solo rappresenta un importante punto di riferimento per la sicurezza della comunità, ma anche un esempio di come la resilienza e l’innovazione possano portare alla creazione di soluzioni efficaci anche nelle situazioni più difficili. Con la sua inaugurazione imminente, Sant’Agata guarda al futuro con rinnovata fiducia, sapendo di poter contare su una caserma moderna e funzionale, pronta a proteggere e servire la comunità in qualsiasi circostanza.
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  • Progetto di ampliamento di Is Molas by Fuksas
    Un'esclusiva Oasi di Lusso in Sardegna

    Is Molas Resort, situato a Pula, a soli 30 km da Cagliari, è da oltre 40 anni un punto di riferimento nel turismo esclusivo e nel golf internazionale nella splendida cornice del Mediterraneo.
    Ora, con il...
    Progetto di ampliamento di Is Molas by Fuksas
    Un'esclusiva Oasi di Lusso in Sardegna

    Is Molas Resort, situato a Pula, a soli 30 km da Cagliari, è da oltre 40 anni un punto di riferimento nel turismo esclusivo e nel golf internazionale nella splendida cornice del Mediterraneo.
    Ora, con il progetto di ampliamento ideato da Massimiliano Fuksas, questa oasi di lusso si prepara a offrire un'esperienza ancora più straordinaria.

    Risvegli Felici: un Progetto di espansione ambizioso
    L'espansione di Is Molas prevede la creazione di una nuova zona residenziale, caratterizzata da ville di lusso immerse nella suggestiva macchia mediterranea. Queste residenze, progettate come vere e proprie "sculture da abitare" da Massimiliano e Doriana Fuksas, offrono non solo un'architettura distintiva, ma anche un'armoniosa integrazione con l'ambiente naturale circostante.

    Lusso, Comfort e Sostenibilità
    Le 15 ville di lusso rappresentano il culmine del comfort e del design sostenibile. Ogni residenza è costruita secondo i principi della bioarchitettura, utilizzando materiali naturali e locali. La vegetazione circostante è composta da specie autoctone, contribuendo a creare un ambiente unico e autentico. Inoltre, ogni villa dispone di una splendida piscina privata, creando un'oasi di relax e tranquillità per i suoi abitanti.

    Esperienze di Benessere e Intrattenimento: la visione del resort ampliato
    Ma l'espansione di Is Molas non si limita alle residenze. Il resort si arricchirà di una piazza con ristoranti e boutique, una spa di lusso che offrirà trattamenti estetici e medicali, e un beach club privato che invita al relax e al divertimento. Inoltre, il sistema golf, curato da Gary Player, includerà un nuovo percorso a 18 buche e una Clubhouse che servirà anche le altre aree comuni con campi sportivi e un miniclub per bambini.

    Un'esperienza a 360 Gradi: dal Golf al Bike Park

    Is Molas diventerà un paradiso per gli amanti dello sport e dell'avventura. Il nuovo percorso golfistico si unirà al Bike Park, che si estende su circa 120 ettari e offre percorsi immersi nella natura, dal parco montano fino al golfo di Nora.

    Il progetto di ampliamento di Is Molas by Fuksas promette di trasformare questo resort esclusivo in una destinazione ancora più ambita, dove il lusso, la sostenibilità e le esperienze indimenticabili si fondono armoniosamente con la bellezza naturale della Sardegna.
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  • La Tartan School di MoDusArchitects

    L'ampliamento del plesso scolastico di Terlano, incastonato nell'incantevole paesaggio dell'Alto Adige, si distingue come un esempio di integrazione architettonica e innovazione pedagogica. La Tartan School, realizzata dal rinomato studio MoDusArchitects di...
    La Tartan School di MoDusArchitects

    L'ampliamento del plesso scolastico di Terlano, incastonato nell'incantevole paesaggio dell'Alto Adige, si distingue come un esempio di integrazione architettonica e innovazione pedagogica. La Tartan School, realizzata dal rinomato studio MoDusArchitects di Bressanone, si erge come una testimonianza tangibile di come design e funzionalità possano coesistere armoniosamente nel contesto educativo contemporaneo.

    La scelta di adottare soluzioni innovative che permettono alla scuola dell'infanzia, all'asilo nido e al centro giovanile di condividere spazi comuni rappresenta un passo avanti nell'ottimizzazione delle risorse e nella promozione di una cultura dell'integrazione sociale.

    Il progetto si integra perfettamente nel paesaggio circostante, tra i vigneti e i frutteti che caratterizzano il territorio di Terlano. La sua posizione riflette la prossimità con il centro abitato e i campi circostanti, incorporando elementi tradizionali come il campanile storico della chiesa e il profilo della montagna.

    La struttura dell'edificio si adatta con eleganza alla topografia del sito, caratterizzato da una differenza di quota da nord a sud. Gli ingressi distinti per l'asilo nido e la scuola dell'infanzia, insieme all'accesso al centro giovanile, sono posizionati strategicamente lungo il margine della proprietà.

    Il nuovo ampliamento ospita la scuola dell'infanzia, con spazi concepiti per favorire lo sviluppo cognitivo e sociale dei bambini. Le diverse funzioni didattiche, come le sale per attività di gruppo e le aree per il riposo, sono state distribuite con cura ai vari livelli dell'edificio, garantendo un ambiente stimolante e accogliente.

    Particolarmente significativo è il piano -1, pensato come uno spazio condiviso dedicato ai tre programmi funzionali, offrendo la flessibilità necessaria per ospitare eventi pubblici e attività comunitarie.

    Il nuovo ampliamento si presenta come una struttura distinta e indipendente, caratterizzata da una sagoma a zig zag e da facciate vivaci, ispirate al motivo del tartan. Questo design innovativo si fonde armoniosamente con l'ambiente circostante, offrendo un'esperienza educativa unica e coinvolgente.

    La cura dei materiali e la selezione accurata degli elementi architettonici evidenziano l'impegno di MoDusArchitects per garantire il massimo comfort e la funzionalità degli spazi interni.

    Lo studio MoDusArchitects, guidato da Sandy Attia e Matteo Scagnol, si distingue nel panorama architettonico internazionale per la sua visione audace e innovativa. Attraverso una serie di progetti iconici, hanno dimostrato un profondo impegno per l'eccellenza e la sostenibilità nel campo dell'architettura.

    La Tartan School di Terlano rappresenta un vero e proprio simbolo di progresso e armonia, un'istituzione educativa votata all'eccellenza e alla crescita delle future generazioni nell'incantevole contesto dell'Alto Adige.

    Il progetto:

    Località: Terlano, Bolzano
    Committente: Comune di Terlano
    Progetto: MoDusArchitects, Sandy Attia, Matteo Scagnol
    Project team: Sandy Attia, Matteo Scagnol, Laura Spezzoni, Lavinia Antichi
    Progetto strutturale: Planteam – Günther Zöggeler
    Progetto meccanico: Energytech – Norbert Klammsteiner
    Impianti elettrici: Roland Thaler
    Ingegneria di sicurezza: 3M Engineering
    Impresa: UnionBau
    Edificio esistente: 1.366 mq
    Edificio esistente+ampliamento: 2.567 mq
    Parco giochi: 960 mq
    Apertura scuola: Settembre 2023
    Fotografie: Marco Cappelletti
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  • Enel Roundhouse, Londra (UK)
    by Pentastudio Architetti Associati

    Nel cuore pulsante di Londra, sorge la maestosa Enel Roundhouse, un'opera architettonica che incarna l'armoniosa fusione tra l'energia urbana e la leggerezza della natura. Questo spazio, rinomato per la sua bellezza e la sua...
    Enel Roundhouse, Londra (UK)
    by Pentastudio Architetti Associati

    Nel cuore pulsante di Londra, sorge la maestosa Enel Roundhouse, un'opera architettonica che incarna l'armoniosa fusione tra l'energia urbana e la leggerezza della natura. Questo spazio, rinomato per la sua bellezza e la sua innovazione, rappresenta un simbolo di sostenibilità e connessione con l'ambiente circostante.

    L'idea di trasmettere sensazioni di leggerezza, sostenibilità e ariosità ha guidato il concept alla base del progetto della Roundhouse. L'obiettivo principale è stato quello di avvicinare il pubblico al tema dell'energia, restituendo al contesto il ruolo di confort associato agli aspetti qualitativi dei fattori ambientali, seguendo una visione olistica della vita.

    Il design della struttura è caratterizzato da una grande nuvola che avvolge l'anello superiore della Roundhouse, simbolo di leggerezza e respiro. Le forme fluide e mai rigidamente definite riflettono la morbidezza della natura, mentre le scelte accessorie come pedane, tavoli e sedute seguono il principio di linee fluide, lontane dalle geometrie cartesiane.

    Il segno fluido diventa il veicolo formale attraverso il quale si identifica il passaggio dalla natura all'energia e viceversa. L'impianto centrale della sala, con il suo richiamo all'archeologia industriale, è un elemento architettonicamente significativo che orienta l'esperienza percettiva degli ospiti.

    Le strategie di progetto sono state elaborate secondo la naturale vocazione del contesto, con un sistema di successioni anulari che non privilegia mai un asse specifico della sala. Le sedute sono collocate su "isole" diffuse nello spazio, seguendo una dislocazione bilanciata ma mai simmetrica, in armonia con le leggi della natura come logica di aggregazione.

    Gli effetti luminosi giocano un ruolo fondamentale nella scenografia, fungendo da perfetto complemento di un'atmosfera dalle valenze plurime. L'adattamento cromatico accompagna lo scorrere del tempo, esaltando le forme abilmente realizzate in fase di allestimento.

    In definitiva, l'Enel Roundhouse non è solo uno spazio fisico, ma un luogo di convergenza per idee, ispirazioni e connessioni umane. Incarna la bellezza della leggerezza e la potenza della sostenibilità, invitando il pubblico a riflettere sul rapporto con l'energia e l'ambiente in un mondo in continua evoluzione.
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  • Affori: Nasce la Torre C - Ultimo Tassello di Rigenerazione Urbana a Milano

    Nel cuore del quartiere nord di Milano, precisamente ad Affori, un nuovo simbolo di rigenerazione urbana si innalza verso il cielo milanese. La società GDF System del Gruppo Della Frera ha dato il via alla costruzione...
    Affori: Nasce la Torre C - Ultimo Tassello di Rigenerazione Urbana a Milano

    Nel cuore del quartiere nord di Milano, precisamente ad Affori, un nuovo simbolo di rigenerazione urbana si innalza verso il cielo milanese. La società GDF System del Gruppo Della Frera ha dato il via alla costruzione della Torre C, il terzo edificio che completa l'ambizioso intervento di riqualificazione urbana nell'area. In collaborazione con Holping per il progetto architettonico e Viva Consulting per la progettazione acustica, la Torre C si configura come un'opera all'avanguardia, destinata a migliorare significativamente la vivibilità e l'attrattività del quartiere.

    L'area di Affori è in grande sviluppo, caratterizzata dalla vicinanza alla stazione ferroviaria locale e alla fermata della terza linea metropolitana. Questa posizione strategica ha reso l'area un punto di convergenza per la rigenerazione urbana, con l'obiettivo di creare un ambiente urbano moderno e sostenibile.

    Il progetto comprende la costruzione di 73 alloggi di classe A, che si inseriscono armoniosamente nel contesto delle due torri precedenti, già realizzate. Queste ultime, insieme ad un albergo a 4 stelle, sono state parte integrante dell'iniziale fase di riqualificazione, avviata nel 2020.

    Promotori dell'Iniziativa

    L'intervento è concepito, realizzato e gestito dalla società GDF System del Gruppo Della Frera, un'azienda specializzata in progetti immobiliari ed edilizi nei settori residenziali, terziari e commerciali a Milano, Brescia e Lainate.

    La progettazione della Torre C è stata affidata a Holping, un'importante società di progettazione con sede a Parabiago, mentre per la progettazione acustica è stata coinvolta la rinomata società milanese Viva Consulting & Management.

    Design e Funzionalità della Torre C

    La Torre C è stata progettata con uno stretto legame sia con le torri A e B già esistenti, sia con gli elementi architettonici circostanti. Pur mantenendo una sua autonomia estetica, l'edificio si integra armoniosamente nel contesto urbano preesistente.

    I piani terra e interrati sono destinati a locali accessori, autorimesse e spazi comuni, mentre i piani fuori terra ospitano gli alloggi residenziali. La copertura sarà dotata di pannelli fotovoltaici e vani tecnici per l'aerazione.

    Gli alloggi, di varie dimensioni tra bilocali e quadrilocali, godranno di ampi terrazzi che circondano l'edificio, enfatizzando il legame tra gli spazi interni ed esterni. L'architettura esterna, caratterizzata da un linguaggio contemporaneo e ritmato verticalmente, conferisce all'edificio una presenza distintiva nel panorama urbano di Affori.

    Impatto Urbanistico e Sociale

    Il progetto della Torre C si inserisce in modo sinergico con le opere di urbanizzazione previste nella zona, inclusa la realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile che collega la piazza ribassata vicino all'ingresso della stazione metropolitana e il sottopasso ferroviario di via Astesani.

    Il portico di uso pubblico che avvolge il piano terra del complesso contribuisce a creare un senso di continuità con gli spazi pubblici circostanti, rafforzando il legame tra l'edificio e la comunità.

    Analisi e Progettazione Acustica

    Viva Consulting & Management, esperta in acustica edilizia e architettonica, ha svolto un ruolo chiave nella progettazione acustica della Torre C. Attraverso analisi fonometriche e simulazioni 3D, la società ha garantito il rispetto delle normative acustiche sia verso l'esterno sia all'interno dell'edificio, assicurando un elevato livello di comfort abitativo per i residenti.

    La collaborazione con Viva Consulting & Management conferma l'impegno verso la sostenibilità ambientale e il benessere degli abitanti, ponendo la qualità dell'esperienza abitativa al centro del progetto.

    La Torre C rappresenta non solo un simbolo di rinascita per il quartiere di Affori, ma anche un esempio di come la collaborazione tra aziende innovative e competenti possa trasformare un'area urbana in declino in un luogo vibrante e sostenibile.

    Con la sua architettura contemporanea, la sua attenzione alla sostenibilità e al comfort abitativo, la Torre C si candida a diventare un punto di riferimento nell'evoluzione urbana di Milano, testimoniando il costante impegno verso la creazione di spazi urbani all'avanguardia e inclusivi.
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  • Il processo progettuale orbita attorno a due cardini fondamentali per la realizzazione di uno spazio di ristorazione aziendale di 330 mq in grado di ospitare fino a 93 persone: multifunzionalità e comfort. Ingredienti imprescindibili quando si parla di welfare aziendale, ossia quell’insieme di...
    Il processo progettuale orbita attorno a due cardini fondamentali per la realizzazione di uno spazio di ristorazione aziendale di 330 mq in grado di ospitare fino a 93 persone: multifunzionalità e comfort. Ingredienti imprescindibili quando si parla di welfare aziendale, ossia quell’insieme di benefit volti a generare benessere a favore gli utenti. La persona è il protagonista della scena, il progetto quindi non si limita alla descrizione spaziale dell’ambiente, bensì mira a considerare l’insieme di valori e rituali che si attribuiscono quotidianamente al momento del pranzo, della pausa. La multifunzionalità è data dalla configurazione dinamica degli elementi d’arredo mobili dell’area consumo, che ne garantiscono la versatilità spaziale. lo spazio è flessibile e può cambiare da ristorante a sala meeting. Sono quindi stati studiati ed inseriti appositi supporti video in grado di apparire ed eclissarsi a piacimento. La parola comfort, invece, riconduce all’attenzione posta ai materiali, illuminazione e alle sedute. Queste ultime contribuiscono oggettivamente a rendere più piacevole la permanenza e sono la collezione Kalea per tavoli, i divanetti Kendo e gli sgabelli Kensho di Kastel. L’insieme di materiali performanti, pareti acustiche, controsoffittatura fonoassorbente e impianto audio equilibrato, garantiscono un adeguato benessere. L’attento progetto illuminotecnico, fatto di posizionamento e temperatura di colore delle fonti luminose artificiali, abbinate alla gestione della luce naturale, creano la corretta atmosfera.


    To create a 330 square metre corporate catering space that can accommodate up to 93 people the design process focused on two key factors: multifunctionality and comfort. These features were chosen to promote user well-being and are crucial components of corporate welfare. The project's aim is not just to describe the physical space, but also to consider the values and traditions associated with the daily rituals of lunch and break, making the individual the central focus of the design.The movable furniture elements in the dining area provide multi-functionality and ensure spatial versatility. This means the space can be easily transformed from a restaurant to a meeting room with ease. To facilitate this transformation, special video supports have been designed and installed to appear and disappear as required.The term 'comfort', on the other hand, refers to the combination of materials and lighting and armchairs. These seats objectively contribuite to making your stay more pleasant and are the Kalea collection for tables, Kendo sofas and kensho stools by Kastel. High-performance materials, acoustic walls, and sound-absorbing false ceilings, along with a balanced sound system, ensure adequate well-being. Additionally, the lighting design - which

    Modelli Kastel:
    Sedie: Kalea
    Divani: Kendo
    Sgabelli: Kensho Stool
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  • roberto CAPUANO è entrato nel gruppo ESN Academy
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  • Hospiwood: ospedale biofilico che mette al centro la sostenibilità

    Hospiwood è molto più di un semplice campus ospedaliero. È un'innovativa dimostrazione di come la sostenibilità ambientale e il benessere dei pazienti possano convergere in un unico progetto architettonico. Situato su 14 ettari...
    Hospiwood: ospedale biofilico che mette al centro la sostenibilità

    Hospiwood è molto più di un semplice campus ospedaliero. È un'innovativa dimostrazione di come la sostenibilità ambientale e il benessere dei pazienti possano convergere in un unico progetto architettonico. Situato su 14 ettari di terreno in Belgio, Hospiwood è il risultato della visione progressista dello studio di architettura Vincent Callebaut, il cui obiettivo è di rivoluzionare l'approccio tradizionale alla progettazione ospedaliera.

    Sostenibilità integrata

    Il cuore di Hospiwood è la sua integrazione con l'ambiente circostante. Il campus ospedaliero si impegna attivamente nella riduzione dell'impatto ambientale e nella promozione della biodiversità. Con soluzioni innovative come i parcheggi con tetti fotovoltaici, i rooftop garden e le foreste verticali, Hospiwood è in grado di catturare fino a 120 tonnellate di CO2 all'anno, aiutando a mitigare l'effetto serra e migliorare la qualità dell'aria.

    L'approccio biofilico di Hospiwood non si limita alla vegetazione ornamentale, ma si estende anche alla progettazione degli spazi interni. Gli ambienti sono concepiti per massimizzare la luce naturale, l'aria fresca e la connessione con la natura, elementi che hanno dimostrato di favorire il processo di guarigione e il benessere dei pazienti.

    Un'esperienza ospedaliera rivoluzionaria

    Hospiwood abbraccia un concetto di ospitalità completamente nuovo. Le diverse strutture che compongono il campus sono connesse in un unico quartiere ospedaliero, dove pazienti, caregiver e personale medico convivono in un ambiente integrato e accogliente.

    Il cuore pulsante di Hospiwood è rappresentato da "The Ponte Vecchio", un centro multifunzionale che ospita non solo uffici amministrativi e sale riunioni, ma anche abitazioni, ristoranti e spazi culturali. "The Building K" è il fulcro del recupero dei pazienti, con design che favorisce la tranquillità e la serenità.

    L'architettura del futuro

    Il design architettonico di Hospiwood rappresenta una svolta nell'approccio alla progettazione ospedaliera. Le forme dinamiche e organiche dell'edificio principale, noto come "The Medical Logipole", creano un'atmosfera rassicurante e biofila. Le piattaforme circolari e i giardini interni offrono un ambiente che favorisce la guarigione e il benessere emotivo dei pazienti.

    Inoltre, l'accessibilità e l'efficienza logistica sono state al centro del progetto. Le funzioni logistiche sono collocate strategicamente nel seminterrato, minimizzando i disturbi visivi e uditivi per i pazienti e il personale. La connessione diretta con la strada statale e le infrastrutture circostanti rende il campus facilmente accessibile per tutti.

    Hospiwood rappresenta una pietra miliare nell'evoluzione degli ospedali del futuro. Oltre a offrire cure mediche all'avanguardia, il campus si impegna a ridurre l'impatto ambientale e a creare un ambiente che favorisca la guarigione e il benessere complessivo dei pazienti. Con soluzioni innovative e un design all'avanguardia, Hospiwood si pone all'avanguardia nella trasformazione del settore sanitario verso una maggiore sostenibilità e umanizzazione.
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  • Geometrie semplici e nette, per instaurare un dialogo tra interno ed esterno: le soluzioni in alluminio Schüco per un nuovo edificio residenziale alle porte di Cesena.

    Nome Progetto: nuovo edificio residenziale bifamiliare
    Luogo: Cesena
    Progettazione: Studio Belliarch - Arch. Maurizio Belli

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    Geometrie semplici e nette, per instaurare un dialogo tra interno ed esterno: le soluzioni in alluminio Schüco per un nuovo edificio residenziale alle porte di Cesena.

    Nome Progetto: nuovo edificio residenziale bifamiliare
    Luogo: Cesena
    Progettazione: Studio Belliarch - Arch. Maurizio Belli

    Sistemi in alluminio Schüco utilizzati:

    Sistema per finestre in alluminio con anta a scomparsa Schüco AWS 75 BS.HI
    Sistema alzante-scorrevole in alluminio Schüco ASE 60
    Sistema per porte in alluminio Schüco ADS 75.SI

    Serramentista Schüco Premium Partner: Artinfissi 2
    Foto credits: Daniele Domenicali

    Il progetto

    L’Arch. Maurizio Belli di Studio Belliarch si è occupato del progetto di costruzione di un nuovo edificio residenziale bifamiliare alle porte di Cesena: due volumi sviluppati su piani distinti, in una superficie complessiva di oltre 400 mq.

    La morfologia dell’edificio è stata ragionata con l’obiettivo di instaurare un dialogo continuo tra interni ed esterni: geometrie semplici e nette, coperture piane, un grande portico e un’ampia loggia caratterizzano il prospetto e creano spazi abitativi godibili in ogni periodo dell’anno.

    Per quanto riguarda gli esterni, la facciata si distingue per una bicromia complementare: intonaco bianco su cappotto per il primo piano; tonalità antracite per il piano terra, sulla muratura, ma non solo. Di questo colore sono anche il resto dei dettagli: pensiline, banchine e soprattutto i profili in alluminio degli infissi Schüco personalizzati in RAL 7021 grigio-nero opaco. Sono proprio i serramenti a plasmare e caratterizzare la forma dell’architettura: in questo contesto, diventano un vero e proprio elemento di interior design, da cui dipende l’armonia complessiva della costruzione. Grazie alla realizzazione di due vetrate scorrevoli di ampie dimensioni, che permettono allo sguardo di abbracciare tutto il paesaggio circostante e favoriscono l’ingresso della luce naturale, l’outdoor si apre alla vista dal soggiorno del piano terra della prima unità abitativa.

    L’altra unità è accessibile attraverso un ingresso indipendente sul retro del fabbricato ed è composta da un ampio open space che racchiude cucina e living, tre camere da letto e due bagni; ha inoltre a disposizione esclusiva la loggia e tre terrazzi scoperti. I due livelli comunicano con il piano interrato adibito a servizi e taverna attraverso un ascensore. Quest’ultima si apre su un’ampia bocca di lupo, dove si trova una scala che consente di risalire fino al giardino.

    Perché Schüco

    Un connubio di design minimale, personalizzazione estetica, performance avanzate ed ecosostenibilità. Optare per le soluzioni in alluminio Schüco significa infatti privilegiare un materiale riciclabile a ciclo continuo, che garantisce durabilità nel tempo, e preserva la salubrità delle abitazioni. Con la sua robustezza, l’alluminio può supportare superfici vetrate di grandi dimensioni, mantenendo profili in vista particolarmente sottili e ottimizzando così l’apporto di luce naturale Le trasparenze permettono inoltre di migliorare il comfort visivo e di diminuire l’uso di illuminazione artificiale, con una conseguente riduzione del fabbisogno energetico dell’immobile.
    Con le loro caratteristiche esclusive, i sistemi per porte, finestre e scorrevoli in alluminio Schüco rivoluzionano il modo di concepire il serramento: non più barriera, ma soglia, non più elemento di divisione, ma di comunicazione osmotica tra interni ed esterni, non più chiusura, ma apertura verso la totale libertà degli spazi, proprio come richiesto in questo caso dalla committenza.
    Un ruolo fondamentale è stato svolto dal serramentista Schüco Premium Partner Artinfissi 2, che con competenza e professionalità ha seguito ogni fase di progettazione: dall’interpretazione delle esigenze e dei gusti dei proprietari per fornire loro le soluzioni migliori in termini di funzionalità, sicurezza ed estetica fino alla posa in opera a regola d’arte degli infissi, per un risultato duraturo e di qualità.

    I sistemi in alluminio Schüco

    Per caratterizzare fin dall’ingresso lo stile della casa e contribuire alla sicurezza degli ambienti, sono stati scelti i sistemi per porte in alluminio Schüco ADS 75. È stato possibile dare spazio alle scelte personali di stile dei proprietari, consentendo un accostamento estetico con gli altri infissi in alluminio Schüco.

    Per le finestre, sono stati utilizzati i sistemi in alluminio Schüco AWS 75 BS.HI (Block System) con anta a scomparsa. Con il design pulito, snello e moderno dei profili sottili, infatti, le finestre in alluminio Schüco BS si inseriscono con discrezione in un edificio come questo, dal sapore contemporaneo. All’esterno, l’anta a scomparsa con telaio fisso – che ricopre completamente quello della parte apribile – permette l’integrazione completa dell’infisso nella muratura, rispettando l’identità dell’involucro architettonico. Nella soluzione Block System, infatti, il telaio fisso risulta essere l’unico elemento a vista esternamente, dando così un gradevole aspetto di pulizia. Il cuore tecnologico dei sistemi è racchiuso nei profili di anta sottili – in quanto privi di fermavetro interno – che scompaiono all’interno del telaio lasciando in vista soli 73 mm di alluminio. In questo modo si facilita dunque l’illuminazione naturale degli ambienti: la percentuale aggiuntiva di luce che si ottiene con una finestra con anta a scomparsa è di circa un 10% in più rispetto ad una finestra “standard” con anta in vista. In questo caso, sono state realizzate specchiature di dimensioni considerevoli: le finestre a un’anta, con base 700 mm, raggiungono un’altezza fino a 1600 mm; le porte finestre, invece, ad anta singola o a doppia anta, sono state realizzate per fori con altezze fino a 2.600 mm per 1000 mm di base. L’estetica va di pari passo con le prestazioni: di isolamento termico, con valori Uf fino a 1,3 W/m2 e di isolamento acustico fino a 40dB.

    Per la realizzazione delle pareti vetrate delle zone living e camere da letto sono stati utilizzati 8 sistemi Schüco ASE 60, soluzioni in alluminio “alzanti-scorrevoli” configurati, in questo caso, con anta apribile e specchiatura laterale fissa, così definiti perché prevedono prima un movimento in verticale di 8 mm per il distacco dei sistemi di tenuta e successivamente una traslazione orizzontale per la movimentazione.
    Grazie ai profili di anta estremamente snelli, gli scorrevoli hanno consentito anche in questo caso di massimizzare la quantità di superficie vetrata, aggiungendo valore all’edificio e migliorando la qualità della vita di chi ci abita. Il montante centrale Design Line di soli 40 mm, inoltre, garantisce una visuale continua sul panorama esterno lato piscina.
    La configurazione con soglia 0-Level a filo pavimento favorisce la connessione osmotica tra indoor e outdoor. I confini si fanno sempre più labili, ci si può muovere liberamente tra gli ambienti, senza inciampi: in questo modo, ci si sposta liberamente e si vive a stretto contatto con il paesaggio circostante, gli spazi fuori si possono sfruttare al meglio e diventano quasi un prolungamento di quelli abitativi.

    Scelta audace ed elegante quella del colore grigio-nero opaco (RAL 7021) per i profili interni ed esterni dei serramenti. Accolta con entusiasmo dai proprietari, che volevano aggiungere un tocco di raffinatezza e modernità, questa personalizzazione dell’alluminio risulta particolarmente sofisticata e grintosa, dal forte impatto visivo. Esalta lo stile degli ambienti e cattura l’attenzione, aggiungendo un elemento di fascino senza tempo agli infissi e determinando l’intero mood interior.
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  • Asilo Nido Cerveteri by Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia

    Dettagli
    programma: Realizzazione di un nuovo Nido d’Infanzia per 40 bambini, svluppato su un unico piano, con relativi spazi esterni
    > superficie intervento: 2.985 m2
    > superficie coperta: 560 m2
    committente: Comune di Cerveteri
    A...
    Asilo Nido Cerveteri by Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia

    Dettagli
    programma: Realizzazione di un nuovo Nido d’Infanzia per 40 bambini, svluppato su un unico piano, con relativi spazi esterni
    > superficie intervento: 2.985 m2
    > superficie coperta: 560 m2
    committente: Comune di Cerveteri
    Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con
    progettazione ambientale, energetica e LEED: R2M Solutions
    immagini: ©AF517

    “L’asilo nido è il luogo che sancisce il primo ingresso in comunità delle bambine e dei bambini. L’architettura è fondamentale per creare un rapporto accogliente e rassicurante tra i bambini, gli insegnanti, gli operatori e le famiglie.” Alfonso Femia

    Un Nuovo Inizio: Il Progetto del Nuovo Asilo Nido a Cerenova, Cerveteri

    Nel contesto urbano di Cerenova a Cerveteri, sorge un progetto che mira a colmare una lacuna fondamentale: la carenza di strutture pubbliche per la prima infanzia. In un'area dove l'offerta didattica per bambini tra i 3 e i 36 mesi è pressoché inesistente, il nuovo asilo nido comunale si propone di offrire non solo un luogo sicuro e accogliente, ma anche uno spazio educativo che favorisca lo sviluppo e la crescita dei più piccoli.

    Un Dialogo Armonioso con l'Ambiente Urbano

    Il progetto si inserisce in un settore urbano caratterizzato da una vocazione prevalentemente residenziale. L'obiettivo non è solo quello di erigere una struttura, ma di creare un legame tangibile con l'ambiente circostante. Attraverso un dialogo equilibrato, l'asilo nido comunale stabilisce una connessione armoniosa con gli spazi verdi circostanti, fungendo da punto di transizione tra l'ambito pubblico e quello più intimo e protetto dei nuovi spazi educativi.

    Uno Spazio Protetto per il Gioco e la Crescita

    Al centro del progetto, una corte protetta viene delineata, concepita come uno spazio dedicato al gioco e alla crescita dei bambini e delle bambine. Qui, tra risate e scoperte, i piccoli esploratori potranno sviluppare le proprie competenze sociali e motorie, avvolti da un ambiente sicuro e stimolante.

    Un Design Funzionale e Armonioso

    Il volume costruito dell'asilo nido si sviluppa su un unico piano, abbracciando un'architettura lineare e accogliente. La struttura è caratterizzata da un tetto frastagliato, che si integra armoniosamente con la vegetazione circostante, dando vita a un'immagine dinamica e allo stesso tempo naturalistica. Questo elemento architettonico non solo conferisce personalità al complesso, ma ne sottolinea anche l'attenzione verso la sostenibilità e l'armonia con l'ambiente.


    Il nuovo asilo nido comunale a Cerenova rappresenta più di una semplice struttura: è un simbolo di cura e dedizione verso le nuove generazioni. In un mondo in cui l'istruzione e l'accoglienza dei più piccoli giocano un ruolo cruciale nello sviluppo della società, questo progetto si presenta come un faro di speranza e opportunità. Attraverso spazi pensati con cura e un design attento alle esigenze dei bambini, si aprono le porte a un futuro luminoso e ricco di possibilità per le giovani menti che abiteranno questo luogo di crescita e scoperta.
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  • La Casa dell'Archeologo: un Edificio "Cucito su Misura" firmato da LCA Architetti

    La Casa dell'Archeologo è un'Opera Architettonica Dedicata alla Storia e alla Sostenibilità

    Nel cuore di Varese sorge un'abitazione unica nel suo genere, un connubio tra passato e presente, tra semplicità e...
    La Casa dell'Archeologo: un Edificio "Cucito su Misura" firmato da LCA Architetti

    La Casa dell'Archeologo è un'Opera Architettonica Dedicata alla Storia e alla Sostenibilità

    Nel cuore di Varese sorge un'abitazione unica nel suo genere, un connubio tra passato e presente, tra semplicità e raffinatezza. La Casa dell'Archeologo, frutto della visione e della sensibilità dello studio LCA Architetti guidato da Luca Compri, si erge come un'opera architettonica su misura, cucita attorno alle passioni e alle esigenze del suo committente.

    Il Design: Semplicità e Armonia con l'Ambiente

    L'architettura della Casa dell'Archeologo abbraccia la semplicità delle forme e la purezza dei materiali, fondendosi armoniosamente con il paesaggio naturale che la circonda. Concepita come residenza per un appassionato di storia e archeologia, l'abitazione si presenta come un elegante parallelepipedo dalle linee pulite e dai colori tenui, che si fonde con il verde rigoglioso dei vigneti e dei prati circostanti.

    Spazi Funzionali e Accoglienti

    L'edificio si sviluppa su due livelli, con ampi spazi pensati per coniugare funzionalità ed estetica. Al piano terra, un luminoso open space accoglie la zona giorno, composta da cucina, sala da pranzo e un pratico bagno di servizio. Il piano superiore ospita invece le confortevoli camere da letto, dotate di bagni privati, e lo studio del committente, luogo dedicato alla riflessione e alla ricerca.

    Materiali di Recupero e Tecnologie Sostenibili

    LCA Architetti ha fatto della sostenibilità il cuore pulsante del progetto. Tutti i materiali impiegati sono di recupero, provenienti da cave dismesse o da fonti rinnovabili, riducendo così l'impatto ambientale e promuovendo una cultura del riuso e del rispetto della natura. La facciata ventilata, rivestita con blocchi di cemento prefabbricato, assicura un'ottima coibentazione e un basso consumo energetico, mentre le logge e i porticati, impreziositi da lastre di marmo travertino, rappresentano un ponte tra l'interno e l'esterno, un luogo di connessione con la natura circostante.

    La Casa dell'Archeologo non è solo un'abitazione, ma un'esperienza sensoriale che celebra la bellezza della semplicità e il valore del passato. Attraverso un design attento e sostenibile, questo scrigno di storia e armonia si pone come esempio di come l'architettura possa essere un ponte tra l'uomo e la natura, tra il presente e il passato, tra la storia e il futuro.


    foto di Simone Bossi
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  • Nuovo centro polifunzionale Ripa Teatina

    A Ripa Teatina, piccolo comune abruzzese in provincia di Chieti, sono in corso i lavori di costruzione di uno spazio di aggregazione sociale nel cuore del paese. Si tratta di un intervento architettonico ispirato al contesto collinare circostante, che...
    Nuovo centro polifunzionale Ripa Teatina

    A Ripa Teatina, piccolo comune abruzzese in provincia di Chieti, sono in corso i lavori di costruzione di uno spazio di aggregazione sociale nel cuore del paese. Si tratta di un intervento architettonico ispirato al contesto collinare circostante, che mira alla rigenerazione urbana di un'area dismessa.

    Il progetto, denominato Centro Polifunzionale Talea, porta la firma dello studio LAP Architettura di Pescara ed è finanziato dal Ministero dell'Istruzione e del Merito con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

    L'area in cui sorge il centro polifunzionale era precedentemente occupata da un campo da calcio, un impianto sportivo situato nel pieno centro cittadino. L'intervento di riqualificazione trasformerà questa zona in uno spazio dedicato all'accoglienza, al gioco e alla creatività dei bambini, nonché a aree per l'allattamento e il sonno dei piccoli.

    Il progetto architettonico si ispira ai segni distintivi del territorio abruzzese, caratterizzato da colline, costiere adriatiche, alture e vallate punteggiate di vigneti. La struttura si presenta con linee semplici e delicate, e la sua copertura richiama i movimenti della vallata, creando un legame visivo e simbolico con l'ambiente circostante.

    Il nome "Talea" deriva dalla talea di vite, un elemento simbolico che rappresenta la rigenerazione e il rinnovamento dell'area dismessa del paese. L'edificio si inserisce armoniosamente nel contesto, favorendo un dialogo fluido tra spazio interno ed esterno.

    L'architettura del centro polifunzionale favorisce uno schema distributivo che accoglie gli spazi verdi circostanti, trasformando l'area in una grande piazza coperta e promuovendo l'aggregazione sociale.

    Il progettista Federico Sorgi, co-fondatore dello studio LAP Architettura, sottolinea l'importanza di creare uno spazio che risponda alle esigenze della comunità locale e che abbia un ruolo significativo nel contesto urbano e sociale del paese.

    Dal punto di vista tecnico, la struttura prevede l'utilizzo di materiali sostenibili e soluzioni innovative, come una grande copertura ondulata realizzata con casseri in legno e getto in opera del calcestruzzo, supportata da pilastri cilindrici metallici. Gli interni saranno caratterizzati da finiture in legno e pareti vetrate, con un'attenzione particolare alla sostenibilità ambientale.

    Il Centro Polifunzionale Talea rappresenta un esempio di progettazione urbana partecipativa, coinvolgendo la comunità locale e professionisti del settore. Il completamento dei lavori è previsto entro settembre 2024, e una volta terminato, il centro diventerà un punto di riferimento per la vita sociale e culturale di Ripa Teatina.

    Informazioni sul progetto:

    - Committente: Comune di Ripa Teatina
    - Località: Ripa Teatina, Chieti
    - Importo dei lavori: 1 milione e 448 mila euro
    - Finanziamento: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
    - Fine lavori: settembre 2024
    - Progetto architettonico: LAP Architettura
    - Progetto strutturale: Traverso
    - Progetto impiantistico: Federico Esposito
    - Impresa di costruzioni: I.E.S. Fratelli Mammarella
    - RUP: Mario Rispoli
    - Render: Federico Sorgi, LAP Architettura
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  • Un universo architettonico: Thérèse nelle Montagne Svizzere

    Nelle montagne svizzere, una storia ha avuto inizio come un eco degli scritti del romanziere svizzero Charles-Ferdinand Ramuz. Questa trama ha dato origine ad Antoine, una creatura architettonica singolare che dal 2014 accoglie molti...
    Un universo architettonico: Thérèse nelle Montagne Svizzere

    Nelle montagne svizzere, una storia ha avuto inizio come un eco degli scritti del romanziere svizzero Charles-Ferdinand Ramuz. Questa trama ha dato origine ad Antoine, una creatura architettonica singolare che dal 2014 accoglie molti abitanti nomadi e amanti della natura, offrendo loro rifugio all'interno della figura della roccia. La storia continua, diventando una breve serie con l'apparizione di un nuovo elemento, Thérèse, costruito nel 2022.

    Il romanziere Ramuz ha dato vita fittizia ai tre personaggi. Nella loro esistenza letteraria, sono stati gettati in un momento storico tragico per le montagne svizzere che è realmente accaduto nel 1714, nel villaggio di Derborence, quando una grande frana rocciosa della catena montuosa Diablerets ha ucciso 15 persone e centinaia di animali.

    Il marito, la moglie e lo zio inventati dall'autore abitavano, fin dall'inizio, lo spazio del romanzo e occupavano l'immaginazione di molti lettori. Si sono anche affermati nel corso degli anni come punti di riferimento culturali in quella regione della Svizzera: il romanzo fa parte di una cultura montana regionale e storica.

    Con il coinvolgimento del BUREAU in queste storie complesse, si aggiunge un altro livello. I corpi dei personaggi del romanzo vengono metamorfosati ancora una volta, in questo caso, dal mondo fittizio, per diventare realtà fisiche con forme non umane. Si trasformano in rocce, abbracciando corpi che racchiudono abitanti di carne e ossa nella loro architettura interna di legno.

    Thérèse emerge da questo lignaggio, continuando una storia multistrato che è iniziata con Antoine ed estende il suo raggio territoriale, con la caratteristica comune che entrambi appartengono a contesti artistici. Il contesto ospite di Thérèse è un pezzo di terra dove la comunità artistica di "Bermuda" si è insediata e ha sviluppato le sue attività artistiche e ambientali. Antoine è stato installato nel Parco delle Sculture 3D (Verbier) nelle Alpi svizzere.

    BUREAU è il progetto di Daniel Zamarbide. La pratica si nasconde sotto il suo nome generico una varietà di attività di ricerca. BUREAU fa cose come un'urgenza per reagire all'ambiente fisico, culturale e sociale circostante con una posizione critica e con un'atteggiamento immersivo. BUREAU è (nel 2017) una serie di mobili, un progetto editoriale, un team di design. Architetti.
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