All souls of fire: grande interesse per l'evento MCZ per la presentazione delle novità 2019

All souls of fire: grande interesse per l'evento MCZ per la presentazione delle novità 2019

In anteprima rispetto al Salone del Mobile, domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile si è tenuta “All Souls of Fire”, la convention del Gruppo MCZ, uno dei principali attori del settore riscaldamento. Una presentazione esclusiva, riservata solo ai distributori europei, alla stampa e agli influencer del settore, che ha visto la presenza di oltre 800 persone in uno scenografico allestimento da 4.200 metri quadri nello spazio “The Mall” di Milano.

Nel pomeriggio di domenica, sono stati gli stessi designer Michael Geldmacher, Paola Navone e Patricia Urquiola a presentare i progetti realizzati per il marchio MCZ. Idee fresche ed originali che sono state rigorosamente studiate per mettere in risalto l’innovazione tecnologica dei prodotti del marchio.

L’impegno verso l’ambiente appartiene al DNA dell’azienda, che fonda il suo business su progetti innovativi di efficienza energetica e su fonti rinnovabili. All’ampio tema della sostenibilità MCZ Group ha voluto dedicare la seconda parte della convention, tenutasi lunedì 1° aprile, alla presenza, tra gli altri del neurobiologo Stefano Mancuso, eccellente divulgatore scientifico, capace di offrire una prospettiva nuova con cui guardare alla natura.

Le news di Water Design 2015

Le news di Water Design 2015

casAcqua è l’installazione che Patricia Urquiola realizzerà per Water Design 2015 all’interno del Cortile della Rocchetta, nel Castello Sforzesco.
Il Cortile della Rocchetta ospiterà il secondo argomento d’indagine di questa edizione di Water Design, ovvero l’Acqua come fonte di vita e che va ad affiancarsi al tema Acqua e Benessere, che prenderà invece vita nella Corte Ducale.

Patricia Urquiola propone un’installazione che sottolinea l’importanza della sostenibilità dell’utilizzo dell’acqua attraverso un intreccio di tubi e circuiti, sviluppati all’interno degli ambienti, che vanno ad accrescere la consapevolezza dell’impatto che le azioni del quotidiano hanno sull’ambiente. La designer lavora sui due ambienti domestici che prevedono un maggiore utilizzo di acqua, la cucina e il bagno, creando un circuito che mostra come venga prima utilizzata e poi bonificata.

Questo meccanismo viene evidenziato da due silos, uno raccoglie l’acqua potabile, immessa dall’acquedotto e utilizzata nelle aree domestiche e, l’altro, contiene l’acqua da depurare, dopo essere stata utilizzata.

Le acque reflue domestiche vengono poi depurate attraverso un meccanismo naturale, la fitodepurazione, che sfrutta le piante per creare un habitat idoneo alla crescita della flora batterica, protagonista delle depurazione biologica.

In questo caso l’acqua pulita e depurata entra nel circuito a partire dal giardino centrale, e dopo essere stata utilizzata, viene restituita per essere fitodepurata e recuperata per altri usi.

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