Flormart Garden Show, c'è tempo fino al 15 giugno per partecipare

Flormart Garden Show, c'è tempo fino al 15 giugno per partecipare
C’è ancora tempo per partecipare al concorso internazionale di architettura del paesaggio lanciato dal Salone internazionale del Florovivaismo e Giardinaggio.
C’è ancora tempo per partecipare al concorso internazionale Flormart Garden Show: il termine per le iscrizioni, inizialmente fissato per giovedì 30 aprile, è stato spostato a lunedi 15 giugno.
Il concorso, presentato in occasione della Green Week delle Venezie lo scorso febbraio, ha già raccolto un grande interesse e una forte partecipazione.
L’invito lanciato da Flormart, Salone Internazionale del Florovivaismo e Giardinaggio in programma in Fiera a Padova dal 9 all’11 settembre 2015, è aperto agli architetti paesaggisti, ai designers, agli studi di progettazione, agli studenti, alle aziende produttrici di fiori e piante ornamentali, e in generale a tutti gli operatori del verde e del paesaggio.
Due le sezioni previste: la prima è riservata alle opere o ai progetti culturali già realizzati, la seconda riguarda la selezione di otto progetti da realizzare in Fiera a Padova nel corso di Flormart 2015. Sei i premi previsti – tre per la prima sezione, tre per la seconda – con un “montepremi” complessivo di 10mila euro.
Non solo: grazie a un accordo fra PadovaFiere e Comune di Padova, il progetto che risulterà vincitore della seconda sezione, con gli opportuni adattamenti al contesto, verrà realizzato nel vicino Parco Europa, dove – su una parete della palazzina servizi – sorgerà il primo giardino verticale pubblico della città.
Se il termine per l’iscrizione scade il 15 giugno, per la presentazione delle proposte progettuali c’è tempo fino al prossimo 30 giugno. L’iscrizione può essere effettuata attraverso due modalità: compilando il modulo allegato al bando di concorso disponibile sul sito www.flormart.it e inviandolo alla mail o compilando direttamente la domanda online.
Il concorso si avvale dei prestigiosi patrocini del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione Veneto, del Comune di Padova, dell’Università di Padova, dello Iuav di Venezia, del Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e di Uniscape, rete che riunisce le università europee impegnate nel campo della ricerca e del Paesaggio. A giudicare le proposte sarà una commissione tecnica presieduta da Giorgio Strappazzon, architetto dello studio Vs associati che ha “disegnato” il nuovo Orto botanico di Padova dopo aver vinto – con il progetto “Il Giardino della biodiversità” - il concorso internazionale bandito dall’Università di Padova. In giuria anche l’ad di PadovaFiere Daniele Villa, Maunel Palerm Salazar, noto architetto spagnolo, presidente di Uniscape, Lucia Bortolini, docente del Dipartimento Territorio e sistemi agro-forestali dell’Università di Padova, Giuseppe Cappocchin, presidente dell’Ordine degli architetti di Padova, Novella Cappelletti, architetto e direttore della rivista Paysage e Gianpaolo Barbariol Capo Settore del Verde del Comune di Padova.

Flormart Garden Show, concorso internazionale per disegnare le città del futuro

Flormart Garden Show, concorso internazionale per disegnare le città del futuro
Il verde urbano come elemento centrale nella progettazione del paesaggio: a partire da questa scommessa nasce il concorso internazionale “Flormart Garden Show”, lanciato in occasione della Green Week delle Venezie (17-22 febbraio 2015) da Flormart, il salone del florovivaismo e giardinaggio in programma in fiera a Padova dal 9 all’11 settembre 2015. Una sfida che è legata a doppio filo alla riflessione sul futuro delle nostre città e sulla necessità di invertire la rotta per abbracciare modelli urbanistici più sostenibili. Poche – in media appena 32 metriquadri per abitante nei comuni capoluogo italiani – e talvolta poco curate, le aree dedicate al verde sono considerate come spazi “accessori” nel disegno urbano.
Da qui la sfida – anche culturale – lanciata dal salone internazionale leader a livello europeo nel settore del florovivaismo: il concorso vuole proporre gli spazi del verde urbano come elementi architettonici di pregio, che possono contribuire a qualificare le città. L’invito è aperto agli architetti paesaggisti, ai designers, agli studi di progettazione, agli studenti, alle aziende produttrici di fiori e piante ornamentali, e in generale a tutti gli operatori del verde e del paesaggio.  «Negli ultimi anni - è la riflessione dell’ad di PadovaFiere Daniele Villa - il panorama fieristico è profondamente mutato: oggi le fiere sono chiamate ad essere al contempo “vetrine espositive” e “luoghi di incontro” in grado stimolare una riflessione che produca un cambiamento e indichi strade nuove. La proposta del concorso internazionale nasce proprio da questo spirito: siamo convinti che dall’incontro fra il know how delle aziende del comparto florovivaistico e gli architetti e designer in arrivo da ogni parte d’Europa - e non solo…-  possano prendere forma sinergie e collaborazioni capaci di offrire soluzioni inedite». Una sfida che parte proprio da Padova, città che si caratterizza - secondo l’ultimo rapporto Istat sulla Qualità dell’ambiente - per una presenza di verde urbano decisamente superiore alla media nazionale: l’8,8% del territorio comunale nel 2013 (il dato nazionale è del 2,7%), pari a 39,1 metriquadri per abitante.
A giudicare le proposte in concorso sarà una commissione qualificata di esperti presieduta da Giorgio Strappazzon, architetto dello studio Vs associati che ha “disegnato” il nuovo Orto botanico di Padova dopo aver vinto – con il progetto “Il Giardino della biodiversità” - il concorso internazionale bandito dall’Università di Padova. «Nel mondo dell’architettura, ma anche fra gli amministratori locali - spiega -  sta crescendo la sensibilità sul tema dell’integrazione fra architettura e paesaggio, a partire anche dalla consapevolezza che l’attuale modello di sviluppo non è più sostenibile. Nel territorio abbiamo un’antica tradizione in questo senso: basti pensare alle ville venete, modello di connubio armonioso fra architettura e paesaggio. A partire da questa tradizione, ma con lo sguardo rivolto al futuro, nasce l’idea del concorso, che si propone proprio di dare voce a chi sta sperimentando strade nuove…».
Per l’iniziativa - che si avvale del patrocinio dell’Università di Padova e dell’Ordine nazionale degli architetti, pianificatori paesaggisti e conservatori -  PadovaFiere ha messo “in palio” un montepremi complessivo di 10mila euro. In giuria, accanto a Strappazzon, anche Daniele Villa, Manuel Palerm Salazar, noto architetto spagnolo, presidente di Uniscape, rete che riunisce le università europee impegnate nel campo della ricerca sul paesaggio, Lucia Bortolini, docente del Dipartimento Territorio e sistemi agro-forestali dell’Università di Padova, Giuseppe Cappochin, presidente dell’Ordine degli architetti di Padova, Novella Cappelletti, direttore della rivista Paysage, Giampaolo Barbariol, caposettore Verde, Parchi, Giardini e Arredo Urbano del Comune di Padova. Due le sezioni previste: la prima è riservata alle opere o ai progetti culturali già realizzati, la seconda riguarda la selezione di otto progetti da realizzare in Fiera a Padova nel corso di Flormart 2015.
Il Salone internazionale sarà così quest’anno anche un momento di confronto con le soluzioni ecologiche e tecnologiche e con le innovazioni nel campo delle applicazioni del verde nelle città: un’occasione per esplorare in modo nuovo – a partire da esempi concreti - il connubio fra uomo e natura e il rapporto tra architettura e paesaggio.
 La proposta del concorso internazionale potrà avvalersi delle sinergie con il forum internazionale EcoTechGreen, iniziativa promossa dalla rivista Paysage per proporre le soluzioni più innovative che riguardano il campo delle tecnologie applicate al verde. Dopo il fortunato debutto dello scorso anno torna anche Agrienergy, sezione di Flormart dedicata alle energie rinnovabili applicate al florovivaismo: un ambito di grande interesse, se si considera che i costi energetici incidono in media per ben il 30% sui costi di produzione dei vivaisti.

Per maggiori info: www.flormart.it