Relazione sullo stato acustico dei Comuni, disciplina dei contenuti

Relazione sullo stato acustico dei Comuni, disciplina dei contenuti

Definiti i contenuti della relazione quinquennale sullo stato acustico dei Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti, ad opera del D.M. 15/04/2019, n. 105, emanato ai sensi dell’art. 7 della Legge quadro sull’inquinamento acustico (L. 447/1995).

Il D.M. D.M. 15/04/2019, n. 105 (la cui emanazione è stata segnalata sulla G.U. 06/08/2019, n. 183), disciplina i contenuti della relazione quinquennale sullo stato acustico dei Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti.

La relazione sullo stato acustico dei Comuni è prevista dall’art. 7 della L. 26/10/1995, n. 447 (Legge quadro sull’inquinamento acustico), comma 5, ai sensi del quale, nei Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti, la Giunta comunale presenta al Consiglio comunale una relazione quinquennale sullo stato acustico del Comune, entro il 31/03/2020 e successivamente ogni 5 anni.

L’approvazione del decreto recante i contenuti della suddetta relazione quinquennale è prevista dall’art. 27 del D. Leg.vo 17/02/2017, n. 42, comma 2. Si ricorda che il menzionato D. Leg.vo 42/2017 ha tra l’altro modificato sul punto in questione la L. 447/1995; prima della modifica, l’art. 7 della L. 447/1995, al comma 5, prevedeva che la relazione venisse predisposta con frequenza biennale e per i comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti.

La relazione è prevista anche per consentire alla Regione di valutare la necessità di inserire i suddetti Comuni tra gli agglomerati che, ai sensi dell’art. 3 del D. Leg.vo 194/2005, sono oggetto delle mappe acustiche strategiche (aree urbane, individuate dalla Regione o Provincia autonoma competente, costituite da uno o più centri abitati contigui fra loro e la cui popolazione complessiva è superiore a 100.000 abitanti).

Sono esentati dalla presentazione della relazione i Comuni già individuati ai fini di cui sopra dalle Regioni.

In sede di concessione di contributi o risorse finanziarie regionali o statali, destinati ai Comuni per il perseguimento degli obiettivi di cui alla L. 447/1995, è data priorità ai Comuni che ottemperano all’obbligo di adozione della relazione sullo stato acustico di cui sopra e ai Comuni individuati dalla Regione o dalla Provincia autonoma quali agglomerati che hanno ottemperato alla redazione delle mappe acustiche strategiche (si veda l’art. 7 della L. 447/1995).

 

 

 

Fonte: Bollettino di Legislazione Tecnica online
www.legislazionetecnica.it

Normativa Scuole 2019, come adeguarsi

Normativa Scuole 2019, come adeguarsi

Norme e Decreti:
Il termine per l’adeguamento delle scuole alla normativa di prevenzione e protezione dagli incendi, dopo diverse proroghe, è scaduto il 31 dicembre 2018.
Con l’avvento del nuovo anno, sono molte le priorità da tenere in considerazione per l’adeguamento delle scuole non ancora a norma. Tra i tanti aspetti, vi sono la messa a norma dei vani scala, dei percorsi di esodo, delle vie di uscita e degli impianti elettrici e di sollevamento, il tutto in riferimento al decreto 21 marzo 2018 di MIUR e Interno. Il primo ciclo di adeguamento comprende l’organizzazione della gestione della sicurezza e l’installazione di un numero adeguato di estintori, di idonei sistemi di allarme e della segnaletica.
In base al decreto del 7 agosto 2017 del Ministero dell’Interno in Gazzetta Ufficiale, gli impianti di Rivelazione ed Allarme devono essere strutturati coerentemente con il numero medio di occupanti del sito ed in relazione alla massima quota dei piani (Allegato 1 del decreto del 7 agosto 2017).

Livello di Prestazione:

Il numero di occupanti del sito e la quota massima dei piani sono i parametri chiave nella definizione del Livello di Prestazione richiesto (Capitolo S.7 Ministero dell’Interno: Strategia Antincendio – Rivelazione ed Allarme), il quale serve a stabilire le linee guida entro le quali operare per l’installazione dell’impianto di rivelazione ed allarme.

Adattamento dell’impianto con dispositivi RADIO:
Spesso può risultare complicato il processo di messa a norma di un impianto, presentandosi difficoltà nell’adattamento del sistema preesistente con le nuove regole e direttive imposte.
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