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Ambiente: via libera alla riscrittura del Codice

Entro il 30 settembre 2024 la legge delega, entro il 30 giugno 2025 il nuovo Testo Unico. Nominata la Commissione
Il panorama legislativo italiano in materia ambientale si prepara a un profondo rinnovamento con l'avvio della riscrittura del Codice dell'Ambiente. Entro il 30 settembre 2024, un nuovo schema di legge delega dovrà essere predisposto, mentre entro il 30 giugno 2025 si darà luce al tanto atteso Testo Unico, unificando e aggiornando le normative ambientali esistenti.

La mossa è resa necessaria dall'introduzione dei nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione, che sottolineano l'importanza della tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Questo impegno legislativo si pone in linea con le sfide globali legate al cambiamento climatico e alla necessità di preservare le risorse naturali per le generazioni future.

La responsabilità della redazione di tali provvedimenti è stata affidata a una Commissione interministeriale composta da 33 esperti, nominata dal Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, e dalla Ministra delle Riforme e della Semplificazione Normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

A capo di questa Commissione è stato designato il Professor Eugenio Picozza, mentre il ruolo di Copresidente è affidato all'Avvocato Generale Pasquale Fimiani. Tra i membri figurano magistrati, giuristi, accademici, ingegneri e rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, nonché esponenti di associazioni di protezione ambientale come Italia Nostra, Legambiente e WWF.

L'obiettivo della Commissione è quello di coinvolgere un ampio spettro di competenze al fine di garantire una visione complessiva e articolata della normativa ambientale, considerando sia gli aspetti giuridici che quelli tecnici e scientifici.

Per assicurare la massima trasparenza e inclusività, su questioni specifiche la Commissione potrà consultare il parere di istituzioni e enti specializzati come la Commissione VIA-VAS, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), nonché i reparti specializzati delle Forze dell'Ordine.

Inoltre, per favorire un dialogo costruttivo con gli attori interessati, potranno essere invitati a partecipare alle sedute di lavoro anche rappresentanti di stakeholder, associazioni di categoria, enti e società vigilate dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.

La riscrittura del Codice dell'Ambiente si configura quindi come un'importante opportunità per rafforzare il quadro normativo italiano in materia ambientale, promuovendo una gestione sostenibile delle risorse e contribuendo alla salvaguardia del patrimonio naturale del Paese per le generazioni presenti e future.


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