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Torre Garisenda di Bologna: una corsa contro il tempo

La Torre Garisenda di Bologna, una delle due celebri torri medievali che svettano nel cuore della città emiliana, si trova attualmente al centro di una preoccupante situazione. Con i suoi 48 metri di altezza, la Garisenda è la più bassa delle due torri simbolo, ma il suo carattere pendente la rende un'icona unica. Tuttavia, il rischio di crollo imminente sta mettendo a dura prova la stabilità di questo antico monumento.

Una storia di pendenza e riduzione

Costruita intorno al 1109, la Torre Garisenda ha subito una riduzione significativa nel corso dei secoli. Originariamente alta 60 metri, la torre fu abbassata di 12 metri nel 1353 proprio a causa della sua marcata pendenza. Oggi, il basamento di malta e selenite, insieme alla sua inclinazione caratteristica, attira l'attenzione di esperti e appassionati di storia.

Oscillazioni preoccupanti e rischio di crollo

Negli ultimi anni, la Torre Garisenda è stata oggetto di attenta osservazione da parte di esperti e ingegneri a causa di pericolose oscillazioni. Queste oscillazioni, aumentate in modo significativo recentemente, hanno sollevato il livello di allerta. La preoccupazione maggiore si concentra sullo stato critico del basamento, composto da malta e selenite, gravemente danneggiato.

Il rapporto del comitato tecnico scientifico

Il Comitato Tecnico Scientifico, istituito per valutare la situazione, ha consegnato al Sindaco Matteo Lepore una relazione che classifica la Torre Garisenda come "codice rosso", indicando una situazione di massima allerta e la mancanza di condizioni di sicurezza. La relazione evidenzia il deterioramento accelerato, sottolineando che esistono elevate probabilità di crollo, anche in direzione della vicina Chiesa di San Bartolomeo e della Torre degli Asinelli.

Una storia di monitoraggio e interventi

Il monitoraggio della Torre Garisenda ha avuto inizio nel 2011, quando il Comune di Bologna, in collaborazione con l'Università cittadina, ha iniziato a rilevare anomalie nella struttura. Nel 2018, sono emerse preoccupazioni significative, portando alla formazione del primo Comitato tecnico scientifico. Nel 2019, il Comitato aveva già evidenziato la necessità di un piano di emergenza.

Urgenza e collaborazione nazionale

Nel giugno del 2023, la Giunta comunale ha approvato la nomina ufficiale del "Comitato Nazionale", ampliando così il pool di esperti. Questo comitato ha dichiarato una "situazione statica della torre di forte criticità" e ha suggerito l'istituzione immediata di una struttura di presidio per prevenire il collasso imminente. Solo con un presidio efficace, si afferma, sarà possibile considerare ulteriori interventi di consolidamento.

Risposta delle autorità locali

Il Sindaco Matteo Lepore ha immediatamente preso azione, seguendo le raccomandazioni del Comitato Nazionale. La piazza Ravegnana è stata chiusa, e gli edifici circostanti sono stati sgomberati a causa del rischio di crollo imminente. L'amministrazione comunale si sta coordinando con il Comitato per implementare misure di emergenza e stabilire un piano a lungo termine per preservare la Torre Garisenda.


La Torre Garisenda, con la sua storia secolare, è in pericolo, e la città di Bologna è in prima linea per proteggere questo patrimonio storico unico. La situazione richiede azioni tempestive, coordinamento di esperti e risorse adeguate. La sicurezza della Torre Garisenda non è solo una questione locale ma un impegno nazionale per preservare il ricco tessuto storico e culturale dell'Italia.


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