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Sconto in fattura e cessione del credito, le richieste dal Parlamento
Il panorama legislativo italiano relativo al Superbonus e ai bonus edilizi continua a evolversi, con il Parlamento che ora solleva la questione di riaprire le opzioni per lo sconto in fattura e la cessione del credito. Questa richiesta, formulata attraverso una serie di emendamenti al disegno di legge di conversione del DL 39/2024, ha l'obiettivo di ridurre i vincoli e di estendere alcune agevolazioni fino al 2025.
Una delle principali proposte emendative è quella di continuare a consentire la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli interventi volti alla rimozione delle barriere architettoniche fino al 31 dicembre 2025. Inoltre, si propone di estendere queste agevolazioni anche per i lavori di messa in sicurezza antisismica negli edifici residenziali. Questo tentativo di reintroduzione delle opzioni precedentemente disponibili mira a garantire un supporto continuo alle famiglie e alle comunità nella realizzazione di interventi cruciali per la sicurezza e l'accessibilità.
È importante ricordare che il Decreto Legge 39/2024 mira a consolidare le disposizioni introdotte dal precedente Decreto "Blocca cessioni" (DL 11/2023), che aveva limitato la cessione del credito e lo sconto in fattura agli interventi per i quali erano stati presentati i titoli abilitativi entro una certa data. Tuttavia, i recenti emendamenti propongono di attenuare tali restrizioni, consentendo una maggiore flessibilità nelle modalità di pagamento e di finanziamento per i cittadini e le imprese.
Un altro emendamento significativo propone di estendere la possibilità di remissione in bonis per gli interventi per i quali è stata trasmessa all'Enea la copia dell'asseverazione entro una certa data. Questa proposta di riapertura della remissione in bonis consentirebbe di correggere eventuali ritardi o errori nelle comunicazioni relative alle opzioni di pagamento entro un termine definito, offrendo una soluzione ai contribuenti che potrebbero trovarsi in difficoltà a causa delle restrizioni attuali.
Inoltre, alcuni emendamenti bipartisan mirano a salvaguardare la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura per gli interventi realizzati nelle aree colpite da calamità naturali, come i crateri sismici. Queste proposte cercano di aumentare le risorse disponibili per includere il maggior numero possibile di progetti, garantendo un supporto adeguato alle comunità colpite.
Infine, vi è una proposta per consentire la cessione del credito e lo sconto in fattura per i lavori realizzati da organizzazioni non lucrative di utilità sociale (onlus) e Istituti autonomi case popolari (Iacp) fino a una data specifica. Questa disposizione mira a promuovere la realizzazione di interventi socialmente utili, offrendo incentivi finanziari alle organizzazioni che operano nel settore dell'edilizia sociale.
Una delle principali proposte emendative è quella di continuare a consentire la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli interventi volti alla rimozione delle barriere architettoniche fino al 31 dicembre 2025. Inoltre, si propone di estendere queste agevolazioni anche per i lavori di messa in sicurezza antisismica negli edifici residenziali. Questo tentativo di reintroduzione delle opzioni precedentemente disponibili mira a garantire un supporto continuo alle famiglie e alle comunità nella realizzazione di interventi cruciali per la sicurezza e l'accessibilità.
È importante ricordare che il Decreto Legge 39/2024 mira a consolidare le disposizioni introdotte dal precedente Decreto "Blocca cessioni" (DL 11/2023), che aveva limitato la cessione del credito e lo sconto in fattura agli interventi per i quali erano stati presentati i titoli abilitativi entro una certa data. Tuttavia, i recenti emendamenti propongono di attenuare tali restrizioni, consentendo una maggiore flessibilità nelle modalità di pagamento e di finanziamento per i cittadini e le imprese.
Un altro emendamento significativo propone di estendere la possibilità di remissione in bonis per gli interventi per i quali è stata trasmessa all'Enea la copia dell'asseverazione entro una certa data. Questa proposta di riapertura della remissione in bonis consentirebbe di correggere eventuali ritardi o errori nelle comunicazioni relative alle opzioni di pagamento entro un termine definito, offrendo una soluzione ai contribuenti che potrebbero trovarsi in difficoltà a causa delle restrizioni attuali.
Inoltre, alcuni emendamenti bipartisan mirano a salvaguardare la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura per gli interventi realizzati nelle aree colpite da calamità naturali, come i crateri sismici. Queste proposte cercano di aumentare le risorse disponibili per includere il maggior numero possibile di progetti, garantendo un supporto adeguato alle comunità colpite.
Infine, vi è una proposta per consentire la cessione del credito e lo sconto in fattura per i lavori realizzati da organizzazioni non lucrative di utilità sociale (onlus) e Istituti autonomi case popolari (Iacp) fino a una data specifica. Questa disposizione mira a promuovere la realizzazione di interventi socialmente utili, offrendo incentivi finanziari alle organizzazioni che operano nel settore dell'edilizia sociale.
Il dibattito parlamentare sulla questione dello sconto in fattura e della cessione del credito evidenzia quindi la necessità di trovare un equilibrio tra il sostegno ai cittadini e alle imprese e la gestione responsabile delle risorse pubbliche. Le proposte emendative presentate rappresentano un tentativo di rispondere a queste esigenze, offrendo soluzioni pragmatiche e misure di sostegno mirate per affrontare le sfide attuali nel settore edilizio italiano.
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