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Proroga al 2021 e 2022 del bonus pubblicità

Il decreto "Sostegni bis", a supporto delle imprese e dell'economia, è diventato legge.

Esso tra le altre cose, prevede la proroga al 2021 e 2022 del bonus pubblicità, il contributo a fondo perduto per gli investimenti pubblicitari sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, e sulle tv e radio locali.

I termini per la richiesta dell'agevolazione, fissati dal decreto Sostegni bis al mese di settembre, sono slittati ad ottobre: le richieste potranno quindi essere presentate tra il 1° e il 31 ottobre 2021.
Per entrambe le annualità il credito d'imposta è calcolato nella misura unica del 50% del valore degli investimenti pubblicitari effettuati, e non sul solo incremento rispetto all'investimento effettuato nell'anno precedente.

Il "regime derogatorio" riguarda nello specifico due elementi: la base di calcolo del credito d'imposta e la percentuale dell'investimento. Nel primo caso, la base di calcolo è rappresentata dal valore dell'intero investimento pubblicitario programmato effettuato nell'anno di riferimento dell'agevolazione.
Nel secondo caso, invece, la percentuale dell'investimento, riconoscibile come credito d'imposta, è stabilita nella misura unica del 50% del valore degli investimenti pubblicitari effettuati. In questo modo, anche per il 2021 e il 2022 viene meno il presupposto dell'incremento minimo dell'1% dell'investimento pubblicitario, rispetto all'investimento dell'anno precedente, quale requisito per l'accesso all'agevolazione fiscale.

Alla luce di questi aggiornamenti, la richiesta potrà essere presentata in via telematica, con le stesse modalità previste dal Regolamento vigente, dal 1° al 31 ottobre 2021. Le comunicazioni telematiche trasmesse nel periodo compreso tra il 1° ed il 31 marzo 2021 restano valide. È comunque possibile "sostituire" la prenotazione già inviata a marzo con una nuova, sempre nel periodo dal 1° al 31 ottobre 2021.

Lo stanziamento complessivo delle risorse per ciascuno degli anni 2021 e 2022, con l'articolo 67, comma 10, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 inoltre, è stato portato a 90 milioni di euro. Di questa cifra, 65 milioni di euro sono impiegati per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online, e 25 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.

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