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Superbonus per lavori su immobili inagibili post-sisma

L'Agenzia delle Entrate ha chiarito le condizioni per ottenere il Superbonus per gli interventi sugli immobili resi inagibili dai terremoti. Tale incentivo, con un'aliquota del 110% valida fino al 31 dicembre 2025, può essere applicato solo per le spese rimaste a carico del contribuente, non coperte dal contributo per la ricostruzione.

Superbonus cratere sismico: il caso esemplare

Un caso tipico riguarda il proprietario di un fabbricato inagibile, composto da abitazione, magazzino e autorimessa, che intende demolirlo e ricostruirlo con interventi antisismici e di efficientamento energetico. Il fabbricato, suddiviso in due parti strutturalmente autonome, presenta diverse situazioni:

- Blocco inagibile dal 2009: Non può beneficiare di alcun contributo per la ricostruzione, ma solo di un contributo per la demolizione.
- Blocco inagibile dal 2016: Può beneficiare di un contributo per la ricostruzione.

Il proprietario ha chiesto se, e in che misura, può ottenere il Superbonus.

Come funziona il Superbonus nel cratere sismico

Con la risposta 119/2024 del 31 maggio, l'Agenzia delle Entrate ha confermato che la detrazione del Superbonus è applicabile esclusivamente sulle spese sostenute e rimaste a carico del contribuente. Eventuali contributi già riconosciuti devono essere sottratti dall'ammontare su cui applicare la detrazione. In sostanza, il proprietario ha diritto al Superbonus per la parte di spesa rimasta a suo carico, al netto dei contributi già ricevuti.

L'Agenzia ha inoltre ricordato che il Superbonus nel cratere sismico mantiene l'aliquota del 110% fino al 31 dicembre 2025, con un limite di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità e relativa pertinenza.

Superbonus nel cratere sismico: le ultime novità

Recenti modifiche introdotte dal nuovo Decreto Superbonus hanno aggiunto ulteriori dettagli importanti. Le aree del cratere sismico sono le uniche dove si può ancora scegliere lo sconto in fattura e la cessione del credito. Tuttavia, per le istanze presentate a partire dal 30 marzo 2024, queste opzioni continueranno fino all'esaurimento del plafond da 400 milioni di euro (di cui 330 milioni per le aree colpite dal sisma del 2016 e 70 milioni per quelle del sisma del 2009).

Inoltre, il Decreto ha istituito un Fondo da 35 milioni di euro che erogherà contributi a chi sostiene le spese per la realizzazione dei lavori Superbonus.

Il Superbonus rappresenta un'importante opportunità per i proprietari di immobili inagibili nelle aree colpite da terremoti, permettendo di recuperare una parte significativa delle spese per la demolizione e ricostruzione con interventi antisismici ed energetici. È cruciale che i proprietari interessati comprendano le condizioni e le limitazioni applicabili, per poter sfruttare appieno questo incentivo fiscale fino al 2025.

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