N@T _ Natural Touch

Natural Touch Planium
Tra agosto e settembre del passato anno, il 2020, nella città di Piacenza Planium ha concretizzato l'idea di creare un uno shop di prodotti di bellezza adoperando le proprietà e potenzialità della Calamina, un ossido nato dalla laminazione a caldo dell'Acciaio che possiede sfumature cromatiche invidiabili. Blu Avio, Grigio Antracite, persino il Ros...
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Il fascino della Calamina

Il fascino della Calamina

Il fascino misterioso della Calamina
La Calamina, ottenuta attraverso la laminazione a caldo dell’acciaio, è proposta da Planium in un’ottica di forte fascinazione estetica che deriva in gran parte dal suo colore ineffabile. Le striature che si vanno formando non sono volute, il differente grado di colorazione e di contrasto che si forma nella pavimentazione è del tutto casuale. Le sfumature gli conferiscono un cromatismo indefinito, quasi misterioso, e in questo risiede il suo fascino, unitamente alla colorazione scura che mantiene però un carattere “freddo” nell’insieme: può variare su diverse tonalità, fino a raggiungere quella dell’antracite, che è il colore che la caratterizza maggiormente. A dominare le striature è l'Avio, gradazione di azzurro non vivace, a base grigia.

Il blu freddo senza ceratura, tra il Jazz e il Polar
A dominare talvolta è il blu notte, quel colore freddo che per Johannes Itten “si chiude in sé, è introverso […] ha la forza tenace della natura invernale che germoglia e si sviluppa di nascosto, nel buio e nella quiete” ed è “un nulla inafferrabile, presente tuttavia come un’atmosfera cristallina.” Il blu del Jazz malinconico (non a caso Kind of Blue è uno degli album più famosi di Miles Davis) e del Polar, un genere del cinema francese dove scientemente i direttori della fotografia optavano per desaturare e ottenere attraverso il blu una tonalità notturna, quasi fatalista.

Scopri di più: https://www.planium.it/IT/materiale/Calamina/157.html

La casa che vuole essere una foglia tra i monti del Giappone

La casa che vuole essere una foglia tra i monti del Giappone

Lo studio Kias Architects firma Four Leaves Villa, un rifugio nel bosco che imita le forme del paesaggio, con una struttura leggera in vetro e legno, e un tetto dalle geometrie ardite

Incuneato tra le fronde setose di un bosco, nella zona di Karuizawa, a 150 km da Tokyo, c’è un rifugio mimetico che si piega e si allunga come una foglia ritorta. Da qui il nome con cui è stato battezzato: "Four Leaves Villa", una definizione che calza a pennello, ed evoca una piena e gioiosa simbiosi con la natura, lontano dal mondo.


È questo che cercano i fortunati proprietari di questa casa nel bosco, in fuga dalla città, quando vengono a trascorrere qualche giorno tra i monti con gli amici, ed è questo che lo studio Kias Architects, responsabile del progetto, si è impegnato a realizzare, modellando uno spazio fluido e organico, dalle geometrie inconsuete, che asseconda e fa proprio il superbo paesaggio circostante.

La casa giapponese contemporanea si estende su una superficie di 104 metri quadrati, e si compone di tre volumi interconnessi dalle forme snelle e pulite. Visti dall’alto sembrano pagine rigate, cadute disordinatamente tra i tronchi, posate appena sul terreno, senza quasi lasciare traccia. E in effetti la struttura in legno e vetro è così leggera e discreta che quasi scompare nell’intrico dei rami.

Per prima cosa, gli architetti hanno provveduto a orientare i singoli ambienti in modo che godessero della migliore esposizione possibile, in rapporto alla loro funzione. Così la zona giorno si affaccia a sud-est, verso il sole, che spande la sua luce calda e avvolgente sugli spazi destinati ad accogliere i momenti di convivialità. Al contrario, la zona notte si allinea sul lato ovest della casa, per appropriarsi dell’ombra proiettata dagli alberi, particolarmente folti in quel punto, e dunque perfetti per formare una cortina naturale, che fornisce intimità e riparo.

L'elemento più interessante del progetto è certamente il tetto in legno, una copertura scultorea, che passa da concava a convessa, imitando appunto il profilo sinuoso delle foglie e conferendo così alla casa il suo aspetto unico e peculiare. Per realizzarlo, gli architetti di Kias hanno utilizzato un rivestimento laminato dritto, dalle rigorose proporzioni matematiche, cui corrisponde un ritmico gioco di travi, lasciate esposte all’interno, per enfatizzare il tratto dinamico e deciso del design.

Il risultato è una mappa mutevole di ambienti in cui il soffitto si abbassa e si alza come un’onda, con il legno scuro a sottolinearne plasticamente il movimento, in contrasto con le pareti candide e i colori neutri degli arredi, che scelgono linee minimal ed essenziali, per non “profanare” la grazia geometrica dello spazio e non insidiare con inutili artifici l’armonioso dialogo tra interno ed esterno.

fonte: elledecor.com - www.kias.co.jp