Un Documento di proposte al convegno AUDIS
Leopoldo Freyrie risponde a Matteo Renzi
"Gli architetti italiani raccolgono ben volentieri l'appello lanciato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al tessuto produttivo del Paese e sono pronti a fare "quello sforzo in più" che il Premier chiede, per la realizzazione di Expo Milano 2015.
Siamo i primi a volere che Expo sia pronto e che l'immagine dell'Italia nel mondo sia degna dei tanti cittadini e professionisti che ogni giorno sostengono con il loro lavoro questo Paese".
Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
"Non possiamo non tacere tuttavia che da tre anni abbiamo messo a disposizione il talento e il sapere tecnico degli architetti italiani, avendo avuto, però, come unico esito l'indifferenza da parte di Expo e risposte arroganti di Infrastrutture Lombarde, che ci ha chiarito che i concorsi di architettura non sarebbero mai stati fatti - nonostante una risoluzione del Parlamento - e che gli Studi di architettura e di ingegneria italiani non avevano le capacità di progettare e dirigere la realizzazione delle opere. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti! Del resto è assolutamente evidente, nella storia italiana, che quando si affida la realizzazione di opere a soggetti para-pubblici, con poteri assoluti, il risultato è sempre di pessima qualità e spesso di malaffare".
"Possiamo concorrere a selezionare in brevissimo tempo professionisti capaci e onesti, con adeguati curricula, coadiuvati da giovani colleghi pronti a mettere a disposizione il loro tempo e le loro capacità. Immaginare (di nuovo!) che un super Direttore dei Lavori, come un eroe dei fumetti, possa gestire tale complessità significa non avere contezza delle cose."
Un Documento di proposte al convegno AUDIS
La grandissima partecipazione, a Modena, di oltre 200 addetti ai lavori provenienti da tutta Italia, appartenenti sia al settore privato che pubblico, ha dimostrato il notevole interesse che suscitano le varie problematiche dell'attuale situazione urbana.
Si è concluso con soddisfazione, infatti,venerdì scorso, il Convegno Nazionale di AUDIS (Associazione Aree Urbane Dismesse – www.audis.it) "Rigenerare Italia. Ruoli, obiettivi, strumenti per ripartire dalle città", organizzato anche con la collaborazione del Comune di Modena.
Significative le parole di Gabriele Giacobazzi, Assessore alla Programmazione e gestione del territorio del Comune di Modena: "nonostante l'evidente condivisione generale delle strategie sulle rigenerazione urbana, le difficoltà economiche creano problemi all'avvio delle singole iniziative già programmate. È necessario l'impegno dei comuni, ma anche che a livello centrale si ponga finalmente mano alla revisione della legislazione urbanistica generale e l'auspicio è che il cosiddetto Piano Città sia effettivamente rifinanziato".
Duranre il Convegno è stata inquadrata la situazione italiana, presentando dati, strumenti adeguati, soluzioni puntuali, per dare indicazioni concrete a chi si occupa di rigenerazione nelle città.
In particolare Lorenzo Bellicini, Direttore Cresme ha affermato "che non è vero che manchino le risorse: la realtà è che non le allochiamo bene. Ci sono circa 800 miliardi di spese pubbliche all'anno di cui 753 destinati all spesa corrente e solo 23 agli investimenti in opere pubbliche".