URSA Italia è lieta di invitarvi al KLIMAHOUSE, la fiera di riferimento a livello nazionale per il risparmio energetico in edilizia.

Vi accoglieremo presso il Padiglione AB stand A05/22 con le più innovative soluzioni di isolamento sostenibile.

L'evento sarà l'occasione per toccare con mano i nostri prodotti chiave: URSA XPS NVII, URSA MAIOR e URSA TERRA, da oggi ancora più sostenibili grazie a URSA BiOnic Performance.
Il massimo rapporto tra sostenibilità e tecnologia in termini prestazionali: resistenza a compressione; isolamento termico e isolamento acustico.

Anche quest'anno inoltre l'impegno di URSA sulla sostenibilità non si ferma qui: di fronte all'ingresso principale, e per il terzo anno consecutivo, ritroverete ISOLA URSA, il progetto culturale volto a promuovere la sostenibilità ambientale, verso i professionisti del settore e soprattutto verso le nuove generazioni.

URSA ti aspetta al KLIMAHOUSE 2020
KLIMAHOUSE, 22 - 25 Gennaio
Padiglione AB stand A05/22

Le vendite fuori confine premiano l’azienda che, all’insegna del ‘We make light’, ha esplorato nuovi territori nell’illuminazione e nelle collaborazioni

Un anno di grandi novità e conferme di prodotto quello che si è appena concluso per Panzeri. Le novità sono quelle presentate in occasione di Euroluce, insieme alle collaborazioni di prestigio con Matteo Thun e Jason Bird; le conferme sono i risultati di vendita che derivano dalla qualità del lavoro svolto anche negli anni precedenti.

Accanto a un mercato nazionale che resta stabile, c’è un mercato estero che cresce con una percentuale di incremento a doppia cifra, grazie alle vendite in medio Medio Oriente e Asia.

La crescita a doppia cifra riguarda anche l’illuminazione per interni, trainata da Zero Round, di cui nel 2019 è stata presentata la versione ‘Vertical’, e da prodotti lanciati a fine 2018 che hanno preso campo, come le sospensioni Ginevra e Smoke. Bene anche le novità di design Tubino, di Matteo Thun, e Bella, di Enzo Panzeri, famiglie di prodotti destinate prevalentemente al mondo contract.

Panzeri non si è fermata nella propria zona di comfort, l’illuminazione architetturale e decorativa. Ha esplorato nuovi campi del design di prodotto come l’acoustic lighting, e si è avvicinata ancor più a temi legati al benessere, al human centric lighting e all’hotellerie con la partecipazione a Elle Decor Grand Hotel, nell’hotel temporaneo ‘Design Therapy”.

Nel 2019 non sono mancati i riconoscimenti al lavoro dell’azienda. La versione Tubino Plus della lampada da tavolo disegnata da Matteo Thun ha ricevuto l’Archiproducts Design Awards per l’illuminazione, mentre la lampada a sospensione Viisi ha vinto il BIG SEE Product Design Award, il premio che incoraggia lo sviluppo di un’economia creativa attraverso il design.

 Per il 2020 Panzeri è già al lavoro per la presenza alla fiera ‘Light + Building’ di Francoforte, l’esposizione più importante al mondo per le tecnologie relative a illuminazione e servizi per l'edilizia. Altra novità che porterà il nuovo anno, sarà la presenza delle lampade Panzeri in un nuovo  prestigioso showroom milanese.

Per eliminare la condensa bisogna prima capire che cosa è e come si forma.

La sensazione di freddo che si avverte dipende in larga misura dalla temperatura dell’aria, ma anche dall’umidita’ dei muri, dei pavimenti e dei soffitti che ci circondano.
La temperatura che si avverte e’ la Temperatura Operante, ma per avere la sensazione di tepore occorre che anche le pareti, i soffitti ed il pavimento non siano freddi.
Per dare un’idea 1 mc di aria satura, a livello del mare contiene 4 grami di acqua a 0°, quasi 10 grammi a 10°, 18 grammi a 20°, 32 grammi a 30°, 55 grammi a 40° e quasi 95 grammi a 50°.
In pratica si puo’ dire che l’acqua presente nell’aria rimane vapore sino a che la sua quantita’ resta nei limiti previsti per quel livello di umidita’, quando la supera, si deposita sulla superficie più fredda; come quando si prende la bottiglia dell’acqua dal frigorifero.

A creare l'aria umidca contribuiscono vari fattori, quali, la presenza di esseri viventi persone, animali e piante oltre alla produzione di vapore dalla normale attivita’ connessa alla vita quotidiana, come la cottura di cibi (con cappe filtranti), uso di bagni e docce etc.
Si puo’ infatti quantificare la produzione di oltre 10 litri di acqua al giorno immessa nell’aria di un’abitazione.
Oltre a quanto sopra contribuiscono anche altri fattori alla formazione di condensa come per esempio le moderne tecniche costruttive che riducono molto la fase di traspirazione di muri, intonaci, soffitti, solette e piastrelle. A questo si aggiunga l’effetto coibentante dei materiali isolanti utilizzati che, se da una parte sono utili per evitare l’ingresso del freddo dall’altra non consentono un adeguato scambio dell'aria con l’esterno. Le gocce di condensa che si formano sui vetri sono un segnale che il problema c’è e occorre porvi rimedio.

RIMEDI AL PROBLEMA DELLA CONDENSA
Evidentemente se un ambiente risulta umido occorre ridurre la fonte di umidità. Ma fondamentale è : creare il ricambio dell'aria o far sfogare fuori l'aria satura e con CO2.

”FANGHOST” LA FA SFOGARE, COMPLETAMENTE E NON VA VIA IL CALORE.

Clicca qui e scopri di più sul prodotto.

Le pompe di calore ad inversione di ciclo di Maxa  sono state progettate per soddisfare le esigenze di climatizzazione invernale ed estiva per i più moderni impianti, sia  in ambito residenziale sia commerciale. Sono la soluzione ideale in abbinamento a sistemi con pavimento radiante/ventilconvettori, con fornitura elettrica da rete e/o da fonti rinnovabili. Estremamente versatili e predisposte per la produzione di acqua calda per il riscaldamento invernale e acqua fredda per il raffrescamento estivo dell’ambiente; e per la produzione di acqua calda sanitaria fino a 58°C ( a 63° con l’ausilio di resistenza elettrica). La tecnologia inverter DC del compressore permette  di ridurre i consumi di energia elettrica rispettando  le alte performance di prestazione. Sono disponibili nelle taglie da 6kW fino a 16kW, e le troviamo in 2 versioni: il sistema monoblocco i-HWAK/V4 e il  sistema splittato i-SHWAK/V4 con versione armadio e pensile per l’unità interna caratterizzate da ingombri estremamente ridotti. Le versioni armadio e pensile  costituiscono una soluzione integrata, completa e compatta e di facile installazione grazie all’immediato accesso ai componenti idraulici, e ai raccordi presenti nella parte alta dell’unità.

Alcuni ambiti di posa dei conduttori di alimentazione richiedono un grado di protezione elevato, quando questo è necessario il set di giunzione con resina colata può garantirtelo.
OBO Bettermann, importante Gruppo Industriale all’avanguardia a livello internazionale, produce componenti per l’impiantistica elettrica civile e industriale tra i quali spicca una linea integrata di limitatori di sovratensione, costruiti in perfetta armonia con le normative vigenti e rispondenti alle esigenze più diverse: SPD per linee di energia, per reti di telecomunicazioni e di trasmissione dati, per sistemi di misura e controllo.
Il Set di giunzioni resinate OBO in resina colata permette di realizzare giunzioni o derivazioni con un grado di protezione IP68. La resina epossidica pronta all’ uso indurisce completamente dopo un’ora dalla posa.
Il set è già comprensivo di scatola di derivazione e morsetto per il serraggio dei conduttori.
La scatola di derivazione è una T 60 della serie TBox in polipropilene con misure 114x114x57 ed è dotata di 7 passacavi M25 sagomabili liberamente mediante un cutter o rimuovibili per l’utilizzo di pressacavi.
Il set di giunzione si presta perfettamente per impianti di illuminazione pubblica, impianti interrati per l’irrigazione dei giardini o l’ alimentazione di altri apparati come cancelli o telecamere.

Il nuovo arrivato in casa Maxa si chiama Calido Pensile è uno scaldacqua a pompa di calore con sorgente ad aria ad applicazione murale o a terra.  Può contenere fino a 110 Litri d’acqua gode di  dimensioni ridotte ed estetica curata grazie al design tutto italiano.  Dedicato al mondo residenziale  è perfetto per la sostituzione degli scaldacqua elettrici su impianti già esistenti,  grazie anche alle funzioni di set della temperatura dell’acqua calda, impostazione timer e vacanza,  funzione antilegionella, gestibili anche da connessione wi-fi o app.  L’installazione è veramente semplice, è sufficiente collegare i tubi di ingresso/uscita acqua, lo scarico condensa e l’alimentazione elettrica.  Il bollitore, è realizzato in acciaio con trattamento di vetrificazione, coibentato in poliuretano espanso rigido (PU).  La resistenza elettrica integrata da 1.5kW permette di riscaldare l’acqua da 62°C ( temperatura massima con la sola pompa di calore) a 75°C.  Il condensatore è avvolto al bollitore in acciaio, che non è  immerso in acqua mentre il compressore rotativo garantisce  la massima efficienza e silenziosità ed infine il ventilatore centrifugo permette la canalizzazione dell’aria necessaria al corretto funzionamento della pompa di calore. L’accesso alla batteria è facilitato dall’ apposito vano. La macchina ha delle ottime rese anche con temperature esterne che vanno da -5°C  a +43°C grazie anche alla valvola di espansione elettronica che ne migliora le prestazioni  e lo fa rientrare nel conto termico.

Negli ultimi anni, con la crisi economica che continua ad insistere sull’Europa e con l’ingresso in Italia di numerosi serramentisti dell’Est Europa, il mercato dei serramenti si è concentrato sulla pura competizione di prezzo.
Il serramentista italiano che vuole uscire da questa logica deve quindi avere degli strumenti per differenziare il proprio prodotto dalle finestre di importazione a basso costo. Strumenti che devono saper soddisfare le richieste e le necessità del consumatore finale.
AGB ha studiato una linea di ferramenta che soddisfi tutte quelle caratteristiche che possano offrire al serramentista italiano un’arma vincente nella competizione con gli importatori low-cost. La personalizzazione per i clienti, la standardizzazione verso l’alto e l’attenzione alle soluzioni italiane offrono al consumatore un plus di prodotto che il mercato estero non può proporre.

Personalizzazione per i clienti
AGB ha seguito precise scelte strategiche che le permettono oggi di proporre soluzioni uniche studiate in modo personalizzato per il cliente italiano.
I fattori vincenti sono la conoscenza diretta del mercato nazionale, un ufficio di Product Managers specializzato per l’evoluzione di ogni articolo, la produzione italiana controllata in ogni fase, il Laboratorio AGBLab per la ricerca e sviluppo di prodotto.
L’azienda affianca i clienti mettendo a disposizione i propri laboratori per testare direttamente i prodotti e condividere con loro i risultati dei test.

Alta qualità certificata
Le scelte di AGB sono sempre state orientate verso una standardizzazione verso l’alto del proprio sistema anta-ribalta Artech. Un esempio? La configurazione standard prevede il catenaccio passante con incontro antieffrazione in acciaio saldato di serie. La leva del catenaccio, inoltre, non può essere attivata in un tentativo di intrusione, perché pensata con apertura frontale. Qualità e sicurezza antieffrazione sono quindi di serie.
Non solo un serramento di qualità, oggi il mercato richiede anche una finestra certificata.
AGB aiuta e segue il serramentista nella certificazione CE del serramento. L’azienda mette a disposizione dei clienti il proprio Laboratorio interno di Ricerca & Sviluppo AGBLab e tutto il know-how maturato dai professionisti che ogni giorno vi lavorano.
AGB è così in grado di accompagnare il serramentista fino alla certificazione delle proprie soluzioni di chiusura.



Soluzioni pensate da un produttore italiano per il serramentista italiano
AGB parla italiano alle aziende italiane, per questo è veloce a capire le necessità dei serramentisti nazionali.
Esempio lampante è il lavoro fatto dal produttore veneto sull’Alzante Scorrevole in PVC: proprio nel mercato italiano, infatti, la maggior parte degli alzanti scorrevoli vengono posati con soglia bassa e non con la soglia alta che è invece fornita nei Cascading degli estrusori di PVC.
AGB ha deciso di rispondere a questa esigenza fissando l’obiettivo di fornire una soglia bassa che abbia prestazioni paragonabili a quelle della soglia alta. Il risultato? L’utilizzo della soglia in vetroresina Climatech in grado di valorizzare le prestazioni di un materiale tipicamente isolante come il PVC e una gamma di soluzioni mai vista prima nel PVC, che permette di integrare con soluzioni italiane le offerte standard degli estrusori.
AGB garantisce che tutti i propri prodotti sono realizzati ed assemblati in Italia, all’interno delle proprie strutture con materiali, tecnologia e know-how certificati.
E allora, perché non provare almeno una volta ad acquistare prodotti da aziende completamente italiane?!

Coperture innovative – Cool Roof

Vi è mai capitato, in estate, di scottarvi la mano toccando una superficie scura? Vi siete mai accorti dell’elevata temperatura che può raggiungere l’asfalto di una strada durante una calda giornata estiva?

Sui nostri tetti succede la stessa cosa: un tetto piano con superficie in membrana bituminosa nera tradizionale raggiunge con soleggiamento facilmente 80°C in una giornata estiva, e forse anche qualche grado in più.

Ciò dà luogo principalmente a due categorie di problemi:

- l’isola di calore: fenomeno dell’innalzamento della temperatura delle aree urbane rispetto a quella di cui si gode nelle aree rurali, misurato tra 1° e 6°C.
- il consumo energetico: i tetti scuri riflettono una piccolissima parte del calore ricevuto dal sole e, quindi, lo trasmettono all’ambiente interno sottostante, con costi di condizionamento elevati e scarso comfort abitativo.

Il cool roof, in italiano “tetto freddo”, è un tetto contraddistinto da elevata capacità di riflettere l’irradiazione solare incidente e, al contempo, di emettere energia termica nell’infrarosso.

Queste innovative coperture possono fornire un’efficace soluzione al problema del surriscaldamento estivo dei singoli edifici e delle grandi aree urbane.

In California e in altri Stati degli U.S.A. i cool roofs sono da molti anni oggetto di analisi tecnico-economiche estensive e, più recentemente, di attività di certificazione e regolamentazione.

Una significativa accelerazione si è recentemente avuta in seguito ai black-out estivi innescati dall’azionamento simultaneo, nelle ore più calde della giornata, degli impianti di condizionamento e dal conseguente sovraccarico della rete elettrica.

Gli studi svolti hanno dimostrato che i cool roofs possono permettere riduzioni dei consumi per condizionamento e dei carichi elettrici di picco fino anche al 70%.

Tra i provvedimenti normativi a sostegno del Cool Roof oggi possiamo contare: gli standard ASHRAE 90.1 e 90.2, diverse norme di efficienza energetica statali in USA, l’International Energy Conservation Code, il Cool Roof Rating Council in USA e nell’UE, il Codice Energetico per gli uffici in India e altre iniziative in continua crescita. Anche il Green Building Council ne riconosce il grande impatto.

La stessa certificazione LEED®, sempre più ricorrente anche alle nostre latitudini, prevede il contributo alla soddisfazione del credito SS 7.2 “Effetto isola di calore: coperture” (secondo il Protocollo LEED® v4).

In pratica, un cool roof può essere ottenuto applicando alla superficie del tetto uno strato di rivestimento superficiale esterno con colore molto chiaro, preferibilmente bianco, e con carattere non metallico. Un tipo di copertura con simili proprietà può fornire una soluzione sia al problema del surriscaldamento estivo degli edifici, con i suoi negativi effetti sul benessere termoclimatico, sia al correlato problema dell’isola di calore urbana, l’aumento di temperatura rispetto alle campagne circostanti che in estate caratterizza le aree altamente urbanizzate.

Si possono quindi avere vantaggi diretti, connessi al minore riscaldamento del tetto e, di conseguenza, al maggiore comfort termico interno, ai minori consumi energetici e costi di impianto per condizionamento ed al più lento degrado delle strutture edilizie, e vantaggi indiretti, consistenti in una riduzione del surriscaldamento urbano e del conseguente fenomeno dello smog fotochimico, con i costi sociali e sanitari a questi correlati, nonché in minori consumi energetici globali, inferiori carichi di picco sulla rete elettrica e più ridotta immissione di gas serra in atmosfera.

Il cool roof è ad oggi, tra le tipologie di coperture, il più comunemente impiegato, ma che presenta elevate criticità, soprattutto a carico del manto impermeabile. I manti sintetici di nuova concezione tipo TPO (di colorazione chiara), presentano la faccia superiore bianca, che consente un’alta riflettività dei raggi solari e un basso assorbimento di calore.

Ciononostante, per il corretto funzionamento della copertura e fondamentale che l’isolante termico possa offrire sufficiente e duratura planarità. La stabilita dimensionale diventa quindi la caratteristica determinante nella scelta del prodotto isolante.

I pannelli URSA MAIOR non assorbono acqua nè per diffusione nè per immersione, sono chimicamente stabili all’aria e all’acqua e le loro caratteristiche fisiche restano invariate anche in presenza di umidità.

Non essendo prevista alcuna zavorra di finitura, i pannelli isolanti vanno accuratamente ed opportunamente ancorati al piano di posa, mediante incollaggio a freddo o fissaggi meccanici (vedi foto).




Il bordo a battente e il più indicato in questo tipo di soluzione, in quanto agevola la posa in opera e contribuisce a ridurre i ponti termici tra i pannelli, sebbene contenuti. Anche in questo caso, prima della posa dello strato isolante, sul massetto delle pendenze va prevista la stesura di una barriera al vapore.




Anni di ricerca continua hanno reso possibile lo sviluppo di URSA MAIOR, un prodotto isolante di ultima generazione, dalle straordinarie proprietà termiche, ma non solo.

La composizione chimica e la trama regolare della sua struttura cellulare a celle chiuse, permettono infatti a URSA MAIOR di raggiungere bassissimi valori di conduttività termica e gli conferiscono altre importanti caratteristiche:

- E’ chimicamente stabile anche per lunghi periodi a sostanze come l’aria e l’acqua;
- E’ resistente alla penetrazione dell’acqua anche sotto forma di vapore;
- Non subisce variazioni dimensionali o di planarità in presenza di acqua o vapore;
- Può essere impiegato anche in contesti dove si raggiungano temperature elevate (temperature limite d’impiego -50°/+95° C);
- E’ imputrescibile;
- Presenta elevata resistenza meccanica;
- Mantiene costanti le proprie caratteristiche sia durante le fasi di stoccaggio che per tutto il suo ciclo di vita.

Milano, 20 novembre 2019, in Borsa Italiana, alle ore 12.00, Innovatec S.p.A. quotata sul mercato AIM Italia (ISIN: IT0004981038), attiva nei settori dell’efficienza energetica, della costruzione e gestione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e smaltimento rifiuti e nell’attività di intermediazione di spazi per la messa a dimora di rifiuti, per il tramite della controllata al 99% Innovatec Power S.r.l., e Plastica Alfa S.p.A., dal 2013 parte del network ELITE di London Stock Exchange Grouppresente sulla piattaforma di Borsa Italiana “ELITE”, attiva nel mercato mondiale del trattamento e della distribuzione dell’acqua, che ha sviluppato processi innovativi nel settore della conversione biochimica della CO2 per la produzione di biomasse algali, hanno sottoscritto in data odierna un accordo di collaborazione esclusiva nazionale di tipo commerciale, per lo sviluppo di progetti su scala industriale nell’ambito dell’economia circolare, della sostenibilità e della tutela ambientale.

L’Accordo Strategico tra Innovatec Power e Plastica Alfa mira allo sviluppo di sistemi integrati tra impianti per la produzione di energia rinnovabile, impianti di cogenerazione ad alto rendimento realizzati da Innovatec Power, e impianti di conversione biochimica della CO2 sviluppati da Plastica Alfa. L’obiettivo principale riguarda la produzione di microalghe in ambiente sterile attraverso lo sfruttamento della CO2 prodotta da impianti industriali, diversamente emessa in atmosfera, e dell’energia termica degli impianti di cogenerazione installati da Innovatec Power. Attraverso gli impianti di accrescimento algale, basati sull’impiego di fotobioreattori chiusi, sistema sviluppato nel reparto R&D di Plastica Alfa, verranno prodotte microalghe e specifici estratti ad alto valore aggiunto destinati a settori ad elevato potenziale economico: integratori per alimentazione umana, prodotti per la nutraceutica, biocomposti per la farmaceutica e la cosmeceutica, biopolimeri e ingredienti per la mangimistica animale. Grazie a questo metodo di accrescimento, che permette di controllare costantemente i parametri di processo e i rates di crescita, le microalghe crescono in condizioni axeniche, ovvero di elevata purezza, come richiesto soprattutto per applicazione nei settori alimentare, farmaceutico e cosmetico.

Il mercato globale dei prodotti a base di microalghe è stato valutato secondo la Verified Market Research, nel documento ufficiale Global Algae Market, US$ 592mm nel 2018 e si prevede che crescerà del doppio in meno di un decennio, a un CAGR del 6,30% per raggiungere US$ 967,3mm entro il 2026.

La coltivazione di microalghe “rappresenta quindi un’opportunità d’investimento interessante nell’ambito della “bioeconomia”. L’Europa, dopo il Nord America, rappresenta il principale mercato di sbocco di questi prodotti e dovrebbe mantenere la posizione dominante per tutto il periodo di previsione.

L’integrazione di queste tecnologie, cogenerazione ad alto rendimento e impianti di accrescimento algale, consentirà in primo luogo il raggiungimento di un elevato grado di competitività sul mercato internazionale da parte delle due aziende nel settore delle biotecnologie e dell’efficienza energetica e garantirà lo sviluppo di occupazione qualificata nel settore della bioeconomia e della Green Chemistry.

I primi progetti, già in fase di studio tra Innovatec Power e Plastica Alfa, riguarderanno la produzione di Arthrospira Platensis (Spirulina) e Haematococcus pluvialis, due tra le microalghe più importanti per il settore alimentare e nutraceutico (super food, vegan, etc).



Il Presidente di Innovatec Power Alessandra Fornasiero ha così commentato:

“L’accordo quadro formalizzato oggi costituisce una importante milestone del nostro sviluppo strategico. Nel settore della sostenibilità ambientale ed economica di molti processi industriali, infatti, la completa sinergia tra le due tecnologie, cogenerazione ad alto rendimento e conversione biochimica della CO2, rappresenta un esempio di Simbiosi Industriale senza precedenti applicato ad un settore di mercato della bioeconomia e dell’economia circolare”.

Il Direttore Generale di Plastica Alfa Miriam Pace ha così commentato:

“In Europa, e soprattutto in Italia, queste produzioni sono ancora molto limitate a fronte di una richiesta di mercato in crescita. Ci troviamo, quindi, a importare il prodotto finito dal resto del mondo, dall’oriente in particolare. La sfida di questo partenariato è quella di riuscire a colmare questo gap tecnologico/produttivo ed economico tra richiesta e offerta, mettendo le aziende italiane dei settori affini in condizione di autoprodursi l’ingrediente di interesse certificandone la qualità oltre che la provenienza, per competere al meglio sul mercato mondiale”.

OBO Bettermann, importante Gruppo Industriale all’avanguardia a livello internazionale, produce componenti per l’impiantistica elettrica civile e industriale tra i quali spicca una linea integrata di limitatori di sovratensione, costruiti in perfetta armonia con le normative vigenti e rispondenti alle esigenze più diverse: SPD per linee di energia, per reti di telecomunicazioni e di trasmissione dati, per sistemi di misura e controllo.
I più utilizzati sono sicuramente i limitatori delle serie V20 e V50, la prima di Tipo 2 per la protezione da sovratensioni indotte e la seconda di tipo 1+2 idonei per la protezione di impianti alimentati da linea aerea. A queste serie si è aggiunta la serie MCF necessari quando è presente un LPS di livello I o II.
I limitatori di queste serie superano ampiamente i requisiti minimi richiesti della nuova variante 5 della norma CEI 64-8 e pertanto sono idonei per l’impiego in ambito civile, terziario o industriale.
La gamma di SPD OBO è in grado di fornire tutte le soluzioni per preservare gli impianti elettrici dai danni dovuti alle sovratensioni e alle fulminazioni. Sul catalogo OBO, scaricabile liberamente dal sito www.obo.it, è inoltre possibile trovare tutto il materiale necessario alla realizzazione di un impianto parafulmine e il relativo sistema di dispersione.
OBO Bettermann mette a disposizione di voi professionisti un team di tecnici specializzati raggiungibili al numero 011/95488-11 o all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..



I limitatori protagonisti dell’articolo sono riconosciuti ed utilizzati da molti installatori che li apprezzano per la loro robustezza e facilità di installazione. La possibilità di poter evitare l’installazione di un fusibile di back up, fino a 160A per le serie V20 e V50 e fino a 315A per la serie MCF, garantisce una protezione da sovratensioni efficace ed economica.
Tutte le serie citate sono in grado di estinguere autonomamente una corrente di corto circuito presunta fino a 50kA e pertanto sono impiegabili anche nelle situazioni più gravose quali ad esempio i power-center a valle di un trasformatore.
I limitatori di sovratensione di OBO Bettermann offrono la possibilità di effettuare un doppio collegamento di terra per un più pratico e veloce cablaggio e sono fornibili anche in una versione dotata di contatto per la segnalazione dello stato dei varistori.