Con l’evento “Le Giornate dell’Innovazione”, organizzato da ENEA e Unindustria a Bologna, primo bilancio del road show nazionale dell’Agenzia sull'innovazione tecnologica per la competitività. Dieci le città italiane coinvolte, oltre trenta le potenziali collaborazioni avviate con le aziende e più di 7mila accessi online per l’Atlante dell’innovazione, una banca dati online con oltre 500 tecnologie innovative, prodotti e servizi sviluppati dall’ENEA per le imprese e le associazioni di categoria.

Il focus dell’evento a Bologna è sui materiali ceramici tecnici realizzati nel Laboratorio di Ricerche ENEA di Faenza. Grazie alle loro straordinarie caratteristiche meccaniche, termiche e chimiche, questi materiali costituiscono un mercato in continua ascesa in molti settori, come l’energia, i trasporti, la chimica e l’aerospazio ma anche l’edilizia, l’agroindustria e il biomedicale. Presentate anche le tecnologie di sviluppo e gli impianti dimostrativi dei Laboratori di Faenza per la fabbricazione di componenti e rivestimenti con questi materiali innovativi. Ma non solo. Al centro della tappa bolognese anche casi studio in collaborazione con le aziende per lo sviluppo di componenti ceramici per sistemi frenanti e per pompe di raffreddamento di autoveicoli e di compositi rinforzati con fibre ceramiche e di basalto rispettivamente per applicazioni in ambito aerospaziale e automotive. “Grazie all’esperienza del road show – spiega Marco Casagni, Vice Responsabile della Direzione Committenza (coordinamento attività verso gli operatori privati e relative associazioni di categoria) – ci stiamo confrontando in modo più diretto con la realtà produttiva italiana, costituita soprattutto da piccole e medie imprese, alle quali offriamo il nostro know-how di ricerca applicata e di innovazione per rendere il nostro Paese più competitivo e al passo con i tempi”.

L’accensione degli impianti di riscaldamento porta l’attenzione sull’efficienza energetica e la sicurezza dell’impianto. Sono due criteri strettamente correlati a una figura professionale in particolare dedicata all’installazione e manutenzione degli impianti termici. Dal 26 settembre 2015 sono entrate in vigore le nuove misure europee che favoriscono la consapevolezza del consumatore, attraverso l’applicazione dell’etichetta energetica, e, quindi, la diffusione maggiore dell’efficienza energetica. E’ una rivoluzione che implica un grande cambiamento per produttori, installatori e distributori. Assotermica, che ha seguito le evoluzioni normative passo per passo, ha curato e messo in circolazione una guida all’utilizzo delle caldaie, Orizzonte 2020. L’obiettivo è quello di rendere autonomi e di facilitare il lavoro quotidiano dell’operatore. Il suo ruolo è determinate per la scelta corretta e consapevole del miglior prodotto che risponda agli standard qualitativi e di efficienza ora richiesti. La guida si focalizza principalmente sulle caldaie a condensazione, un prodotto di cui l’Italia vanta una grande primato e che ha ancora un ampio margine di penetrazione del mercato. La guida è un vero  e proprio passo a passo per l’installatore impegnato nella risoluzione di problematiche concrete, dall’allacciamento idraulico, agli scarichi fino ai sistemi fumari. La guida valorizza anche l’integrazione con le energie rinnovabili e gli incentivi a disposizione. Trovano spazio per l’approfondimento anche l’Ecodesign e l’etichettatura energetica. E’ uno strumento pratico ricercato e richiesto da tutti gli attori del comparto. Maggiori informazioni sul sito www.assotermica.it

COME FUNZIONA E A COSA SERVE UNA POMPA DI CALORE
In inverno la pompa di calore riscalda gli ambienti prelevando energia termica dall'atmosfera. In estate, grazie all'inversione del ciclo, espelle il calore degli ambienti all'esterno. Questa tecnologia utilizza l'acqua come vettore e non va confusa con il tradizionale climatizzatore.
PERCHÉ CONVIENE LA POMPA DI CALORE
Con un unico impianto puoi gestire riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria, ridurre le emissioni inquinanti, beneficiare di detrazioni e di una tariffa elettrica dedicata.
INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DI UN IMPIANTO A POMPA DI CALORE
Installazione e manutenzione devono essere affidate a personale qualificato in grado di garantire non solo la sicurezza ma anche il risparmio energetico atteso.

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“Non basta realizzare prodotti ad alta efficienza per risparmiare in bolletta e limitare l’uso di energia,  è necessario mantenere elevato il livello di efficienza energetica nel corso dell’intero ciclo di vita del prodotto ” – afferma  Alessandro Riello, Presidente di Assoclima - Associazione Costruttori Sistemi di Climatizzazione. “Le aziende che operano in Italia nel settore della climatizzazione  sono leader a livello mondiale mentre in Italia fanno molta fatica a competere in un mercato dove ancora vincono tecnologie obsolete e  prodotti di scarsa qualità. Questa eccellenza industriale italiana, che occupa oltre 7mila persone e crea valore sul territorio nazionale,   merita ben altra attenzione da parte della politica.”  

Assoclima chiarisce che l'introduzione del libretto di impianto per tutti gli impianti termici, compresi i sistemi di raffrescamento estivo, non prevede alcuna tassa per i cittadini.

In questi giorni è stata diffusa da alcune testate giornalistiche un'errata interpretazione di un decreto nazionale di recepimento della direttiva europea sulla prestazione energetica nell’edilizia chepromuove il contenimento dei consumi energetici nel settore civile, a beneficio di tutti i cittadini. Grazie al monitoraggio e ai controlli periodici di efficienza dei propri impianti termici o di condizionamento in questo caso, si potranno ottenere risparmi significativi in bolletta.

Si tratta di normali obblighi di legge per cui chi possiede un condizionatore dovrà dotarsi del libretto di impianto, una sorta di carta di identità dell’apparecchio che potrà essere compilata autonomamente o con l’intervento di un tecnico nel corso dell’abituale manutenzione periodica.

Soltanto nel caso di climatizzatori con potenza frigorifera superiore ai 12 kW - normalmente destinati a negozi, uffici e industrie -  sarà necessario richiedere, periodicamente, in base alle indicazioni fornite dall'installatore o dal produttore della macchina, l'intervento di verifica di un tecnico abilitato in grado di valutare l'efficienza dell'impianto e le relative prestazioni.

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ASSOTERMICA, l'associazione dei costruttori di apparecchi e componenti per impianti termici, federata ad ANIMA, vive assieme al comparto che rappresenta, con oltre 2.000 M€ di fatturato e più di 11.000 addetti, una svolta epocale.

Il mercato e le dinamiche della filiera cambieranno con l'entrata in vigore dei Regolamenti 811/2013, 812/2013, 813/2013 e 814/2013 di etichettatura energetica e progettazione compatibile, rispettivamente per gli apparecchi di riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria. Questi Regolamenti, che dal 26 settembre 2015 si applicheranno con identiche modalità e tempistiche in tutti gli Stati Membri dell'Unione Europea, introdurranno l'obbligo di accompagnare i prodotti con un'etichetta energetica - per una chiara e immediata indicazione delle prestazioni energetiche degli apparecchi - e nuovi limiti sui requisiti prestazionali minimi, quali l'efficienza energetica stagionale e le emissioni, la potenza sonora e le informazioni tecniche da fornire.

"Oggi su circa 850.000 caldaie vendute in Italia oltre il 60% sono di tipoconvenzionale" dichiara il Presidente Alberto Montanini - "L'entrata in vigore delle nuove misure d'implementazione europee muta lo scenario molto rapidamente con uno spostamento del mix di vendita verso apparecchi a più alta efficienza, quali caldaie a condensazione, pompe di calore e solare termico, ma anche apparecchi ibridi (cioè insiemi di più sottosistemi di generazione del calore che ragionano con una logica ottimizzata di funzionamento) e termoregolazione evoluta.

Sono tutte produzioni per le quali l'Italia ha da sempre avuto un ruolo di leadership in Europa, se si considera che la nostra industria compete con la Germania nello sviluppo di tecnologie per l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili termiche e ha un valore dell'export che supera di gran lunga il 50%".

Assotermica, forte della convinzione che in questi momenti di svolta si gettano le basi per costruire il futuro a partire dalle idee e puntando sulle persone,  ha fortemente voluto a fianco a sé in questo progetto la filiera termoidraulica nazionale. Assotermica ha immediatamente trovato una risposta compatta da parte di tutti i soggetti interessati - dalla distribuzione rappresentata in ANGAISA fino all'installazione di ASSISTAL- oltre a ricevere la pronta risposta di Mostra Convegno Expocomfort, la fiera internazionale di riferimento del settore.

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I produttori, non solo italiani, che intendono vendere propri prodotti negli Stati Uniti hanno ora a disposizione uno strumento in più per verificare che rispondano agli standard americani.

ICMQ ha infatti sottoscritto con Icc-Es, importante organismo di certificazione californiano di terza parte e senza scopo di lucro, un accordo esclusivo per svolgere per conto dell’istituto attività di ispezione su prodotti o materiali da costruzione finalizzata al rilascio di una relazione di valutazione sulla conformità a specifici codici e standard americani in materia di corretto impiego e sicurezza.

Le ispezioni si svolgono con frequenza e cadenza temporale diverse a seconda della tipologia di prodotto e di materiale e la relazione finale è rilasciata solo per quelli che completano con successo il processo di valutazione secondo gli stringenti codici di Icc-Es. Possono essere condotte da ICMQ presso produttori di tutto il mondo e sono rivolte a chi desidera avere il riconoscimento da parte di Icc-Es per affrontare “con il piede giusto” il rigoroso mercato statunitense. Successivamente alla prima visita di valutazione vengono effettuati ulteriori audit distribuiti nel tempo per garantire che i prodotti continuino a rispettare l’ambito della valutazione iniziale.

Le relazioni di valutazione di Icc-Es sono documenti pubblici, disponibili sul web, utili per tutti i produttori, progettisti e professionisti del settore.

Possono essere sottoposti a verifica prodotti da costruzione che appartengono a moltissime categorie, tra cui ad esempio: ceramiche, laterizi, pannelli in smalto porcellanato e in gesso, materiali per isolamento termico e impermeabilizzazione, materiali per finiture interne ed esterne, prodotti idraulici, meccanici, metallici, plastici, in legno, prodotti legati all’estrazione di gas o carburanti in generale, materiali compositi, additivi, componenti e prodotti per elementi strutturali.

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DuPont Photovoltaic Solutions e l’azienda italiana (EPC) Enerpoint, ospitano due importanti eventi a Milano, dall’8 al 10 aprile, per aiutare a educare gli installatori di impianti solari su tetto sulle migliori pratiche per mitigare il rischio e contribuire ad assicurare ottime prestazioni degli impianti, lunga durabilità nel tempo e ritorno finanziario per gli impianti ad energia solare su tetto.

Stephan Padlewski, regional marketing manager, DuPont Photovoltaic Solutions, ha dichiarato, “Per le installazioni di impianti solari su tetto esistono delle prerogative sostanzialmente diverse dagli impianti montati a terra e DuPont, insieme ad Enerpoint, ha sviluppato alcune importanti idee su queste differenze, da condividere con gli installatori. Dalla scelta dei pannelli con il giusto capitolato, fino al funzionamento e alla manutenzione, il nostro obiettivo è contribuire ad assicurare che gli impianti fotovoltaici su tetto forniscano energia in modo affidabile per tutta la durata che si attende da loro, ovvero 25 anni o anche più.”

Durante lo svolgimento di Solarexpo, Padlewski relazionerà sulle differenze principali tra installazioni fotovoltaiche a terra e su tetto, in particolare parlerà della stabilità termica del backsheet protettivo, di considerazioni sugli UV e strategie per la mitigazione del rischio, con l’obiettivo di prevenire problematiche di affidabilità a lungo termine. Padlewski condividerà inoltre i risultati di un recente studio di installatori italiani di impianti su tetto e progettisti che si focalizza sulle tendenze di mercato e sulle previsioni, sul ruolo percepito dei materiali nell’aumentare la potenza generata e sull’affidabilità degli impianti solari nel suo insieme, sulle aree di miglioramento e sulle sfide che rimangono da affrontare.

DuPont ed Enerpoint ospiteranno inoltre un’esclusiva PV Quality Clinic, dove installatori di impianti FV su tetto potranno interagire direttamente con tecnici esperti per discutere problematiche di affidabilità e durabilità con cui si confrontano sul campo, e ottenere consigli e soluzioni.

Paolo Rocco Viscontini, Fondatore e Amministratore Enerpoint, afferma: “Enerpoint ha annunciato la sua collaborazione con DuPont nel 2014. Da allora ha avviato un programma di monitoraggio delle prestazioni dei moduli fotovoltaici installati a tetto. L’obiettivo è comprendere le problematiche più ricorrenti e quindi sensibilizzare gli operatori sull’importanza della qualità e affidabilità degli impianti fotovoltaici nel tempo. Solarexpo è un momento di incontro e confronto ideale per trasmettere questo messaggio chiave a tutti i partecipanti.”

Un generatore, un erogatore e delle valvole consentiranno di ridurre la spesa per le famiglie nel rispetto dell’uso razionale della risorsa idrica.

Quanti lasciano scorrere l’acqua calda dal rubinetto per farle raggiungere la giusta temperatura? Tanti! È questa infatti una delle abitudini domestiche più diffuse. Per ovviare a questa pratica, nei laboratori ENEA è stato inventato un dispositivo per il risparmio di produzione di acqua calda per uso domestico. Si tratta di uno strumento composto da una pompa di riciclo, un termostato, un raccordo e un sistema di valvole comandate dal termostato. Questa apparecchiatura posta sotto il lavandino, in prossimità del tubo di uscita dell’acqua sia calda che fredda, si attiva con il flusso dell’acqua, facendo sgorgare dal rubinetto solo quella che ha raggiunto la temperatura desiderata. Questo nuovo dispositivo, che può essere applicato sia nei bagni che in cucina, è di piccole dimensioni, a basso costo e soprattutto porterà benefici all’ambiente e al bilancio familiare.

Le performance di crescita organica(1) e di redditività di Legrand nel 2014 sono conformi agli obiettivi fissati ad inizio anno e dimostrano ancora una volta la solidità del modello economico del Gruppo:

-  il fatturato ammonta a 4,5 Mds€, in crescita del +3,2% effetto cambio escluso, sostenuto in particolare dall’ampliamento del perimetro legato alle acquisizioni (+2,7%). La crescita organica(1) delle vendite ammonta al +0,5%. Il dinamismo della zona Stati Uniti/Canada, la crescita delle nuove economie e l’aumento delle vendite nei Paesi del Sud e del Nord Europa(2) hanno più che compensato un’attività non ancora stabilizzata negli altri Paesi maturi dell’Europa. Più in generale, il fatturato ha visto una variazione complessiva del +0,9% incluso un effetto cambio pari a -2,4%;

-  il margine operativo aggiustato, acquisizioni escluse(3), ammonta al 19,8% del fatturato (19,6% comprese le acquisizioni). Tale performance riflette le iniziative intraprese dal Gruppo per alimentare la crescita nei mercati in espansione, adattarsi nei Paesi che lo richiedono e proseguire con le continue iniziative volte al miglioramento della produttività, come lo sviluppo delle piattaforme prodotto.

La generazione di free cash flow normalizzato(4) ammonta a 607 M€ nel 2014, cioè il 13,5% del fatturato. Questo corrisponde a un tasso di conversione(5) dell’utile netto parte del Gruppo del 114%, confermando la capacità del Gruppo di trasformare la sua performance operativa in generazione di cassa.

L'utile netto parte del Gruppo ammonta a 532 M€, pari al 11,8% del fatturato.

Analizzate da ANIMA/Confidustria le 200 aziende più significative
Settore in continua crescita dal 2009. Nel 2015 produzione a +2,3%

Nel 2014 sull’industria delle pompe in Italia  ha dato ulteriore conferma che il settore è vivo e vitale e in continua espansione, sia nella produzione totale (+1,3% rispetto al 2013) sia nell’export (+2,2% rispetto al 2013).  Anche per il  2015 è prevista  un’ulteriore crescita sia nella produzione (+2,3%) sia nelle esportazioni (+1,4%) rispetto al 2014. L’export assorbe più del 70% della produzione ed è rivolto principalmente verso i mercati UE, verso i mercati asiatici (soprattutto la Cina) e verso il Medio Oriente (Arabia Saudita ed Emirati Arabi in particolare).
Il mondo rappresentato da Assopompe si pone quindi come comparto di primo piano all’interno della meccanica, con un peso che è variato negli anni da un minimo del 14,1% a un massimo del 16,3%. Uscito sostanzialmente indenne dalla crisi del quinquennio 2009-2013, ha anzi accresciuto i propri valori produttivi, soprattutto grazie all’export.  In questo periodo il valore della produzione è aumentato del 19,6%, passando da 1550 milioni di euro a 1855.
Per comprendere gli aspetti critici di successo di questo comparto è stato realizzato "L’industria delle pompe in Italia. Overview 2014".  L’iniziativa è il frutto della collaborazione tra Ufficio studi ANIMA, Fondazione Edison, un team di ricerca accademico e  la commissione marketing di Assopompe, composta dai referenti commerciali delle Aziende Associate. II taglio dello studio, analitico, operativo e concreto, fornisce gli elementi per fondare ulteriori analisi e individuare le future prospettive per questo settore dell’industria nazionale.

“La produzione italiana di pompe rappresenta una fetta importante della nostra impiantistica e continuerà a essere scelta per il suo alto valore tecnologico e d’innovazione." – afferma Carlo Banfi, Presidente Assopompe e Presidente di Europump, che ha fortemente voluto la realizzazione di questo studio – "Siamo di fronte a una grande eccellenza nel sistema manifatturiero nazionale che è riuscita ad affrontare la crisi senza subirne troppo le conseguenze, grazie a un export che supera il 70% della nostra produzione. L’Italia è tra i primi cinque produttori di pompe al mondo e, in alcuni specifici rami, è addirittura prima davanti alla Germania" – continua il Presidente Banfi. – “Per quanto orientate a un mercato estero, tuttavia le nostre imprese ritengono il mantenimento della propria produzione in Italia un obiettivo strategico di lungo termine."

Lo studio è stato realizzato con l’obiettivo di fornire uno strumento di lavoro per le aziende associate Assopompe e quale guida alla conoscenza del settore delle pompe in Italia per tutti quei soggetti, industriali, economici e finanziari interessati a questa eccellenza industriale. All’interno del documento viene  proposta un’analisi congiunturale del settore delle pompe industriali con focus sul suo peso all’interno del macro-comparto dell’impiantistica industriale, al quale le pompe contribuiscono con ben il 16%. Lo studio prosegue con la presentazione dei dati import-export nel quinquennio 2008-2012, che comparano il mercato italiano delle pompe a quello dei principali competitor mondiali: Germania, Stati Uniti, Cina e Giappone. Da queste rilevazioni si può notare come, nonostante la crisi che ha attraversato il nostro Paese, il settore abbia mantenuto una posizione di primo piano.
Nell’ultima sezione della pubblicazione sono state condotte una serie di interviste in profondità, analizzando anche i  documenti di bilancio e le relazioni sulla gestione. Dopo aver analizzato la catena del valore, vengono individuate le principali tendenze attuali e prospettiche, tra cui spiccano una forte vocazione internazionale, una decisa specializzazione ed una marcata differenziazione, da cui conseguono notevoli vantaggi competitivi. Da ultimo viene proposta un’analisi di tipo finanziario indirizzata al riesame dei principali indicatori di bilancio, su una base che comprende la quasi totalità delle imprese del settore, in modo da valutarne la performance economica e l’adeguatezza della struttura finanziaria nel quinquennio 2008-2012.
Assopompe ha diffuso la pubblicazione a tutti gli Associati e ha inoltre deciso di metterla a disposizione anche all'esterno, tramite richiesta da effettuare attraverso il sito www.assopompe.it. 

ASSOPOMPE – Associazione Italiana Produttori Pompe - Assopompe è l'associazione dei costruttori italiani di pompe aperta anche alle aziende commerciali del settore. Fra le sue finalità prioritarie: informare i soci sugli sviluppi del mercato, promuovere l'aggregazione di risorse e competenze, divulgare conoscenze utili a sostenere la vitalità tecnologica e industriale di un settore importante dell’economia italiana. Il settore rappresentato da Assopompe occupa 7.500 addetti, con un fatturato totale di 1.880 milioni euro e una quota export fatturato del 73% (dati di preconsuntivo 2014).

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