Trasformare gli impianti di depurazione in vere e proprie "bioraffinerie urbane", in grado di estrarre dai liquami e dai fanghi di depurazione risorse idriche e materiali da utilizzare in altri settori economici, come ad esempio l'agricoltura (acqua per l'irrigazione, fertilizzanti, etc.), o per la produzione di energia (ad esempio biometano). La p...
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Ancora oggi, come in passato, la resistenza all'invecchiamento dei materiali impiegati in edilizia è uno dei parametri fondamentali del "Buon Costruire". dall'Autore I primi trattati o codici, danno indicazioni per la scelta dei materiali e il loro impiego, e autori quali Vitruvio, poi Leon Battista Alberti come altri nel Rinascimento considerano l...
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Il risultato frutto del lavoro di un gruppo di ricercatrici del centro ricerche ENEA di Portici   Per la prima volta in Italia è stato raggiunto un record di efficienza pari al 20,8% per celle solari in perovskite, materiale che negli ultimi anni ha rivoluzionato la ricerca sul fotovoltaico, grazie alle sue peculiari proprietà optoelettroniche...
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Novità in vista per le etichette energetiche di alcuni elettrodomestici che, a partire dal prossimo 1 marzo, torneranno ad essere classificate in base a una scala compresa tra A (massima efficienza) e G (bassa efficienza), in sostituzione dell'attuale classificazione da A "con tre più" (A+++) a G.Per supportare cittadini e consumatori l'ENEA ha rea...
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ENEA ha brevettato un'innovativa compostiera per trasformare i rifiuti organici domestici in compost con elevate qualità agronomiche e nel rispetto dell'ambiente. Il dispositivo consente di risparmiare sia sull'energia consumata per attivare il processo aerobico che sulla tariffa per lo smaltimento dei rifiuti."La compostiera sfrutta un sistema di ...
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1. L'acqua risale nei muri nonostante la forza di gravitàLe cause primarie sono cinque: La corrente elettrica continua verticale (flusso di elettroni) che riscontriamo in tutti i muri umidi, la corrente elettrochimica orizzontale, attiva tra intonaco e interno muro, la tensione superficiale dell'acqua, il principio del vaso capillare e gli errori c...
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Disponibile nell'ambiente informatico 'Scrivania del Territorio', il nuovo software 'Voltura 2.0 - Telematica' è stato realizzato per semplificare le operazioni di dichiarazione e aggiornamento dei dati. Questo è possibile grazie all'accesso controllato e all'utilizzo coerente delle informazioni contenute nelle banche dati dell'Agenzia; il servizio...
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La presenza della muffa sui muri nelle nostre case è dovuta a vari fattori, quali la scarsa ventilazione, eccessiva umidità, insufficiente isolamento termico, mancata esposizione alla luce solare e inadeguata manutenzione.

Principalmente a causa dell'umidità, tendono a manifestarsi sulle parete quelle che definiamo "muffe", in particolare nei periodi invernali quando l’umidità raggiunge percentuali elevate a causa della marcata differenza di temperatura tra interno ed esterno; questa differenza genera punti di condensa causando la formazione di goccioline di acqua sulle murature. Inoltre, la presenza di ponti termici aumenta ancora di più il fenomeno.

Ma faciamo un passo indietro... Cos'è la muffa?
La muffa possiamo definirla come un agglomerato di miceli il cui aspetto e colore variano in relazione alla tipologia di spore coinvolte e alle condizioni ambientali in cui avviene tale proliferazione.
La sua formazione la si può ricondurre alla migrazione di minuscole spore prodotte da funghi che, trasportate dall’aria principalmente in estate e in autunno, si depositano sulle superfici di ambienti per loro “ospitali”, caratterizzati da umidità in eccesso e scarsa ventilazione.
Da qui, le spore germinano dando il via ad un processo di moltiplicazione attraverso la formazioni di puntini scuri all'inizio che ben presto si trasformano i vere e proprie macchie scure e spugnose, dette miceli.

Abbiamo quindi definito che la principale causa della formazione di queste "macchie" è l'umidità. Esistono diverse tipologie di umidità, ognuna delle quali genera la formazione di muffa sui muri in modo differente. In particolare:

- Umidità da infiltrazione: può essere di diversi tipi e può essere causata dalla presenza di acqua nel terreno a contatto con le murature esterne. Le cause che provacano questo tipo di umidità riguardano il contatto diretto dei piani seminterrati, non adeguatamente impermeabilizzati, con terreno contenente acqua, l’esposizione alla pioggia degli edifici posti a piano terra, eventuali rotture o perdite di condotte idrauliche che agiscono negativamente sulle pareti. Il fenomeno si manifesta con la presenza di macchie scure sui muri dei piani interrati, con conseguente formazione di muffa ed evidenti danni alle pareti, o sollevamenti, ossidazioni e zone opache sulla pavimentazione.

- Umidità di risalita: sfrutta la natura porosa dei comuni materiali da costruzione per risalire dal terreno, trasportandone i sali e depositandoli sulle pareti dell’abitazione. Le cause di questo fenomeno sono in particolare le modalità di costruzione dell’edifico (senza la posa di un adeguato strato impermeabilizzante nel solaio contro terra) e abitazioni non ventilate al piano terreno. Questo tipo di umidità si manifesta mediante la formazione di muffa sull’intonaco e distacco dello stesso, minacciando la stabilità dell’edificio e generando problemi per la salute e danni economici dovuti alla dispersione di calore.

- Umidità da condensa: deriva dalla condensazione del vapore acqueo dovuta a uno scarso isolamento termico  o alla presenza di ponti termici e si manifesta in modo stagionale interessando nei mesi invernali muri e locali fuori terra, in particolare angoli alti o bassi e pavimentazioni; mentre nei mesi estivi è possibile individuare gli effetti del fenomeno nelle pavimentazioni dei locali contro terra prive di isolamento termico.

Effetti dell'umidità...
Questo fenomeno può causare un deterioramento delle finiture dell’edificio, colpendo intonaci, arredi e tutto ciò che è presente all’interno degli ambienti confinati, e minacciare la salute degli inquilini con il manifestarsi di irritazioni agli occhi e alla pelle, patologie allergiche alle vie respiratorie con conseguenti sintomi di asma e bronchiti croniche, o peggioramento dello stato di salute di persone già affette da determinate malattie specifiche.

Soluzioni per combattere la muffa
In base al grado di criticità del fenomeno, si possono applicare rimedi naturali in presenza di piccole manifestazioni mentre in situazioni più estese  è consigliato l’acquisto di prodotti specifici o l’intervento di ditte specializzate.

Per l’umidità da infiltrazione è necessario, per prima cosa, richiedere l’intervento di professionisti che saneranno i danni riscontrati.
Opportuno è infatti scegliere materiali resistenti e posare adeguatamente gli isolanti durante le fasi di realizzazione o ristrutturazione dell’edificio.

Se poi i problemi di infiltrazione interessano il piano terra, è possibile evitare l’attacco di muffe realizzando un vespaio dotato di intercapedini vuote permettendo la corretta areazione del pavimento.

Per l’umidità di risalita, una situazione critica vuol dire che va a compromettere la stabilità dell’edificio; infatti si consiglia il tempestivo intervento di professionisti che possano mettere in atto la soluzione più adeguata.

Si può realizzare una barriera chimica generata mediante iniezione nel muro di miscele chimiche che formano uno strato protettivo che rappresenta una vera e propria barriera contro l’acqua, ostacolandone la risalita e proteggendo i muri.

Un'altra soluzione potrebbe essere quella di intervenire con l’elettrosmosi, mediante cioè l’inserimento di due o più elettrodi all’interno della muratura, permette di applicare un campo magnetico opposto rispetto a quello naturale imponendo la migrazione dell’acqua infiltrata verso il polo negativo; generando, quindi l’attrazione verso il terreno e l’allontanamento dalla muratura.

Infine è possibile applicare un vespaio areato, realizzando un’intercapedine orizzontale disposta in corrispondenza delle fondazioni così da bloccare la risalita di umidità e al tempo stesso ridurre lo sbalzo termico.

Per intervenire sull'umidità di condensa, è importante realizzare un adeguato cappotto termico per arginare la dispersione di calore ed eliminare i ponti termici. Inoltre, si può intervenire con metodi meno invasivi utilizzando intonaci macroporosi, tinteggiature impermeabili al vapore, in grado di proteggere e risanare i muri con eccesso di umidità, o incrementare la ventilazione d’aria mediante installazione di un impianto di ventilazione forzata o di deumidificazione.

 

A cura di Geom. Lucia Coviello - Edilsocialnetwork

Per assicurare comfort e proteggere le persone dai rumori esterni o provenienti da ambienti confinanti indispensabile è l'isolamento acustico.

Infatti, come l'isolamento termico, anche l'isolamento acustico garantisce di isolare gli edifici dai rumori del traffico urbano, del calpestio dei piani superiori, dai suoni causati dal funzionamento degli impianti o dalla presenza di vicini nell’appartamento accanto al nostro.

L'argomento è affrontato nella Legge 447/1995 e nel DPCM del 5 dicembre 1997, normativa che parla di inquinamento acustico e di requisiti acustici passivi minimi degli edifici. Le prestazioni che un edificio deve garantire dipendono dalla destinazione d'uso, dal tipo di rumore definendo cosiì valori minimi e massimi in Decibel.

Nel Bonus Ristrutturazione e confermato nella Legge di Bilancio anche per il 2021, sono compresi anche interventi per l'isolamento acustico e quindi si può beneficiare della detrazione del 50%, sempre se vengono rispettati i vari adempimenti. Nel caso di interventi di efficientamento energetico che permettano il miglioramento dell’isolamento acustico e termico, è possibile usufruire dell’ecobonus del 65% o del Superbonus 110% introdotto con il Decreto Rilancio.

Per rispettare i valori stabiliti dalla normativa, si ricorre all’isolamento acustico che impedisce il propagarsi delle onde sonore; le onde, infatti, quando incontrano una parete, si propagano in modo che una parte si diffonde al di là dalla parete colpita, un’altra viene nell’ambiente da cui proviene e infine parte dell’onda è assorbita dalla parete sotto forma di energia termica.

In base al tipo di rumore e all'elemento strutturale su cui di deve intervenire, si utilizzano materiali specifici, che si distinguono in pannelli fonoisolanti e fonoassorbenti, e tecniche diverse.
In particolare, l'isolante ha la capacità di riflettere il suono che lo colpisce, impedendone il passaggio e proteggendo gli ambienti dai rumori esterni, mentre i pannelli fonoassorbenti assorbono l’energia sonora e di riducono il riverbero.

L'isolamento quindi può essere realizzato isolando le pareti in modo da non propagare il rumore. Se l'isolamento acustico viene eseguito su pareti divisorie interne, ha lo scopo di impedire che il rumore si diffonda nelle altre stanze e la soluzione più diffusa è quella di inserire nelle intercapedini appositi pannelli fonoassorbenti o fonoisolanti, in modo che il rumore venga assorbito e non raggiunga le stanze confinanti.
Questo intervento garantisce l’insonorizzazione delle pareti, non è invasivo e inoltre viene combinato con l’installazione di contropareti in cartongesso, utili a creare l’intercapedine necessaria ad ospitare l’isolante.

Per le pareti perimetrali, invece, si interviene installando un cappotto e quindi scegliendo un buon isolante termico in modo tale che svolga la doppia funzione di isolamento termico e acustico.

Nei condomini costruiti prima del DPCM 5/97 non è stato realizzato un buon isolamentro tra le pareti confinanti dei vari inquilini e questo provoca notevoli disturbi per i rumori provenienti dagli appartamenti confinanti.
Nelle nuove costruzioni, per risolvere questo problema si utilizzano blocchi di muratura fonoassorbenti in modo da rispettarre i requisiti necessari e isolare le pareti a livello acustico e termico.

Quando un edificio presenta più piani con differenti unità immobiliari e spazi con diverse funzioni(uffici, locali commerciali, ecc), i rumori possono diffondersi anche attraverso il solaio.
Infatti, isolando il pavimento o il soffitto si eliminano rumori provocati dal calpestio o dal movimento di oggetti.

Per il pavimento, si interviene installando al di sotto del pavimento e del massetto, dei rotoli di materiale isolante che hanno come funzione quella di assorbire il rumore ed impedirne la trasmissione attraverso la struttura del solaio. Questi materassini sono adatti all’isolamento termico e, oltre questi, si può intervenire con prodotti specifici per il parquet.

Quindi, per isolare il pavimento e il soffitto bisogna agire a intradosso e estradosso del solaio.

Per il soffitto, invece, si isola la struttura intevenento in modo simile all'isolamento delle pareti interne. Infatti, si predispone un controsoffitto e si inseriscono pannelli isolanti nell’intercapedine.
Se risulta difficile intervenire con questa metodologia, in commercio si trovano pannelli acustici a sospensione, che assorbono il rumore e ne riducono notevolmente il riverbero.

Che materiali utilizzare?
Suchero: materiale completamente naturale, riciclabile, leggero e compatto. Possiede ottime proprietà di isolamento acustico e termico. Resiste alla formazione di muffe e umidità. La sua struttura a celle va a catturare e assorbire l’onda sonora impedendole di propagarsi e migliorando il comfort acustico. Utilizzato per rivestire le pareti, ma anche per sistemi fonoisolanti a pavimento che riducono il rumore da calpestio, grazie anche alla possibilità di posare strati di ridotto spessore.

Fibra di legno: composta di fibre derivanti dagli scarti della lavorazione del legno. Completamente riciclabile e biodegradabile. Utilizzato per le pareti perimetrali, anche per le sue buone capacità di isolamento termico, o per l’isolamento per il rumore da calpestio.

Lana di roccia e Lana di vetro: disponibile in commercio sia sotto forma di pannelli, che di rotoli. Utilizzati in edilizia per l’isolamento acustico e termico, per proteggere gli ambienti interni e per i solai del sottotetto o per le coperture e le pareti perimetrali.
La lana di vetro, ottenuta dal vetro legato alla sabbia, da dove poi si formano le fibre e con successive lavorazioni acquisisce le proprietà di resistenza  e stabilità.

Feltri minerali: soluzione utilizzata per pavimenti, in quanto hanno capacità antivibranti e un’elevata resistenza alla compressione. Durevole nel tempo e resistente, anche a muffe e funghi.

Materiali sintetici: materiali fonoisolanti e fonoassorbenti sintetici, derivano dalla lavorazione del petrolio. I più utilizzati sono il poliuretano espanso e il polistirene, che hanno un costo vantaggioso rispetto a quello dei materiali minerali e naturali. Utilizzati per riempire le intercapedini. Poliuretano particolarmente comodo in quanto disponibile anche sotto forma di schiuma.

 

A cura di Geom. Lucia Coviello - Edilsocialnetwork

Quali sono le garanzie e le responsabilità legali

La maggior parte dei tecnici progettisti e delle imprese edili, quando progettano e affrontano un risanamento di murature umide, non pensano che la quasi totalità dei muri umidi sono anche portanti.
Esistono diversi studi e pubblicazioni che dimostrano comportamenti statici e dinamici anomali dei muri umidi rispetto a quelli asciutti.
Per questo motivo, quando si interviene su un muro umido dichiarando di risanarlo, ci si assume una responsabilità che investe anche l‘aspetto statico del muro. E questo porta ad assoggettare l’intervento ad una garanzia decennale.

Gli intonaci deumidificanti.
In Italia circa il 92% del fatturato speso per “risanare” i muri umidi è determinato dagli intonaci deumidificanti. Se questi sono applicati su muri portanti, con l’impegno di risanarli, scatta la garanzia decennale. Normalmente gli intonaci, secondo il Codice Civile, risentono invece della garanzia biennale.

Sistemi di consolidamento strutturale su muri umidi.
Le superfici umide potrebbero impedire o limitare l’adesione dei materiali collanti (sintetici o minerali) usati in alcuni sistemi di consolidamento strutturale. Anche in questo caso, numerose recenti esperienze eseguite su murature consolidate con i più moderni sistemi di consolidamento (es. FRP) dimostrano come l’adesione tra matrice e muratura sia pressoché impossibile in caso di muro umido.
I Sali che cristallizzano in superficie in modo discontinuo (fenomeno dovuto alle variazioni climatiche stagionali) possono provocare distacchi dei sistemi di consolidamento applicati sulle superfici delle murature.

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