Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio delle "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, ovvero del Collegato ambientale alla legge stabilità 2014, viene sancita l’uscita dal commissariamento dell’ENEA. All’articolo 4 della legge è infatti previsto che l’Agenzia sia un “ente di diritto pubblico finalizzato alla ricerca e all’innovazione tecnologica, nonché alla prestazione di servizi avanzati alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai cittadini nei settori dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo economico sostenibile” ed abbia una nuova governance.

I nuovi organi saranno il Presidente - che dirigerà l’ENEA, oltre ad esserne il legale rappresentante -  il Consiglio di Amministrazione (CdA) e il Collegio dei Revisori dei Conti. Il CdA sarà formato da tre componenti - compreso il Presidente - che saranno nominati con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATT). I tre membri resteranno in carica per 4 anni, con mandato rinnovabile per altri 4, e saranno “scelti tra persone con elevata e documentata qualificazione tecnica, scientifica o gestionale nei settori di competenza dell’ENEA” .

Con oltre 2600 dipendenti, in massima parte ricercatori e tecnologi, 850 brevetti e 11 spin-off, l’ENEA è il maggior presidio nazionale in materia di energia e ambiente, temi di cruciale importanza per il rispetto degli impegni assunti a Parigi nell’ambito della COP21.

L’ENEA è vigilata dal MiSE ed è specializzata in attività di ricerca, innovazione e prestazione di servizi avanzati alle imprese, alla PA e ai cittadini. Vanta eccellenze nei settori dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili, della fusione  nucleare, delle materie prime strategiche, dell’innovazione tecnologica di prodotto e di processo, operando in diversi settori quali la difesa dell’ambiente e del territorio, la protezione sismica, i beni culturali,  l’agroalimentare e  la chimica ‘verde’; ha maturato una consolidata  esperienza scientifica e di gestione rispetto a progetti complessi a livello nazionale e internazionale.

L’ENEA è articolata in 14 tra centri e laboratori di ricerca sul territorio nazionale, cui si aggiungono uffici territoriali a livello regionale e un Liason Office a Bruxelles; partecipa a numerosi programmi di ricerca e a network internazionali quali EERA (European Energy Research Alliance) ed Enterprise Europe Network, la più grande rete di servizi a sostegno della competitività e dell’innovazione delle PMI.

Continua a leggere

Fondazione Inarcassa - braccio operativo sui temi della professione creato da Inarcassa - con il supporto tecnico dell’azienda WEB Team System, rende disponibile anche per il 2016 - e in forma gratuita - il sistema online di fatturazione elettronica e di conservazione decennale a norma.

Infatti, da giugno 2014, Ministeri, Agenzie Fiscali, Enti Nazionali di Previdenza e, in generale, Enti Pubblici non possono più accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea né procedere al pagamento, nemmeno parziale, di documenti non trasmessi in forma elettronica.

Il servizio di fatturazione elettronica, comprensivo del servizio di conservazione decennale a norma, è dedicato ai singoli professionisti, alle associazioni tra professionisti e alle società di ingegneria aderenti alla Fondazione ed è fruibile via web in totale gratuità.

Nell’ottica di migliorare il servizio e dare ulteriori possibilità, si introdurrà, dal 1° gennaio 2016, la possibilità per l’iscritto con posizione individuale e con studio associato di poter fruire, sempre gratuitamente, della doppia modalità di fatturazione e di conservazione decennale.

Tutte le informazioni sul servizio e le modalità di adesione sono disponibili sul sito della Fondazione www.fondazionearching.it

Alla platea di imprese marchigiane, ed in particolare alle PMI, esperti e ricercatori dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile hanno illustrato le opportunità relative ai cluster: Tecnologie per le smart communities; Fabbrica intelligente; Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina; Tecnologie per gli ambienti di vita. In particolare sono stati approfonditi i temi relativi allo Smart Building Management, allo sviluppo di materiali e processi innovativi e di materiali avanzati a basso impatto ambientale per l’industria automobilistica.

Lo Smart Building Management contribuisce alla gestione energetica ottimale di complessi abitativi e reti di edifici, attraverso un insieme coordinato di modelli software con strategie di “energy on demand” che permettono la diagnosi energetica e l’efficientamento in grado di abbattere i consumi energetici dal 25 al 40%. http://www.enea.it/it/ateco/schede/building-network-management

Lo sviluppo di materiali e processi innovativi nelle tecnologie di film sottili per il rivestimento di superfici per tubi ricevitori per il solare termodinamico, ma anche rivestimenti avanzati per pannelli solari termici a bassa temperatura e per applicazioni aerospaziali, elettrodi trasparenti per il fotovoltaico e vetri basso-emissivi per finestre. http://www.enea.it/it/ateco/schede/progettazione-sintesi-e-realizzazione-di-filtri-ottici-spettralmente-selettivi-e-coating-trasparenti-e-conduttivi.

Materiali avanzati a basso impatto ambientale per l’industria automobilistica che utilizzanofibre naturali, come le fibre di basalto, al posto delle fibre di vetro per il rinforzo di materie plastiche.Le fibre di basalto sono materiali ad alto contenuto tecnologico ottenute con un processo di trasformazione della roccia di basalto (minerale molto diffuso) che ne riduce i costi, favorendone di conseguenza un ampio utilizzo ed inoltre i materiali sono facilmente riciclabili. http://www.enea.it/it/ateco/schede/sviluppo-di-materiali-compositi-polimerici-ad-alte-prestazioni-compound-e-film-termoplastici-micro-e-nanocompositi.

La tappa nelle Marche è la terza del Road Show intrapreso dall’ENEA per favorire l’incontro tra la domanda proveniente dall’industria e l’offerta disponibile presso la ricerca pubblica; dopo un primo incontro pubblico a Milano promosso da Regione e Confindustria Lombardia, in collaborazione con Assolombarda, e una seconda tappa a  Roma presso Unindustria, il prossimo evento sarà il 4 dicembre a Varese.

Continua a leggere

Segni positivi per il preconsuntivo 2015 e le previsioni 2016 del settore idrotermosanitario della Meccanica italiana.

Le tecnologie italiane, che dominano le nostre case e gli edifici tutti dal riscaldamento e condizionamento, al trattamento dell’acqua calda sanitaria fino ai rubinetti, valvole ecc. stanno crescendo, anche come previsioni 2016.

Rispetto all’anno 2014, la produzione registra un +2,2% nel 2015 pari a 10 miliardi di euro. Nel 2016 il settore conoscerà un ulteriore incremento del +1,4%. La ripresa è direttamente proporzionale alle esportazioni, che occupano una quota export/fatturato del 62%. Le esportazioni nel 2015 sono aumentate del +2,5%, trend positivo che trova conferma nelle stime 2016 (+2,2%).

In ANIMA le produzioni dell’idrotermosanitario sono rappresentate da Assotermica, Assoclima, AquaItalia, Avr e Assopompe, comparti dinamici, in continua evoluzione anche normativa. Sono settori che occupano circa 46.200 addetti, un quinto dell’intera occupazione relativa alla Meccanica italiana tutta.

Anche la voce investimenti finalmente è in controtendenza: dal 2014, in cui si investiva circa 300 milioni di euro, nel 2015 si registra un +2,4% e nel 2016 si prevede una stima pari a 316 milioni di euro (+1,6%).

Continua a leggere

Gli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio studi ANIMA tracciano una linea in costante crescita che ritraggono
le esportazioni 2010-2014 delle imprese italiane meccaniche in terra araba.
Dal 2010 a oggi l’export italiano verso l’Arabia è raddoppiato.
Nel 2014 l’Arabia Saudita occupa la settima posizione nella classifica dei Paesi di destinazione dell’export
della manifattura meccanica rappresentata da ANIMA per un totale di 824 milioni di euro, già in aumento rispetto al 2013 (754 milioni di euro).
 
Export ultimi 5 anni verso i Paesi del Medio oriente (Ufficio studi ANIMA)

 
Solamente nel primo semestre 2015, l’Arabia Saudita ha registrato un aumento delle esportazioni del +12% toccando già i 420milioni di euro.
E’ il Paese del Medio Oriente che in misura maggiore richiede la qualità dei prodotti della meccanica italiana, staccando gli Emirati arabi uniti di quasi 200milioni di euro.
Ci si aspetta, quindi, che l’anno chiuderà con una cifra export superiore a quella presentata a fine 2014.
Il totale delle esportazioni delle tecnologie meccaniche italiane verso l’Arabia nel 2014 presenta almeno tre situazioni molto interessanti.
Su 824 milioni di euro, il 29% è rappresentato da valvole e rubinetteria (che si presume siano destinate principalmente agli impianti Oil&Gas) equivalente a 238 milioni di euro.
L’Arabia rappresenta il quinto mercato di destinazione per la produzione italiane del settore valvole. L’Italia risulta essere il primo paese esportatore di tali prodotti lasciando dietro di sé Germania, USA e Cina.
 

Valvolame e rubinetteria. Principali Paesi di destinazione dell’export italiano (Ufficio studi ANIMA)

 
 
Anche le pompe italiane (22% sul commercio export totale) tra 2013 e 2014 hanno conosciuto un importante aumento pari a un +35,4% per arrivare a contare 132milioni di euro.
Altrettanto rilevante anche i dati degli impianti per l’industria molitoria che mostrano un +156% tra gli anni 2013 e i 2014 fino a raggiungere i 66milioni di euro di export.

L’engineering italiana che va oltre confine cresce di quasi il 37% nel 2014, con un’incidenza del 23,7% sulla produzione complessiva (era il 16,3% nel 2013), anche se i ricavi si riducono del 6%.La crescita del portafoglio ordini delle società di ingegneria, soprattutto nel settore dei trasporti, è elemento molto positivo che dimostra la capacità di aggregazione e di investimento delle società. Il mercato estero ormai rappresenta lo sbocco essenziale per cogliere maggiori e migliori opportunità rispetto al mercato nazionale che, per diverse ragioni, è in grande sofferenza.

Sono questi i dati di fondo che emergono dal “PRIMO RAPPORTO SULLA PRESENZA DELLE SOCIE DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA ALL’ESTERO” elaborato dall’OICE in collaborazione con l'Università degli Studi di Bergamo e presentato oggi a Roma presso la sede dell’ICE alla presenza di unafolta rappresentanza di ambasciatori di Stati esteri, di vertici di Ministeri e di altre Amministrazioni, oltre che di esponenti del mondo politico, imprenditoriale e bancario.

Dal Rapporto - spiega Alfredo Ingletti, Vice Presidente OICE per l’Internazionalizzazione - si evince che la presenza delle società di ingegneria e architettura all’estero, quindi, si va consolidando seppure con le difficoltà che società di dimensioni organizzative come quelle italiane trovano nel confronto con i colossi stranieri che operano sui mercati internazionali. Il raffronto tra le dimensioni, sia di fatturato che di addetti, delle nostre aziende con quelle estere è quasi impietoso, tuttavia strategie intelligenti e capacità manageriali e progettuali italiane apprezzate in vaste aree del mondo hanno permesso di conquistare spazi interessanti in molti mercati internazionali.”

Tutto ciò, però, non basta: “Si rendono sempre più necessari - aggiunge Ingletti - modelli organizzativi più evoluti e processi di aggregazione che consentano anche a società di dimensioni ridotte di farsi valere all’estero. Una buona organizzazione, infatti, può compensare un deficit dimensionale. Non necessariamente essere grandi significa essere efficienti ed efficaci.”

Per il Presidente dell’OICE, Patrizia Lotti, “l’ottimo studio realizzato con la collaborazione dell’Università di Bergamo dimostra che il percorso di internazionalizzazione delle società di ingegneria e di architettura che l’Associazione ha promosso ormai da dieci anni e che con forza e determinazione sta portando avanti con il supporto del MISE e dell’ICE, rappresenta l’unica strada per superare le difficoltà che incontriamo ogni giorno in Italia e per fare crescere le nostre società.”

Continua a leggere

Expo Milano 2015 si sta concludendo e si è dimostrato un successo in termini di iniziative e visitatori. Il tema dell’esposizione “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, di stringente attualità, è stato oggetto di profonde riflessioni, scatenando consensi e opposizioni in tutto il mondo.

Oltre al tema “ufficiale”, questa esposizione non ha smentito la tradizione che ormai da molte edizioni, vede le esposizioni universali come laboratori di architettura. Infatti la complessità di un evento come questo necessita di una pianificazione prima di tutto di livello urbano e successivamente, a parte gli aspetti strettamente logistici, di una progettualità che riesce a liberare la creatività di architetti e designer provenienti da tutto il mondo.

Non è da dimenticare l’aspetto della temporaneità della maggioranza delle strutture e il poco tempo a disposizione per la loro costruzione. Per questi e per altri aspetti il BIM è stato la chiave di volta per il raggiungimento dell’obiettivo, l’apertura il 1 Maggio 2015.

I padiglioni che sono diventati le icone stesse di Expo, come Palazzo Italia e il Padiglione degli Emirati Arabi Uniti e altre strutture come l’Expo Center, i Cluster del Riso e del Cacao e i Padiglioni del Brasile e dell’Indonesia, sono esempi reali di applicazione del BIM (Building Information Modeling) e dell’impiego di strumenti informatici avanzati per la modellazione, la verifica strutturale e la produzione delle strutture.

Harpaceas, in collaborazione con i suoi clienti che hanno partecipato alla realizzazione delle opere di Expo 2015, ha realizzato una case study in cui sono proprio i progettisti a parlare, evidenziando i vantaggi che il BIM ha loro apportato nell’affrontare questa sfida.

Continua a leggere

Mercoledì 21 ottobre si è tenuto presso il Padiglione del Kazakhstan l'incontro fra i giornalisti italiani e Anuarbek Mussin, Managing Director della “National Company ASTANA EXPO-2017”.
In occasione di questo incontro è stato presentato EXPO2017 che si terrà ad Astana, Kazakhstan, e che avrà come tema centrale la sostenibilità ambientale. Giulia Berruti, titolare di Eco Network, è intervenuta all'incontro e ha intervistato Anuarbek Mussin in merito alle possibilità che la manifestazione aprirà per l'economia italiana e internazionale. Il managing director ha affermato che ci saranno grandi possibilità per tutti gli imprenditori e le aziende che operano nel settore della sostenibilità ambientale. il Kazakhistan infatti parte da Expo 2017 per attuare una politica nazionale di costruzione maggiormente ecosostenibile. L'appuntamento ad Astana sarà quindi un appuntamento imprescindibile per chi opera nella green economy: occasione per imprese e professionisti (architetti, geometri, ingegneri e progettisti) di incontrarsi, confrontarsi e stipulare accordi di future collaborazioni internazionali.

VI invitiamo a visionare l'emozionante video di presentazione di Expo2017 e leggere la presentazione con tutti i dettagli della manifestazione al link.

{com/watch?v=mDaZwUaTFd8{/com/watch?v=mDaZwUaTFd8remote}remote}{com/watch?v=mDaZwUaTFd8remote}https://www.youtube.com/watch?v=mDaZwUaTFd8{/com/watch?v=mDaZwUaTFd8remote}{/com/watch?v=mDaZwUaTFd8{/com/watch?v=mDaZwUaTFd8remote}remote}

“La Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera e in particolare la relatrice On. Mariani hanno dato ascolto agli stakeholder e al mercato, accogliendo nel nuovo Codice le priorità evidenziate dagli operatori del settore.”

Con queste parole, Andrea Tomasi, Presidente di Fondazione Inarcassa, accoglie con soddisfazione l’approvazione dell’emendamento che esclude l’applicazione degli incentivi alla progettazione per i dipendenti pubblici.

“E’ il primo passo verso una netta distinzione tra i compiti degli impiegati pubblici e quelli dei liberi professionisti e delle società di ingegneria. In questo modo si rimuove una gravosa discrasia, che ha sempre generato confusione tra i ruoli di controllore e controllato. E’ un tema cruciale che impatta inevitabilmente sulla trasparenza dell’azione amministrativa, sulla qualità delle opere, sui costi nonché sui tempi di realizzazione. Grazie al lavoro congiunto di entrambi i rami del Parlamento, il nuovo codice conterrà disposizioni di grandissima rilevanza che comporteranno un sostanziale incremento qualitativo all’interno del mercato degli appalti pubblici del nostro Paese. In particolare le nuove norme prevedono il miglioramento delle condizioni di accesso al mercato dei servizi di architettura e ingegneria per i giovani professionisti, la promozione della qualità architettonica e tecnica, la centralità della fase progettuale e lo stop al massimo ribasso.”

“Attendiamo - conclude Tomasi - l’approvazione definitiva da parte dell’Aula di Montecitorio, ma possiamo già esprimere il nostro più completo apprezzamento per il lavoro fatto finora.”

 

“Eco Network ha visitato per voi Expo2015; il terzo padiglione che desideriamo mostrarvi è quello della Germania: atmosfera, show, idee innovative, sono le parole d’ordine di questa magnifica opera architettonica.”

Padiglione Germania – Expo Milano 2015

L’idea

Il padiglione della Germania si fa portavoce di un diverso modo di pensare e mira a creare consapevolezza delle forze della natura, fonti essenziali della nostra alimentazione che in futuro dovranno essere protette meglio e utilizzate con maggiore intelligenza. Il centro del progetto non è dato solo da una politica ambientale forte, dalle imprese innovative e dai progetti di ricerca che segnano la via per il futuro, ma anche dallo straordinario impegno della società civile.
Il padiglione propone ai visitatori di Expo 2015 uno sguardo sulle nuove soluzioni tedesche volte a garantire l’alimentazione del futuro, e li invita a partecipare attivamente in prima persona. In quest’occasione, la Germania interpreta l’agricoltura come settore economico moderno e forte, ma anche come elemento del suo tipico panorama culturale.
A Expo 2015 la Germania si presenta come un paesaggio vivo e fecondo, colmo di idee e soluzioni nate da un rapporto nuovo e rispettoso con la natura. Il padiglione trasmette ai visitatori un’immagine della Germania nuova e sorprendente, aperta, simpatica e spiritosa, incorporando con il suo effetto a campi il motto: “Fields of Ideas”.

Il quadro d’insieme – Il padiglione come paesaggio liberamente accessibile

Continua a leggere