L’ENEA svilupperà un innovativo progetto per il trasferimento e la diffusione di tecnologie per la conservazione dei beni culturali, nell’ambito di un finanziamento di 865 mila euro della Regione Lazio. Il progetto ENEA è infatti uno dei vincitori del bando regionale rivolto agli Atenei e agli Enti di Ricerca Pubblici regionali, lanciato nel 2013 con l’obiettivo di sostenere iniziative per il trasferimento tecnologico, la creazione di occupazione qualificata e il rafforzamento della competitività, con particolare riferimento alle PMI.

Il progetto per la COnservazione dei Beni culturali, attraverso l’applicazione di Radiazioni e di tecnologie Abilitanti (COBRA) durerà due anni e dovrà favorire l’inserimento di giovani talenti in progetti di ricerca aperti ad applicazioni innovative nel settore dei beni culturali ed anche agevolare l’accesso delle imprese del Lazio ai laboratori e alle infrastrutture tecniche di eccellenza dell’ENEA.

“Siamo due volte soddisfatti per la scelta della nostra proposta nel campo dei beni culturali – dichiara Federico Testa, Commissario dell’ENEA – Innanzitutto perché si tratta di un settore che per la possibilità di coinvolgere entrambi i nostri centri di ricerca sul territorio, Casaccia e Frascati. Quello dei beni culturali è un settore nel quale la ricerca e l’innovazione ENEA posso dare un contributo importante”.

L’ENEA collabora già da anni sia con le PMI che forniscono prodotti e servizi per la conservazione dei beni culturali, sia con gli operatori istituzionali del settore, le Soprintendenze: un binomio che potrà dare risultati significativi per la creazione di posti di lavoro qualificati e per il rafforzamento della competitività del sistema ricerca-industria a livello nazionale. Oltre ai basamenti antisismici per i Bronzi di Riace, recentemente l’ENEA ha realizzato speciali manufatti per il trasporto in sicurezza da Roma a Parigi e ritorno dell’ “Augusto di Prima Porta”, una statua di epoca romana in marmo bianco alta oltre due metri. Inoltre, sta sviluppando una collaborazione per il biorestauro di un quadro e di alcune statue dei Musei e dei Giardini del Vaticano.

Da oltre venti anni l’ENEA collabora con istituzioni ed esperti del settore per l’applicazione, l’utilizzo e il trasferimento delle innovazioni frutto della propria ricerca alla conoscenza, conservazione, tutela, restauro e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Nello specifico, l’ENEA effettua indagini e interventi per conto di organismi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, di Enti locali, di Istituzioni pubbliche e di privati, anche operando nell’ambito di programmi di ricerca nazionali e internazionali.

Una mostra per raccontare un’utopia che si fa concreta: la nascita del padiglione italiano e in particolare di Palazzo Italia, luogo-icona di Expo 2015 Milano, narrata in un percorso che parte dall’idea iniziale dei progettisti fino alle ultime fasi di cantiere. In occasione del FuoriSalone, e a poche settimane dall’apertura dell’Esposizione Universale di Milano, Italcementi e Studio Nemesi allestiscono nella hall dell’aula magna dell’Università Statale di Milano la mostra “Utopia Concreta. Padiglione Italia Expo 2015”, curata dai progettisti dello stesso Palazzo Italia, Michele Molé e Susanna Tradati e realizzata da Italcementi, protagonista di Palazzo Italia grazie al cemento biodinamico “i.active BIODYNAMIC”, l’innovativo materiale con cui è realizzata la struttura del Palazzo.

La mostra propone, attraverso un percorso di 9 disegni progettuali e 21 fotografie, oltre che di un docu-film, un racconto suggestivo del cantiere dell’opera architettonica che rappresenterà l’Italia a Expo 2015 e che ne è già il simbolo. I momenti più significativi dei 15 mesi di cantiere raccontati in un viaggio per immagini, impreziosito da quattro pannelli in cemento biodinamico che anticipano ai futuri visitatori di Expo la sensazione di lucentezza e plasticità del materiale, che sarà sperimentabile dal vivo nel contatto con la struttura di Palazzo Italia.

Progettato da Michele Molè e Susanna Tradati, studio Nemesi&Partners, Padiglione Italia è composto da Palazzo Italia e dagli edifici del Cardo ed è il risultato di un concorso internazionale. Considerato una sfida architettonica e costruttiva, Palazzo Italia, l’unico edificio permanente all’Expo, raggiunge un’altezza di 35 metri. A dar risalto alle sue forme scultoree è la trama ramificata dell’involucro esterno. Per il design di questa pelle Nemesi ha dato vita a una texture geometrica unica che evoca l’intreccio casuale di rami.

L’intera superficie esterna di Palazzo Italia, 9.000 mq, è costituita da oltre 750 pannelli, pezzi unici in cemento i.active BIODYNAMIC con principio attivo fotocatalitico TX Active, entrambi sviluppati nel centro Ricerca e Innovazione i.lab di Bergamo, dove sono messi a punto i molti prodotti innovativi che Italcementi mette a disposizione del mondo del design e dell’architettura.

Sistemi di rilevamento ‘intelligenti’ per identificare eventuali contaminanti sulle superfici dei componenti degli aerei prima dell’assemblaggio,  dispositivi per l’illuminazione green basati sugli OLED, ovvero su sostanze organiche, un software gratuito per la diagnosi energetica degli edifici.

Sono alcuni degli ultimi ritrovati nel campo della Green Economy, della sensoristica e dell’illuminazione che l’ENEA, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, presenta all’8a edizione di EnergyMed, la mostra-convegno sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica nel Mediterraneo che si svolge dal 9 all’11 aprile alla Mostra d’Oltremare di Napoli.

Nello stand ENEA collocato nel padiglione n.6, i visitatori troveranno le innovazioni sviluppate nel suo Centro Ricerche di Portici, punto di riferimento per nuove tecnologie applicate alla produzione di energia elettrica, che vede in prima linea le tecnologie sul fotovoltaico di nuova generazione. Alcune di queste tecnologie sono oggetto di un recente accordo con l’ENEL. Tra le novità, in particolare:

  • -MONICA, un piccolo “naso elettronico” per il monitoraggio“personale” della qualità dell’aria, che può essere facilmente montato su uno zaino o collegato al manubrio della bicicletta. Attraverso un’applicazione scaricabile sullo smartphone, è in grado di indicare la presenza di inquinanti atmosferici presenti nella zona che si sta attraversando. Monica è acronimo di “MONItoraggio Cooperativo della qualità dell’Aria”.
    Per maggiori informazioni: Oggi esco con "Monica
  • -Sniffi, un dispositivo che consente di rilevare contaminanti sulle superfici dei componenti degliaeromobili prima dell’assemblaggio. La presenza di contaminanti è un rischio per la sicurezza, in quanto causa imperfezioni nelle giunzioni incollate, determinando potenziali alterazioni delle caratteristiche meccaniche. Recentemente questa tecnologia ENEA ha vinto un finanziamento nell’ambito di un progetto europeo da 4,6 milioni di euro, che vede coinvolti il centro di ricerca tedesco “Fraunhofer” e le principali industrie aeronautiche. È in corso anche una sperimentazione per il suo utilizzo in ambito biomedicale, in particolare per rilevare lo stato di salute di pazienti diabetici attraverso il respiro.  
    Per maggiori informazioniENEA entra nel progetto europeo per migliorare l'efficienza dei velivoli
  • -SEAS, il nuovo software professionale per la diagnosi energetica degli edifici che l’ENEA mette gratuitamente a disposizione di tutti gli operatori pubblici e privati del settore. Oltre a calcolare in ogni edificio i consumi di energia per il riscaldamento, la produzione di acqua calda e l’illuminazione, permette di valutare i costi-benefici dei possibili interventi di riqualificazione energetica. SEAS è acronimo di Software Energetico per Audit Semplificati.
    Per maggiori informazioni:Efficienza energetica: arriva SEAS, il software gratuito per la diagnosi energetica degli edifici
  • -OLED (Organic Light Emitting Diode), dispositivi innovativi per l’illuminazione e i display del futuro. A differenza dei LED, basati su materiali inorganici, gli OLED sono realizzati con materiali organici a base di carbonio che emettono la luminescenza. Rappresentano una grande opportunità per la buona qualità dell’illuminazione prodotta con materiali economici che illuminano senza abbagliare e rilasciano pochissimo calore. Utilizzano superfici che possono essere sia di vetro che di plastica,  potenzialmente biodegradabili e quindi riciclabili o smaltibili senza difficoltà. 
    Per maggiori informazioni:L'ENEA porta l'illuminazione green alla conferenza internazionale di Monaco

Oltre alle tecnologie esposte nello stand, l’ENEA presenterà a EnergyMed soluzioni innovative per lariduzione dei consumi energetici delle PMI agroalimentari del Mediterraneo, sviluppate nell’ambito del progetto europeo SINERGIA. Per migliorare la competitività sui mercati delle PMI, il progetto è basato su tre strumenti: un database europeo delle tecnologie più innovative per l’efficienza energetica; una piattaforma web in grado di aiutare le aziende a valutare i consumi di energia e ad attuare strategie di intervento per ridurre gli sprechi; un atlante per identificare i soggetti in grado di offrire localmente informazioni sulle tecnologie e sui finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione.

Inoltre, l’ENEA parteciperà alla terza conferenza internazionale di MEDENER, l’associazione che raggruppa le agenzie nazionali per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili della regione euro-mediterranea. MEDENER, di cui l’ENEA è socio fondatore, dedica la sua conferenza 2015 alle piattaforme per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili, che l’Unione Europea presenterà al Consiglio dei Ministri dell’area euro-mediterranea in autunno.

C'è tempo fino al 31 dicembre per usufruire della detrazione del 65%.

Da inizio aprile è possibile inviare online, sul portale ENEA finanziaria2015.enea.it, la documentazione per richiedere le detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, ultimati entro il 31 dicembre 2015. L’ENEA, in qualità di Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, è il soggetto incaricato per legge di ricevere la documentazione obbligatoria per ottenere le agevolazioni fiscali per gli interventi di eco-efficienza.

L’ecobonus riguarderà sia i lavori effettuati per le riqualificazioni energetiche nelle singole abitazioni, sia quelli nelle parti comuni dei condomini e durerà fino alla fine dell’anno, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190). A partire dal 1° gennaio 2016, l'ecobonus scenderà dal 65% al 36%, quindi per usufruire della detrazione maggiorata le ristrutturazioni devono essere pianificate e concluse entro i prossimi nove mesi.

Secondo stime ENEA con il bonus aumentato al 65% sono possibili risultati molto positivi sia in termini di risparmio energetico e che di riduzione delle emissioni di Co2; infatti, già con la precedente detrazione del 55% sono stati risparmiati 11.300 GWh/anno di energia ed evitato il rilascio nell’aria di oltre 2,4 milioni di tonnellate l’anno di CO2. A dare il maggiore il maggior contributo, circa il 45%, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

"Avremmo voluto attivare il sito attraverso il quale trasmettere la documentazione sulle detrazioni del 65% ancor prima; tuttavia, la necessità di ricevere chiarimenti rispetto alcune nuove detrazioni –per le caldaie a biomassa e le schermature solari- introdotte dalle legge di stabilità 2015 ha allungato i tempi -sottolineano all'ENEA. Di questo ci scusiamo nei confronti di quanti non hanno potuto usufruire del servizio anche se l’ENEA non avrebbe potuto intervenire per fornire interpretazioni, in quanto priva di attribuzioni specifiche".

Per far fronte alle richieste di informazione sull’ecobonus è disponibile il portale dell’Agenziaefficienzaenergetica.enea.it, con le ultime news in materia legislativa, le risposte degli esperti e le guide ai lavori, come il nuovo vademecum sugli impianti alimentati da generatori a biomassa e sulle schermature solari. Ma anche soluzioni tecnologiche, proposte formative, buone pratiche, metodologie per un uso razionale dell’energia di famiglie, imprese e Pubblica Amministrazione. Per le informazioni sulle detrazioni fiscali sono attivi anche i seguenti contatti: Linea Amica (06 82888725www.lineaamica.gov.it; Skype: lineaamicapa) e Agenzia delle Entrate (numero verde 848 800444).

Nei prossimi mesi verrà inoltre avviato un Piano triennale di azioni di informazione e formazione sull’efficienza energetica rivolto a piccole e medie imprese, dipendenti pubblici, famiglie, studenti e istituti bancari. Un’attività che l’ENEA sta già svolgendo grazie anche ad una capillare presenza sul territorio con 12 Centri di Consulenza per l'Energia e l'Innovazione (CCEI). Sul fronte della formazione ha inaugurato da alcuni anni la Scuola delle Energie che prepara professionisti e tecnici del risparmio e dell’efficienza energetica, pronti a sbarcare sul mercato del lavoro. A questo si aggiunge la Summer School in Efficienza Energetica in collaborazione con le aziende, che finora ha preparato 60 giovani tra laureati e laureandi tecnico-scientifici, oltre a corsi per installatori di impianti alimentati da fonti rinnovabili e alla piattaforma online formazione.enea.it.

Gli Esperti in gestione dell’energia (Ege) sono soggetti che hanno le conoscenze, l’esperienza e la capacità necessarie per gestire l’uso dell’energia in modo efficiente; le competenze sono più ampie e al tempo stesso più specializzate di un Energy Manager e quindi un Ege potrebbe svolgere le funzioni di Energy Manager, ma non viceversa. La figura dell’Ege non è nuova, essendo stata introdotta dalla normativa alcuni anni fa (Dl 115/2008 e norma Uni Cei 11339:2009), ma è tornata di attualità grazie al D. Lgs 102 del 4/07/2014 di recepimento della direttiva europea sull’efficienza energetica. Il decreto infatti stabilisce che le diagnosi energetiche periodiche obbligatorie per le grandi imprese e imprese energivore debbano essere eseguite da Ege certificati secondo la Uni Cei 11339 da parte di organismi accreditati.
L’elemento di novità per gli Esperti in gestione dell’energia è dunque la certificazione, che attualmente è volontaria, ma che dal 19 luglio 2016 sarà obbligatoria per poter continuare a condurre le diagnosi energetiche. ICMQ, accreditato da Accredia per la certificazione del personale (Iso/Iec 17024), sin da ora certifica gli Ege secondo i requisiti indicati dalla norma (Uni 11339), che prevede per questa figura due profili professionali:
  • civile, che ha competenze finalizzate prevalentemente a soddisfare l’esigenza di comfort individuale nei settori civile, terziario e della pubblica amministrazione (edilizia pubblica e privata, insediamenti urbanistici, infrastrutture, trasporti civili)
  • industriale, che ha competenze finalizzate prevalentemente a soddisfare le esigenze di processo nei settori industriali e produttivi (sistemi produttivi, produzione e distribuzione di energia, acqua, gas, trasporti industriali).
La certificazione viene rilasciata dopo aver superato con esito positivo un esame al quale possono partecipare coloro che possiedono i seguenti requisiti: diploma di scuola media superiore, formazione specifica di almeno 16 ore, esperienza di lavoro nel settore specifico da 3 a 10 anni in funzione del titolo di studio posseduto. L’esame è composto da tre prove: un test scritto di 30 domande a risposta multipla, un caso studio relativo al settore richiesto e una prova orale. Gli esami vengono svolti sia direttamente da ICMQ che presso autorevoli Organismi di valutazione qualificati da ICMQ:
  • Aicarr, Associazione italiana condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione,
  • Afor, ente di formazione accreditato presso la Regione Lombardia, www.afor.mi.it.
La certificazione – spiega Lorenzo Orsenigo, direttore generale di ICMQ – rappresenta per gli Esperti in gestione dell’energia un’opportunità non solo per la possibilità di svolgere le diagnosi energetiche introdotte dal D. Lgs 102, ma anche per distinguersi sul mercato valorizzando le proprie competenze. Per tutti i soggetti pubblici o privati che intendano avvalersi di una figura professionale che sia in grado di individuare le azioni e le procedure per un uso efficiente dell’energia –  evidenziando gli sprechi ma anche le aree di miglioramento – il ricorso a Ege certificati rappresenta infatti una garanzia di competenza ed esperienza”.
Il certificato ha una validità di cinque anni, al termine dei quali ICMQ effettua un riesame del mantenimento dei requisiti nel quinquennio. Ottenuta la certificazione, ogni Ege deve infatti documentare annualmente le attività svolte nel campo della gestione energetica, le attività relative all’aggiornamento professionale, l’assenza o la corretta gestione di reclami o contenziosi relativi all’attività certificata.

L’Assemblea Generale ASSOSEGNALETICA riunitasi il 19 febbraio ha eletto la squadra, in parte rinnovata, che affiancherà il Presidente Rudy Fabbri, riconfermato per il biennio 2015-2016:

 

 

 

 

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Anche ENEA è tra gli attori della nascente “Carta Di Milano”, il documento di impegno alla sostenibilità che verrà sottoscritto da tutti i cittadini, istituzioni, imprese, associazioni, mondo accademico e organizzazioni internazionali, durante il semestre espositivo di EXPO. L’atto ufficiale   sarà consegnato alla chiusura dell’esposizione a ottobre,  come un passaggio di testimone, al Segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, che da quindici anni sta seguendo il lungo percorso per la stesura di un patto planetario, che si concluderà proprio a dicembre di quest’anno con  la presentazione degli otto  “Obiettivi del Millennio”.

Per l’Ente, al grande raduno all’Hangar Bicocca, erano presenti il Commissario Federico Testa, e tre esperti divisi in altrettanti tavoli sui 42 organizzati: Massimo Iannetta, per “Madre Terra”, Andrea Sonnino, per “AgriLab-Innovazione” e Fabrizio Antonioli, per “Mare Magnum”.  Una macchina complessa nata con l’obiettivo di creare un database di circa 400 case history di buone pratiche che hanno già una applicazione e che possono rappresentare modelli di riferimento da esportare nelle altre realtà. Il tavolo “Madre Terra” era dedicato  alla sostenibilità dello sviluppo rurale e della filiera ad esso connessa - produzione agricola,  alimentazione, economia, mercati e gestione del rischio; al rapporto col territorio; alla condivisione e trasmissione della conoscenza; all’agricoltura e qualità; all’innovazione (inclusa l’innovazione sociale). Massimo Iannetta ha sottolineato l’importanza della preservazione della terra, della lotta alla desertificazione e alla erosione dei suoli e ha esposto due case history: un’esperienza di allevamento sostenibile in Bolivia e l’applicazione di un brevetto ENEA per il recupero e riutilizzo di rifiuti agricoli. Il tavolo “Agrilab-Innovazione in agricoltura” ha discusso il tema della promozione dell’innovazione del sistema agroalimentare, trasformando le conoscenze in valore economico, sociale e ambientale.

Andrea Sonnino ha sottolineato l’importanza della creazione di sistemi in cui tutti gli stakeholders siano impegnati attivamente ed ha proposto di inserire nella Carta la raccomandazione di elevare il livello degli investimenti pubblici per la ricerca e l’innovazione in agricoltura, oggi inadeguati alle potenzialità. Agli investimenti deve corrispondere la misurabilità degli impatti ottenuti, in modo da dimostrare il valore dei risultati prodotti. Il case history proposto è la creazione di una rete di soggetti pubblici e privati per facilitare lo sviluppo dell’innovazione nei processi produttivi  delle mele nella provincia di Bolzano.  Al tavolo “Mare magnum”, coordinato da Donatella Bianchi (presidente WWF Italia) il mare visto come tema trasversale alla sostenibilità e la nutrizione del pianeta, quindi parole chiave quali sostenibilità ambientale marina, accesso equo e sostenibile alle risorse marine, governance e modelli gestionali a confronto, sicurezza marina ed alimentare. Fabrizio Antonioli ha ricordato che moltissime sono le aree costiere Italiane che diventeranno "marine" a causa dei cambiamenti climatici e di conseguenza le centinaia di chilometri quadrati che andranno sott'acqua nel prossimo futuro potrebbero tramutarsi in risorse ecocompatibili di pesca e/o acquacoltura. Ha poi portato come contributo  tre nuovissime mappe di grande dettaglio (Nord Adriatico, Oristano e Mar Piccolo a Taranto) consegnate un mese fa al progetto bandiera RITMARE sull'allagamento atteso al 2100 secondo nuove stime geologiche ed il report IPCC 2013.

Il Consiglio Direttivo ANIMA riunitosi oggi  ha nominato i quattro Vice Presidenti che a fianco del Presidente Caprari andranno a completare la struttura del Comitato di Presidenza per il biennio 2015-2016:

•    Piero Almici – Sviluppo Associativo
•    Carlo Banfi – Internazionalizzazione 
•    Paola Ferroli – Politiche Industriali
•    Marco Nocivelli – Rapporti Economici

Nella compagine della Giunta Esecutiva ai Consiglieri: Sandro Bonomi, Alberto Caprari, Giuliana Ferrofino, Paola Ferroli, Marco Nocivelli, Savino Rizzio, che già ne facevano parte nel precedente biennio si vanno ad aggiungere i neo-eletti Piero Almici, Carlo Banfi, Alberto Montanini, Ugo Pettinaroli.

Il Presidente Caprari ha dichiarato: “E’ una grande soddisfazione per me, all’inizio del mandato, poter contare sulla collaborazione di colleghi tanto preparati, competenti e motivati, che sicuramente sapranno svolgere al meglio il compito loro assegnato. In questo momento tanto delicato e cruciale nell'attuale situazione economico-politica italiana ed internazionale sono certo che sapranno interpretare, ognuno nel proprio ruolo, le tante istanze che vengono dalla base associativa e contribuire fattivamente al consolidamento e allo sviluppo della Federazione”

ANIMA - Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine – è l'organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 194.000 addetti per un fatturato di 40 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 58% (dati riferiti al pre-consuntivo 2014). I macrosettori rappresentati da ANIMA  sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l'industria chimica e petrolifera- montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l'industria; impianti, macchine prodotti per l'edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell'uomo e dell'ambiente; costruzioni metalliche in genere.

Più di 60 anni di storia, oltre 2.700 dipendenti, 14 tra centri e laboratori di ricerca, 43 impianti sperimentali e 11 uffici territoriali a supporto delle amministrazioni locali. Questa la carta d’identità dell’ENEA,  punto di riferimento fondamentale per la ricerca applicata soprattutto in campo energetico.
In questi anni l’Agenzia vigilata dal Ministero dello Sviluppo Economico ha dato vita a 11 spin-off in settori di alta tecnologia, ha registrato 813 brevetti e scalato la classifica europea dei finanziamenti: nel 7° Programma quadro (2007-2013) ha vinto 165 progetti per oltre 50 milioni di euro, raggiungendo il 12° posto nel settore energetico e il 26° posto in assoluto tra 3.608 enti di ricerca europei.
Si tratta di un risultato che pone l’Agenzia ai primi posti in Europa tra le organizzazioni di ricerca in campo energetico, con un tasso di successo del 27% delle domande presentate, superiore alla media italiana (18,7%) ed europea (21%). Rispetto al precedente programma quadro (2002-2006), i progetti vinti dall’ENEA sono raddoppiati, mentre i finanziamenti ottenuti sono stati quasi di 4 volte superiori.
È quanto emerso in occasione della Giornata della Trasparenza dedicata a 'ENEA tra eccellenze e criticità' organizzata dall’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) per tracciare il bilancio dei risultati ottenuti nella missione istituzionale: trasferire i risultati della ricerca e dell’innovazione e fornire servizi avanzati alle imprese, alla PA e ai cittadini.
Membro dei principali network europei di ricerca, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, collabora con i più importanti organismi internazionali ed è presente a Bruxelles con un Liason Office. La sua specialità sono l’elevata capacità di innovazione, l’approccio multidisciplinare ad ampio spettro e la consolidata  esperienza scientifica e di gestione che consentono di portare avanti progetti complessi a livello nazionale, europeo e internazionale.
Fra i dati positivi evidenziati dalla Relazione, l’aumento del 20% fra il 2012 e il 2015 della capacità di acquisire risorse economiche da committenti esterni. Infatti, a fronte di un contributo ordinario dello Stato (COS) che si è ridotto del 7% negli ultimi anni fino a coprire poco più del 50% delle spese complessive, personale compreso, l’Agenzia è riuscita ad aumentare l’autonomia finanziaria, oggi vicina al 47%. E, in questi anni è aumentata anche la percentuale di spese destinata alla ricerca (fino a oltre il 30% del totale). Tutto ciò grazie alla capacità di aggiudicarsi fondi e commesse a livello nazionale e internazionale.
Inoltre, grazie alle competenze ENEA, l’Italia è tra i primi paesi al mondo per la ricerca sulla fusione nucleare, con rilevanti benefici in termini di innovazione, sviluppo e di ricadute economiche. Negli ultimi tre anni,  le imprese italiane hanno vinto contratti per oltre 900 milioni di euro, quasi il 60% del valore delle commesse europee per la produzione della componentistica ad alta tecnologia relativa al progetto internazionale di ricerca sulla fusione ITER, coordinato per l’Italia dal Centro Ricerche ENEA di Frascati.
L’ENEA è anche il punto di riferimento nazionale per la ricerca sul miglioramento del sistema nazionale elettrico, sulla radioprotezione (ovvero il controllo degli strumenti che utilizzano raggi) sullo sviluppo di tecnologie avanzate nella produzione energetica quale del solare termodinamico, di cui detiene numerosi brevetti e competenze esclusive; dispone di diverse eccellenze nel settore dell’efficienza e delle rinnovabili,  delle nuove tecnologie applicate in settori quali clima, la difesa dell’ambiente e del territorio, sicurezza,  salute, protezione sismica, beni culturali,  alimentazione sostenibile, agroindustria, materiali innovativi e chimica ‘verde’.
Nel settore dell’efficienza, l’ENEA fornisce assistenza ai cittadini per gli ecobonus: nel 2014 sono state lavorate oltre 350 mila pratiche, il 35% rispetto all’anno precedente e sono state fornite risposte a 46 mila richieste di prima informazione (via telefono, email e skype). Il sito ENEA dedicato all’invio della documentazione sugli sgravi fiscali ha avuto 4 milioni di accessi e  quello gestito con il Ministero dello Sviluppo Economico dedicato alle informazioni sull’efficienza energetica ne ha avuti 1 milione.
Fra le novità per migliorare il trasferimento dei risultati della sua attività, è stata avviata la realizzazione di una piattaforma informatica per catalogare l’offerta di servizi e competenze, facilitando l’incontro tra domanda e offerta. L’obiettivo è di valorizzare le eccellenze ENEA verso il sistema produttivo, a fronte di tempistiche sempre più stringenti e di una crescente competitività in mercati sempre più ampi.
In occasione della Giornata della Trasparenza  è stato presentato anche il Rapporto sul benessere organizzativo frutto di un questionario somministrato ai dipendenti dell’Agenzia. Tra le criticità prevalgono: il sistema di misurazione e valutazione delle performance organizzative e individuali; un’insufficiente comunicazione di obiettivi e strategie, con conseguenze negative su motivazione e coinvolgimento del personale nelle attività dell’Agenzia; disagio per una percezione esterna che non riconosce e valorizza il ruolo dell’ENEA.
Altre criticità riguardano la riduzione dei finanziamenti dello Stato e da enti internazionali e la conseguente necessità di reperire crescenti risorse ‘esterne’  per  mantenere in efficienza le infrastrutture esistenti. Nello specifico, è stato evidenziato che nel 2014 il contributo statale per dipendente del CNR è stato di oltre 73 mila euro, quello dell’Istituto Italiano di Tecnologia di circa 68 mila, mentre quello dell’ENEA è stato di poco superiore ai 55 mila euro.
Altre criticità riguardano la settorialità e la frammentazione delle attività e la scarsa efficienza dei processi interni, la crescita dell’età media dei ricercatori e tecnologi e il mancato turn-over con conseguente difficoltà a far funzionare in modo ottimale laboratori e strumentazioni complesse.
È stata individuata anche la necessità di migliorare la classificazione della produzione scientifica: nel 2013 è stato creato un archivio facilmente accessibile in rete, ENEA Open Archive, che gli stessi ricercatori contribuiranno personalmente a tenere aggiornato. Da una prima stima nel periodo 2011-2014, il contributo scientifico dei ricercatori ENEA si è attestato su una media di oltre 700 pubblicazioni l’anno, costituito per oltre il 60% da articoli su riviste nei settori dell’energia, dell’ingegneria, della fisica, della scienza dei materiali e dell’ambiente.

Più credito alle imprese del terziario grazie all’intesa con UBI Banca

Asconfidi Lombardia ha attivato con il gruppo Ubi Banca unospeciale plafond, per un importo complessivo pari a20 milioni di euro, finalizzato alrilancio e allo sviluppo delle imprese lombarde.
Vi potranno accedere tutte le imprese socie dei 13 consorzi fidi che aderiscono ad Asconfidi Lombardia, su tutto il territorio regionale, per concessioni di credito da parte degli istituti Banca Popolare di Bergamo,Banco di Brescia,Banca Popolare Commercio e Industria,Banca Valle Camonica.
Si tratta di un’iniziativa importante per contribuire alle esigenze di sviluppo delle imprese lombarde, a meno di cento giorni dall’avvio di Expo 2015 e in un momento in cui è fondamentale ogni sforzo per sostenere la ripresa” ha commentato Carlo Alberto Panigo, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Asconfidi Lombardia.
“Con questa iniziativa vogliamo testimoniare, ancora una volta, la nostra vicinanza al mondo imprenditoriale, che può approfittare di un livello di tassi basso per realizzare degli investimenti proficui”, ha sottolineato Rossella Leidi, Chief Business Officer di UBI Banca. “Expo 2015 rappresenta sicuramente un’opportunità per le imprese lombarde e può segnare un importante punto di svolta per l’economia del nostro Paese. Il nostro Gruppo vuole essere al fianco degli imprenditori che credono in questa prospettiva con progetti seri e sostenibili”.

Si tratterà di finanziamenti fino a 150.000 euro, di durata compresa tra 24 e 60 mesi, con uno spread sensibilmente agevolato (dal 2,1% al 3,05%) e costi di istruttoria contenuti (250 euro).
Asconfidi Lombardia è un confidi di secondo grado, con elevato standing e basato su un modello organizzativo strutturale denominato ‘‘confidi rete’’, che riunisce 13 Consorzi Fidi lombardi con oltre 54.000 imprese socie e circa 150 milioni di euro di finanziamenti alle imprese garantiti nel 2014.

 

Per informazioni: www.asconfidilombardia.it

UBI Banca Media Relations 335 8268310, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.