(Ansa) ROMA - Cercasi laureati, in particolare economisti, formatori, ingegneri elettrotecnici e matematici, ma anche traduttori ed interpreti non sono facili da trovare, nonostante la conoscenza delle lingue sia ormai un requisito indispensabile per trovare lavoro. Arriva il borsino dei titoli di studio più gettonati e a dirlo sono quasi 83 mila imprese private di industria e servizi, il campione intervistato nell'analisi del sistema informativo Excelsior-Unioncamere con Anpal, Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, sulle previsioni di assunzione tra luglio e settembre 2017. Il tutto per un totale di quasi 970 mila unità.

La laurea è richiesta per il 12,3% dei 969 mila posti di lavoro previsti nel trimestre, in particolare in Lombardia, ma la 'caccia' al titolo giusto è dura per il 34,4% delle posizioni sia per mancanza di candidature (17,8%) che per la loro inadeguatezza (14,8%). Meno ardua, invece, la ricerca tra i diplomati (19,3%), ai quali sono riservate il 36% delle entrate, con punte di complessità per gli indirizzi di produzione industriale e artigianale (45,1%), informatico e telecomunicazioni (44,9%).

L'esperienza, secondo l'analisi, è spesso un fattore discriminanteper la ricerca del candidati, in particolare per i laureati ai quali viene richiesta nel 79,6% dei casi, contro una media del 67%. Ma a fare la differenza nella scelta sono anche le competenze maturate dal candidato. A 4 laureati su 5 viene richiesto l'utilizzo di tecnologie e strumenti internet e a 1 su 2 l'applicazione di soluzioni creative e innovative. Per questo tirocini e percorsi di alternanza scuola-lavoro che possano fornire ai giovani le giuste attitudini, spiega l'analisi, costituiscono uno strumento strategico per andare incontro alle esigenze delle aziende.

Entrando nel dettaglio della ricerca, le imprese denunciano di faticare a trovare 1 laureato su 2 in indirizzo linguistico (69,9% la difficoltà di reperimento), in ingegneria elettronica e dell'informazione (58,7%) e ingegneria industriale (50,2%), non va meglio la caccia ai matematici (40,9%9. Tra i profili tecnici di non facile reperimento ci sono i diplomati in costruzioni, ambiente e territorio (34,0%), in meccanica (29,6%) e in elettronica ed elettrotecnica (30,6%), ma anche i qualificati specializzati in impianti termoidraulici ad indirizzo elettrico e meccanico.
Tra i titoli di studio con più chance di lavoro ci sono anche i laureati in indirizzo sanitario e paramedico (9.140) e ingegneri industriali (8.550 le entrate previste). Tra i diplomati, invece, quelli che hanno seguito l'indirizzo amministrativo, finanza e marketing (60 mila), meccanico e meccatronica (32.570) e turismo enogastronomia e ospitalità (27.030). Ristorazione (59.580), meccanica (34.940) e benessere (30.830) sono le qualifiche professionali più richieste dalle aziende. Quanto alla mappa geografica della assunzioni previste, secondo l'analisi, a puntare maggiormente sui laureati in termini relativi sono le aziende lombarde (17,6% delle entrate programmate contro una media nazionale del 12,3%), seguite da quelle piemontesi (14,6%) e quelle laziali (14,5%). Fanno invece maggiormente leva sulle figure con qualifiche professionali le aziende della Liguria (41,5% contro la media del 22,4%), quelle del Trentino Alto Adige (40,4%) e della Valle d'Aosta.

Ad aggiudicarsi il primo posto del concorso di progettazione per la “Nuova Scuola Primaria Panoramica di Riccione”, è l’Architetto romano, Daniele Durante. Ad annunciarlo è Fondazione Inarcassa – braccio operativo di Inarcassa sui temi della professione - che ha esaminato ben195 proposte presentate in primo grado.

Tra i punti di forza del concorso: la possibilità di scegliere, tra le numerosissime, proposte quella con la maggiore qualità non solo sotto gli aspetti compositivi e funzionali ma anche di sostenibilità e armonia con il contesto, il tutto per proporre un moderno civic center di riferimento per i cittadini. Inoltre, la competenza e la grande disponibilità della commissione giudicatrice che, lavorando con dedizione e professionalità è riuscita nel difficile compito di selezionare le migliori proposte.

Grazie all’estrema velocità della procedura, portata a termine in soli 131 giorni, il Concorso della “Nuova Scuola Panoramica” si presenta come un esempio unico in Italia. L’innovativa piattaforma informatica ha notevolmente velocizzato i tempi in quanto la commissione ha potuto visionare e valutare i progetti in tempo reale dal primo giorno di consegna. La figura professionale del coordinatore o progettista di concorso è risultata essere essenziale come interfaccia tra il committente e i partecipanti nell’organizzazione, gestione e conduzione della procedura.

“Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il sostegno dell’amministrazione comunale – ha commentato l’Arch. Andrea Tomasi, Presidente della Fondazione Inarcassa durante la fase di avvio della procedura - che ha creduto fortemente nelle validità e nella virtuosità del percorso concorsuale e ha individuato l’innovativa procedura informatica come la più adeguata alle proprie esigenze.”

“La straordinaria riuscita del concorso spero diventi un esempio virtuoso anche per altre amministrazioni - ha spiegato l’Ing. Egidio Comodo - neopresidente della Fondazione. Lo è sicuramente per noi che stiamo portando avanti iniziative simili con alcune PA che si sono rese disponibili.”

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E' doveroso mettere in campo tutte le capacità tecniche, scientifiche e tecnologiche per evitare il più possibile il ripetersi di conseguenze su vite umane e patrimonio culturale nei tanti borghi storici che costellano le aree a più elevato rischio sismico del nostro Paese". Ad affermarlo il ministro dei Beni e delle Attività CulturaliDario Franceschini in un’intervista pubblicata nell’ultimo numero del trimestrale ENEA Energia Ambiente e Innovazione, interamente dedicato a tematiche sui beni culturali."Il terremoto che ha colpito il Centro Italia, a solo sette anni dal sisma dell’Aquila, pone inevitabilmente in cima alla lista gli interventi di protezione sismica", prosegue il ministro che sottolinea come proprio la salvaguardia in chiave antisismica dei patrimonio che dipende dal suo ministero rientri in un recente protocollo firmato con ENEA, insieme ad azioni di diagnostica avanzata ed efficientamento energetico di musei e palazzi storici.

Nell’intervista, il ministro Franceschini evidenzia inoltre l’importanza di trasferire tecnologie innovative al patrimonio culturale e di "permettere la diffusione e l’utilizzo di queste nuove tecnologie alle scuole di alta formazione del restauro del Ministero: l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, l’Istituto Superiore di Conservazione e Restauro e l’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario". Il ministro aggiunge poi che "ciò potrebbe avvenire attraverso il coinvolgimento del corpo docente di queste istituzioni in corsi specifici presso l’ENEA o con la donazione a questi istituti di tecnologie e il relativo trasferimento di know-how: un investimento dai sicuri ritorni".

Il ministro si sofferma anche sul “cambio di passo” dei Beni Culturali: riforma dellagovernance deimusei statali, Art Bonus, Piano Strategico per il Turismo sono solo esempi del nuovo percorso intrapreso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per la valorizzazione e la tutela del vasto patrimonio artistico italiano. "Nel 2016 i musei italiani hanno raggiunto un nuovo record assoluto. I circa 45 milioni di ingressi nei luoghi della cultura statali hanno portato incassi per oltre 172 milioni di euro, con incrementi significativi rispetto al 2015 che corrispondono a 1,2 milioni di visitatori in più e a un aumento degli introiti di 18,5 milioni di euro. Queste risorse preziose torneranno interamente ai musei, secondo un sistema che premia le migliori gestioni e al contempo garantisce le piccole realtà. Si tratta del terzo anno consecutivo di crescita per i musei statali che, da 38 milioni di biglietti nel 2013, conquistano, in un triennio, quasi 7 milioni di visitatori, un incremento del 15%, corrispondente a un aumento delle entrate pari a 45 milioni".

Grazie all’Art Bonus, che Franceschini definisce"un’agevolazione fiscale senza eguali in Europa per chi investe in cultura", è stato possibile raccogliere in due anni quasi 158 milioni di euro, grazie a più di 4.250 mecenati, molti dei quali sono imprese e fondazioni bancarie, che hanno contribuito alla realizzazione di circa 1.150 progetti.

Alla 16th World Conference on Earthquake Engineering che nei giorni scorsi ha riunito a Santiago del Cile oltre tremila esperti di tutto il mondo, l’ENEA ha illustrato in una keynote lecture di Paolo Clemente, dirigente di ricerca nel Laboratorio “Ingegneria sismica e prevenzione di rischi naturali”, i dati sperimentali dell’applicazione di sistemi di protezione sismica innovativa e i risultati sulla convenienza, anche economica dell’isolamento sismico.

“I nostri studi dimostrano che l’isolamento sismico conviene anche dal punto di vista economico. Infatti –spiega Clemente-, se ben progettato, l’isolamento consente di ridurre il costo di costruzione, almeno nelle aree a maggiore pericolosità sismica, ed è sempre conveniente in un’ottica di lungo periodo: un edificio isolato sismicamente, al contrario di un edificio tradizionale, non si danneggerà nemmeno in occasione di terremoti violenti e non necessiterà di interventi di riparazione a seguito di eventi sismici durante la sua vita utile”. "L’adozione delle moderne tecnologie antisismiche – ha aggiunto  - rappresenta un  investimento imprescindibile anche in considerazione del ruolo propulsivo dell’edilizia per la ripresa dell’economia”.

Alla conferenza l’ENEA ha presentato le tecnologie applicate al Centro di Protezione Civile di Foligno, che ha resistito senza alcun danno anche alle recenti forti scosse di terremoto, e i risultati di studi realizzati nell’ambito di un progetto di ricerca, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio e il Comune, per il monitoraggio sismico del Palazzo Marchesale di San Giuliano di Puglia. Sono anche stati illustrate le metodologie di analisi della vulnerabilità di edifici industriali, spesso più ‘fragili’ per l’assenza di connessioni efficaci tra i vari elementi strutturali, come evidenziato dal terremoto dell’Emilia del 2012.

L’ENEA ha illustrato anche alcune tecnologie innovative di isolamento sismico per impianti a rischio di incidente rilevante e per gli edifici di interesse storico e artistico. Al riguardo, è stata illustrata la “Struttura di isolamento sismico per edifici esistenti”, un sistema oggetto di un brevetto internazionale messo a punto con il Politecnico di Torino, che prevede l’inserimento dei dispositivi di isolamento sismico al di sotto della fondazione, senza interferire con la struttura sovrastante.

La conferenza ha evidenziato che una delle parole chiave del futuro sarà sempre più “resilienza”, ovvero se non è possibile evitare la temporanea perdita di funzionalità delle strutture e infrastrutture, è importante saperla recuperare rapidamente. A tal fine, la prevenzione sismica gioca un ruolo fondamentale, ma è necessario il contributo di altre competenze.

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Il conto alla rovescia per le elezioni dell’Ordine degli Ingegneri di Roma ha appena fatto scoccare le prime ore e già si preannuncia interessante la campagna elettorale per attirare il voto dei circa 23.000 ingegneri romani iscritti all’albo.

L’iter delle elezioni è lungo e farraginoso. Comincerà nella seconda settimana di gennaio, con la presentazione delle candidature, per concludersi presumibilmente per metà febbraio con l’ultima tornata di elezioni.

Sono tre, al momento, le fazioni che si daranno “battaglia” a colpi di proposte e promesse e la più attiva in questa fase sembra essere “Rinnovamento”, il neonato comitato elettorale che mira a portare i suoi 15 consiglieri e il proprio presidente sugli scranni più alti dell’Ordine romano.

“Il nostro obiettivo – spiega Luigi Rossi, Presidente dell’Associazione Ingegneri Romani, anima del comitato ‘Rinnovamento’ – è quello di convincere più elettori possibile a sposare la nostra causa. La percentuale di votanti, infatti, è molto bassa (circa il 20%) rispetto al potenziale. Ma certamente vogliamo far convergere su di noi anche il consenso del nucleo storico degli elettori nei confronti dei quali nutriamo importanti aspettative”.

Non è la prima volta che ‘Ingegneri Romani’ si presenta con un proprio programma alle elezioni e questa volta può contare anche sull’apporto di Mario Leonardi, Presidente dell’Associazione “Circolo degli Ingegneri”.

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Si è tenuto con grande successo d'interesse e di partecipazione l’8 ottobre 2016, presso la sede di Suno di Nobili Rubinetterie, il primo Convegno organizzato dalla Famiglia Nobili per promuovere “l’ottobre dell’economia”. L'evento, alla sua prima edizione, ha dato l'opportunità a relatori, imprenditori e docenti universitari di confrontarsi sui temi economici più attuali.

 “Il 2016 dell’economia, tra crisi, ripresa e (de)crescita. Quale ruolo per il made in Italy?”. Questo il tema affrontato.

Molte le considerazioni emerse da parte dei relatori:

- Roberto D'Imperio, dottore commercialista e Presidente Edinburgh Group,  in merito alla situazione economica attuale afferma che "più che pensare a cosa fare per tornare a crescere dovremmo iniziare a pensare che siamo cresciti troppo" e che l'Europa deve fare oggi i conti con tanti problemi (terrorismo, marea migratoria inarrestabile, nazionalismo, euroscetticismo...). Ma: "l'Italia  gode di una spina dorsale robusta, sana, troppe volte criticata e capace di reagire in modo sistematico e coraggioso anche di fronte ad uno scenario desolante";

Andrea Boltho, economista al Magdalen College di Oxford, ha parlato dello scenario economico globale fatto di luci ed ombre: un'economia mondiale che cresce poco, un'economia europea ancora più debole e un'economia italiana con una crescita (quasi) inesistente.Un quadro sicuramente preoccupante per l'Italia: famiglie e imprese indebitate e che non spendono. Un'Italia oggi vista "a rimorchio" della zona euro. In più ci sono i mali di sempre: infrastrutture carenti, spesa pubblica eccessiva, burocrazia borbonica...Le esportazioni stanno attualmente tirando la crescita italiana e questo perchè le imprese hanno "l'acqua alla gola" e molte di loro stanno anche esportando in perdita perchè non c'è più competitività.

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Nobili Rubinetterie, azienda storica leader nel mondo nella produzione di rubinetterie da bagno e da cucina, sta in questi giorni definendo gli ultimi aspetti per la realizzazione di un polo da destinare alla ricerca e sviluppo in Svizzera. Il progetto è attualmente in fase di approvazione da parte del comune di Lodrino e dovrebbe essere realizzato nelle valli del Bellinzonese del Canton Ticino.

Un nuovo centro da destinare all'innovazione in Svizzera per Nobili Rubinetterie: questo è uno dei prossimi obiettivi dell'azienda piemontese. Il progetto è attualmente in fase di approvazione da parte del Comune di Lodrino e prevede la costruzione di un edificio di circa 10.000 metri cubi da destinare ad attività di ricerca e sviluppo.

Concretezza e costruttività quindi da parte dell'azienda piemontese che, con questo nuovo progetto, intende investire sia in nuove unità produttive, ma anche destinare nuove forze aziendali verso la ricerca di nuove opportunità ed innovazione.

L'impegno e la serietà, con cui Nobili Rubinetterie da sempre è attiva nell'ambito della tutela dell'ambiente e dell'ecosostenibilità, sono da sempre riconfermate anche grazie alle Certificazioni ottenute e dai percorsi volti a conseguire l'obiettivo della completa sostenibilità delle unità produttive. A conferma, anche per il nuovo polo previsto in Svizzera l'azienda intende realizzare un centro in grado di garantire una forte riduzione dell'impatto fonico e quindi all'avanguardia anche sotto il profilo ambientale.

Prestazioni da record del nuovo cavo superconduttore progettato dall’ENEA per DEMO, il reattore che – una volta dimostrata fattibilità e convenienza della fusione nucleare – produrrà energia elettrica. Il prototipo ha offerto performance superiori del 30% rispetto ai cavi di ITER, dimostrando di poter trasportare una corrente di 82kA (kiloampere) in un campo magnetico di 13T (Tesla) fino alla temperatura di circa 7K (Kelvin), ossia -266° C. La geometria rettangolare del nuovo cavo superconduttore consente, infatti, di distribuire gli enormi carichi elettromagnetici - corrispondenti a circa 100 t per metro di conduttore - in modo da evitare il fenomeno della “degradazione” delle prestazioni. Il test sulle caratteristiche elettromagnetiche del superconduttore è stato effettuato in Svizzera nei laboratori dello Swiss Plasma Center (SPC), che ha anche collaborato alla manifattura di una parte del campione, al trattamento termico e all’installazione della strumentazione. “Con questo test – spiega Antonio della Corte, ENEA Superconductivity Group Leader - abbiamo dimostrato di poter progettare in maniera affidabile cavi superconduttori di alta potenza con le caratteristiche ‘estreme’ richieste da progetti come DEMO”. Il prototipo di cavo - di tipo CICC (Cable in Conduit Conductor o Cavo in Condotto) - è stato realizzato dai partner industriali di ENEA, TRATOS Cavi spa e CRIOTEC Impianti srl, un esempio di sinergia tra ricerca pubblica e aziende italiane maturata grazie alle esperienze di ITER e JT-60SA, i due esperimenti di fusione nucleare in corso rispettivamente in Europa e in Giappone – che ha già portato all’Italia commesse per quasi 1 miliardo di euro.

Cresce la presenza ENEA nello Spazio Europeo della Ricerca: l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile entra a far parte di due delle sei nuove infrastrutture di ricerca selezionate nella Roadmap 2016 del Forum Strategico Europeo per le Infrastrutture di Ricerca (European Strategy Forum on Research Infrastructures - ESFRI). Si tratta delle piattaforme di ricerca E-RIHS (European Research Infrastructure for Heritage Science) sui beni culturali e ACTRIS (Aerosols, Clouds and Trace gases Research Infrastructure) per la misura delle proprietà dell’atmosfera.

E-RIHS, coordinata dall’Italia, conta su una rete di laboratori, di archivi fisici e digitali e di tecnologie all’avanguardia su tutto il territorio europeo. Un patrimonio di risorse che sarà lanciato nel 2020 – per diventare interamente operativo a partire dal 2022 - a cui scienziati e imprese potranno accedere per condurre ricerche e sviluppare innovazione per la tutela e la vesfrialorizzazione del patrimonio culturale, naturale ed archeologico. L’ENEA, tra i partner italiani insieme a CNR, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Opificio delle Pietre Dure e Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (INSTM), già mette a disposizione di restauratori e imprese infrastrutture e tecnologie d’avanguardia per la diagnostica e il restauro del patrimonio culturale nei suoi due poli di ricerca nell’area di Roma (Frascati e Casaccia). Inoltre, un laboratorio virtuale permette alle aziende di assistere a distanza alle sperimentazioni con sorgenti laser e su tavole vibranti e di interagire in tempo reale con i ricercatori. Tutto questo grazie al progetto regionale COBRA (COnservazione dei Beni culturali attraverso l’applicazione di Radiazioni e di tecnologie Abilitanti) che ha permesso di creare il primo nodo ENEA che farà parte dell’hub Lazio e Abruzzo dell’infrastruttura di ricerca europea.

ACTRIS coordinerà le attività di una vasta rete di osservatori e laboratori di ricerca di 21 Paesi Ue sulla qualità dell'aria, i cambiamenti climatici e la protezione dai rischi ambientali. L’ENEA contribuirà con la Stazione di Osservazioni Climatiche “Roberto Sarao” sull’isola di Lampedusa, un sito che fornisce da quasi vent’anni dati unici sul clima nel bacino del Mediterraneo. L’isola, infatti, è particolarmente adatta per questo tipo di osservazioni perché l’influenza delle attività umane e della vegetazione è molto ridotta e le misure sono rappresentative dei processi su scala regionale e globale. Per l’Italia, ACTRIS vede anche la partecipazione del CNR, che coordina la piattaforma a livello nazionale, del Centro di Eccellenza per l'integrazione di Tecniche di Telerilevamento e Modellistica Numerica per la Previsione di Eventi Meteorologici Severi (CETEMPS) e delle Università di Napoli “Federico II”, dell’Aquila, del Salento e di Urbino. La piattaforma paneuropea per la ricerca sull’atmosfera sarà operativa a partire dal 2025 e il suo valore è stimato in 450 milioni di euro con un fatturato annuo di circa 50 milioni di euro.

In totale sono 21 le grandi infrastrutture di ricerca paneuropee di eccellenza mondiale impegnate in 5 settori (energia, ambiente, alimenti e salute, ingegneria e scienze fisiche, innovazione sociale e culturale) che intendono promuovere la cooperazione scientifica internazionale, offrire alle comunità di ricercatori l’accesso a dati, infrastrutture e tecnologie avanzate, accrescere la competitività economica grazie all’innovazione e creare nuovi posti di lavoro.

Accanto a queste infrastrutture, ESFRI ha incluso nella Roadmap 2016 4 nuovi progetti valutati “emergenti” per la loro eccellenza scientifica. Coordinato dall’ENEA, METROFOOD-RIè uno di questi per il settore Health&Food. L’obiettivo è quello di realizzare una nuova infrastruttura per integrare e armonizzare la ricerca scientifica sulla qualità e la sicurezza alimentare e promuovere la metrologia per alimenti e nutrizione, consentendo un coordinamento a livello europeo e nuovi scenari su scala globale. Il progetto, che vede la partecipazione di 31 partner di 15 diversi Paesi europei, verrà presentato a Roma, nel quartier generale dell’ENEA, il prossimo 30 marzo durante il meeting “METROFOOD-RI: una nuova infrastruttura europea per lo sviluppo del sistema agroalimentare e la tutela dei consumatori”.

È online il nuovo portale ENEA, dedicato soprattutto alle piccole e medie imprese e alle associazioni imprenditoriali (http://www.committenza.enea.it/industria), specializzato nella diffusione e nel trasferimento di competenze, prodotti e servizi per l’innovazione e la competitività dell’economia italiana. Oltre alle imprese, il nuovo sito web si rivolge a tutti i cittadini, alla Pubblica Amministrazione e ai potenziali stakeholder interessati alla attività di ricerca e sviluppo dell’ENEA,  condensate nell’Atlante dell’innovazione tecnologica, una banca dati che raccoglie oltre 500 tecnologie innovative, prodotti e servizi consultabili online per cluster nazionale, codice Ateco o testo libero, ciascuno con una propria scheda e il Livello di Maturità Tecnologica (Technology Readiness Level - TRL).

L'area "Servizi e Opportunità" sulla home page del nuovo portale si rivolge direttamente alle imprese, fornendo documentazione e informazioni su brevetti, contratti di licensing, agevolazioni fiscali e servizi di networking tecnologici e industriali, e ai propri ricercatori e tecnologi per le richieste di brevettazione, spin-off, diritti di proprietà industriale, formazione e consulenza. Il sito si articola inoltre in sei sezioni. La sezione Chi siamo offre una panoramica sui servizi offerti e sul personale che opera nel Servizio Industria e Associazioni Imprenditoriali. Proprietà intellettuale e Brevetti fornisce informazioni sulla protezione della conoscenza e dell'innovazione prodotta dall’ENEA e sulle attività di licensing con i partner industriali. Un link alla banca dati dei brevetti dell'Agenzia (oltre 800 depositati dal 1957 a oggi) permette di consultare gli oltre 250 titoli vigenti utilizzando diverse chiavi di selezione (anno di deposito, inventore, area tecnologica, titolo, tipologia di proprietà intellettuale, titolare e numero della domanda brevetto). L'area Spin-off si occupa dell’assistenza tecnico-amministrativa per la fase di avvio della società e mette a disposizione diverse facility - anche di natura logistica - per sostenere la prima fase di sviluppo. Nella sezione Valorizzazione e Trasferimento sono elencate tutte le attività di diffusione e di trasferimento tecnologico di cui si occupa l’ENEA: dagli accordi con le imprese per l’utilizzo di brevetti, laboratori e infrastrutture sperimentali ai progetti di ricerca congiunti, dalle attività di formazione anche a distanza alle analisi di business intelligence peridentificare i potenziali partner tecnologici e commerciali. L’area Reti e progetti punta invece a promuovere e a facilitare l’incontro tra domanda e offerta di innovazione anche attraverso la partecipazione a reti nazionali e internazionali come NETVAL,il network per la valorizzazione della ricerca universitaria che raggruppa gli uffici di trasferimento tecnologico delle università e degli Enti Pubblici di Ricerca italiani. L’Enterprise Europe Network(EEN) - finanziato dalla Commissione Europea - sostiene l’innovazione e la competitività delle imprese e delle strutture di ricerca a livello internazionale e lo fa attraverso vari servizi come: visite di propri esperti alle aziende interessate, assistenza nella ricerca di partner tecnologici e audit finalizzati a piani di innovazione aziendale. Nell’ultima sezione è presente un nuovo strumento, l’Osservatorio sull'Italia nella competizione tecnologica internazionale, che ha come obiettivo agevolare le attività di trasferimento tecnologico di ENEA al tessuto produttivo e fornire dati e informazioni alle istituzioni coinvolte. Video, eventi e news, aggiornati in tempo reale, completano la panoramica del nuovo portale che è presente anche su Facebook e Twitter per interagire direttamente con imprese, associazioni e cittadini.

Parallelamente prosegue il roadshow ENEA-Confindustria per illustrare alla platea di imprenditori e associazioni di categoria l’Atlante dell’innovazione tecnologica.  Al centro della recente tappa di Verona il modello italiano di fabbrica intelligente, il cluster tecnologico come strumento per indirizzare la trasformazione del manifatturiero italiano e la partnership tra ricerca pubblica e impresa come opportunità per l’innovazione del sistema produttivo. Diversi gli esempi di tecnologie e competenze illustrati nel corso dell’incontro “Industria 4.0 - L’importanza della collaborazione imprese - enti di ricerca per la competitività del Paese”: dalla robotica intelligente (sia come prodotto finale che come strumento di produzione e di intelligenza cooperativa), al calcolo ad alte prestazioni (con una panoramica sulle facility ENEA), fino ad arrivare alla creazione di un polo di innovazione europeo (EIT Manufacturing), previsto per quest’anno e a cui l’ENEA ha aderito, focalizzato sul rafforzamento e lo sviluppo della competitività dell'industria manifatturiera europea.