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Calo della domanda di servizi tecnici e di progettazione ad ottobre

Effetto Boomerang del Codice Appalti e Legge sull'Equo Compenso
A ottobre 2023, il settore dei servizi tecnici e della progettazione ha registrato un significativo calo del 78% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, secondo le analisi dell'Osservatorio Oice. Tale contrazione sembra essere attribuibile all'effetto boomerang generato dall'entrata in vigore del Codice Appalti e della legge sull'equo compenso.

I dati rilevati indicano che il valore complessivo dei servizi tecnici immessi sul mercato pubblico ad ottobre è stato di 172,2 milioni di euro. Di questi, 128 milioni derivano dai bandi di architettura e ingegneria, mentre 43 milioni provengono dai servizi tecnici integrati negli appalti. Se confrontato con settembre, sebbene quest'ultimo abbia rappresentato il minimo storico dal 1994 con 86 milioni di euro, ottobre segna un ulteriore calo del 78%.

Frazionamento artificioso e mancanza di committenti

Le gare per soli servizi tecnici, senza appalti integrati, hanno subito una diminuzione del 76%. L'Oice sottolinea che questa contrazione è aggravata dall'assenza di grandi committenti che, in attesa di chiarimenti sull'applicazione della legge sull'equo compenso, non emettono bandi. In particolare, le gare sopra la soglia UE di 215.000 euro sono solamente 66, suggerendo un possibile ricorso al frazionamento artificioso dei bandi per rientrare nella fascia degli affidamenti diretti, sotto i 140.000 euro.


Andamento nelle gare di sola progettazione

La sola progettazione ha registrato un valore di 41 milioni di euro, contrapponendosi ai 209 milioni di ottobre 2022, con una diminuzione dell'80,4%. Nonostante settembre rappresentasse un periodo critico, il valore della progettazione di ottobre ha mostrato solo un modesto aumento del 16%.


Commento dell'Oice


L'Oice esprime profonda preoccupazione per la situazione del settore. Giorgio Lupoi, commentando i dati dell'osservatorio, sottolinea la mancanza di segnali positivi nel mercato e attribuisce la discesa generalizzata al nuovo Codice Appalti e alle incertezze sull'applicazione della legge sull'equo compenso.


Revisione del Codice e attenzione ai requisiti

Lupoi sottolinea la necessità di considerare questi dati nella revisione del Codice Appalti, evidenziando il rischio derivante dal frazionamento degli affidamenti di importo maggiore. La mancanza di concorrenza, causata anche dalla fretta di acquisire elaborati per interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), potrebbe compromettere la qualità dei servizi erogati.


Prospettive future

Il quadro complessivo del settore dei servizi tecnici e della progettazione nei primi dieci mesi del 2023 presenta una contrazione significativa rispetto allo stesso periodo del 2022. L'Oice sottolinea l'importanza di intervenire tempestivamente per preservare le strutture di minori e medie dimensioni, che rischiano di essere penalizzate dall'attuale sistema di requisiti triennali. La revisione del Codice Appalti appare dunque come un passo cruciale per ristabilire la fiducia nel settore e stimolare una ripresa della domanda.

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