OICE: profondo rosso per le gare di servizi tecnici

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Il settore della progettazione in crisi, nei primi due mesi del 2024 bandite gare per 148 milioni, con un calo del 72,3% rispetto al 2023Nei primi due mesi del 2024, il panorama delle gare per servizi tecnici nel campo dell'ingegneria e dell'architettura ha registrato un'inquietante contrazione. Secondo i dati resi noti dall'Osservatorio Oice/Infor...
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OICE patrocina il B-CAD 2024

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Novità tra gli Enti e le Associazioni patrocinanti che supportano l'edizione 2024 della manifestazione B-CAD: OICE, l'Associazione di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica.L'edizione 2024 del B-CAD, la manifestazione internazionale di Edilizia, Arch...
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Analisi OICE: rapporto 2023 sulle Gare di Architettura e Appalti Integrati

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OICE e il panorama delle Gare nel 2023OICE è l'Associazione di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica. Nel suo ultimo rapporto, l'associazione ha esaminato le gare per servizi di architettura e ingegneria (SAI) e per appalti integrati, focalizzandosi...
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Calo della domanda di servizi tecnici e di progettazione ad ottobre

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Effetto Boomerang del Codice Appalti e Legge sull'Equo CompensoA ottobre 2023, il settore dei servizi tecnici e della progettazione ha registrato un significativo calo del 78% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, secondo le analisi dell'Osservatorio Oice. Tale contrazione sembra essere attribuibile all'effetto boomerang generato dall'...
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OICE: drastico calo nelle gare di progettazione a luglio 2023

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Imputabile all'entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, il mese di luglio ha registrato un netto calo nelle gare di progettazione e per i servizi tecnici: 189 le gare, per un valore di 292.6 milioni e circa il 67% in numero e il 74% in meno, in valore, se rapportato al mese di giugno 2023. Il drastico calo è di 336 milioni di euro in meno per la...
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Premi OICE per l'Ingegneria e l'Architettura

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OICE (Associazione Nazionale della Confindustria che rappresenta le organizzazione italiane di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica) ha lanciato un concorso per 16 premi di progettazione per riconoscere e premiare le eccellenze italiane. Indetto il bando di concorso per la premiazione di progetti di ingegneria e architettur...
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ANAC: monitoraggio di ponti e viadotti esclusiva di ingegneri e architetti

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L'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) si è espressa riguardo l'accordo tra la Provincia di Verona e le Università di Padova e Brescia per le attività di ricerca sulla gestione, classificazione, valutazione, controllo e monitoraggio di ponti, viadotti e opere d'arte esistenti sulla rete delle strade provinciali. La Provincia di Verona, nel 2021...
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OICE: rilevazione sui servizi di ingegneria e architettura a gennaio 2023

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Una rilevazione dell'OICE (Associazione delle Organizzazioni di Ingegneria di Architettura e di Consulenza Tecnico-Economica) ha mostrato un calo di circa il 40% in numero e del 55% in valore nelle gare del mese di gennaio rispetto all'ultimo mese del 2022. Sono stati rilevati 294 bandi per un valore complessivo di circa 206 milioni di euro. Nonost...
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Misurare la sostenibilità delle infrastrutture

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Envision Conference organizzata da ICMQ, promotore del Protocollo Envision in Italia. Questa seconda edizione dal titolo: MISURARE LA SOSTENIBILITA' DELLE INFRASTRUTTURE - LA NEXT GENERATION EU E IL PROTOCOLLO ENVISION, si terrà a Roma, in presenza, il prossimo 26 maggio presso l'Auditorium Donat Cattin in via Rieti.L'evento si svolge con il patroc...
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Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni, un manifesto di 10 punti rivolto alle istituzioni per rilanciare il settore

Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni, un manifesto di 10 punti rivolto alle istituzioni per rilanciare il settore

La filiera delle Costruzioni, con le sue quasi 734.400 imprese attive nel I trim. del 2019 , si conferma di vitale importanza per l’economia del Paese, rappresentando con l’indotto oltre il 22% del Pil nazionale.
Ma è un comparto che, nonostante negli ultimi tre anni abbia mostrato alcuni segnali di ripresa, con i suoi 130 miliardi di euro di investimenti nel 2019 è ben lontano dai valori pre-crisi del 2008 (220 miliardi di euro). Numeri che mettono in evidenza alcune criticità mai affrontate negli ultimi 50 anni e che si sono ulteriormente acutizzate a causa del lockdown. La chiusura forzata, secondo le stime di ANCE, potrebbe generare un calo del 10% degli investimenti in costruzioni, un dato importante se si considera che ogni euro investito in edilizia genera una ricaduta complessiva sull’economia con un effetto moltiplicatore di circa tre volte.

Per questo il Gruppo Tecniche Nuove e SAIE (BolognaFiere, 14-17 ottobre 2020), la principale manifestazione del settore delle costruzioni con 54 anni di storia, da sempre punto di riferimento per la definizione delle politiche del settore, hanno voluto da subito riunire le principali associazioni della filiera edile per identificare alcune linee guida utili a superare questo momento di emergenza ma, soprattutto, a guardare al futuro con una visione strategica a lungo termine. Nasce così la “Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni”, un documento condiviso dalle principali associazioni della filiera che traccia alcuni “suggerimenti” rivolti alle istituzioni per aiutare le imprese in questo particolare momento di difficoltà e per realizzare riforme strutturali: dalla liquidità alle aziende allo sblocco dei cantieri, dalla minore burocrazia alla semplificazione dei processi, fino alle procedure più snelle per l’avvio dei cantieri, alla digitalizzazione e al rafforzamento di bonus e incentivi.

Un manifesto in 10 punti a “voce unica”, promosso da Tecniche Nuove e SAIE, e sottoscritto da Gabriele Buia -Presidente Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili-, Federica Brancaccio -Presidente Federcostruzioni-, Giuseppe Freri -Presidente Federcomated, Federazione Nazionale Commercianti Materiali Edili-, Gabriele Scicolone -Presidente Oice, Associazione organizzazioni italiane di ingegneria-, Maurizio Savoncelli -Presidente Consiglio Nazionale Geometri e Consigliere Rete Professioni Tecniche- e Ivo Nardella -Presidente Gruppo editoriale Tecniche Nuove e Senaf, la società che organizza SAIE.

Di seguito i 10 punti della Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni:

1. Una strategia organica per interventi su scuole, sanità, infrastrutture e sistemi di trasporto
2. Sblocco rapido dei cantieri già finanziati per produrre lavoro e generare reddito, anche attraverso il lavoro dei Comuni e le Amministrazioni Locali sul territorio. Rilancio dei cantieri strategici
3. Sicurezza. Il COVID19 prevede la definizione di protocolli permanenti sulla sicurezza in cantiere e la loro esecuzione.
4. Liquidità per gli attori della filiera per sostenerne la ripartenza. Non integralmente a debito ma quota a fondo perduto, anche attraverso il saldo dei debiti che la pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese e dei professionisti.
5. “Sburocratizzazione” e semplificazione delle procedure legate alla progettazione, alla costruzione e alla manutenzione di qualsiasi tipologia di edificio o infrastruttura. Procedure snelle, redazione di un codice e un regolamento che non necessiti di provvedimenti straordinari.
6. Rafforzamento di bonus e incentivi per interventi premianti in termini di efficienza energetica e ristrutturazione green e più in generale revisione complessiva del patrimonio abitativo esistente attraverso l’adeguamento alle normative, l’utilizzo di tecnologie innovative e di sistemi e soluzioni performanti
7. Valorizzazione del ruolo della progettazione sia per quanto riguarda le nuove esigenze abitative, sia nello sviluppo delle città e dei sistemi urbani, andando oltre, laddove possibile, strumenti e standard obsoleti e non più adeguati alle condizioni odierne
8. Digitalizzazione della filiera finalizzata alla condivisione delle informazioni e alla condivisione di competenze e best practice del settore all’interno di una piattaforma digitale appositamente creata.
9. Maggiore coinvolgimento delle figure professionali in alcuni processi gestiti oggi dalla pubblica amministrazione
10. Piano investimenti per i Comuni per dare avvio a una grande opera di manutenzione del territorio e di rigenerazione delle città

I temi delle riforme e del futuro della filiera saranno al centro della nuova edizione di SAIE, la fiera delle costruzioni, che si terrà a BolognaFiere dal 14 al 17 ottobre 2020. Per incoraggiare lo sviluppo del comparto, SAIE riparte dai capisaldi stessi del costruire - progettazione, edilizia, impianti – proponendo soluzioni concrete per le esigenze dei professionisti e di tutti gli operatori in un format che metterà al centro il cantiere e il sistema delle costruzioni.

“Da sempre SAIE rappresenta gli stati generali del settore delle costruzioni. Un appuntamento fondamentale, dove da oltre 50 anni la filiera si incontra per analizzare il presente e progettare il futuro -afferma Ivo Nardella, Presidente Gruppo editoriale Tecniche Nuove e Senaf, la società che organizza SAIE-  In questo particolare momento di emergenza abbiamo voluto anticipare questo confronto coinvolgendo tutte le principali associazioni, che ringrazio per aver aderito con entusiasmo. Insieme abbiamo dato vita alla Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni, un manifesto che sintetizza in 10 punti gli strumenti da mettere in campo per riattivare il settore. Il documento verrà presentato alle Istituzioni in modo che possano utilizzarlo come base per realizzare sia le riforme più urgenti che quelle a lungo termine. Il comparto ha un ruolo fondamentale nel sistema Paese e bisogna trasformare questa crisi in opportunità concretizzando tutte quelle riforme che negli ultimi 50 anni sono state rimandate. E bisogna farlo puntando sulla modernizzazione, sulla semplificazione del processo normativo, istituzionale e realizzativo che grava sul settore e facendo in modo che lo Stato non sia il primo debitore delle imprese.”

“Mai come in questa fase è fondamentale che una filiera strategica come la nostra, che rappresenta quasi un quarto del Pil italiano, si presenti unita ‐ afferma Gabriele Buia, Presidente Ance ‐ E la Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni promossa da Tecniche Nuove e SAIE va esattamente in questa direzione. Per ripartire e guardare al futuro servono riforme coraggiose in grado di creare occupazione e benessere sociale. Le costruzioni erano già martoriate da una crisi profonda e i primi segnali positivi che avevamo avuto nel mercato privato ora rischiano di venire meno. Per questo dobbiamo intervenire rapidamente, a partire dalla PA, primo committente delle imprese di costruzione, che deve alle aziende ben 6 mld di euro. E poi è necessario semplificare: servono poche regole, semplici e chiare, e bisogna fare in fretta per immettere liquidità immediata nel sistema e aiutare le imprese nella ripartenza. Dobbiamo adottare un Piano Marshall per l’Italia. Che vuol dire risorse pubbliche immediatamente spendibili per opere pubbliche diffuse sul territorio e incentivi indispensabili per rilanciare il mercato privato che ha bisogno di fiducia”.

“Dopo un decennio di segno negativo, negli ultimi anni il settore delle costruzioni aveva finalmente registrato un leggero segno positivo -commenta Federica Brancaccio, Presidente Federcostruzioni- Con il lockdown, però, la situazione si è nuovamente invertita, mettendo in difficoltà migliaia di imprese sul fronte della liquidità. Per quanto riguarda il futuro, certamente ci sarà un cambiamento epocale nel modo di lavorare, con la digitalizzazione che diventerà centrale, ma anche nel modo d’immaginare i luoghi dell’abitare, come lo sviluppo e la gestione delle città. E’ fondamentale che il Governo ascolti le esigenze del settore, grazie anche ai suggerimenti inseriti nella Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni, e metta in campo un grande piano strategico che faccia ripartire la filiera ma che non punti sul “debito”. È necessario attivare una serie di misure che tutta la filiera chiedeva da anni, come lo snellimento burocratico, l’aggiornamento normativo e un rapporto più paritetico fra imprenditori e pubblica amministrazione. Dopo un evento di tale portata si deve innestare in tutti quella leva del cambiamento che chiediamo da anni. L’Italia è ferma, sono anni che non riesce a guardare al proprio futuro.”

“Federcomated, oltre a essere fornitori dei costruttori e degli artigiani, rappresentiamo il cuore della filiera delle costruzioni, che sta attraversando un momento di difficoltà - dichiara Giuseppe Freri, Presidente Federcomated, Federazione Nazionale Commercianti Materiali Edili - Ringrazio SAIE e le parti coinvolte perché con questa iniziativa ritroviamo quell’unità che è mancata nella gestione della crisi da parte del settore. Il valore del 22% del Pil che esprime il comparto dell’edilizia meritava una voce unica e forte, in grado di portare a casa dei risultati diversi rispetto a quelli di oggi. Dobbiamo ripartire e dobbiamo avere liquidità sui nostri conti correnti. Ed è necessario e urgente che la Pubblica Amministrazione paghi i costruttori affinché possano onorare i loro impegni verso i distributori di materiali edili: a marzo, a livello nazionale, abbiamo avuto insoluti per il 25% e prevediamo diventi il 40% per aprile e il 60% a maggio. Fare presto è d’obbligo.”

“La fine del lockdown non deve darci l’illusione che stiamo ripartendo esattamente come prima – afferma Gabriele Scicolone, Presidente Oice, Associazione organizzazioni italiane di ingegneria - Bisognerà vedere come riapriamo i cantieri e con quali misure di sicurezza; un elemento che avrà un forte impatto sulla capacità di essere competitivi nei mesi che seguiranno. In questo momento è necessario che le misure a sostegno della liquidità vengano mantenute, che la cassa integrazione venga estesa e che si istituisca un tavolo della filiera che faccia tabula rasa e disegni il processo virtuoso col quale vogliamo pensare un’opera e portarla a compimento, dando delle tempistiche certe alle varie fasi del processo di approvazione. Bisogna, in altre parole, pensare anche al tema della burocrazia, che soffoca il nostro settore, senza complicare ulteriormente le regole ma dando finalmente certezze e semplificazione ad una filiera che ha un immenso potenziale non ancora espresso.”

“Liquidità, semplificazione, investimenti, riqualificazione e messa in sicurezza. Da qui deve ripartire l’azione di governo per rilanciare la filiera delle costruzioni -aggiunge Maurizio Savoncelli, Presidente Consiglio Nazionale Geometri-  Proprio in questi giorni stiamo chiedendo infatti a tutte le stazioni appaltanti e ai soggetti che possono creare risorse immediate, come i tribunali, di liquidare le parcelle. In tema di opere pubbliche, si parla molto del modello Genova per il ponte sul Polcevera, realizzato in poco più di un anno. Questo modus operandi non può essere riservato solo alle emergenze, ma deve diventare prassi, risolvendo le questioni che rallentano le tempistiche. Legato a doppio filo alle tematiche dei tempi e delle certezze c’è anche il tema del risparmio privato e della mancanza di investimenti. I provvedimenti per avviare gli investimenti esistono già ma sono fermi, per questo chiediamo lo sblocco della riforma del dpr 380 e del regolamento degli appalti su cui abbiamo lavorato per anni. Bisogna, infine, puntare sulla riqualificazione, lavorando sulla salubrità degli ambienti esistenti e in via di costruzione e valorizzando borghi e campagne il cui spopolamento può essere evitato grazie al nuovo modello di città diffusa”.

Report OICE sull’engineering italiana all’estero

Report OICE sull’engineering italiana all’estero

L’engineering italiana che va oltre confine cresce di quasi il 37% nel 2014, con un’incidenza del 23,7% sulla produzione complessiva (era il 16,3% nel 2013), anche se i ricavi si riducono del 6%.La crescita del portafoglio ordini delle società di ingegneria, soprattutto nel settore dei trasporti, è elemento molto positivo che dimostra la capacità di aggregazione e di investimento delle società. Il mercato estero ormai rappresenta lo sbocco essenziale per cogliere maggiori e migliori opportunità rispetto al mercato nazionale che, per diverse ragioni, è in grande sofferenza.

Sono questi i dati di fondo che emergono dal “PRIMO RAPPORTO SULLA PRESENZA DELLE SOCIE DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA ALL’ESTERO” elaborato dall’OICE in collaborazione con l'Università degli Studi di Bergamo e presentato oggi a Roma presso la sede dell’ICE alla presenza di unafolta rappresentanza di ambasciatori di Stati esteri, di vertici di Ministeri e di altre Amministrazioni, oltre che di esponenti del mondo politico, imprenditoriale e bancario.

Dal Rapporto - spiega Alfredo Ingletti, Vice Presidente OICE per l’Internazionalizzazione - si evince che la presenza delle società di ingegneria e architettura all’estero, quindi, si va consolidando seppure con le difficoltà che società di dimensioni organizzative come quelle italiane trovano nel confronto con i colossi stranieri che operano sui mercati internazionali. Il raffronto tra le dimensioni, sia di fatturato che di addetti, delle nostre aziende con quelle estere è quasi impietoso, tuttavia strategie intelligenti e capacità manageriali e progettuali italiane apprezzate in vaste aree del mondo hanno permesso di conquistare spazi interessanti in molti mercati internazionali.”

Tutto ciò, però, non basta: “Si rendono sempre più necessari - aggiunge Ingletti - modelli organizzativi più evoluti e processi di aggregazione che consentano anche a società di dimensioni ridotte di farsi valere all’estero. Una buona organizzazione, infatti, può compensare un deficit dimensionale. Non necessariamente essere grandi significa essere efficienti ed efficaci.”

Per il Presidente dell’OICE, Patrizia Lotti, “l’ottimo studio realizzato con la collaborazione dell’Università di Bergamo dimostra che il percorso di internazionalizzazione delle società di ingegneria e di architettura che l’Associazione ha promosso ormai da dieci anni e che con forza e determinazione sta portando avanti con il supporto del MISE e dell’ICE, rappresenta l’unica strada per superare le difficoltà che incontriamo ogni giorno in Italia e per fare crescere le nostre società.”

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