Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, assegnati 853,81 milioni di euro

Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, assegnati 853,81 milioni di euro

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto che assegna fondi pari ad 853,81 milioni di euro per la riqualificazione urbana di Regioni, Città  Metropolitane e grandi Comuni.

Questi potranno dunque presentare, entro marzo 2021, progetti per riqualificare ed incrementare il patrimonio residenziale, rigenerare il tessuto socio-economico, incrementare la sicurezza urbana e rifunzionalizzare gli spazi e gli immobili pubblici. Tutte queste attività hanno lo scopo di migliorare l'aggregazione sociale e la qualità della vita dei cittadini.
A tale bando posso dunque partecipare Regioni, Città Metropolitane, Comuni capoluogo di provincia, la Città di Aosta e i Comuni con più di 60.000 abitanti. Sono escluse dal bando la Regione Trentino Alto Adige e le province autonome di Trento e Bolzano, con i relativi Comuni.
Per ogni proposta ammessa al programma è riconosciuto un contributo massimo di 15 milioni euro e per ogni soggetto proponente è posto un numero di proposte presentabili pari a 3.

Il bando finanzia dunque:
• interventi di rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici non utilizzati, dismessi e degradati, anche destinati a usi temporanei;
• interventi per incrementare l'accessibilità e la sicurezza degli edifici che degli spazi, le dotazioni territoriale e i servizi di prossimità;
• interventi di riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica, incrementando gli alloggi di edilizia residenziale sociale, compresi la realizzazione e l’acquisto di alloggi da utilizzare a rotazione per le assegnazioni temporanee;
• interventi di completamento dei lavori su immobili già in passato soggetti a finanziamento pubblico;
• interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica;
• interventi di nuova costruzione, che possono essere ammessi a finanziamento solo in maniera residuale e per specifiche operazioni di densificazione;
• interventi di auto-recupero;
• interventi coerenti con quelli del Programma integrato di edilizia residenziale sociale;
• interventi di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dai sismi 2016-2017.

Sono finanziate anche le spese tecniche relative alle fasi di progettazione, di verifica, validazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, collaudo, relative alla realizzazione dell’intervento oggetto della proposta e previste nel quadro economico; e le spese relative agli imprevisti per un massimo del 10 % del costo totale dei lavori.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Smart city: Ravenna, nuova vita "digitale" per la Darsena

Smart city: Ravenna, nuova vita "digitale" per la Darsena

Rigenerare in chiave digitale la Darsena di Ravenna con la realizzazione di una grande piattaforma tecnologica per gestire dati su traffico, inquinamento ambientale e consumi energetici di lampioni, edifici e singole abitazioni. È questo l’obiettivo del progetto DARE[1], con cui il Comune di Ravenna ha ottenuto uno dei finanziamenti più alti (oltre 5 milioni di euro) al 4° bando europeo “Urban Innovative Action”, classificandosi tra le prime 20 città su 176 totali.

ENEA lavorerà a fianco del Comune di Ravenna per la progettazione della prima infrastruttura digitale della città nell’area portuale-industriale, interessata da profondi processi di dismissione, dove attualmente vivono circa 20mila persone. Saranno realizzati  interventi di rigenerazione ambientale, abitativa e turistica seguendo tre grandi linee di azione: la creazione di un ambiente digitale che servirà a gestire i dati provenienti da una rete capillare di sensori sul territorio; l’innovazione del ruolo della PA, che dovrà mettere a sistema politiche pubbliche, opportunità di impresa e bisogni dei cittadini; la diffusione di una cultura digitale, sempre più connessa a turismo, lavoro, salute, sicurezza e vivibilità del territorio.

“Per questo progetto utilizzeremo un approccio di tipo collaborativo, su cui di fatto si basa tutta l’infrastruttura tecnologica. I cittadini saranno coinvolti tramite vari strumenti, come il portale, le app, i totem informativi, le panchine interattive, ma anche eventi e laboratori, per instaurare un dialogo diretto e costante con l’amministrazione comunale; questa interazione permetterà di offrire nuovi servizi al cittadino e di progettare interventi condivisi di rigenerazione urbana, per rendere l’area della Darsena attrattiva per residenti, turisti e investitori. I cittadini, quindi, non saranno solo i destinatari ma gli artefici della rinascita del loro territorio. E, una a volta raggiunto questo obiettivo, lavoreremo per rendere queste strategie di rigenerazione urbana un modello estendibile a tutta Ravenna e un esempio replicabile in altre città europee”, spiega Paola Clerici Maestosi, ricercatrice della Divisione Smart Energy e responsabile del progetto per ENEA.

Oltre a ENEA e Comune di Ravenna, partecipano al progetto DARE Cineca, Chia Lab srl, Alma mater studiorum – Università di Bologna, European Crowdfunding Network AISBL, Studiomapp srl, CIFLA -Fondazione Flaminia Innovation Center, BiPart Impresa sociale srl, CNA, CertiMaC Soc. Cons. a r.l. e Legacoop Romagna.

 

 

Fonte Enea