Da ENEA e Cnr una tecnologia del "suono" per rilevare danni da umidità

Danni da umidità
Valutare preventivamente i danni causati da infiltrazioni d'acqua su opere d'arte e siti archeologici attraverso il "suono". È questo il compito di un innovativo dispositivo diagnostico a cui stanno lavorando ENEA (coordinatore) e Cnr nell'ambito del progetto ReMEDIA, finanziato anche dalla Regione Lazio per trasformare il prototipo in prodotto com...
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Umidità, macchie e muffe sui muri. Come eliminare la condensa.

Umidità, macchie e muffe sui muri. Come eliminare la condensa.

Per eliminare la condensa bisogna prima capire che cosa è e come si forma.

La sensazione di freddo che si avverte dipende in larga misura dalla temperatura dell’aria, ma anche dall’umidita’ dei muri, dei pavimenti e dei soffitti che ci circondano.
La temperatura che si avverte e’ la Temperatura Operante, ma per avere la sensazione di tepore occorre che anche le pareti, i soffitti ed il pavimento non siano freddi.
Per dare un’idea 1 mc di aria satura, a livello del mare contiene 4 grami di acqua a 0°, quasi 10 grammi a 10°, 18 grammi a 20°, 32 grammi a 30°, 55 grammi a 40° e quasi 95 grammi a 50°.
In pratica si puo’ dire che l’acqua presente nell’aria rimane vapore sino a che la sua quantita’ resta nei limiti previsti per quel livello di umidita’, quando la supera, si deposita sulla superficie più fredda; come quando si prende la bottiglia dell’acqua dal frigorifero.

A creare l'aria umidca contribuiscono vari fattori, quali, la presenza di esseri viventi persone, animali e piante oltre alla produzione di vapore dalla normale attivita’ connessa alla vita quotidiana, come la cottura di cibi (con cappe filtranti), uso di bagni e docce etc.
Si puo’ infatti quantificare la produzione di oltre 10 litri di acqua al giorno immessa nell’aria di un’abitazione.
Oltre a quanto sopra contribuiscono anche altri fattori alla formazione di condensa come per esempio le moderne tecniche costruttive che riducono molto la fase di traspirazione di muri, intonaci, soffitti, solette e piastrelle. A questo si aggiunga l’effetto coibentante dei materiali isolanti utilizzati che, se da una parte sono utili per evitare l’ingresso del freddo dall’altra non consentono un adeguato scambio dell'aria con l’esterno. Le gocce di condensa che si formano sui vetri sono un segnale che il problema c’è e occorre porvi rimedio.

RIMEDI AL PROBLEMA DELLA CONDENSA
Evidentemente se un ambiente risulta umido occorre ridurre la fonte di umidità. Ma fondamentale è : creare il ricambio dell'aria o far sfogare fuori l'aria satura e con CO2.

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La soluzione ai problemi di umidità di risalita

La soluzione ai problemi di umidità di risalita

L’azienda Wall&Wall, con la soluzione Biodry permette di risolvere definitivamente il problema dell’umidità capillare di risalita. L’umidità capillare è un fenomeno che deteriora e logora molti edifici le cui mura so- no a contatto con il terreno. Il problema si manifesta con muri umidi al tatto, distacco della pittura e dell’in- tonaco, efflorescenze saline bianche, muffe nere, odore di muffa negli ambienti. Tutto questo, oltre ad essere sgra- devole dal punto di vista estetico, costituisce un reale fattore di rischio per tuttigli edifici. Risolvere il problema con metodi tradizionali è possibile, tuttavia si tratta essenzialmente di soluzioni temporanee e che prevedo- no interventi murari talvolta anche importanti, fattore che può costitui- re un pericolo concreto per la salvaguardia, per esempio, di pareti affrescate o di intonaci particolari.
Il team di Biodry, composto da professionisti specializzati nel settore dell’umidità capillare di risalita, ha messo a punto una tecnologia in grado di risolvere il problema definitivamente e in modo assolutamente naturale. La funzione dell’apparecchio Biodry infatti è quella di inver- tire solo ed esclusivamente la dire- zione delle molecole d’acqua presenti nei muri senza creare scom- pensi biologici a nessuna forma di vita. La caratteristica fondamentale di questo sistema è che non preve- de alcun tipo di intervento murario, garantendo così il pieno e totale rispetto delle caratteristiche originali dell’edificio trattato. Inoltre Biodry è un sistema passivo e quindi non alimentato da fonti tradizionali di energia. Tutte queste caratteristiche fanno di Biodry un sistema sicuro ed ecologico per il trattamento dell’umidità capillare di risalita e che consente anche un notevole risparmio in termini di tempo e di energia. I successi di Biodry sono documentabili con molti esempi. Quel- lo che segue è quello che meglio descrive le sue potenzialità. Nel dicembre 2009 il team Biodry, con la direzione dell’In- gegnere de Bellis, ha installato un dispositivo nella Chiesa di Sant’Antonio da Padova a Nardò (LE).
Dal monitoraggio eseguito lo scorso 29 giugno alla presenza di molti addetti ai lavori è emerso che l’umidità presente nell’edificio si è notevolmente ridotta. Infatti, i prelievi effettuati evidenziano che l’altezza media dell’umidità di risalita è di 200 cm contro i 300 cm al momento dell’installazione e la percentuale di umidità è scesa dal 9 al 6%. Lo stesso parroco, Don Fernando, si è detto assolutamente soddisfatto del risultato fin qui ottenuto, dichiarando che anche l’odore di muffa, prima molto pungente, è scomparso, insieme alle macchie sui pilastri. Il risultato, sostiene sempre il committente, risulta positivo al punto che il calo di umidità è percepibile anche viven- do l’ambiente. Prima dell’installazione, infatti, era quasi normale per lui mettere ad asciugare la tonaca all’aria prima della funzione perché bagnata a causa dell’umidità. L’applicazione di Biodry, quindi, incide positivamente non solo sulle strutture ma anche sulla qualità della vita di quanti le abitano e le frequentano.