La risalita capillare nei muri

La risalita capillare
1. L'acqua risale nei muri nonostante la forza di gravitàLe cause primarie sono cinque: La corrente elettrica continua verticale (flusso di elettroni) che riscontriamo in tutti i muri umidi, la corrente elettrochimica orizzontale, attiva tra intonaco e interno muro, la tensione superficiale dell'acqua, il principio del vaso capillare e gli errori c...
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Come eliminare la Muffa in casa?

Come eliminare la Muffa in casa?

La presenza della muffa sui muri nelle nostre case è dovuta a vari fattori, quali la scarsa ventilazione, eccessiva umidità, insufficiente isolamento termico, mancata esposizione alla luce solare e inadeguata manutenzione.

Principalmente a causa dell'umidità, tendono a manifestarsi sulle parete quelle che definiamo "muffe", in particolare nei periodi invernali quando l’umidità raggiunge percentuali elevate a causa della marcata differenza di temperatura tra interno ed esterno; questa differenza genera punti di condensa causando la formazione di goccioline di acqua sulle murature. Inoltre, la presenza di ponti termici aumenta ancora di più il fenomeno.

Ma faciamo un passo indietro... Cos'è la muffa?
La muffa possiamo definirla come un agglomerato di miceli il cui aspetto e colore variano in relazione alla tipologia di spore coinvolte e alle condizioni ambientali in cui avviene tale proliferazione.
La sua formazione la si può ricondurre alla migrazione di minuscole spore prodotte da funghi che, trasportate dall’aria principalmente in estate e in autunno, si depositano sulle superfici di ambienti per loro “ospitali”, caratterizzati da umidità in eccesso e scarsa ventilazione.
Da qui, le spore germinano dando il via ad un processo di moltiplicazione attraverso la formazioni di puntini scuri all'inizio che ben presto si trasformano i vere e proprie macchie scure e spugnose, dette miceli.

Abbiamo quindi definito che la principale causa della formazione di queste "macchie" è l'umidità. Esistono diverse tipologie di umidità, ognuna delle quali genera la formazione di muffa sui muri in modo differente. In particolare:

- Umidità da infiltrazione: può essere di diversi tipi e può essere causata dalla presenza di acqua nel terreno a contatto con le murature esterne. Le cause che provacano questo tipo di umidità riguardano il contatto diretto dei piani seminterrati, non adeguatamente impermeabilizzati, con terreno contenente acqua, l’esposizione alla pioggia degli edifici posti a piano terra, eventuali rotture o perdite di condotte idrauliche che agiscono negativamente sulle pareti. Il fenomeno si manifesta con la presenza di macchie scure sui muri dei piani interrati, con conseguente formazione di muffa ed evidenti danni alle pareti, o sollevamenti, ossidazioni e zone opache sulla pavimentazione.

- Umidità di risalita: sfrutta la natura porosa dei comuni materiali da costruzione per risalire dal terreno, trasportandone i sali e depositandoli sulle pareti dell’abitazione. Le cause di questo fenomeno sono in particolare le modalità di costruzione dell’edifico (senza la posa di un adeguato strato impermeabilizzante nel solaio contro terra) e abitazioni non ventilate al piano terreno. Questo tipo di umidità si manifesta mediante la formazione di muffa sull’intonaco e distacco dello stesso, minacciando la stabilità dell’edificio e generando problemi per la salute e danni economici dovuti alla dispersione di calore.

- Umidità da condensa: deriva dalla condensazione del vapore acqueo dovuta a uno scarso isolamento termico  o alla presenza di ponti termici e si manifesta in modo stagionale interessando nei mesi invernali muri e locali fuori terra, in particolare angoli alti o bassi e pavimentazioni; mentre nei mesi estivi è possibile individuare gli effetti del fenomeno nelle pavimentazioni dei locali contro terra prive di isolamento termico.

Effetti dell'umidità...
Questo fenomeno può causare un deterioramento delle finiture dell’edificio, colpendo intonaci, arredi e tutto ciò che è presente all’interno degli ambienti confinati, e minacciare la salute degli inquilini con il manifestarsi di irritazioni agli occhi e alla pelle, patologie allergiche alle vie respiratorie con conseguenti sintomi di asma e bronchiti croniche, o peggioramento dello stato di salute di persone già affette da determinate malattie specifiche.

Soluzioni per combattere la muffa
In base al grado di criticità del fenomeno, si possono applicare rimedi naturali in presenza di piccole manifestazioni mentre in situazioni più estese  è consigliato l’acquisto di prodotti specifici o l’intervento di ditte specializzate.

Per l’umidità da infiltrazione è necessario, per prima cosa, richiedere l’intervento di professionisti che saneranno i danni riscontrati.
Opportuno è infatti scegliere materiali resistenti e posare adeguatamente gli isolanti durante le fasi di realizzazione o ristrutturazione dell’edificio.

Se poi i problemi di infiltrazione interessano il piano terra, è possibile evitare l’attacco di muffe realizzando un vespaio dotato di intercapedini vuote permettendo la corretta areazione del pavimento.

Per l’umidità di risalita, una situazione critica vuol dire che va a compromettere la stabilità dell’edificio; infatti si consiglia il tempestivo intervento di professionisti che possano mettere in atto la soluzione più adeguata.

Si può realizzare una barriera chimica generata mediante iniezione nel muro di miscele chimiche che formano uno strato protettivo che rappresenta una vera e propria barriera contro l’acqua, ostacolandone la risalita e proteggendo i muri.

Un'altra soluzione potrebbe essere quella di intervenire con l’elettrosmosi, mediante cioè l’inserimento di due o più elettrodi all’interno della muratura, permette di applicare un campo magnetico opposto rispetto a quello naturale imponendo la migrazione dell’acqua infiltrata verso il polo negativo; generando, quindi l’attrazione verso il terreno e l’allontanamento dalla muratura.

Infine è possibile applicare un vespaio areato, realizzando un’intercapedine orizzontale disposta in corrispondenza delle fondazioni così da bloccare la risalita di umidità e al tempo stesso ridurre lo sbalzo termico.

Per intervenire sull'umidità di condensa, è importante realizzare un adeguato cappotto termico per arginare la dispersione di calore ed eliminare i ponti termici. Inoltre, si può intervenire con metodi meno invasivi utilizzando intonaci macroporosi, tinteggiature impermeabili al vapore, in grado di proteggere e risanare i muri con eccesso di umidità, o incrementare la ventilazione d’aria mediante installazione di un impianto di ventilazione forzata o di deumidificazione.

 

A cura di Geom. Lucia Coviello - Edilsocialnetwork

Contro l’umidità di risalita: idrorepellente Dws 1000

Contro l’umidità di risalita: idrorepellente Dws 1000

Pietra in tufo trattata con Dws 1000: alla scoperta dello speciale prodotto idrorepellente utilizzato per fare deumidificazioni mediante iniezione contro l’umidità di risalita (umidità ascendente). Usato ininterrottamente da 41 anni (praticamente dall’apertura dell’azienda) Dws 1000 è stato sottoposto a un costante processo di sviluppo e miglioramento: in passato veniva diluito in solvente mentre dal 1994, attraverso il cambio della sua composizione con micro emulsione e tensioattivi, è diventato l’eccezionale idrorepellente che è oggi (inodore, ininfiammabile, che non altera assolutamente il colore).

Contro l’umidità di risalita: la prova con il tufo

Le capacità di Dws 1000 si possono osservare nel filmato che vi riproponiamo qui di seguito, in cui viene versata dell’acqua sulla pietra in tufo precedentemente trattata. Si evince come il tufo, grazie a Dws 1000, non accolga più l’acqua bensì la respinga, pur mantenendo la superficie polverosa. Ciò dimostra che Dws 1000 non crea pellicola. Una volta trattato con l’idrorepellente, il tufo, materiale di per sé fortemente assorbente, diventa resistente all’acqua. La stessa azione di idrorepellenza il Dws 1000 la esercita nei confronti dell’umidità di risalita, che si genera sui muri degli edifici privi di adeguata impermeabilizzazione. Ed è in quei muri umidi che il Dws viene iniettato, risolvendo il problema definitivamente.

Contro l’umidità di risalita: Dws 1000



Dws 1000 è disponibile in due versioni e viene utilizzato per:
- Deumidificazioni di monumenti
- Deumidificazioni pareti
- Deumidificazioni pavimenti
- Deumidificazioni materiali in pietra
- Deumidificazioni materiali edili
- Deumidificazione dei muri di qualsiasi struttura colpita da umidità di risalita

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Combattere l’umidità di risalita capillare con IGLU’®

Combattere l’umidità di risalita capillare con IGLU’®

Iglu’® è il prodotto leader di mercato, creato e brevettato allo scopo di realizzare vuoti sanitari, intercapedini aerate, vespai ventilati, pavimenti aerati e tetti ventilati nella costruzione e ristrutturazione di edifici civili e industriali.

Il vespaio aerato, realizzato con Iglu’®, è un’efficace soluzione al problema dell’umidità di risalita sulla pavimentazione, in quanto la ventilazione dell’intercapedine posta sotto il pavimento lo asciuga naturalmente. Grazie al vespaio si permette all’edificio di respirare, eliminando costantemente l’umidità: tecnica nata già al tempo degli antichi romani.
Per garantire un’adeguata ventilazione è necessario, sia per ristrutturazioni che per edifici nuovi, collegare l’intercapedine d’aria presente nel vespaio all’ambiente esterno tramite semplici tubi.
Infatti, per ottenere un naturale "effetto camino" occorre posizionare i fori di entrata sul lato nord, ad altezza di poco superiore al terreno, e quelli di uscita sul lato sud, alla quota più elevata (preferibilmente fino al tetto), avendo cura di  collegare tra loro i diversi vani del reticolo di fondazione in modo che l’intero vespaio sia intercomunicante. Le canalizzazioni poste all'interno della parete esposta a sud surriscaldandosi provocheranno un moto ascensionale aspirando l'aria del vespaio.

Il vespaio aerato realizzato con Iglu’® rappresenta il rimedio efficace, rapido ed economico che consente la dispersione in atmosfera del pericoloso gas Radon (se presente) e dell’umidità a tutto vantaggio della nostra salute.

 

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Misura intuitiva dei parametri ambientali: il nuovo strumento testo 440 combina massima versatilità e facilità di utilizzo

Misura intuitiva dei parametri ambientali: il nuovo strumento testo 440 combina massima versatilità e facilità di utilizzo

Per il suo 60° anniversario, Testo lancia sul mercato un nuovo strumento per la misura dei parametri ambientali. Il nuovo testo 440 è uno strumento multifunzione compatto, con menù di misura facili da usare e sonde senza fili.

Nella sua veste di leader incontrastato sul mercato delle soluzioni di misura portatili e fisse, Testo può vantare un’esperienza decennale nello sviluppo di prodotti innovativi. Le soluzioni Testo per misurare le condizioni ambientali e i parametri di ventilazione vengono utilizzate ovunque ci sia bisogno di un clima interno gradevole e di impianti di ventilazione regolati in modo ottimale: sia negli uffici che nelle abitazioni, sia nei laboratori che nei capannoni di produzione industriali.

Grazie al nuovo strumento multifunzione testo 440, oggi Testo consolida ulteriormente la sua posizione in questo segmento. La novità appena lanciata sul mercato è un prodotto innovativo, davvero semplice da utilizzare, ad altissima precisione e con una ricca selezione di sonde, anche senza fili.

Menù di misura intuitivi
La misura dei parametri climatici e ambientali avviene sulla base di procedure e/o norme standard. Per facilitare il lavoro quotidiano agli utenti, nello strumento testo 440 sono già stati archiviati menù chiari e intuitivi per le seguenti misure: portata volumetrica nel condotto di ventilazione e nella presa d’uscita dell’aria, fattore k, grado di turbolenza secondo la norma EN ISO 7730/ASHREA 55, potenza refrigerante/termica, formazione di muffa e misure a lungo termine (registrazione dei valori di misura a determinati intervalli di tempo).

Più applicazioni con meno strumenti
Le sonde testo 440 sono disponibili per i seguenti parametri: portata, temperatura, umidità, grado di turbolenza, CO2, CO e illuminamento. In questo caso il cliente può scegliere tra modelli con o senza fili. Le sonde senza fili Bluetooth® garantiscono una maggiore libertà di movimento durante la misura e consentono di occupare meno spazio nella valigetta di trasporto. L’impugnatura portasonda può inoltre essere utilizzata in modo universale per tutti i modelli di sonde e inserti. In un batter d’occhio diventa così possibile passare dalla misura della qualità dell'aria ambiente alla misura della portata volumetrica nella bocchetta d’uscita.

Chiaro, affidabile e sicuro
L’ampio display dello strumento testo 440 è in grado di visualizzare parallelamente fino a 3 valori di misura. Inoltre permette una facile configurazione delle misure così come una chiara visualizzazione dei risultati. La memoria interna dello strumento è in grado di contenere fino a 7500 protocolli di misura. Questi ultimi possono essere esportati in formato Excel attraverso un’interfaccia USB. Con gli accessori opzionali è anche disponibile una stampante per la stampa diretta sul posto.

Kit e varianti
Lo strumento testo 440 è disponibile in due diverse varianti. Il modello testo 440 dP, tecnicamente identico alla variante base, integra al suo interno un sensore della pressione differenziale supplementare. Lo strumento può così essere utilizzato per misurare in prossimità di filtri o per misure con tubo Pitot e fattore k. Per le applicazioni principali (tra cui condotto di ventilazione, presa d’uscita dell’aria, qualità dell’aria ambiente e misure climatiche nei laboratori) sono disponibili kit preconfezionati composti da strumento di misura, sonde e accessori.

Lo strumento per la misura dei parametri ambientali testo 440/testo 440 dP così come i kit preconfezionati sono disponibili nei negozi specializzati o direttamente presso Testo: www.testo.it

 

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Muri umidi portanti, affetti da patologia per risalita capillare

Muri umidi portanti, affetti da patologia per risalita capillare

Quali sono le garanzie e le responsabilità legali

La maggior parte dei tecnici progettisti e delle imprese edili, quando progettano e affrontano un risanamento di murature umide, non pensano che la quasi totalità dei muri umidi sono anche portanti.
Esistono diversi studi e pubblicazioni che dimostrano comportamenti statici e dinamici anomali dei muri umidi rispetto a quelli asciutti.
Per questo motivo, quando si interviene su un muro umido dichiarando di risanarlo, ci si assume una responsabilità che investe anche l‘aspetto statico del muro. E questo porta ad assoggettare l’intervento ad una garanzia decennale.

Gli intonaci deumidificanti.
In Italia circa il 92% del fatturato speso per “risanare” i muri umidi è determinato dagli intonaci deumidificanti. Se questi sono applicati su muri portanti, con l’impegno di risanarli, scatta la garanzia decennale. Normalmente gli intonaci, secondo il Codice Civile, risentono invece della garanzia biennale.

Sistemi di consolidamento strutturale su muri umidi.
Le superfici umide potrebbero impedire o limitare l’adesione dei materiali collanti (sintetici o minerali) usati in alcuni sistemi di consolidamento strutturale. Anche in questo caso, numerose recenti esperienze eseguite su murature consolidate con i più moderni sistemi di consolidamento (es. FRP) dimostrano come l’adesione tra matrice e muratura sia pressoché impossibile in caso di muro umido.
I Sali che cristallizzano in superficie in modo discontinuo (fenomeno dovuto alle variazioni climatiche stagionali) possono provocare distacchi dei sistemi di consolidamento applicati sulle superfici delle murature.

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Le case in Europa? Piccole e fredde!

Le case in Europa? Piccole e fredde!

L'Europa vive al freddo


Le case in Europa? Piccole e fredde!
Questa è la situazione emersa dai nuovi dati pubblicati da Eurostat riguardanti il 2019.
Emerge una situazione molto critica: infatti il 17% della popolazione dell'Unione Europea vive in una casa sovraffollata e molti non hanno abbastanza soldi per riscaldare a sufficienza la propria abitazione.

In seguito a una ricerca fatta a livello europeo, l'ufficio statistico dell’Unione Europea, Eurostat, ha pubblicato un Rapporto che studia la situazione dell’edilizia abitativa nel Vecchio Continente nel 2019, non tenendo conto dell'impatto della crisi COVID-19.

La qualità dell’abitare viene influenzata da vari fattori quali le dimensioni dell'abitazione, il tipo e la qualità degli alloggi e se si è proprietari o in affitto dell'immobile. La pubblicazione, infatti, è organizzata in tre capitoli, che evidenziano appunto:

- il Come viviamo: questo capitolo propone statistiche sulle dimensioni (villetta o appartamento) e sulla qualità delle abitazioni (casa di proprietà o in affitto) e sull’impatto ambientale.

- il Costo delle abitazioni: questa sezione evidenzia dati sul cambiamento dei prezzi delle case e degli affitti nell’ultimo decennio, mostrando anche la convenienza di un alloggio sia in città che nelle zone rurali. Nel periodo tra il 2010 e il 2019 c’è stato un aumento degli affitti del 13%, pari a quello dell’inflazione, mentre i prezzi delle case in vendita sono aumentati del 19%, con alcune eccezioni tipo l’Italia in cui sono diminuiti del 17%.

- le Costruzioni: questo capitolo esamina l’evoluzione nell’ultimo decennio del settore delle costruzioni, considerando le aree più edificate in Europa. Nel 2019 il comparto ha contato per il 5,5% del PIL, valore in media con il periodo 2010-2019.

Freddo e scarca impermeabilizzazione
Le caratteristiche dell’abitazione, come ad esempio la capacità di mantenere la casa calda, la mancanza di servizi igienici o le infiltrazioni dal tetto, influiscono sulla qualità e sul comfort di vita di chi le abita.

Nel 2019 il 6,9% della popolazione dell'UE ha dichiarato di non aver avuto la possibilità di riscaldare a sufficienza la casa. I paesi con le percentuali più alte sono Bulgaria, Lituania, Cipro e Portogallo mentre le percentuali più basse le riscontriamo in Austria, Finlandia e Svezia; l'Italia è sopra la media con una percentuale dell'11,1%.

Inoltre, circa l'1,6 % della popolazione non dispone di servizi igienici, doccia o vasca da bagno, con percentuali elevate in Romania, seguita da Lituania, Lettonia e Bulgaria.

Per quanto riguarda le perdite del tetto, il problema è stato registrato dal 12,7% della popolazione dell’UE con percentuali più elevate a Cipro, in Portogallo e in Ungheria.

Case troppo piene
I dati evidenziano che il 17,2% della popolazione viveva in una casa sovraffollata, percentuale scesa rispetto al 2010.
Nel 2019, i paesi con tassi di sovraffollamento elevati sono Romania, Lettonia e Bulgaria, mentre i valori più bassi a Cipro, Irlanda e Malta.

Al contrario, il 33% dei cittadini europei vive in una casa troppo grande per le esigenze dei suoi abitanti; stiamo parlando di persone anziane o coppie che rimangono in casa dopo che i figli sono cresciuti e se ne sono andati. In questo caso le percentuali maggiori si registrano a Malta, Cipro e Irlanda, e le più basse in Romania, Lettonia e Grecia.

Riguardo la situazione in Italia, i dati sul sovraffollamento evidenziano una maggiore eterogeneità, in particolare nelle regioni del Centro si registrano i peggioramenti più accentuati.
Il miglioramento rispetto ai problemi strutturali o di umidità è influenzato dalle categorie sociali e dalla tipologia di insediamento: uomini e donne, tutte le fasce d’età, italiani e stranieri, grandi città, città medie e cinture urbane, zone rurali.
Le differenze, infine, sono ampie a livello regionale e i miglioramenti risultano diffusi ma non generalizzati.

 

A cura di Geom. Lucia Coviello - Edilsocialnetwork

Richiedi un Check Up per il benessere dei tuoi ambienti

Richiedi un Check Up per il benessere dei tuoi ambienti

L’epoca in cui viviamo è un periodo storico difficile e importante per la salute degli esseri umani e dell’ambiente in genere. Lo sviluppo economico non ha avuto, purtroppo, attenzione al rispetto dell’ambiente, creando un aumento dell’inquinamento elevatissimo.

Oggi è possibile prevenire o rimediare gli effetti dannosi dell’inquinamento indoor, cioè all’interno degli ambienti. O quantomeno ridurne l’entità per limitare entro limiti accettabili gli effetti nocivi.

Atena Academy effettua, su richiesta, un’offerta per un Check Up personalizzato, chiamato del BENESSERE, per valutare e conoscere la qualità e il benessere degli ambienti e dell’acqua nei luoghi in cui vivi o lavori.

In particolare, nell'analisi ambientale, sono rilevati e analizzati, per ogni locale, i seguenti parametri:
• PM 1
• PM 2,5
• PM 10
• VOC (composti organici volatili)
• Formaldeide
• Co (monossido di Carbonio)
• Co2 (anidride carbonica)
• Radon
• Inquinamento Elettrico e Magnetico (elettromagnetico)
• Inquinamento da radiofrequenze comprese tra 20 Hz e 6 Gigahertz (comprende anche le frequenze del 5G Italia)

Nell’analisi dell’acqua del rubinetto sono analizzati i seguenti parametri:
• Temperatura
• Conducibilità (EV)
• ORP (potere ossido riducente)
• TDS (totale solidi disciolti)
• Durezza in gradi °f.
• Ph

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Design minimalista. Massimo controllo.

Design minimalista. Massimo controllo.

Testo presenta sul mercato un sistema di monitoraggio appositamente sviluppato per musei e archivi. Il nuovo testo 160 vi permette controllare in modo completo e discreto le condizioni climatiche delle opere esposte o archiviate, ovunque vi troviate.



Esattamente come l’uomo, anche l’opera d’arte ha bisogno del clima giusto per sentirsi a suo agio. Se questo clima non viene garantito durante l’esposizione o la conservazione, la preziosa opera può subire danni e perdere parte del suo valore. I quadri, le sculture o le stampe possono essere danneggiati non solo dall’intensità luminosa, ma anche dalle oscillazioni di temperatura e umidità.

Completi e senza fili: la tecnologia
Il sistema di monitoraggio testo 160 misura, sorveglia e documenta temperatura, umidità, illuminamento, radiazioni UV, concentrazione di CO2 e pressione atmosferica senza interruzioni, con la massima precisione e in modo automatico. Ciò permette di mantenere inalterato il valore dell’opera e, ai responsabili, di rispondere agli obblighi di documentazione.
I data logger trasmettono i valori di misura tramite la rete WiFi direttamente all’archivio online: il Testo Cloud. Da qui possono essere consultati con un PC, tablet o smartphone in qualsiasi luogo in cui è disponibile una connessione internet e senza installare alcun software. Quanto le soglie minime o massime impostate vengono superate, viene immediatamente inviato un allarme via SMS e/o e-mail. Per l’illuminamento è possibile l’invio di un allarme, anche quando la quantità di energia luminosa accumulata in un giorno, una settimana o un mese supera una delle soglie impostate.

Discreti e personalizzabili: il design
I data logger, che sono stati appositamente sviluppati da Testo per essere impiegati nelle sale di esposizione, si presentano con la massima discrezione e senza dare nell’occhio. Grazie alla cover decorativa, si adattano perfettamente in qualsiasi ambiente. Questa copertura, disponibile come opzione, può infatti essere disegnata, ricoperta con adesivi o verniciata. Esattamente come lo richiede lo sfondo con il quale deve mimetizzarsi.

I data logger dispongono di sensori interni e/o esterni. Questi ultimi, grazie alla loro forma e dimensioni, sono la soluzione ideala per tenere sotto controllo piccole vetrine nelle quali, anche per questioni estetiche, non può essere integrato un data logger di tipo tradizionale.

 

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Nuove Smart Probes Testo: misurare in modo intelligente

Nuove Smart Probes Testo: misurare in modo intelligente

Testo ha migliorato alcune caratteristiche delle Smart Probes. Questi innovativi strumenti di misura professionali, in formato tascabile, possono essere usati in modo intuitivo tramite smartphone, per mezzo di una app gratuita, e trasportati in una comoda valigetta salvaspazio. Sono adatti per tutte le principali misure di temperatura, umidità, pressione e velocità dell’aria. Testo offre anche kit speciali a prezzi vantaggiosi per i settori refrigerazione, ventilazione e riscaldamento.
Si tratta di otto strumenti di misura compatti, che possono essere collegati allo smartphone o al tablet via Bluetooth, e comandati in modo comodo e intuitivo tramite app. Nonostante il loro piccolo formato, le Smart Probes sono dotate della tipica tecnologia di misura professionale Testo e sono adatte per tutte le principali misure di temperatura, umidità, pressione e velocità dell’aria.

Maggiore affidabilità
Le nuove Smart Probes testo 115i, testo 605i e testo 549i hanno un segnale Bluetooth esteso fino a 100 metri. Con la sonda telescopica di testo 405i, la portata si estende di 400 mm per le misure nei condotti di ventilazione.

Maggiore flessibilità
La misura in corrispondenza delle bocchette può essere effettuata comodamente con la sonda pieghevole del nuovo testo 605i. Il suo puntale di misura più sottile è ideale per misurare le aperture più piccole, e lo stabile supporto magnetico garantisce un aggancio ancora più sicuro. Il collegamento del nuovo testo 549i è angolato a 45° per un montaggio più facile.

Maggiore precisione
Un laser rosso contrassegna automaticamente il punto di misura del termometro a infrarossi testo 805i, permettendovi di vedere esattamente cosa state misurando – e cosa no. E comunque potete vedere questo contrassegno anche nel report che create con la app testo Smart Probes.

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Vuoi conoscere lo stato di salute di casa tua o dove lavori?

Vuoi conoscere lo stato di salute di casa tua o dove lavori?

Non puoi vivere con la paura verso l'incognito, è giusto essere consapevoli dei rischi per affrontarli in modo adeguato e risolverli


I nostri consulenti di Atena Academy sono a vostra disposizione per un completo check up ambientale e dell’acqua, rilevando i seguenti parametri:

ANALISI AMBIENTALI
• Temperatura e umidità dell’aria
• Umidità dei muri per risalita capillare e/condensa

ANALISI Inquinamento indoor e outdoor per:
• PM 1
• PM 2,5
• PM 10
• CO2
• Formaldeide
• VOC
• Inquinamento elettrico e magnetico da apparati e impianti elettrici
• Inquinamento da radiofrequenza (compreso il 5G)
• Radon
• Indice AQI

ANALISI Acqua del rubinetto:
• Durezza, TDS, Ph, ORP, EV, Temperatura.

RICHIEDI L’OFFERTA PROMOZIONALE PER UN COMPLETO CHECK UP AMBIENTALE A:
https://www.quantumdryup.it/check-up-benessere

ATENA ACADEMY è il settore tecnico di Atena srl
Azienda di ricerca nel campo delle energie naturali, produce dispositivi ad impatto zero che migliorano la qualità della vita aumentando il benessere ambientale e la salubrità della casa.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel (anche whatsapp) 377-2949115

Atena Academy, una presenza sul mercato edile di qualità sempre più conosciuta

Atena Academy, una presenza sul mercato edile di qualità sempre più conosciuta

Nata nel 1999 su iniziativa privata di alcuni tecnici e docenti universitari specializzati nel restauro , con lo scopo di informare e formare sia il pubblico di tecnici sia le imprese dedicate al settore dell’edilizia leggera, nel 2015 ha assunto il nome di Atena Academy.

Atena Academy si occupa di:
Corsi intensivi di aggiornamento professionale per tecnici o/e applicatori, sui temi del restauro e recupero di edifici storici, dell’architettura naturale, della decorazione. Possibilità di ottenere i Crediti Formativi CFP.
Viaggi studio, in Italia e all’estero, per integrare e confrontare le proprie conoscenze ed esperienze professionali. In questi viaggi sono sempre presenti esperti e funzionari di Soprintendenze e organismi locali che illustrano l’architettura del luogo, moderna e storica, e gli eventuali interventi di recupero e restauro.
Stampa di dispense tecniche, manuali e pubblicazioni.
• Momenti di approfondimento e confronto sui temi menzionati, organizzati direttamente o in co-partner con istituzioni e associazioni, attraverso iniziative teorico-pratiche quali Convegni e Seminari.
Assistenza tecnica e diagnostica in abbinamento alle Quantum Technologies di Atena srl, che sono rivolte al benessere degli edifici e delle persone attraverso processi naturali che intervengono su muri umidi, impiantistica idraulica e ambiente.

Dal 2015 ad oggi i tecnici che hanno seguito i nostri corsi in aula e online (dal 2020) sono circa 3.000. Con la collaborazione degli Ordini e dei Collegi sono stati a loro assegnati CFP.
I corsi, in programmazione, da svolgere nei prossimi quattro mesi, sono oltre 20.
I tecnici dello staff di Atena Academy sono specializzati nei controlli diagnostici di muri umidi, nella diagnostica preventiva e nei controlli di qualità ambientale per valutare gli inquinamenti Indoor e Outdoor e controllo della qualità dell’acqua potabile.
Il settore di ricerca collabora con Università per testare nuove attrezzature aggiungendo il plusvalore ricavato da anni di esperienza diretta nei cantieri.

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Dry Up applicazione della tecnologia sulla Cattedrale Santa Maria Assunta e San Gottardo

Dry Up applicazione della tecnologia sulla Cattedrale Santa Maria Assunta e San Gottardo

La cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo è il principale luogo di culto cattolico di Asti, cattedrale dell’omonima diocesi. Con ottantadue metri di lunghezza e ventiquattro di altezza e larghezza è una delle più grandi chiese del Piemonte massima espressione dell’architettura gotica della regione e collocabile fra i maggiori esempi del gotico lombardo apprezzabili nel nord Italia.
L’attuale Cattedrale sorge sul sito di precedenti costruzioni riferibili sia ad una fase paleocristiana (V-VI secolo d.c.), sia ad una facies altomedievale (VII-XI secolo). Un’ulteriore fase costruttiva è riferita al XI-XII secolo.
Le prime fasi costruttive dell’attuale cattedrale (compreso il campanile) sono dal  XIII – XVII secolo

SUCCESSIVI INTERVENTI: XVIII – XIX secolo
La Cattedrale attuale è, dunque, il risultato di tre ricostruzioni succedutesi nell’arco di settecento anni.
La fabbrica presenta un’importante patologia delle murature per invasione di acqua dovuta al fenomeno della risalita capillare. Fenomeno che si eleva fino ad una quota di 2-3 metri dal pavimento.  (Vedi foto)

Sotto la cattedrale, desunta dai rilievi idrogeologici, scorre una falda d’acqua sotterranea, a pochi metri di profondità. La direzione dell’acqua e’ nord-sud e segue il declivio della collina.

Le murature sono in mattoni pieni. Le superfici esterne sono quasi completamente prive di intonaci, mentre quelle interne sono completamente decorate da affreschi e tempere fino al livello del pavimento.

L’Intervento e i primi risultati
A causa della vastità d’area pari a 2800 m2 sono stati applicati 3 dispositivi Dry Up per un periodo di prosciugamento previsto di 4 anni.  L’installazione e’ monitorata dal laboratorio di diagnostica multispettrale dell’ I.S.C.R. (Istituto Superiore per  la Conservazione e Restauro)

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La Tecnologia DRY UP per una Vita migliore

La Tecnologia DRY UP per una Vita migliore

Anni di ricerca sull’acqua hanno portato alla scoperta delle vere cause che portano alle patologie dei muri umidi per risalita capillare del terreno. In ogni muro umido troviamo una corrente elettrica continua, misurabile, tenendo un polo nel terreno e un altro nella parte alta dell’umidità, in alcune centinaia di Millivolt, causata dallo sfregamento di acque sotterranee correnti che perdono elettroni. Questi elettroni provocano una corrente ionizzante nei muri soprastanti, sviluppando una differenza di potenziale elettrico che, fungendo da forza motrice, spinge verso l’alto l’acqua dal terreno, attraverso i capillari delle murature. A questa causa si aggiungono poi altri effetti, come la tensione superficiale dell’acqua nel capillare e la salinità, dovuta alla veicolazione di sali minerali dal terreno e presenti spesso nei materiali dei muri.

Questo processo porta al degrado irreversibile delle superfici murarie ed alla generazione di muffe e batteri nocivi per la salute.

La tecnologia DRY UP è stata inserita, a pieno titolo, nelle “tecnologie non invasive” riconosciute dall’I.S.C.R. di Roma.
Essa è fortemente innovativa e, a differenza di altre (es. campi elettromagnetici pulsanti), non produce alcun danno né alle murature né alle forme di vita che permangono all’interno del raggio d’azione.
Ogni installazione della nostra tecnologia è seguita e monitorata dal nostro reparto tecnico, dotato di sofisticate attrezzature, in grado di analizzare e diagnosticare le problematiche, anche microscopiche o apparentemente occulte.

Qualche dato tecnico:
I dispositivi Dry Up non emettono energie radianti di alcun genere, ma sono, concettualmente, “armonizzatori di fase” e, in particolar modo, della fase del campo elettromagnetico naturale denominato dagli scienziati “Modi stazionari o Risonanza di Schumann”. Agendo direttamente sul campo elettromagnetico di Schumann, presente naturalmente in ogni luogo della superficie terrestre, si ha, come conseguenza, un cambiamento della fase oscillante delle aggregazioni molecolari dell’acqua, chiamate “Domini di Coerenza”.  Il cambiamento che avviene nell’acqua presente nei muri per risalita produce una diminuzione della tensione superficiale e un riequilibrio della differenza di potenziale elettrico verticale che si riscontra in ogni muratura umida (e che rappresenta la vera forza motrice in grado di spingere l’acqua su nei capillari fino ad altezze di alcuni metri). La naturale conseguenza è un ritorno dell’acqua nel terreno, grazie alla forza di gravità terrestre. La presenza permanente del dispositivo impedisce all’acqua di tornare nuovamente nelle murature, invadendole.
Operare sul piano sottile dell’informazione ci permettere di coprire grandi superfici con un solo dispositivo (fino a 2.800 mq in condizioni ottimali). La dimensione del dispositivo Dry Up è paragonabile a quella di un libro tascabile – 10 x 20 x 4 cm di profondità. Non deve essere collegato alla corrente elettrica né utilizza batterie elettriche.
La casistica di casi risolti ci permette di offrire due garanzie al cliente: la prima, chiamata “soddisfatti o rimborsati” garantisce il prosciugamento dei muri invasi dall’acqua per capillarità in un periodo di tempo definito dal servizio tecnico dopo la prima accurata diagnostica (normalmente tre-quattro anni); se così non fosse, Atena si impegna a restituire l’80% del capitale investito dal cliente. Nei confronti di proprietà pubbliche e beni ecclesiastici questa garanzia viene portata al 100%. La seconda garanzia è sul funzionamento del dispositivo per una durata di ben 20 anni.
Possediamo, inoltre, TÜV Certificate (Type Approval Certificate) in base alla direttiva EMC 2014/30/UE, EN 62493:2010 ICNIRP Guidlines on limits of Exposure to Static Magnetic field–2009 Council Recommendation 1999/519/EC.

Installazione Semplice e Sicura.
Al momento dell’ installazione della tecnologia Dry Up, il personale tecnico specializzato eseguirà una serie di controlli e analisi diagnostiche che prevedono:
•    misurazioni dell’effettiva umidità presente nei muri, a diverse quote, eseguite con il metodo ponderale di essiccazione tramite campioni della muratura prelevati in profondità. Le analisi saranno effettuate con il metodo termo-gravimetrico (norma UNI 11085 del novembre 2003 "Beni culturali – Materiali lapidei naturali e artificiali – Determinazione in campo del contenuto di acqua: Metodo Ponderale”). In alternativa, o in abbinamento, si potrà eseguire anche il metodo conduttimetrico (lettura dell’impedenza), meno invasivo e quindi da prevedere in caso di apparati decorativi o superfici marmoree;
•    verifica quali-quantitativa dei sali contenuti nelle murature (solfati, nitrati, cloruri) eseguita sia sulle superfici, nella zona di bagnasciuga, sia in profondità, analizzando la povere muraria estratta con i carotaggi. Questo confronto ci permette di valutare l’origine dei Sali distinguendone la provenienza tra muro e intonaci di superficie.
•    analisi ambientali del microclima interno e clima esterno (temperatura, umidità relativa, inquinamenti elettromagnetici, eventuali geopatie come acque sotterranee scorrenti, ecc.);
•    compilazione di apposita modulistica per mappare, muro per muro e ambiente per ambiente, la situazione;
•    rilievo di eventuali “anomalie” e concause che influiscono sulla patologia di umidità per risalita capillare. Questi rilievi sono indispensabili per arrivare ad un completo progetto di risanamento delle murature e delle superfici. Sarà redatto un apposito modulo dove si evidenzieranno le “opere integrative” necessarie al completo e definitivo risanamento dei muri. ll contratto iniziale sottoscritto dalle parti comprende la cessione di tecnologia Dry Up e servizi connessi, che sono le analisi diagnostiche e controlli eseguite periodicamente nel tempo, accompagnando l’edificio al completo risanamento delle murature, delle superfici e degli ambienti.
•    Atena si prende a carico il problema dell’edificio (e quindi del cliente) fino alla completa soddisfazione. Il servizio tecnico di Atena è a completa disposizione del cliente per affiancarlo nella giusta scelta dei materiali per il rifacimento di intonaci, pitture, eventuali tecniche impermeabilizzanti dei piani interrati, sistemi termoisolanti compatibili, ecc.

Dicono di noi:
1. Cattedrale di Asti, committente la Diocesi di Asti, dimensioni della installazione circa 2.800 m2, serviti da tre dispositivi Dry Up.
2. Palazzo Arcivescovile di Milano, committente il Capitolo Metropolitano del Duomo, dimensioni dell’installazione circa 450 m2, serviti da un dispositivo Dry Up.
3. Basilica di Sant’Apollinare nuovo a Ravenna, committente la Diocesi di Ravenna, dimensione dell’installazione circa 3.800 m2, serviti da due dispositivi Dry Up.
4. Conservatorio musicale Cantelli di Novara, committente Ministero dei Beni Culturali, dimensione circa 1100 m2, serviti da 2 dispositivi.


Per approfondire:
www.quantumdryup.it

Il dispositivo contro muffa e umidità dai muri di casa

Il dispositivo contro muffa e umidità dai muri di casa

Il tuo muro è così?
Si manifesta solitamente nelle zone inferiori dei muri, dove si possono verificare distacchi di intonaco e pittura o, nei casi più gravi, formazione di muffe; questo perché i muri, a contatto con il terreno, assorbono l’umidità in quanto la risalita capillare è un vero e proprio flusso d’acqua che sale verso l’alto ed evapora poi dal muro, trasportando con sè i sali presenti nel terreno ed immettendo umidità nell’aria dei locali. Più in particolare, i sintomi da umidità di risalita capillare sono: efflorescenze saline bianche (salnitro), muri umidi al tatto, sfogliatura e distacco della pittura, crepe e sgretolamento dell’intonaco, presenza di muffe nere nella parte bassa dei muri ed elevata umidità dell’aria con probabile odore di muffa negli ambienti.


Perché l’acqua viene assorbita dai muri?
Le molecole d’acqua hanno una caratteristica fisica, la forza di adesione, che le tiene legate insieme e permette loro di attaccarsi ad altri materiali, compresi quelli edili: quasi tutti i materiali, eccetto le sostanze oleose, assorbono l’acqua. Per via dei disturbi elettrici presenti nel terreno le molecole vengono caricate elettricamente e la risalita capillare viene amplificata centinaia di volte. Il sistema Biodry elimina i disturbi che hanno causato lo squilibrio delle molecole d’acqua (causa della risalita capillare e dell’umidità). Grazie ad una legge fisica due onde uguali e contrarie scontrandosi si annullano.

Il dispositivo Biodry capta le onde di disturbo già presenti nella casa e le riflette uguali e contrarie, annullando così la causa della risalita capillare. Nel giro di alcuni mesi solitamente il muro si asciuga completamente e questo viene verificato con una serie di controlli e misurazioni eseguite secondo normativa UNI. Questo avviene dall’installazione del dispositivo fino alla certificazione del muro asciutto.

Come BIODRY elimina definitivamente il problema dell’umidità di risalita?
Il principio di funzionamento della tecnologia Biodry è semplice e si articola in quattro fasi.

Paolo Panuccio racconta le deumidificazioni e le impermeabilizzazioni di Dry Wall System

Paolo Panuccio racconta le deumidificazioni e le impermeabilizzazioni di Dry Wall System

La storia di Dry Wall System comincia quando Paolo Panuccio, ancora studente universitario, comprende la necessità di sviluppare un sistema realmente efficace per risolvere il problema dell’umidità di risalita (umidità ascendente) rispetto ai metodi dell’epoca.
Rielaborando il concetto di barriera chimica, cambia completamente la modalità di trattamento: introduce infatti la pressione di una pompa per iniettare il prodotto deumidificante e impermeabilizzante all’interno dei muri saturi d’acqua, che fino a quel momento ricevevano il prodotto soltanto per caduta, ovvero sfruttando semplicemente la forza gravità.
«Il muro, avendo già acqua al suo interno, non è disposto ad accogliere altro liquido senza un’adeguata pressione - spiega Paolo Panuccio nel filmato seguente -. Con le nostre macchine e attrezzature riusciamo a diffondere omogeneamente in tutta la sezione del muro umido, anche di grande spessore (fino a 150 centimetri), l’idrorepellente DWS 1000».
La parte difficile nelle deumidificazioni riguarda l’ottenimento di un risultato stabile nel tempo.
«Noi possiamo dimostrare 41 anni di risultati - aggiunge il titolare di Dry Wall System -. I nostri lavori, anche i primissimi, sono lì e resistono senza problemi. Con le stesse attrezzature e packer (iniettori) possiamo intervenire anche in locali interrati dove l’acqua proviene dal lato laterale in controspinta, dal terreno sul quale è appoggiato il muro dell’immobile».
Dry Wall System ha il ciclo completo di servizio nei riguardi dei clienti perché oltre a svolgere il lavoro finale, può fornire, macchinari, packer, resine, strumentazioni di misure e di controllo.

Deumidificazione umidità di risalita in villa privata (Agro Romano – Roma)

Deumidificazione umidità di risalita in villa privata (Agro Romano – Roma)

La deumidificazione dell’umidità di risalita risulta essere un intervento particolarmente delicato. Se non fatto correttamente, infatti, l’umidità continuerà a risalire le murature per effetto della capillarità, con le conseguenze del caso. Ecco perché le deumidificazioni dei muri devono essere realizzate da specialisti deumidificatori, con esperienza professionale.


Deumidificazione umidità di risalita in villa privata: la situazione dell’edificio

Una squadra di operatori è al lavoro per deumidificare i muri di una villa privata, ubicata nell’Agro Romano (Roma). L’edificio, in mattoni, è particolarmente segnato dall’umidità di risalita: presenta sui muri perimetrali intonaco gonfiato o in alcuni punti totalmente deteriorato. Inoltre, sulla zoccolatura esterna sono evidenti i segni del distacco, provocato dall’umidità di risalita.


Deumidificazione umidità di risalita in villa privata: l’intervento con barriera chimica deumidificante

L’intervento di deumidificazione dell’umidità di risalita consiste nel forare l’intero perimetro dell’abitazione, a circa 35/40 centimetri da terra e con interasse tra un foro e l’altro pari a 10 centimetri. In ogni foro poi si posizionano packer in nylon multiforo (valvole di non ritorno) alle quali si connetterà una pistola che, con la pressione di una pompa, inietterà nel muro l’idrorepellente Dws 1000. L’iniezione a pressione consentirà di imbibire tutta la sezione del muro compromesso dall’umidità di risalita, creando una barriera chimica che bloccherà il fenomeno della risalita per capillarità dell’umidità. Per sempre.

 

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Deumidificazione: ecco il preventivo online

Deumidificazione: ecco il preventivo online

Deumidificazione: ecco il preventivo online
Quanto costa la deumidificazione dei muri colpiti da umidità di risalita? È una domanda ricorrente per chi, come noi, si occupa da più di 40 anni di deumidificazione. Per rispondere in maniera rapida ed esaustiva, abbiamo ideato un sistema di preventivazione online, totalmente gratuito, che permette al cliente di conoscere i costi della deumidificazione da noi praticata.

Deumidificazione: il funzionamento del sistema di preventivo online
Conoscere i prezzi della deumidificazione è diventata un’operazione semplicissima: bisogna e compilare gli spazi vuoti con i dati anagrafici, residenza e recapiti. Si deve poi indicare la tipologia di materiale con cui è costruito il muro colpito dall’umidità di risalita. La scelta è variegata: arenaria, blocchetti di tufo, calcarenite, concio di tufo, materiale duro, materiale tenero, muro a sacco, muro romano, pietra, poroton, roccia. Gli step successivi riguardano l’inserimento della lunghezza e dello spessore del muro umido da trattare. La prima misura è espressa in metri, la seconda in centimetri. Importante: Dry Wall System, essendo un’azienda strutturata, con specialisti di massimo livello in deumidificazioni, non si occupa della realizzazione di microinterventi al di sotto dei 20 metri lineari. In fase di compilazione, è possibile allegare anche delle fotografie, in modo tale da permettere ai tecnici di valutare se quanto inserito nel preventivo di deumidificazione sia a tutti gli effetti corretto. Dopodiché non resta che cliccare il tasto “simula preventivo”. Nel giro di qualche secondo riceverete in email il preventivo per la deumidificazione del vostro edificio, con prezzo e specifiche (controllare anche nella casella spam, per sicurezza). Chi vorrà potrà sottoscrivere direttamente il preventivo di deumidificazione e trasformarlo in ordine lavori, previa conferma da parte degli uffici e sopralluogo. Si ricorda inoltre che l’intervento di deumidificazione del muro beneficia del recupero fiscale in 10 anni.

Il perché dell’introduzione del preventivo online gratuito per le deumidificazioni
Dar la possibilità a tutti di conoscere i prezzi della deumidificazione dei muri umidi è un’operazione di grande trasparenza che solo una solida azienda come Dry Wall System, leader nel mercato delle deumidificazioni - in special modo quelle legate all’umidità di risalita (o umidità ascendente) - può fare. Il cliente ha così modo di farsi un’idea indicativa della spesa da sostenere. L’unica cosa che quest’ultimo dovrà tenere a mente è che non tutti gli operatori della deumidificazione intervengono nella stessa maniera… Dry Wall System risolve i problemi di umidità di risalita (o umidità ascendente) in maniera definitiva con il sistema più efficace, che permette il rilascio anche di una garanzia decennale: la barriera chimica. Il plus riguarda il fatto che l’azienda, attiva in tutto il territorio italiano e con 4 sedi (Nettuno – Roma, Settala – Milano, Cassola – Vicenza, Settesorelle – Piacenza), usa materiali e prodotti propri (e che in alcuni casi vende a imprese applicatrici certificate nella deumidificazione dei muri umidi). Per procedere alla simulazione di un preventivo online sulla deumidificazione


www.drywallsystem.it

Che cos’è l’umidità di controspinta? Come si risolve?

Che cos’è l’umidità di controspinta? Come si risolve?

Infiltrazione laterale su parete controterra? Come si risolve?

Le murature di un edificio possono manifestare segni di umidità. Le cause del fenomeno, come si sa, possono essere diverse: umidità da condensa, umidità di risalita, umidità derivante da infiltrazioni per un danno meccanico subito dalla struttura o dall’assenza dell’impermeabilizzazione.

Le infiltrazioni laterali in pareti controterra
Può succedere che a causa della presenza di acqua nel terreno, determinata dall’innalzamento della falda acquifera oppure da abbondanti piogge, possano originarsi delle infiltrazioni in un edificio. Le pareti interrate o seminterrate, a contatto con la terra (appunto pareti controterra), se prive di un’adeguata impermeabilizzazione o lesionate in qualche punto, finiscono per accogliere acqua e compromettere i locali interni. Tale condizione, se prolungata nel tempo, renderà i locali invivibili alle persone e provocherà danni alla loro salute.

Come si manifesta l’umidità di controspinta su pareti controterra
Le infiltrazioni, che quindi determinano l’umidità di controspinta, possono manifestarsi in zone localizzate o sull’intera superficie, con macchie e bagnamenti. Ciò dipende in special modo dal materiale di costruzione: se la muratura è in pietrame la controspinta laterale bagnerà l’intero muro, se la muratura è in calcestruzzo le aree bagnate si concentreranno nelle riprese di getto e nelle fessure.

Come risolvere il problema
Esistono soltanto due metodi efficaci per risolvere, in maniera definitiva, il problema delle infiltrazioni da controspinta laterale:
– Scavare, rimuovere tutta la terra e intervenire all’esterno dei muri, creando una impermeabilizzazione degli stessi (procedimento lungo e costoso);
– Iniettare nelle pareti con infiltrazioni delle resine idroespansive e idroreattive che vadano a creare uno strato impermeabilizzante tra la parete stessa e il terreno (procedimento rapido, di un paio di giorni, e a un costo meno impattante rispetto al precedente).

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Umidità, macchie e muffe sui muri. Come eliminare la condensa.

Umidità, macchie e muffe sui muri. Come eliminare la condensa.

Per eliminare la condensa bisogna prima capire che cosa è e come si forma.

La sensazione di freddo che si avverte dipende in larga misura dalla temperatura dell’aria, ma anche dall’umidita’ dei muri, dei pavimenti e dei soffitti che ci circondano.
La temperatura che si avverte e’ la Temperatura Operante, ma per avere la sensazione di tepore occorre che anche le pareti, i soffitti ed il pavimento non siano freddi.
Per dare un’idea 1 mc di aria satura, a livello del mare contiene 4 grami di acqua a 0°, quasi 10 grammi a 10°, 18 grammi a 20°, 32 grammi a 30°, 55 grammi a 40° e quasi 95 grammi a 50°.
In pratica si puo’ dire che l’acqua presente nell’aria rimane vapore sino a che la sua quantita’ resta nei limiti previsti per quel livello di umidita’, quando la supera, si deposita sulla superficie più fredda; come quando si prende la bottiglia dell’acqua dal frigorifero.

A creare l'aria umidca contribuiscono vari fattori, quali, la presenza di esseri viventi persone, animali e piante oltre alla produzione di vapore dalla normale attivita’ connessa alla vita quotidiana, come la cottura di cibi (con cappe filtranti), uso di bagni e docce etc.
Si puo’ infatti quantificare la produzione di oltre 10 litri di acqua al giorno immessa nell’aria di un’abitazione.
Oltre a quanto sopra contribuiscono anche altri fattori alla formazione di condensa come per esempio le moderne tecniche costruttive che riducono molto la fase di traspirazione di muri, intonaci, soffitti, solette e piastrelle. A questo si aggiunga l’effetto coibentante dei materiali isolanti utilizzati che, se da una parte sono utili per evitare l’ingresso del freddo dall’altra non consentono un adeguato scambio dell'aria con l’esterno. Le gocce di condensa che si formano sui vetri sono un segnale che il problema c’è e occorre porvi rimedio.

RIMEDI AL PROBLEMA DELLA CONDENSA
Evidentemente se un ambiente risulta umido occorre ridurre la fonte di umidità. Ma fondamentale è : creare il ricambio dell'aria o far sfogare fuori l'aria satura e con CO2.

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