Restauro e risanamento conservativo, i rifacimenti di muratura ne fanno parte?

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È possibile inserire all'interno di un rifacimento di muratura perimetrale il risanamento conservativo, purché vengano rispettate le caratteristiche della struttura preesistente.Ciò è valido solo per specifici tipi di ristrutturazione che, per l'appunto, vengono identificate come parte di un'opera di restauro o risanamento, e che in tal modo posson...
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CILA e Bonus Edilizi: Circolare dell'Agenzia delle Entrate

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L'Agenzia delle Entrate ha reso pubblica la Circolare n.27/E del 7 settembre 2023 vede contenuti chiarimenti su quelle che sono le novità introdotte dal 'Decreto Cessioni', poi convertito in Legge 38/2023: il decreto è andato ad eliminare le opzioni della cessione del credito e dello sconto in fattura, in relazione al Superbonus e agli altri bonus ...
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Sostituzione della canna fumaria: la sentenza del TAR del Lazio

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Il TAR del Lazio è intervenuto a proposito dell'installazione di una canna fumaria: l'intervento è considerabile come uno di edilizia libera? Il caso studio è partito da un condominio che ha presentato ricorso contro un'Amministrazione comunale che aveva comminato una sanzione di 25.000 euro per l'esecuzione di opere di restauro e risanamento ...
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Finalmente liberi (dal ferro)

Demolizioni MB Crusher
I materiali armati non sono più un problema: in poco tempo e senza intoppi possono essere liberati dalle anime in ferro a tutto beneficio del lavoro del cantiere. Il settore delle demolizioni e delle riqualificazioni ha sempre avuto un punto debole nella lavorazione dei materiali armati. Per il loro recupero, le imprese sono state costrette a fare ...
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Le finiture ai silicati liquidi di potassio

Le finiture ai silicati liquidi di potassio
LE FINITURE COLORATE – 2^ PARTE Queste finiture, di origine minerale come quelle in calce, erano già conosciute verso la fine del medioevo sotto il nome di Liquor Silicium. Nel 1768 Johann Wolfgang von Goethe si dedicò a numerosi esperimenti con il silicato di potassio. Nell'ottavo libro della sua "Poesia e verità" scriveva: "quello che mi ha tenut...
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Le malte per intonaci – seconda parte

Le malte per intonaci
Definizione di malta: Miscela composta da 1 o più leganti, da inerti e/o aggregati, eventuali additivi e da acqua. Serve per costruire muri, intonaci, eseguire iniezioni, ecc. I LEGANTI PER GLI INTONACII leganti degli intonaci tradizionali sono, in ordine di scoperta:• il gesso• la calce aerea bagnata, cioè il grassello affrontati nella prima parte...
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Il risanamento dei muri umidi, ovvero la più totale confusione

Risanamento muri
La mia prima conoscenza, come tecnico di cantiere, sulla patologia da risalita capillare risale al 1981, esattamente 40 anni fa. Luigi Vantangoli Allora non esistevano ancora gli intonaci deumidificanti e l'unico sistema utilizzato, salvo tecniche particolari come l'elettroosmosi impiegate solo in particolari e importanti cantieri di restauro, era ...
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Muri umidi portanti, affetti da patologia per risalita capillare

Muri umidi portanti, affetti da patologia per risalita capillare

Quali sono le garanzie e le responsabilità legali

La maggior parte dei tecnici progettisti e delle imprese edili, quando progettano e affrontano un risanamento di murature umide, non pensano che la quasi totalità dei muri umidi sono anche portanti.
Esistono diversi studi e pubblicazioni che dimostrano comportamenti statici e dinamici anomali dei muri umidi rispetto a quelli asciutti.
Per questo motivo, quando si interviene su un muro umido dichiarando di risanarlo, ci si assume una responsabilità che investe anche l‘aspetto statico del muro. E questo porta ad assoggettare l’intervento ad una garanzia decennale.

Gli intonaci deumidificanti.
In Italia circa il 92% del fatturato speso per “risanare” i muri umidi è determinato dagli intonaci deumidificanti. Se questi sono applicati su muri portanti, con l’impegno di risanarli, scatta la garanzia decennale. Normalmente gli intonaci, secondo il Codice Civile, risentono invece della garanzia biennale.

Sistemi di consolidamento strutturale su muri umidi.
Le superfici umide potrebbero impedire o limitare l’adesione dei materiali collanti (sintetici o minerali) usati in alcuni sistemi di consolidamento strutturale. Anche in questo caso, numerose recenti esperienze eseguite su murature consolidate con i più moderni sistemi di consolidamento (es. FRP) dimostrano come l’adesione tra matrice e muratura sia pressoché impossibile in caso di muro umido.
I Sali che cristallizzano in superficie in modo discontinuo (fenomeno dovuto alle variazioni climatiche stagionali) possono provocare distacchi dei sistemi di consolidamento applicati sulle superfici delle murature.

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Richiedi un Check Up per il benessere dei tuoi ambienti

Richiedi un Check Up per il benessere dei tuoi ambienti

L’epoca in cui viviamo è un periodo storico difficile e importante per la salute degli esseri umani e dell’ambiente in genere. Lo sviluppo economico non ha avuto, purtroppo, attenzione al rispetto dell’ambiente, creando un aumento dell’inquinamento elevatissimo.

Oggi è possibile prevenire o rimediare gli effetti dannosi dell’inquinamento indoor, cioè all’interno degli ambienti. O quantomeno ridurne l’entità per limitare entro limiti accettabili gli effetti nocivi.

Atena Academy effettua, su richiesta, un’offerta per un Check Up personalizzato, chiamato del BENESSERE, per valutare e conoscere la qualità e il benessere degli ambienti e dell’acqua nei luoghi in cui vivi o lavori.

In particolare, nell'analisi ambientale, sono rilevati e analizzati, per ogni locale, i seguenti parametri:
• PM 1
• PM 2,5
• PM 10
• VOC (composti organici volatili)
• Formaldeide
• Co (monossido di Carbonio)
• Co2 (anidride carbonica)
• Radon
• Inquinamento Elettrico e Magnetico (elettromagnetico)
• Inquinamento da radiofrequenze comprese tra 20 Hz e 6 Gigahertz (comprende anche le frequenze del 5G Italia)

Nell’analisi dell’acqua del rubinetto sono analizzati i seguenti parametri:
• Temperatura
• Conducibilità (EV)
• ORP (potere ossido riducente)
• TDS (totale solidi disciolti)
• Durezza in gradi °f.
• Ph

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Dissesto idrogeologico, 7 miliardi di euro stanziati per interventi di messa in sicurezza del territorio nazionale

Dissesto idrogeologico, 7 miliardi di euro stanziati per interventi di messa in sicurezza del territorio nazionale

L’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha pubblicato il primo rapporto ReNDiS. Tale rapporto fornisce i dati degli interventi sullo stato di dissesto presente su tutto il territorio italiano ed il quadro dei finanziamenti richiesti per il risanamento.

Il ReNDiS, ovvero il Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo, rappresenta la piattaforma nazionale utile a monitorare tutti gli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico. Nel rapporto sono presenti tutti gli interventi finanziati dal 1999 ad oggi. È emerso che in 20 anni il Ministero dell’Ambiente della tutela del Territorio e del Mare ha stanziato quasi 7 miliardi di euro per i suddetti interventi, finanziando oltre 6 mila progetti. Dal rapporto emerge che le categorie d’intervento maggiormente sovvenzionate sono per alluvioni e frane.
La piattaforma è costituita da due sezioni. Nella prima vi è il monitoraggio degli interventi già finanziati a partire dal 1999, nella seconda è incentrata sugli interventi per cui è stato richiesto il finanziamento, ma non ancora programmata l’attuazione.

Dalla prima sezione si evince che le regioni con il maggior importo finanziato sono:
• Sicilia, 789 milioni di euro per 542 interventi;
• Toscana, 602 milioni di euro per 602 interventi;
• Lombardia, 589 milioni di euro per 544 interventi;
• Calabria, 453 milioni di euro per 528 interventi.

Dal rapporto è sempre possibile evincere che tali interventi presentano tempi medi di attuazione di circa 5 anni.
Dalla seconda sezione invece, risultano altre 7.800 le proposte progettuali per cui è stato richiesto il finanziamento. Tali proposte ad oggi attive nella piattaforma hanno un importo complessivo di oltre 26 miliardi di euro, che equivale ad una stima approssimata del fabbisogno teorico per la messa in sicurezza dell’intero territorio nazionale.

Attualmente le regioni con il maggior numero di richieste attive sono:
• Campania, 5,6 miliardi per 1.192 progetti;
• Calabria, 1,7 miliardi per 872 progetti;
• Abruzzo, 1,6 miliardi per 764 progetti;
• Sicilia, 2,2 miliardi per 748 progetti;
• Puglia, 2,4 miliardi per 481 progetti;
• Veneto, 2,3 miliardi per 243 progetti.

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Atena Academy, una presenza sul mercato edile di qualità sempre più conosciuta

Atena Academy, una presenza sul mercato edile di qualità sempre più conosciuta

Nata nel 1999 su iniziativa privata di alcuni tecnici e docenti universitari specializzati nel restauro , con lo scopo di informare e formare sia il pubblico di tecnici sia le imprese dedicate al settore dell’edilizia leggera, nel 2015 ha assunto il nome di Atena Academy.

Atena Academy si occupa di:
Corsi intensivi di aggiornamento professionale per tecnici o/e applicatori, sui temi del restauro e recupero di edifici storici, dell’architettura naturale, della decorazione. Possibilità di ottenere i Crediti Formativi CFP.
Viaggi studio, in Italia e all’estero, per integrare e confrontare le proprie conoscenze ed esperienze professionali. In questi viaggi sono sempre presenti esperti e funzionari di Soprintendenze e organismi locali che illustrano l’architettura del luogo, moderna e storica, e gli eventuali interventi di recupero e restauro.
Stampa di dispense tecniche, manuali e pubblicazioni.
• Momenti di approfondimento e confronto sui temi menzionati, organizzati direttamente o in co-partner con istituzioni e associazioni, attraverso iniziative teorico-pratiche quali Convegni e Seminari.
Assistenza tecnica e diagnostica in abbinamento alle Quantum Technologies di Atena srl, che sono rivolte al benessere degli edifici e delle persone attraverso processi naturali che intervengono su muri umidi, impiantistica idraulica e ambiente.

Dal 2015 ad oggi i tecnici che hanno seguito i nostri corsi in aula e online (dal 2020) sono circa 3.000. Con la collaborazione degli Ordini e dei Collegi sono stati a loro assegnati CFP.
I corsi, in programmazione, da svolgere nei prossimi quattro mesi, sono oltre 20.
I tecnici dello staff di Atena Academy sono specializzati nei controlli diagnostici di muri umidi, nella diagnostica preventiva e nei controlli di qualità ambientale per valutare gli inquinamenti Indoor e Outdoor e controllo della qualità dell’acqua potabile.
Il settore di ricerca collabora con Università per testare nuove attrezzature aggiungendo il plusvalore ricavato da anni di esperienza diretta nei cantieri.

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Deumidificazioni muri delle camere da letto

Deumidificazioni muri delle camere da letto

L’intervento di deumidificazione muri delle camere da letto, eseguito nei giorni scorsi, è risultato fondamentale per due motivi: è servito da una parte per bloccare il fenomeno dell’umidità di risalita e delle sue conseguenze a livello strutturale (esfoliazione della pittura, sgretolamenti murari, umidità, muffa), dall’altra ad evitare la comparsa di problematiche di salute negli occupanti delle stanze (un ambiente interessato dall’umidità può provocare allergie e patologie, soprattutto di natura respiratoria).
Deumidificazioni muri: l’intervento nelle camere da letto
Le camere da letto per le quali è stato richiesto l’intervento dei tecnici Dry Wall System, specializzati nelle deumidificazioni dei muri, erano particolarmente segnate.
L’umidità di risalita, oltre a macchiare, scrostare e bagnare le pareti, aveva reso i locali impraticabili. E l’aria al loro interno risultava irrespirabile. Per recuperare le camere da letto e salvarle dall’umidità di risalita (umidità ascendente), è stata realizzata una barriera chimica deumidificante in grado di risanare il muro e di ripristinarne l’integrità.

Deumidificazioni muri: la barriera chimica deumidificante
Per realizzare la barriera chimica e procedere alle deumidificazioni muri delle camere da letto abbiamo praticato tutta una serie di fori sul perimetro interno dei muri (all’esterno non era possibile dato che l’immobile, di proprietà privata, era soggetto a vincoli storici). Nei fori ricavati con il martello rotobattente sono stati posizionati dei packer da iniezione (packer multiforo) attraverso cui è stato immesso nel muro l’idrorepellente e idrofobizzante DWS 1000, speciale prodotto che imbibisce la muratura rendendola impermeabile all’umidità di risalita (umidità ascendente).
Deumidificazione muri: la rimozione dei packer
Dopo circa 1 mese e mezzo dalla lavorazione un nostro operaio, deputato a intervenire nella fase post intervento, si è occupato di rimuovere i packer da iniezione, lasciati giustamente all’interno dei muri delle camere da letto per facilitarne l’asciugatura dall’umidità di risalita (umidità ascendente).

Per informazioni sulla deumidificazione muri prendere contatti con i nostri uffici.
Dry Wall System, azienda specializzata nel risolvere le problematiche di umidità di risalita (umidità ascendente) si occupa di:
•    Deumidificazione case
•    Deumidificazione uffici
•    Deumidificazione industrie
•    Deumidificazione immobili pubblici e privati
•    Deumidificazione condomini
•    Deumidificazione biblioteche
•    Deumidificazione chiese
•    Deumidificazione biblioteche
•    Deumidificazione oratori
•    Deumidificazione centri commerciali
•    Deumidificazione palazzi
•    Deumidificazione ville
•    Deumidificazione villette a schiera
•    Deumidificazione discoteche
•    Deumidificazione hotel, alberghi e strutture ricettive
•    Deumidificazione edifici storici
•    Deumidificazione dei muri di qualsiasi struttura colpita da umidità di risalita

 

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Progettazione BIM, lavori di restauro, risanamento e rifunzionalizzazione di Palazzo Fondi Genzano a Napoli

Progettazione BIM, lavori di restauro, risanamento e rifunzionalizzazione di Palazzo Fondi Genzano a Napoli

L’Agenzia del Demanio, in data 06 luglio 2020, ha pubblicato la gara, con procedura aperta, per i lavori di restauro, risanamento e rifunzionalizzazione di Palazzo Fondi Genzano a Napoli con metodo BIM e con l'uso di materiali e tecniche a ridotto impatto ambientale, conformi al DM Ambiente Tutela del Territorio e del Mare 11-10-2017.
Il criterio di aggiudicazione dell'appalto è per offerta economica più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo, per una base d'asta d'appalto pari a 791,656,21 euro, al netto di oneri previdenziali e assistenziali e IVA.

Il bando prevede l'aggiornamento della progettazione definitiva, la progettazione esecutiva, l'aggiornamento del Piano di Sicurezza e Coordinamento, la Direzione dei lavori e il Coordinamento alla sicurezza in fase di esecuzione.
Sono da ritenersi prestazioni principali gli interventi di restauro di edifici di interesse storico-artistico, mentre le prestazioni secondarie sono costituite da attività afferenti i lavori di adeguamento strutturale e impiantistico.
La durata massima dei servizi relativi all’aggiornamento  della  Progettazione  Definitiva, Progettazione Esecutiva e all’eventuale aggiornamento del Piano di Sicurezza e Coordinamento stabilita dall'Agenzia del Demanio è di 105 giorni. La tempistica d'appalto dei lavori, direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione è stimata a 480 giorni. Per  ciascuna  fase  il  Direttore  di  esecuzione  del  contratto procederà  a  comunicare l’avvio della singola prestazione mediante invito formale. Dalla ricezione dell'invito decorrono i termini indicati per le specifiche prestazioni. Per ogni giorno di ritardo rispetto ai termini contrattuali sarà applicabile una penale pari all’1 per mille  del  corrispettivo  contrattuale,  e  comunque  non  superiore  al  10%  dell’importo contrattuale.
I soggetti ammessi a partecipare alla gara, in forma singola e associata, sono:
• liberi  professionisti;
• società di professionisti;
• prestatori di servizi di ingegneria e architettura;
• raggruppamenti temporanei o consorzi ordinari;
• consorzi stabili di società di professionisti, di società di ingegneria, anche in forma mista (in seguito anche consorzi stabili di società) e i GEIE;
• consorzi stabili professionali;
• aggregazioni tra gli operatori economici.

È fatto divieto ai concorrenti di partecipare in più di un raggruppamento temporaneo o  consorzio ordinario di concorrenti o aggregazione di operatori aderenti al contratto di rete, al concorrente che partecipa in raggruppamento o consorzio ordinario di concorrenti di partecipare anche in forma individuale, e al concorrente che partecipa in aggregazione di rete, di partecipare anche in forma individuale.

Ai fini dell’espletamento dell’incarico, è richiesto, un gruppo di lavoro minimo composto dalle figure professionali in possesso dei relativi requisiti:
Coordinatore del gruppo: Tecnico abilitato all’esercizio della professione di Architetto iscritto alla sezione A dell’Albo Professionale con esperienza almeno decennale;
Responsabile della redazione del progetto architettonico: Tecnico abilitato all’esercizio della professione di Architetto iscritto alla sezione A dell’Albo Professionale;
Responsabile della redazione del progetto strutturale: Tecnico abilitato all’esercizio  della professione di Ingegnere/Architetto iscritto alla sezione A dell’Ordine Professionale;
Responsabile della redazione del progetto impiantistico: Tecnico diplomato/laureato abilitato all’esercizio della professione con competenze in materia impiantistica;
Responsabile in materia di prevenzione incendi: Tecnico abilitato quale "Professionista  antincendio" iscritto da almeno dieci anni negli appositi elenchi del Ministero dell’interno di cui all’Articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 iscritto al proprio albo professionale  ma  che  ha  superato  gli  esami  previsti dal   Decreto Legislativo   139   del   2006   (ex   legge 818/84);
Un Professionista con qualifica di Direttore dei Lavori, coadiuvato da un Ufficio della Direzione dei lavori composto, oltre che dal D.L., da almeno un Ispettore di Cantiere per ciascuna delle categorie ID di cui si compone il servizio oggetto dell’appalto: Tecnico abilitato all’esercizio della professione di Architetto iscritto alla sezione A dell’Albo Professionale con esperienza almeno decennale;
Coordinatore della Sicurezza abilitato: Tecnico in possesso di abilitazione come Coordinatore  della  sicurezza  nei  cantieri;
Responsabile del processo BIM: Diploma o Laurea (triennale, quinquennale o specialistica) ad indirizzo tecnico;
Responsabile delle attività geologiche: Tecnico abilitato all’esercizio della professione di geologo, ed abilitato alla sezione A dell’Ordine Professionale;
Restauratore: Soggetto iscritto nell’elenco nazionale dei restauratori.

Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 2 settembre 2020.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

Dry Up applicazione della tecnologia sulla Cattedrale Santa Maria Assunta e San Gottardo

Dry Up applicazione della tecnologia sulla Cattedrale Santa Maria Assunta e San Gottardo

La cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo è il principale luogo di culto cattolico di Asti, cattedrale dell’omonima diocesi. Con ottantadue metri di lunghezza e ventiquattro di altezza e larghezza è una delle più grandi chiese del Piemonte massima espressione dell’architettura gotica della regione e collocabile fra i maggiori esempi del gotico lombardo apprezzabili nel nord Italia.
L’attuale Cattedrale sorge sul sito di precedenti costruzioni riferibili sia ad una fase paleocristiana (V-VI secolo d.c.), sia ad una facies altomedievale (VII-XI secolo). Un’ulteriore fase costruttiva è riferita al XI-XII secolo.
Le prime fasi costruttive dell’attuale cattedrale (compreso il campanile) sono dal  XIII – XVII secolo

SUCCESSIVI INTERVENTI: XVIII – XIX secolo
La Cattedrale attuale è, dunque, il risultato di tre ricostruzioni succedutesi nell’arco di settecento anni.
La fabbrica presenta un’importante patologia delle murature per invasione di acqua dovuta al fenomeno della risalita capillare. Fenomeno che si eleva fino ad una quota di 2-3 metri dal pavimento.  (Vedi foto)

Sotto la cattedrale, desunta dai rilievi idrogeologici, scorre una falda d’acqua sotterranea, a pochi metri di profondità. La direzione dell’acqua e’ nord-sud e segue il declivio della collina.

Le murature sono in mattoni pieni. Le superfici esterne sono quasi completamente prive di intonaci, mentre quelle interne sono completamente decorate da affreschi e tempere fino al livello del pavimento.

L’Intervento e i primi risultati
A causa della vastità d’area pari a 2800 m2 sono stati applicati 3 dispositivi Dry Up per un periodo di prosciugamento previsto di 4 anni.  L’installazione e’ monitorata dal laboratorio di diagnostica multispettrale dell’ I.S.C.R. (Istituto Superiore per  la Conservazione e Restauro)

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La Tecnologia DRY UP per una Vita migliore

La Tecnologia DRY UP per una Vita migliore

Anni di ricerca sull’acqua hanno portato alla scoperta delle vere cause che portano alle patologie dei muri umidi per risalita capillare del terreno. In ogni muro umido troviamo una corrente elettrica continua, misurabile, tenendo un polo nel terreno e un altro nella parte alta dell’umidità, in alcune centinaia di Millivolt, causata dallo sfregamento di acque sotterranee correnti che perdono elettroni. Questi elettroni provocano una corrente ionizzante nei muri soprastanti, sviluppando una differenza di potenziale elettrico che, fungendo da forza motrice, spinge verso l’alto l’acqua dal terreno, attraverso i capillari delle murature. A questa causa si aggiungono poi altri effetti, come la tensione superficiale dell’acqua nel capillare e la salinità, dovuta alla veicolazione di sali minerali dal terreno e presenti spesso nei materiali dei muri.

Questo processo porta al degrado irreversibile delle superfici murarie ed alla generazione di muffe e batteri nocivi per la salute.

La tecnologia DRY UP è stata inserita, a pieno titolo, nelle “tecnologie non invasive” riconosciute dall’I.S.C.R. di Roma.
Essa è fortemente innovativa e, a differenza di altre (es. campi elettromagnetici pulsanti), non produce alcun danno né alle murature né alle forme di vita che permangono all’interno del raggio d’azione.
Ogni installazione della nostra tecnologia è seguita e monitorata dal nostro reparto tecnico, dotato di sofisticate attrezzature, in grado di analizzare e diagnosticare le problematiche, anche microscopiche o apparentemente occulte.

Qualche dato tecnico:
I dispositivi Dry Up non emettono energie radianti di alcun genere, ma sono, concettualmente, “armonizzatori di fase” e, in particolar modo, della fase del campo elettromagnetico naturale denominato dagli scienziati “Modi stazionari o Risonanza di Schumann”. Agendo direttamente sul campo elettromagnetico di Schumann, presente naturalmente in ogni luogo della superficie terrestre, si ha, come conseguenza, un cambiamento della fase oscillante delle aggregazioni molecolari dell’acqua, chiamate “Domini di Coerenza”.  Il cambiamento che avviene nell’acqua presente nei muri per risalita produce una diminuzione della tensione superficiale e un riequilibrio della differenza di potenziale elettrico verticale che si riscontra in ogni muratura umida (e che rappresenta la vera forza motrice in grado di spingere l’acqua su nei capillari fino ad altezze di alcuni metri). La naturale conseguenza è un ritorno dell’acqua nel terreno, grazie alla forza di gravità terrestre. La presenza permanente del dispositivo impedisce all’acqua di tornare nuovamente nelle murature, invadendole.
Operare sul piano sottile dell’informazione ci permettere di coprire grandi superfici con un solo dispositivo (fino a 2.800 mq in condizioni ottimali). La dimensione del dispositivo Dry Up è paragonabile a quella di un libro tascabile – 10 x 20 x 4 cm di profondità. Non deve essere collegato alla corrente elettrica né utilizza batterie elettriche.
La casistica di casi risolti ci permette di offrire due garanzie al cliente: la prima, chiamata “soddisfatti o rimborsati” garantisce il prosciugamento dei muri invasi dall’acqua per capillarità in un periodo di tempo definito dal servizio tecnico dopo la prima accurata diagnostica (normalmente tre-quattro anni); se così non fosse, Atena si impegna a restituire l’80% del capitale investito dal cliente. Nei confronti di proprietà pubbliche e beni ecclesiastici questa garanzia viene portata al 100%. La seconda garanzia è sul funzionamento del dispositivo per una durata di ben 20 anni.
Possediamo, inoltre, TÜV Certificate (Type Approval Certificate) in base alla direttiva EMC 2014/30/UE, EN 62493:2010 ICNIRP Guidlines on limits of Exposure to Static Magnetic field–2009 Council Recommendation 1999/519/EC.

Installazione Semplice e Sicura.
Al momento dell’ installazione della tecnologia Dry Up, il personale tecnico specializzato eseguirà una serie di controlli e analisi diagnostiche che prevedono:
•    misurazioni dell’effettiva umidità presente nei muri, a diverse quote, eseguite con il metodo ponderale di essiccazione tramite campioni della muratura prelevati in profondità. Le analisi saranno effettuate con il metodo termo-gravimetrico (norma UNI 11085 del novembre 2003 "Beni culturali – Materiali lapidei naturali e artificiali – Determinazione in campo del contenuto di acqua: Metodo Ponderale”). In alternativa, o in abbinamento, si potrà eseguire anche il metodo conduttimetrico (lettura dell’impedenza), meno invasivo e quindi da prevedere in caso di apparati decorativi o superfici marmoree;
•    verifica quali-quantitativa dei sali contenuti nelle murature (solfati, nitrati, cloruri) eseguita sia sulle superfici, nella zona di bagnasciuga, sia in profondità, analizzando la povere muraria estratta con i carotaggi. Questo confronto ci permette di valutare l’origine dei Sali distinguendone la provenienza tra muro e intonaci di superficie.
•    analisi ambientali del microclima interno e clima esterno (temperatura, umidità relativa, inquinamenti elettromagnetici, eventuali geopatie come acque sotterranee scorrenti, ecc.);
•    compilazione di apposita modulistica per mappare, muro per muro e ambiente per ambiente, la situazione;
•    rilievo di eventuali “anomalie” e concause che influiscono sulla patologia di umidità per risalita capillare. Questi rilievi sono indispensabili per arrivare ad un completo progetto di risanamento delle murature e delle superfici. Sarà redatto un apposito modulo dove si evidenzieranno le “opere integrative” necessarie al completo e definitivo risanamento dei muri. ll contratto iniziale sottoscritto dalle parti comprende la cessione di tecnologia Dry Up e servizi connessi, che sono le analisi diagnostiche e controlli eseguite periodicamente nel tempo, accompagnando l’edificio al completo risanamento delle murature, delle superfici e degli ambienti.
•    Atena si prende a carico il problema dell’edificio (e quindi del cliente) fino alla completa soddisfazione. Il servizio tecnico di Atena è a completa disposizione del cliente per affiancarlo nella giusta scelta dei materiali per il rifacimento di intonaci, pitture, eventuali tecniche impermeabilizzanti dei piani interrati, sistemi termoisolanti compatibili, ecc.

Dicono di noi:
1. Cattedrale di Asti, committente la Diocesi di Asti, dimensioni della installazione circa 2.800 m2, serviti da tre dispositivi Dry Up.
2. Palazzo Arcivescovile di Milano, committente il Capitolo Metropolitano del Duomo, dimensioni dell’installazione circa 450 m2, serviti da un dispositivo Dry Up.
3. Basilica di Sant’Apollinare nuovo a Ravenna, committente la Diocesi di Ravenna, dimensione dell’installazione circa 3.800 m2, serviti da due dispositivi Dry Up.
4. Conservatorio musicale Cantelli di Novara, committente Ministero dei Beni Culturali, dimensione circa 1100 m2, serviti da 2 dispositivi.


Per approfondire:
www.quantumdryup.it

Con GEOSEC qualità e sicurezza di sempre.

Con GEOSEC qualità e sicurezza di sempre.

Dal 4 Maggio 2020 per tutti i clienti che sottoscriveranno un contratto per intervento di consolidamento delle fondazioni verrà compreso gratuitamente il servizio di sanificazione delle aree di lavoro.
 
L‘era-COVID chiama tutti all’adozione di comportamenti virtuosi e responsabili per preservare le necessarie condizioni di sicurezza sanitaria.
Un tema che per noi di GEOSEC, impegnati da sempre nella sicurezza e ella stabilità delle costruzioni, diviene pressoché scontato e naturale laddove l’attuazione del protocollo COVID-19 cantieri consente l’operatività e la riduzione del rischio di contagio.
Per questo GEOSEC ha rapidamente adeguato i propri standard di lavoro al nuovo protocollo, ma non solo. Al fine di fornire il miglior servizio ai propri clienti l’azienda ha adottato ulteriori procedure di sanificazione delle aree di lavoro, scegliendo in modo autonomo e volontario di impegnarsi ad eseguirle sia all’inizio dei lavori ma anche alla fine degli stessi, per consegnare ai nostri clienti un ambiente sanificato e sicuro.
Questa procedura prende il nome di GEOSEC SAFE&CLEAN: si tratta di una misura di contenimento rischio Covid davvero importante, perché consente di intervenire con rapidità e precisione laddove vi è un pericolo di instabilità della costruzione. In questi casi il tempismo è essenziale per evitare aggravamenti del dissesto causato dal cedimento delle fondazioni, che si manifesta anche con la comparsa di crepe nei muri.
Rimandare dunque l’intervento di consolidamento e stabilizzazione per timore di rischio sanitario può non essere la miglior soluzione, ed ecco che l’organizzazione GEOSEC con l’introduzione della procedura di sanificazione covid-19   permette di intervenire tempestivamente in tutta sicurezza e rapidità, sia in ambianti esterni che interni secondo le esigenze dei nostri Clienti.

La procedura GEOSEC SAFE&CLEAN
La sanificazione avverrà all’inizio e alla fine del nostro intervento mediante l’impiego di specifici prodotti disinfettanti autorizzati dal Ministero della Salute, in conformità con il protocollo del 24/04/2020 di regolamentazione per il contenimento della diffusione Covid19 nei cantieri edili. Utilizzeremo prodotti idonei sia per uso interno che esterno,  applicati grazie a strumenti specifici come nebulizzatori o atomizzatori elettrostatici, in accordo con le specifiche tecniche e di sicurezza del prodotto. Il trattamento di sanificazione sarà direttamente eseguito dal personale GEOSEC, opportunamente formato e addestrato in collaborazione con la medicina del lavoro aziendale, con il servizio di prevenzione e protezione interno e con il rappresentante dei lavoratori.
Soluzioni proprietarie e brevettate per il consolidamento dei terreni e delle fondazioni
 Per tutti i casi di cedimenti di fondazioni e di pavimentazioni siano residenziali che industriali è necessaria la valutazione di un esperto tecnico GEOSEC. Durante questa fase, senza impegno per il cliente e condotta attraverso un primo sopralluogo tecnico gratuito dei luoghi interessati dal dissesto, i nostri tecnici verificano la fattibilità dell’intervento e propongono la soluzione tecnologica più idonea per la risoluzione del problema. Per consolidamenti dei terreni di fondazione superficiali si propone l’intervento con l’iniezione mirata di speciali resine espandenti eco compatibili. Questo metodo è un procedimento brevettato di proprietà esclusiva GEOSEC che consente di contrastare efficacemente i cedimenti dei terreni sotto alle fondazioni in modo non invasivo, rapido e soprattutto preciso grazie all’utilizzo di sofisticati sistemi geofisici integrati all’iniezione per il controllo in corso d’opera di ciò che accade nel terreno. Se invece si necessita un consolidamento strutturale delle fondazioni e a maggiore profondità, saranno utili i micropali d’acciaio assemblati tra loro ed infissi a pressione nel terreno, così da rendere possibile un trasferimento dei carichi della costruzione verso terreni più portanti ed ottenere la necessaria stabilità finale dell’opera.

Dunque mai esitare davanti alle crepe nei muri, a casa propria come in azienda. Con GEOSEC è possibile un intervento rapido, mirato e da oggi accompagnato da procedure sanitarie per la sicurezza degli operatori ma anche dei nostri Clienti. Tutti gli interventi GEOSEC per il consolidamento delle fondazioni sono coperti da garanzia contrattuale decennale e da un’ulteriore garanzia assicurativa postuma decennale con primaria compagnia internazionale. In GEOSEC da sempre lavoriamo in sicurezza per la vostra sicurezza.
Per maggiori informazioni visita il sito GEOSEC o chiama direttamente il numero verde gratuito: 800 045645

Deumidificazione umidità di risalita in villa privata (Agro Romano – Roma)

Deumidificazione umidità di risalita in villa privata (Agro Romano – Roma)

La deumidificazione dell’umidità di risalita risulta essere un intervento particolarmente delicato. Se non fatto correttamente, infatti, l’umidità continuerà a risalire le murature per effetto della capillarità, con le conseguenze del caso. Ecco perché le deumidificazioni dei muri devono essere realizzate da specialisti deumidificatori, con esperienza professionale.


Deumidificazione umidità di risalita in villa privata: la situazione dell’edificio

Una squadra di operatori è al lavoro per deumidificare i muri di una villa privata, ubicata nell’Agro Romano (Roma). L’edificio, in mattoni, è particolarmente segnato dall’umidità di risalita: presenta sui muri perimetrali intonaco gonfiato o in alcuni punti totalmente deteriorato. Inoltre, sulla zoccolatura esterna sono evidenti i segni del distacco, provocato dall’umidità di risalita.


Deumidificazione umidità di risalita in villa privata: l’intervento con barriera chimica deumidificante

L’intervento di deumidificazione dell’umidità di risalita consiste nel forare l’intero perimetro dell’abitazione, a circa 35/40 centimetri da terra e con interasse tra un foro e l’altro pari a 10 centimetri. In ogni foro poi si posizionano packer in nylon multiforo (valvole di non ritorno) alle quali si connetterà una pistola che, con la pressione di una pompa, inietterà nel muro l’idrorepellente Dws 1000. L’iniezione a pressione consentirà di imbibire tutta la sezione del muro compromesso dall’umidità di risalita, creando una barriera chimica che bloccherà il fenomeno della risalita per capillarità dell’umidità. Per sempre.

 

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Deumidificazione: ecco il preventivo online

Deumidificazione: ecco il preventivo online

Deumidificazione: ecco il preventivo online
Quanto costa la deumidificazione dei muri colpiti da umidità di risalita? È una domanda ricorrente per chi, come noi, si occupa da più di 40 anni di deumidificazione. Per rispondere in maniera rapida ed esaustiva, abbiamo ideato un sistema di preventivazione online, totalmente gratuito, che permette al cliente di conoscere i costi della deumidificazione da noi praticata.

Deumidificazione: il funzionamento del sistema di preventivo online
Conoscere i prezzi della deumidificazione è diventata un’operazione semplicissima: bisogna e compilare gli spazi vuoti con i dati anagrafici, residenza e recapiti. Si deve poi indicare la tipologia di materiale con cui è costruito il muro colpito dall’umidità di risalita. La scelta è variegata: arenaria, blocchetti di tufo, calcarenite, concio di tufo, materiale duro, materiale tenero, muro a sacco, muro romano, pietra, poroton, roccia. Gli step successivi riguardano l’inserimento della lunghezza e dello spessore del muro umido da trattare. La prima misura è espressa in metri, la seconda in centimetri. Importante: Dry Wall System, essendo un’azienda strutturata, con specialisti di massimo livello in deumidificazioni, non si occupa della realizzazione di microinterventi al di sotto dei 20 metri lineari. In fase di compilazione, è possibile allegare anche delle fotografie, in modo tale da permettere ai tecnici di valutare se quanto inserito nel preventivo di deumidificazione sia a tutti gli effetti corretto. Dopodiché non resta che cliccare il tasto “simula preventivo”. Nel giro di qualche secondo riceverete in email il preventivo per la deumidificazione del vostro edificio, con prezzo e specifiche (controllare anche nella casella spam, per sicurezza). Chi vorrà potrà sottoscrivere direttamente il preventivo di deumidificazione e trasformarlo in ordine lavori, previa conferma da parte degli uffici e sopralluogo. Si ricorda inoltre che l’intervento di deumidificazione del muro beneficia del recupero fiscale in 10 anni.

Il perché dell’introduzione del preventivo online gratuito per le deumidificazioni
Dar la possibilità a tutti di conoscere i prezzi della deumidificazione dei muri umidi è un’operazione di grande trasparenza che solo una solida azienda come Dry Wall System, leader nel mercato delle deumidificazioni - in special modo quelle legate all’umidità di risalita (o umidità ascendente) - può fare. Il cliente ha così modo di farsi un’idea indicativa della spesa da sostenere. L’unica cosa che quest’ultimo dovrà tenere a mente è che non tutti gli operatori della deumidificazione intervengono nella stessa maniera… Dry Wall System risolve i problemi di umidità di risalita (o umidità ascendente) in maniera definitiva con il sistema più efficace, che permette il rilascio anche di una garanzia decennale: la barriera chimica. Il plus riguarda il fatto che l’azienda, attiva in tutto il territorio italiano e con 4 sedi (Nettuno – Roma, Settala – Milano, Cassola – Vicenza, Settesorelle – Piacenza), usa materiali e prodotti propri (e che in alcuni casi vende a imprese applicatrici certificate nella deumidificazione dei muri umidi). Per procedere alla simulazione di un preventivo online sulla deumidificazione


www.drywallsystem.it

Crepe nei muri preoccupanti: il caso risolto con iniezioni nel terreno in una villa a Dortmund

Crepe nei muri preoccupanti: il caso risolto con iniezioni nel terreno in una villa a Dortmund

Quando sulle pareti di un edificio compaiono crepe nei muri è importante definire l’origine e la pericolosità delle lesioni e del dissesto. La presenza di crepe, nella migliore delle ipotesi può essere conseguenza dell'usura nel tempo di intonaci e tinteggi, disagi tutt’al più estetici che non richiedono interventi di consolidamento. In altri casi le crepe nei muri possono essere il sintomo ultimo di un cedimento strutturale e/o del terreno di fondazione, con conseguente rischio per la stabilità dell’edificio.



E’ proprio il caso di una prestigiosa villa residenziale a Dortmund, in Germania. Circa venti anni fa il proprietario dell’immobile, aveva osservato le prime preoccupanti lesioni diffuse in una porzione dell'abitazione. Negli ultimi mesi il quadro fessurativo aveva subito un ulteriore importante peggioramento, fino a raggiungere delle ampiezze di 3 - 4 cm. Solo a questo punto il proprietario evidentemente preoccupato ha verificato l’esistenza di un cedimento differenziale del terreno e ha affidato l’intervento di consolidamento in fondazione a GEOSEC, azienda specializzata nell'iniezione di resine espandenti e micropali presso infissi.


Rilievo e progetto preliminare
L'intervento di consolidamento è iniziato con una serie di attente indagini geotecniche e geofisiche, che hanno messo in evidenza le scarse caratteristiche dei terreni di fondazione posti sotto alla costruzione, con un’evidente riduzione della portanza. Per ricercare le possibili cause del cedimento sono state eseguite indagini al contorno ed in particolare anche sugli impianti di raccolta delle acque potabili e meteoriche. Tramite video ispezione è stato dunque possibile confermare la presenza di una perdita importante alle condotte interrate limitrofe alla struttura di fondazione, perdita oltretutto già rilevata dalle immagini di tomografia della resistività elettrica del terreno.
Il team di intervento GEOSEC, composto da geologi e ingegneri specializzati nei consolidamenti del terreno, ha studiato la miglior strategia d'azione seguendo l'innovativo approccio scientifico - geotecnico del metodo GEOSEC® ed stato quindi effettuato un monitoraggio e un’analisi computerizzata del terreno ricostruendo un modello numerico 3D delle principali caratteristiche del volume significativo interessato dal dissesto.
Inoltre è stato condotto un rilievo complessivo del quadro fessurativo all’immobile oltre che della presenza di cedimenti differenziali verticali diffusi. Conseguentemente il progettista locale ha optato per il consolidamento dei terreni di fondazione mediante iniezioni mirate di resina espandente e controllata GEOSEC®.



L'intervento esecutivo con iniezione di resine espandenti
Il procedi¬mento brevettato GEOSEC® consente di intervenire in modo preciso, rapido, mirato, mini-invasivo e risolutivo sulla sicurezza e la stabilità dell’edificio grazie all’iniezione di speciali resine eco compatibili sempre sotto il controllo della tomografia di resistività 4D live.


La resina da iniezione
Per questi speciali interventi di consolidamento del terreno, GEOSEC inietta una resina poliuretanica espandente a celle chiuse denominata MAXIMA PU-Harz. Questa resina soddisfa i requisiti indicati dalle norme tedesche per la valutazione degli effetti sul suolo e sulle acque sotterranee. I test sono stati effettuati dal DIBt Deutsches Institut für Bautechnik oltre che dall’Istituto Giordano di Rimini conformemente alle norme Italiane ed europee condivise e vigenti. Ne consegue che le resine utilizzate rispettano ambiente e acque sotterranee senza produrre effetti inquinanti.



La tomografia Elettrica 4D live
Si tratta di una moderna tecnica di indagine del terreno per immagini 3D ripetitive nel tempo. In modo del tutto non invasivo le misure geofisiche vengono effettuate con dispositivi multi elettrodici allineando sul terreno dei particolari sensori (trasmettitori e ricevitori) e collegandoli tra loro con cavi multipolari connessi ad una centralina elettronica di misura, detta georesistivimetro multicanale. Le misure raccolte dallo strumento restituiscono così valori di resistività elettrica a differenti profondità e partecipano alla costruzione di vantaggiosi modelli numerici 3D e 4D del volume significativo di terreno indagato sotto al fabbricato, grazie ad un apposito calcolatore. Il risultato finale è quindi una sequenza di immagini ad alta risoluzione di tomografia 4D, opportunamente elaborata da un sofisticato software di calcolo la cui interpretazione deve necessariamente essere demandata ad un tecnico specializzato.



La precisione ed accuratezza di misura di questa metodologia di indagine dà la possibilità ai tecnici GEOSEC di analizzare il terreno di fondazione e capire dapprima le cause che hanno portato alla comparsa di crepe nei muri o di crepe nelle pavimentazioni. Ma la tomografia di resistività 4D trova il suo pieno compimento e assoluto vantaggio rispetto alle soluzioni concorrenti proprio durante l’iniezione delle resine espandenti. La diagnostica per immagini funziona come un occhio elettronico che guarda sotto alla costruzione in modalità ripetitiva e sequenziale. Questo permette ai tecnici GEOSEC di verificare proprio l’azione delle resine espandenti e dunque il corretto consolidamento del terreno, grazie al rilievo ripetitivo delle variazioni delle proprietà geofisiche del sottosuolo in corso d’opera. La procedura (iterativa) di risoluzione consente di arrivare ad una stima della distribuzione delle resistività reali nel mezzo investigato che si traduce in una immagine grafica di efficace comprensione, sempre aggiornata in tempo quasi reale. Così i tecnici di cantiere possono vantaggiosamente decidere come modificare direttamente sul posto le iniezioni per il miglioramento del progetto preliminare, secondo un approccio tecnico indicato dal Metodo brevettato GEOSEC nel pieno rispetto delle prescrizioni del metodo osservazionale previsto dalle nuove Norme tecniche sulle Costruzioni (NTC2018).



L’intervento di consolidamento del terreno
L'area ha interessato cir¬ca 11,10 metri lineari di fondazione continua con quota d'appoggio a circa -0,6 metri dal piano di calpestio ma con un quadro fessurativo davvero importante.
Il progetto prelimina¬re è stato ottenuto dall’indagine geofisica ERT (unica stazione di rilievo a 48 elettrodi cross hole) integrata da 3 prove penetrometriche dinamiche. Le indagini hanno confermato la forte eteroge¬neità dello spessore dei primi 2,00 metri di terreno, con l'individuazione di argille limose umide dalle scarse qualità meccaniche. Successivamente sono stati definiti in modo mirato i punti e le relative profondità di iniezione delle resine.
Grazie alle acquisi¬zioni delle immagini tomografiche intermedie e sequenziali, è stato possibile osservare rapidamente l’omogeneizzazione della distribuzione della resistività elettrica, tra zone ce¬devoli e zone più stabili prese a riferimento fino a validazione finale del lavoro.
Sono stati effettuati ben 12 fori per un totale di 36 iniezioni su tre livelli sovrapposti, dal piano campagna (- 0,7 metri, -1.1 metri, -1,6 metri) con un consumo di circa 470 Kg di resina espandente.


Il servizio tecnico GEOSEC
Siamo a disposizione dei progettisti dei committenti mediante assistenza tecnica gratuita specializzata sia in fase di istruzione dei progetti che in fase di esecuzione dei lavori. Lo staff GEOSEC è in grado di eseguire le indagini geofisiche e geotecniche necessarie con strumentazioni proprie, oltre che di elaborare modellazioni numeriche interpretative delle risultanze diagnostiche ed anche previsionali dei risultati attesti post iniezione.

Per qualsiasi informazione, per ricevere materiale tecnico informativo, per richiedere la visita di un tecnico GEOSEC è possibile contattare l’azienda a questo indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamare il numero verde 800.045.645  - www.geosec.it

Umidità, macchie e muffe sui muri. Come eliminare la condensa.

Umidità, macchie e muffe sui muri. Come eliminare la condensa.

Per eliminare la condensa bisogna prima capire che cosa è e come si forma.

La sensazione di freddo che si avverte dipende in larga misura dalla temperatura dell’aria, ma anche dall’umidita’ dei muri, dei pavimenti e dei soffitti che ci circondano.
La temperatura che si avverte e’ la Temperatura Operante, ma per avere la sensazione di tepore occorre che anche le pareti, i soffitti ed il pavimento non siano freddi.
Per dare un’idea 1 mc di aria satura, a livello del mare contiene 4 grami di acqua a 0°, quasi 10 grammi a 10°, 18 grammi a 20°, 32 grammi a 30°, 55 grammi a 40° e quasi 95 grammi a 50°.
In pratica si puo’ dire che l’acqua presente nell’aria rimane vapore sino a che la sua quantita’ resta nei limiti previsti per quel livello di umidita’, quando la supera, si deposita sulla superficie più fredda; come quando si prende la bottiglia dell’acqua dal frigorifero.

A creare l'aria umidca contribuiscono vari fattori, quali, la presenza di esseri viventi persone, animali e piante oltre alla produzione di vapore dalla normale attivita’ connessa alla vita quotidiana, come la cottura di cibi (con cappe filtranti), uso di bagni e docce etc.
Si puo’ infatti quantificare la produzione di oltre 10 litri di acqua al giorno immessa nell’aria di un’abitazione.
Oltre a quanto sopra contribuiscono anche altri fattori alla formazione di condensa come per esempio le moderne tecniche costruttive che riducono molto la fase di traspirazione di muri, intonaci, soffitti, solette e piastrelle. A questo si aggiunga l’effetto coibentante dei materiali isolanti utilizzati che, se da una parte sono utili per evitare l’ingresso del freddo dall’altra non consentono un adeguato scambio dell'aria con l’esterno. Le gocce di condensa che si formano sui vetri sono un segnale che il problema c’è e occorre porvi rimedio.

RIMEDI AL PROBLEMA DELLA CONDENSA
Evidentemente se un ambiente risulta umido occorre ridurre la fonte di umidità. Ma fondamentale è : creare il ricambio dell'aria o far sfogare fuori l'aria satura e con CO2.

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