Il brand storico dell’industria italiana si rivolge agli studenti di alcuni dei più prestigiosi istituti italiani chiedendo di progettare una smartchair e di ripensare la stampante fiscale. A guidare il visual del contest di quest’anno, un unico soggetto centrale per due oggetti molto diversi: l’uovo con la sua perfezione.

Al via la nuova edizione di Olivetti Design Contest. Per il terzo anno consecutivo, l’azienda promuove l’iniziativa in ambito industrial design che coinvolge gli studenti di importanti istituti italiani e internazionali e premia i contributi più originali allo sviluppo dei prodotti. Il visual del contest di quest’anno mantiene come soggetto centrale l’uovo con la sua perfezione: è proprio questa la tematica che guiderà i progetti per la realizzazione di una smart chair e/o di una stampante fiscale.

Olivetti Design Contest 2018, il bando

Dedicato al tema della smart chair, il manifesto traccia un intrico di linee colorate che, vibrando, celebrano le silhouette utilizzate nel corso degli anni negli studi ergonomici per la progettazione delle sedie. Il lettering, invece, racconta la realtà della stampante fiscale, e può essere letto sia secondo l’alfabeto occidentale sia con un lettore di codice a barre. Ecco i due prodotti che Olivetti intende ripensare e con cui gli studenti dovranno misurarsi. Da un lato la smart chair è pensata per migliorare la salute e il benessere del lavoratore: attenzione all’ergonomia e alla tecnologia favoriscono la corretta postura grazie a sensori che raccolgono i movimenti sulla sedia e restituiscono informazioni e suggerimenti rispetto alla correttezza delle posizioni assunte. Dall’altro, si richiede di riprogettare il design estetico della stampane fiscale PRT 80 FX presentando contributi originali per un’ergonomia di prodotto innovativa che ne semplifichi l’utilizzo e lo renda maggiormente in linea con i devices attualmente sul mercato.Con il Contest, Olivetti intende in primo luogo portare avanti la grande tradizione di collaborazione fra industria e design inaugurata dal brand storico più di un secolo fa proponendosi di confermare la centralità della cooperazione con i giovani e incoraggiare le sperimentazioni formali dal carattere originale e innovativo, seguendo il concetto di bellezza come driver dell’industria che ha portato in Olivetti il grande contributo di artisti e designer noti e apprezzati tra i quali Mario Bellini, Michele De Lucchi, Jean Michel Folon, Marcello Nizzoli, Giovanni Pintori, Ettore Sottsass.

A chi si rivolge il contest

Destinatari del contest sono gli studenti maggiorenni (che possono partecipare singolarmente o in team, fino a un massimo di cinque studenti per team) regolarmente iscritti presso gli istituti: Domus Academy; IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design; IED Design Milano; IED Roma; IED Cagliari; NABA; Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e Design (DAD); Scuola Politecnica di Design, Milano; Scuola del Design, Politecnico Milano; RUFA (Rome University of Fine Arts); École Supérieure des Arts Modernes (Parigi); Hochschule Mainz – University of Applied Sciences; National College of Art and Design (Dublino); Birmingham City University – Faculty of Arts, Design and Media; EASD Escola d’Art i Superior de Disseny de València; Vilnius Academy of Fine Arts (Vilnius); Escuela de Arte y Superior de Diseño de Zamora; Marmara University – Istanbul; University of the Arts London, Central Saint Martins College; Holon Institute of Technology; School of Visual Arts – New York.

Calendario selezioni

Entro 21/1/2019: consegna alla segreteria del Contest degli elaborati richiesti per accedere alla prima fase di valutazione
Entro 04/2/2019: selezione da parte della Giuria dei progetti che, una volta presentati nella loro elaborazione definitiva, potranno accedere alla seconda fase di valutazione
25/03/2019: termine per la consegna alla segreteria del Contest delle elaborazioni dei progetti necessarie per accedere alla seconda fase di valutazione
1/4/2019: riunione, discussione e votazione dei Giurati per selezionare i progetti vincitori (primo, secondo e terzo classificato) per ciascuno dei due temi previsti dal bando
9/4/2019: cerimonia di premiazione dei progetti vincitori durante il Salone del Mobile, Milano.

La giuria

Gli elaborati presentati dagli studenti saranno sottoposti a una prima fase di valutazione da parte della Commissione predisposta da Olivetti e composta da personale interno ed eventuali professionisti esterni. La Commissione selezionerà quei progetti che potranno essere presentati, nella loro elaborazione definitiva, alla seconda fase di valutazione. Nella seconda fase di valutazione i progetti saranno analizzati dalla Giuria che selezionerà tre progetti vincitori per ciascuno dei due temi del Contest oltre ad assegnare eventuali menzioni di merito a progetti particolarmente significativi pur se non risultati vincitori. La giuria è presieduta da Mario Bellini e composta da Emanuele Cappelli, Designer; Gaetano di Tondo, Responsabile Institutional and External Relations Olivetti; Cristina Ghiringhello, Direttore Confindustria Canavese; Luca Josi, Responsabile Brand Strategy & Media TIM; Pierantonio Macola, Presidente SMAU; Alberto Mattiacci, Professore Ordinario di Marketing e Business Management presso Sapienza Università di Roma; Riccardo Meloni, Responsabile Human Resources & Organizational Development TIM; Marco Sabetta, Direttore Generale Salone del Mobile Milano; Stefano Sertoli, Sindaco Città di Ivrea. La giuria valuterà considerando gli elementi concettuali dell’opera presentata, la qualità della realizzazione, l’opportunità di sviluppo del progetto in termini commerciali e anche secondo la coerenza al sistema di valori che da sempre contraddistinguono Olivetti: orientamento al cliente, innovazione, esperienza, eccellenza e proattività.

Il Premio

Ai tre progetti vincitori per ognuno dei due temi previsti dal bando sarà assegnato un premio in denaro del valore di € 2.000,00 per il primo classificato, di € 1.500,00 per il secondo e di € 1.000,00 per il terzo.
Olivetti, storia di un brand

Olivetti, brand storico dell’industria italiana e polo digitale del gruppo TIM, suo azionista di controllo, opera sul mercato domestico ed internazionale come realtà industriale totalmente rinnovata e in evoluzione. Con un’ampia offerta di prodotti HW e SW all’avanguardia, svolge l’attività di Solution Provider proponendo soluzioni chiavi in mano, in grado di automatizzare processi e attività aziendali per le PMI, le grandi aziende e i mercati verticali. Grazie alla leadership nel Retail e nell’Office, e al know how nei settori Internet of Things, Cloud, Big Data, Machine to Machine e multicanalità evoluta, Olivetti ha oggi un posizionamento distintivo di competenze nell’ambito dell’innovazione digitale ed una significativa presenza commerciale in Europa, nel Far East e in America Latina.

Mobilspazio ha curato l'arredo di un castello del 300 della bassa Normandia

Dopo hotel 3 e 4 stelle, resort e residence, Mobilspazio porta il suo arredo presso una dimora storica, occupandosi dell’arredo di tutte le camere di Chateau de Bricquebec, un’elegante residenza storica situata nella bassa Normandia (Francia).
Una combinazione di arredi moderni, dalle linee semplici ed essenziali con inserti di ecopelle per dare un maggiore tocco di eleganza è stata la scelta per arredare il Castello di Bricquebec. In questo modo si è potuto infatti rispettare la storia dell’edificio senza rinunciare al design. Il tutto combinato con una sapiente scelta dei complementi di arredo da parte della proprietà.
Ancora una volta l’arredo 100% made in Italy, la qualità e la solidità del materiale con uno spessore di quasi quattro centimetri sono state la scelta vincente da parte di Mobilspazio.

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Lops Arredi è attulmente l’unico distretto del design permanente in Italia sempre all’avanguardia sulle nuove tendenze e che offre ai clienti un servizio a 360° e un’esperienza d’acquisto realmente “chiavi in mano”. Oggi scopriamo gli utilissimi consigli di Paola Marella per organizzare con Lops Arredi al meglio la camera dei ragazzi con preziosi suggerimenti per renderla bella, funzionale e adatta a ogni esigenza.

La camera dei ragazzi è un ambiente che cambia drasticamente e in breve tempo: prima il gioco, poi i compiti a casa e infine l’esame di maturità. Riuscire a integrare una zona studio nella cameretta, anche quando la metratura non è tra le più grandi, è uno degli elementi che più è importante prendere in considerazione. È per questo che Lops Arredi, con l’aiuto di Paola Marella, offre i giusti consigli e gli utili accorgimenti per realizzare al meglio una camera per ragazzi. Una camera che non sia solo bella, ma anche funzionale nei minimi dettagli.

La scrivania è sicuramente l’elemento centrale dell’angolo studio. Lops Arredi offre alcune proposte della Collezione Top Lops del brand che sicuramente riusciranno a soddisfare le più particolari esigenze.

Gli scrittoi Secret e Leo della Collezione Top Lops sono un vero e proprio concentrato di funzionalità e bellezza estetica. In soli 120 cm di larghezza e 60 cm di profondità, queste scrivanie sono perfette per i primi anni dei ragazzi, quando i compiti a casa sono ancora relativamente pochi e c’è più tempo per giocare.

Per la scelta della sedia, la prima cosa da prendere in considerazione è la praticità, ma ci sono anche altri elementi sui quali è bene riflettere.

Le sedie Pill e Leaf con ruote della Collezione Top Lops sono la scelta perfetta per chi ama la praticità delle ruote e vuole donare un’aria “professionale” all’angolo studio dei ragazzi. I colori di queste due sedie sono ideali per dare una nota di carattere alla stanza e un’atmosfera più allegra all’ambiente.

Se invece si preferisce una scelta senza ruote, le sedie Tak, Leaf e Pod della Collezione Top Lops sono ideali per personalizzare l’angolo studio con delle soluzioni classiche, ma tutte caratterizzate da dettagli estetici unici.

E per chi ha problemi di spazio, nessun problema! Da Lops Arredi ci sono tantissime soluzioni per sfruttare al meglio anche le camere di metrature ridotte. Un esempio? Mobile Linea Twiddy di Top Lops che in pochi secondi diventa angolo studio con scrivania o zona notte con un comodissimo letto. Una vera e propria rivoluzione per chi non vuole rinunciare a nulla e vuole una camera per ragazzi completa di tutto.

Iosa Ghini per Laboratorio Mattoni

Laboratorio Mattoni si presenta al prossimo Salone del Mobile di Milano, dal 17 al 22 aprile 2018, con la cucina outdoor disegnata dall’architetto Massimo Iosa Ghini.

Frutto della capacità di coniugare design e innovazione tecnologica, l’eccellente qualità artigianale con le tecnologie più evolute proprie di Laboratorio Mattoni, in grado di conferire al prodotto un’inedita unicità e una forte personalità.

Cucina da esterno, monoblocco e indipendente contenente, in un unico elemento, tutte le funzioni necessarie sia per cucinare che per la consumazione dei pasti.

Contemporanea e tecnologia, Bay contiene un top di lavoro in legno teak che crea un tavolo elegante e dedicato al momento conviviale del pranzo.
Una struttura in acciaio bruno spazzolato, questi gli ingredienti per un modulo dalla forma fluida, una cucina resistente agli agenti atmosferici, pensata il più possibile per i diversi spazi ed esigenze d’uso.

 “Cucina outdoor a pianta centrale.
Ho disegnato per Laboratorio Mattoni un mondo compatto, essenziale, a doppia funzione di cucina e grande tavolo per esterni a forma puntuale e usufruibile da tutti i lati.
Il top realizzato in materiale waterproof si apre lasciando utilizzabili le funzioni di cottura, taglio e lavaggio e divenendo un meraviglioso tavolo per almeno 8 posti.
Le aperture laterali sono attrezzate per il massimo contenimento, così come la ampia dispensa frigo centrale.”

Massimo Iosa Ghini

" Le nostre cucine uniscono innovazione tecnologica e design artigianale senza mai mettere in secondo piano la funzionalità.
L'evoluzione del modello produttivo e il raffinamento nella scelta dei materiali hanno permesso di integrare bellezza e " vissuto quotidiano". In un prodotto dove la forma è funzione.”

Luca Mattoni


Massimo Iosa Ghini

Considerato uno degli architetti e designer italiani di maggior spicco nel panorama internazionale del progetto, Massimo Iosa Ghini (Bologna, 1959) ha partecipato negli anni Ottanta all’azione innovativa svolta dalle avanguardie progettuali fondando il movimento culturale Bolidismo e facendo parte del gruppo Memphis di Ettore Sottsass. Nel 1990 apre lo studio Iosa Ghini Associati, che oggi opera a Milano, Bologna, Mosca e Miami, sviluppando progetti per grandi gruppi e developer internazionali e occupandosi di progettazione di spazi architettonici residenziali, commerciali e museali, installazioni culturali, aree e strutture dedicate al trasporto pubblico, nonché di progetti retail per gruppi internazionali. Nell’ambito del product e del furniture design collabora con i più importanti marchi quali Cassina, Duravit, Fiam, iGuzzini, Moroso, Poltrona Frau, Silhouette, Snaidero, Yamagiwa e Zumtobel. Tra i lavori principali di interior design e architettura si annoverano lo sviluppo worldwide delle catene dei Ferrari Store e dei Kiko Store, l’IBM Software Executive Briefing Center (EBC), la sede Capital Group a Mosca, Casa Museo Giorgio Morandi a Bologna, la Stazione metropolitana Kröpcke di Hannover, la collaborazione col Gruppo Cremonini Chef Express per le aree autostradali ed aeroportuali e i progetti in costruzione dell’edificio residenziale Brickell Flatiron a Miami e del People Mover a Bologna. È stato docente all’Università La Sapienza di Roma; dal 2008 è adjunct professor al Politecnico di Hong Kong; attualmente insegna al dipartimento di architettura, Università di Ferrara. Molti dei prodotti da lui firmati si trovano in diverse collezioni museali e hanno ricevuto riconoscimenti e menzioni, tra cui il Good Design Award del Chicago Athenaeum e il Roscoe Award, l’IAI Green Design Award (Cina), l’iF Product Design Award e il Red Dot Award. Nel 2013 la Triennale di Milano gli ha dedicato un’intera antologica “Dagli esordi all’oggi sostenibile”. Nel 2015 il retail concept Kiko Milano ha vinto il Best Retail Global Expansion al Mapic 2014; la Fondazione Guglielmo Marconi gli ha conferito il Premio Marconi per la Creatività.
Nel 2017 e nel 2018 è stato nominato “Ambasciatore del Design Italiano”, in occasione dell’Italian Design Day, dalla Farnesina.

In occasione di Eurocucina 2018, Snaidero ha presentato cinque progetti con quattro designers diversi, tutti espressione di quello straordinario talento creativo italiano che, combinato con l’esperienza e la capacità trasformativa di Snaidero, vogliono affermare il carattere distintivo  di un marchio con oltre 70 anni di storia, capace, da sempre, di sperimentare, innovare a tutto campo e rompere gli schemi.


Vision (Design Pininfarina) di Snaidero.
Le linee fluide di Vision evocano ergonomia, centralità della persona, emozione pura. La morbida silhouette delle sue configurazioni svela la propria personalità nel gioco delle geometrie, fluide, simmetriche, perfette, evocando una primordiale immagine di rifugio. Il concept del progetto interpreta la moderna espressione degli spazi domestici continui, con superfici che scorrono senza soluzione di continuità e materiali che trasmettono un immediato senso di purezza e sensorialità.


Link (Design Andreucci & Hoisl) di Snaidero.
Link rappresenta un progetto unitario, lineare. Uno spazio rigorosamente progettato per esaltare la funzionalità di tutte le zone operative della cucina. Forme rigorose, ricchezza di dettagli e cura per la qualità costruttiva. Il concetto alla base del progetto è “la ricchezza della funzione”: un percorso di ripensamento delle zone operative finalizzato a dare massima funzionalità d’uso a tutta la superficie, concentrandosi in particolare nello spazio fra basi e pensili. Uno spazio dove sperimentare e condividere, dove estetica e praticità si incontrano, rinnovando ogni giorno una promessa di stile.


Hera (Design Marcon) di Snaidero.
Legno, atmosfere rilassate ed un mood elegante e confortevole: l’ispirazione progettuale di Hera ricorda le atmosfere country inglesi con una connotazione assolutamente contemporanea, grazie a tocchi progettuali dal sapore cosmopolita e ispirazioni allo stile nordico che danno forma al nuovo e sempre più amato stile country-chic che reinterpreta le suggestioni retrò secondo un gusto moderno, essenziale e minimalista.


Way Materia di Snaidero.
Way materia rappresenta l’evoluzione del concept di Way, incentrato sulla pulizia stilistica e progettuale, nella direzione della valorizzazione materica del progetto. Way sceglie la ceramica Laminam per rivestire come una vera e propria pelle architettonica le superfici domestiche; un concept rivoluzionario che utilizza lastre ceramiche di puro gres porcellanato caratterizzate da grande formato e minimi spessori, totalmente Made in Italy e frutto di tecnologie di vera avanguardia.


Frame (Design Iosa Ghini) di Snaidero.
Con Frame, disegnata per Snaidero dall’architetto Iosa Ghini, la cucina visita l’immaginario classico interpretandolo in chiave estremamente contemporanea. Un neo-chic che cita e riattualizza anche in chiave funzionale, alcuni elementi iconici della progettazione classica: l’anta telaio, interpretata con apertura con gola, l’utilizzo di laccature lucide e opache per valorizzare con discrezione la preziosità delle superfici, la grande cappa, disponibile in bronzo o acciaio inox, che focalizza con personalità e stile l’area operativa della cucina. Una cucina che parla un linguaggio di classe, con una visione molto internazionale.

 

Lops Arredi è l’unico distretto del design permanente presente attualmente in Italia e dislocato con tre sedi alle porte di Milano. Il concept degli store nasce con l’obiettivo di offrire ai propri clienti un’accurata selezione di brand operanti in tutte le merceologie del design d’arredo d’interni, sia per abitazioni private che per attività commerciali quali hotel, ristoranti, B&B, residence e uffici.


Dalla cucina alla camera, dal salotto al bagno e molto altro ancora, questo è LOPS Arredi: diverse offerte caratterizzate tutte da uno stile unico e dalla possibilità di spaziare su un’ampia scelta di prodotti con il fine di soddisfare tutte le diverse esigenze esposte dalla sua clientela.


“La selezione dei brand fatta al nostro interno” - racconta Nicola Lops, AD di Lops Arredi - “Cavalca lo stile, i gusti e le singole necessità ed è stata resa possibile grazie al know how che abbiamo sviluppato negli anni e che ci viene riconosciuto sia dai nostri fornitori che dai nostri clienti. Noi abbiamo il reale sentore di come si sta muovendo il mercato grazie alle richieste che ci vengono fatte o che non ci vengono fatte. Al nostro interno selezioniamo solo brand e prodotti best seller per garantire al cliente prima di tutto la migliore offerta, la qualità ed il servizio."

La ricerca progettuale di Lops Arredi è garantita da un team di professionisti competenti, una squadra che costantemente si interfaccia in cerca di soluzioni che garantiscono il successo per ogni vendita ed il supporto anche post vendita. Ogni fase del progetto viene condivisa con elevata cura informativa per presentare proposte curate in ogni dettaglio anche grazie all’utilizzo dalla progettazione in 3D degli spazi.

A Kreuzberg, famoso quartiere multiculturale dell’ex Berlino Ovest, l’architetta Tanja Meyle ha ridato vita ad un’antica casa di inizio ‘900, convertendola in un moderno loft di oltre 250 mq. Una ristrutturazione caratterizzata da creatività e rigore contemporaneo, ma sempre nel rispetto dell’esistente e con sostanziali echi del passato.

Questa realizzazione si caratterizza prevalentemente per un accostamento ben riuscito di due materiali: il legno e il cemento. Nel progetto di ristrutturazione la struttura lignea preesistente è stata integralmente mantenuta, procedendo solo ad un lavoro di restauro e pulizia delle travi. Analogamente, tutti i vecchi picchetti che non comportavano rischio di lesioni per le persone sono stati conservati. Lo stesso vale per le due pareti principali in laterizio, recuperate con interventi di spazzolatura, pulizia e isolamento.

La struttura centrale è costituita da un corpo in cemento, una sorta di cubo che separa l’ampio soggiorno dal più piccolo spazio cucina. Nella zona cucina, del preesistente camino è rimasta traccia nei mattoni lasciati anneriti, che rivelano il percorso delle vecchie canne fumarie e pongono un accento che decora l’intera parete. Lungo il corridoio, tre “scatole blu” (blue boxes) sono state progettate con dimensioni e altezze diverse, in modo tale da non raggiungere mai il soffitto. Questo accorgimento permette di intuire l’ampiezza dell’involucro esterno e dà respiro allo spazio, lasciando sempre intravedere la pendenza del tetto per tutta l’estensione della falda.

Tutto il processo di restauro si è svolto in stretta collaborazione con il committente, in un rapporto basato sulla piena fiducia che ha permesso la realizzazione di un progetto molto libero, creativo e non convenzionale.

Il primo piano ospita la zona notte ed è accessibile da due scale diverse, entrambe realizzate in cemento gettato: la prima si trova nel soggiorno, mentre la seconda collega la cucina alla terrazza sul tetto attraverso una galleria. Su tutte le superfici del cubo è stato applicato uno strato di cemento tirato a lucido.

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Il progetto Frame disegnato per Snaidero dall’architetto Massimo Iosa Ghini si aggiudica il prestigioso premio del Museum of Modern Art di Chicago.

Si tratta della 14° cucina Snaidero a ricevere questo riconoscimento.

Il design in casa Snaidero ha sempre rappresentato una finestra sul futuro, la ricerca di una bellezza mai fine a sé stessa, ma che sia riconoscibile e duri nel tempo. Una visione condivisa dalla giuria del Good Design Award del Museum of Modern Art di Chicago che ha attribuito per la 14° volta alla cucina Frame di Snaidero il riconoscimento.

Il progetto Frame, disegnato per Snaidero da Massimo Iosa Ghini, rappresenta la sintesi perfetta di quelli che sono gli attuali “must” dell’ambiente cucina oggi: efficienza ed evocazione. Un neo-chic che cita e riattualizza anche in chiave funzionale, alcuni elementi iconici della progettazione classica: l’anta telaio, interpretata con apertura con gola, l’utilizzo di laccature lucide e opache per valorizzare con discrezione la preziosità delle superfici, la grande cappa, disponibile in bronzo o acciaio inox, che focalizza con personalità e stile l’area operativa della cucina. Una cucina che parla un linguaggio di classe, con una visione molto internazionale.

Come trasformare un ambiente doccia da un tradizionale impianto ad 1 via in uno più moderno a 2 vie senza opere idrauliche e di muratura?

Ci pensa Nobili Rubinetterie con la nuova collezione Renova: otto diverse soluzioni di colonne doccia e tre tipologie di funzionamento (colonne con presa acqua, colonne con presa acqua e soffione e colonne con flessibile di raccordo).

Un gesto semplice ed immediato che risponde perfettamente al desiderio di cambiamento senza dover intervenire sulle tubature o sulla parete della doccia. Grazie ad un’innovazione progettuale, Renova permette infatti di rimuovere i vecchi componenti installando al loro posto una pratica e moderna colonna doccia dotata di soffione e doccetta monogetto. Partendo da diverse situazioni esistenti (miscelatore doccia incasso con presa acqua e asta murale, miscelatore doccia incasso con soffione, oppure doccia esterno con asta murale) è così possibile modificare e rendere più moderno lo spazio doccia.

Notevole risparmio, massima semplicità ed elevata efficienza: le colonne Renova forniscono la soluzione ideale per rinnovare l’ambiente doccia senza alcuna opera muraria, scomoda e dispendiosa. In questo modo, un vecchio impianto realizzato con miscelatore doccia incasso  e asta murale prende nuova vita semplicemente rimuovendo presa acqua e asta murale e installando al suo posto la nuova colonna Renova con presa acqua incorporata e dotata di soffione con doccetta scorrevole.
Nella variante con rampa telescopica, inoltre, Renova dà la possibilità di modulare l’altezza della colonna fino a 50 cm, permettendo l’installazione anche in situazioni in cui l’architettura dell’ambiente non garantisce uno spazio adeguato in altezza ed evitando così interventi artigianali da parte dell’installatore.

Snaidero conferma la propria vocazione allo sviluppo di cucine ad alto contenuto di design e cultura progettuale: ne è l’ennesima conferma il riconoscimento che la prestigiosa rivista di Interior Design AD Architectural Digest Usa, nell’edizione inaugurale del AD Great Design Award, ha attribuito all’isola della cucina Frame, disegnata per Snaidero dallo studio Iosa Ghini.

Da oltre 70 anni Snaidero progetta e realizza ambienti domestici su misura e da quasi 50 collabora con i più bei nomi della progettazione Made in Italy: oggi, infatti, le cucine Snaidero vantano prestigiose firme, quali, fra le altre, Pininfarina e Massimo Iosa Ghini e rappresentano in Italia e nel mondo simboli di eccellenza estetica e qualitativa.
Ne è recente conferma il riconoscimento che la prestigiosa rivista di Interior Design AD Architectural Digest USA nell’edizione inaugurale del AD Great Design Award ha attribuito all’isola della cucina Frame, disegnata per Snaidero dallo studio Iosa Ghini (https://www.architecturaldigest.com/gallery/cabinetry#14). Un progetto che rappresenta la sintesi perfetta di quelli che sono gli attuali “must” dell’ambiente cucina oggi: efficienza ed evocazione. E l’isola del progetto Frame di Snaidero li rappresenta in toto: una raffinata anta telaio, elogio allo stile classico contemporaneo, si sposa con l’applicazione di tecnologie di ultima generazione, come la laccatura micalizzata, di derivazione automobilistica, capace di donare alle superfici preziosità e resistenza; dall’altro lato elevatissimi standard di funzionalità operativa grazie all’utilizzo di attrezzature interne efficienti e tecnicamente perfette.