“Grandi Progetti Beni Culturali”, 57 milioni di euro per 16 nuovi progetti

Grandi Progetti Beni Culturali
Piano Strategico "Grandi Progetti Beni Culturali" 2020, 2021, 2022, un piano che comprende 16 progetti da 57,4 milioni euro, presentato dal Ministro della Cultura, Dario Franceschini, e che nei giorni scorsi ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza Unificata Stato-Regioni dopo il passaggio in Consiglio Superiore dei beni Culturali. Sedici ...
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100 Italian Architectural Conservation Stories, una filiera di storie made in Italy sul restauro

100 Italian Architectural Conservation Stories, una filiera di storie made in Italy sul restauro

Il rapporto, presentato da Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, e Paolo Fassa, presidente Fassa Bortolo; rappresenta una visione completa di tutto il settore. In particolare, risalta il tema dello sviluppo di materiali e tecnologie innovative per la messa in sicurezza degli edifici storici.

Realacci interviene affermando che i restauri italiani sono apprezzati e premiati in tutto il mondo, e ciò è dimostrato anche dal più prestigioso riconoscimento europeo, l’European Heritage Award, assegnato all'intervento sulla Basilica di Santa Maria di Collemaggio distrutta durante il terremoto de L’Aquila. L'intervento in questione è stato interamente sostenuto da Eni Spa.

Il rapporto inoltre, illustra  alcuni materiali e tecnologie innovative utilizzate nel campo del restauro, come ad esempio il progetto WeACT3 di CIVITA. Questo progetto, grazie all'utilizzo del laser scanner 3D a colori sviluppato da ENEA, ha consentito di scannerizzare la volta di Pietro da Cortona a Palazzo Barberini. L'innovazione consiste nell'essere riusciti a restituire, a 18 metri di altezza, un modello 3D ad altissima risoluzione e nel rispetto dei colori originali. Questo ha permesso di verificare i precedenti interventi di restauro, l’eventuale presenza di infiltrazioni e micro-fessure, e pianificare i lavori di restauro per gli anni successivi.
Un altra innovazione riportata dal rapporto è l'illuminazione della Cappella degli Scrovegni a Padova a cura di iGuzzini illuminazione. Tramite tale intervento si è ottenuto un restauro percettivo degli affreschi e un risparmio energetico del 60% rispetto al precedente impianto attraverso la pionieristica applicazione di IoT.

Tra le eccellenze italiane, il rapporto nomina anche la Green Building Council Italia, realizzatrice del primo protocollo al mondo che certifica la sostenibilità nel recupero dell’edilizia storica. Il primo edificio soggetto a recupero ad essere certificato sostenibile è il complesso delle ex scuderie del Monastero benedettino della Rocca di Sant’Apollinare nei pressi di Spina (PG).

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Progetto di Generali per il restauro delle Restauro delle Procuratie con percorso dai Giardini Reali. Nuova vita a San Marco

Progetto di Generali per il restauro delle Restauro delle Procuratie con percorso dai Giardini Reali. Nuova vita a San Marco

Un intervento che "tocca" il cuore di Venezia, un'idea di rinnovo architettonico che passa attraverso il lancio di un'iniziativa globale a favore delle comunità. Si chiama "The Human Safety Net" ed è il progetto di Generali per piazza San Marco. Le Procuratie Vecchie, sede storica della compagnia assicurativa che ha come simbolo proprio il leone marciano, saranno oggetto di restauro su progetto dell'architetto David Chipperfield e diverranno una "casa" dedicata a iniziative umanitarie e aperta al pubblico. Nessun posto letto, è stato sottolineato. Negli 11mila metri quadri dell'edificio ci sarà spazio per lavoro, vita e progetti solidali. Per dimostrare che il cuore di Venezia pulsa grazie alle idee e non solo al turismo.

IL PROGETTO DI RESTAURO
Philippe Donnet, amministratore delegato del Gruppo Generali, ha presentato il progetto mercoledì durante una conferenza stampa evento a Palazzo Ducale: "Riapriamo al pubblico questi spazi storici per la prima volta in 500 anni, una iniziativa possibile anche grazie all'appoggio del sindaco Luigi Brugnaro e del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. Questa idea si inserisce in un progetto di ampio respiro per tutta l'area marciana: abbiamo deciso di riqualificare i Giardini Reali, creando una continuità tra la laguna, i giardini e piazza San Marco. Non stiamo parlando di un museo, ce ne sono già tanti, ma di un luogo di vita. Ci saranno persone che lavoreranno. E qui, ve lo dico per esperienza personale, si lavora bene. Io a Venezia ci abito, quindi sono doppiamente contento".

DAI GIARDINI ALLA PIAZZA
Il progetto abbraccia dunque, oltre alle Procuratie, anche altre parti della piazza e dei Giardini Reali. A lavori ultimati saranno ricreati alcuni percorsi storici, aprendo un varco fino ad ora mai utilizzato negli ultimi decenni. Il restauro è stato assegnato all'architetto David Chipperfield, che trasformerà l'edificio nel cuore pulsante di The Human Safety Net. "Le Procuratie Vecchie apriranno le porte a chiunque cerchi ispirazione o voglia scambiare idee, fare volontariato o promuovere azioni collettive - è stato detto - L'hub ospiterà regolarmente esposizioni, eventi e dibattiti pubblici sulle sfide demografiche e sociali più pressanti, dalla povertà all'immigrazione". I tempi? "Lavori conclusi tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020, ma si sa tutto è poi da vedere. Siamo solo all'inizio". Al termine del recupero dei Giardini Reali, all'interno dei quali Veritas finanzierà alcuni bagni pubblici (la carenza di strutture del genere è cronica in centro storico) si potrà raggiungere piazza San Marco direttamente dal Bacino attraversando un ponte levatoio che sarà rimesso in funzione. Da lì poi si potranno raggiungere le Procuratie Vecchie e percorrerle fino al Palazzo Reale.

A spiegare nei dettagli l'iniziativa è stata Adele Re Rebaudengo, presidente dell'omonima fondazione: "Curiamo la 'parte verde' del progetto - ha sottolineato - Napoleone decise che la sua sede non sarebbe dovuta essere Palazzo Ducale ma le Procuratie Nuove, qiundi si abbatterono i granai trecenteschi per ottenere un collegamento verso il Bacino di San Marco attraverso il ponte levatoio. Noi sdobbiamo ringraziare moltissimo Generali - ha concluso - perché è sostenitrice di questo progetto, ma anche perché ha avuto assieme a noi questa visione. C'è un rapporto di collaborazione e di idee. Ringrazio anche il demanio che ci ha concesso i Giardini per 19 anni, speriamo rinnovabili".

"INTERVENTO DI VALENZA SOCIALE"
Alla presentazione ha preso la parola anche il sindaco Luigi Brugnaro: "Questa iniziativa ha un valore importante per la città - ha detto - Ridà respiro e lavoro in piazza San Marco, nel cuore vero della città. È il lavoro che dà la dignità, e questa idea del lavoro alle Procuratie ha una grande valenza sociale. Questa città è un simbolo della nostra cultura. Dobbiamo ringraziare Generali perché fa un investimento legato alla sua storia. Perché reintrodurre al lavoro eventuali rifugiati e migranti, come si prefigge il progetto di Human Security Net, garantisce la vera riscossa delle persone. La vera Europa la costruiamo con questi progetti. Assieme alla Soprintendente faremo un lavoro meticoloso, l'edificio verrà modernizzato ma anche rispettato".

Il ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, trattenuto a Roma per impegni parlamentari, è intervenuto attraverso un video: ""Ho seguito qusto progtto fin dall'inizio - ha sottolineato - Il privato quando si muove in maniera intelligente può mettere in campo progetti di grande valore. E' simbolicamente importante che un luogo così importante come le Procuratie Vecchie torni al vecchio splendore e che venga affidato a un progetto come The Human Safety Net. Visiterò presto gli spazi rinnovati".

fonte: veneziatoday.it

Beni culturali: Franceschini, prioritari gli interventi di protezione sismica sul nostro patrimonio

Beni culturali: Franceschini, prioritari gli interventi di protezione sismica sul nostro patrimonio

E' doveroso mettere in campo tutte le capacità tecniche, scientifiche e tecnologiche per evitare il più possibile il ripetersi di conseguenze su vite umane e patrimonio culturale nei tanti borghi storici che costellano le aree a più elevato rischio sismico del nostro Paese". Ad affermarlo il ministro dei Beni e delle Attività CulturaliDario Franceschini in un’intervista pubblicata nell’ultimo numero del trimestrale ENEA Energia Ambiente e Innovazione, interamente dedicato a tematiche sui beni culturali."Il terremoto che ha colpito il Centro Italia, a solo sette anni dal sisma dell’Aquila, pone inevitabilmente in cima alla lista gli interventi di protezione sismica", prosegue il ministro che sottolinea come proprio la salvaguardia in chiave antisismica dei patrimonio che dipende dal suo ministero rientri in un recente protocollo firmato con ENEA, insieme ad azioni di diagnostica avanzata ed efficientamento energetico di musei e palazzi storici.

Nell’intervista, il ministro Franceschini evidenzia inoltre l’importanza di trasferire tecnologie innovative al patrimonio culturale e di "permettere la diffusione e l’utilizzo di queste nuove tecnologie alle scuole di alta formazione del restauro del Ministero: l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, l’Istituto Superiore di Conservazione e Restauro e l’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario". Il ministro aggiunge poi che "ciò potrebbe avvenire attraverso il coinvolgimento del corpo docente di queste istituzioni in corsi specifici presso l’ENEA o con la donazione a questi istituti di tecnologie e il relativo trasferimento di know-how: un investimento dai sicuri ritorni".

Il ministro si sofferma anche sul “cambio di passo” dei Beni Culturali: riforma dellagovernance deimusei statali, Art Bonus, Piano Strategico per il Turismo sono solo esempi del nuovo percorso intrapreso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per la valorizzazione e la tutela del vasto patrimonio artistico italiano. "Nel 2016 i musei italiani hanno raggiunto un nuovo record assoluto. I circa 45 milioni di ingressi nei luoghi della cultura statali hanno portato incassi per oltre 172 milioni di euro, con incrementi significativi rispetto al 2015 che corrispondono a 1,2 milioni di visitatori in più e a un aumento degli introiti di 18,5 milioni di euro. Queste risorse preziose torneranno interamente ai musei, secondo un sistema che premia le migliori gestioni e al contempo garantisce le piccole realtà. Si tratta del terzo anno consecutivo di crescita per i musei statali che, da 38 milioni di biglietti nel 2013, conquistano, in un triennio, quasi 7 milioni di visitatori, un incremento del 15%, corrispondente a un aumento delle entrate pari a 45 milioni".

Grazie all’Art Bonus, che Franceschini definisce"un’agevolazione fiscale senza eguali in Europa per chi investe in cultura", è stato possibile raccogliere in due anni quasi 158 milioni di euro, grazie a più di 4.250 mecenati, molti dei quali sono imprese e fondazioni bancarie, che hanno contribuito alla realizzazione di circa 1.150 progetti.