Gli architetti di Teramo sulla ricostruzione: “A tre anni dal sisma, poche idee ma confuse”

Gli architetti di Teramo sulla ricostruzione: “A tre anni dal sisma, poche idee ma confuse”

Teramo. “A tre anni dal sisma che ha colpito Marche, Lazio e Molise, e a dieci anni dal terremoto dell’aquilano, ci sono ancora paesi in cui non parte la ricostruzione 2009 e si accumulano ritardi, tant’è che si ipotizzano decenni per il ritorno alla normalità.” E’ quanto sottolinea l’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Teramo, tramite il suo presidente, Architetto Raffaele Di Marcello.

“Tra avvicendarsi di commissari (a proposito, il prossimo Governo cosa farà in merito?), ordinanze e leggi, subcommissari, sottosegretari con delega alla ricostruzione, tavoli di lavoro, ecc. si potrebbe pensare il quadro della situazione sia chiaro e, invece, c’è ancora chi si ostina a trovare in presunti errori dei tecnici le cause dei ritardi nella ricostruzione – afferma l’Arch. Di Marcello – Eppure le nostre richieste sono state, fin dall’inizio, chiare, così come totale è stata la disponibilità di Ordini e Collegi professionali. Con l’allora direttore dell’USR D’Alberto avevamo concordato incontri periodici presso le sedi degli Ordini e una faq online proprio per chiarire eventuali criticità nella presentazione delle pratiche. Ma ad oggi leggiamo di presunte inesattezze senza che sia chiaro se siano dovute a singole “incapacità” dei tecnici o a criticità ricorrenti. Gli Ordini sono Enti preposti alla tutela dell’utilità pubblica della professione; gradiremmo che l’USR ci segnalasse se ci sono errori in modo che si possa intervenire, se di nostra competenza. Se invece questi derivano dalla complicata macchina organizzativa che, a tre anni dal sisma, vede ancora la necessità di Ordinanze per disciplinare punti oscuri e, addirittura, di una nuova struttura di “supertecnici”, allora qualcuno si faccia delle domande e si dia, in tempi brevi, le risposte che tutti noi attendiamo”.

“Basterebbe farsi un giro per le nostre montagne – continua il presidente dell’Ordine – per accorgersi che in provincia di Teramo, e in buona parte del cratere aquilano, la ricostruzione post sisma 2009 ancora langue. Se ci aggiungiamo gli effetti del sisma 2016, e i ritardi conseguenti, possiamo immaginare quale futuro hanno le nostre aree interne.”

“Siamo stufi di subire attacchi strumentali – evidenzia Di Marcello – mentre le richieste degli Ordini, a tutti i livelli, vengono ignorate. Architetti, Ingegneri, Geologi, Geometri e tutti i tecnici del territorio hanno sempre dato il loro contributo, nell’emergenza e nella fase di ricostruzione. Ma la loro dignità umana e professionale deve essere rispettata. Il nuovo Governo, qualunque esso sia, deve ideare, subito, una struttura permanente che si occupi del post emergenza, formando i tecnici degli Enti Locali e delle strutture ministeriali in modo che possano operare nelle fasi di ricostruzione, senza, ogni volta,
dover ricorrere a professionalità da reperire a tozzi e bocconi, senza certezze di stabilità e retribuzione (ad oggi, negli USR, operano con le stesse competenze, tecnici con contratti, e retribuzioni, molto diverse tra di loro), spesso prive della necessaria formazione. I nostri territori hanno aspettato anche troppo, e il terremoto non segue i tempi della politica: un’emergenza potrebbe riproporsi a breve… tireremo fuori altre norme e diverse procedure?”

“Nell’anniversario del sisma un pensiero doveroso va alle vittime e ai loro familiari – conclude il presidente dell’Ordine degli Architetti – Anche per loro vogliamo norme e tempi certi, e pretendiamo, da cittadini prima ancora che da tecnici, che ognuno si assuma la propria responsabilità”.



fonte: cityrumors.it

EXCO2019 Spazi(o) alla cooperazione

EXCO2019 Spazi(o) alla cooperazione

EXCO 2019 è la prima manifestazione globale dedicata alle soluzioni innovative a disposizione della cooperazione allo sviluppo rappresentate da agenzie nazionali e internazionali, governi, istituzioni finanziarie, società civile e settore privato.

Il Consiglio Nazionale degli Architetti PPC e l'Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia saranno presenti a questo importante appuntamento con l’obiettivo di sviluppare e valorizzare l’impegno civile degli architetti nelle cooperazione internazionale e nelle situazioni  di emergenza per mettere a disposizione della società civile le loro capacità, la professionalità e le competenze.
 
In collaborazione con le associazioni ASF - Architettura Senza Frontiere ONLUS e AK0 – Architettura a kilometro zero sarà allestita una struttura espositiva, in bambù, espressione della progettazione aperta all’internazionalizzazione e ai materiali naturali rinnovabili.

La spazio sarà il punto di incontro tra architetti e operatori della cooperazione
 
In programma il 16 maggio tre tavole rotonde dal titolo: “Spazi(o)alla cooperazione. Stati generali 0.0. Il ruolo dell'architetto nella cooperazione internazionale tra solidarietà e sostenibilità”
 
Durante la prima tavola rotonda “Il ruolo dell’architetto nella Cooperazione” moderata da Arch. Walter Baricchi sarà presentata la guida “Lo Spazio morale”, curata dal dipartimento Cooperazione, Solidarietà e Protezione civile del Cnappc.

Il tema della seconda tavola rotonda “Il ruolo dell'architetto per lo sviluppo sostenibile” moderata dall’Arch. Alessandro Marata è curata dal dipartimento Ambiente, Energia e Sostenibilità in collaborazione con Ordine degli Architetti di Roma.
 
L’ultimo incontro della giornata sarà dedicato alle esperienze delle Associazioni a cura di ASF-Architettura Senza Frontiere ONLUS e AK0 - Architettura a kilometro 0 durante il quale sarà affrontato il tema dei differenti approcci di progettazione architettonica ed urbanistica in aree complesse.

BOZZA DI PROGRAMMA

14.00 Apertura dei lavori
Saluti istituzionali – rappresentante CNAPPC / OAR
1^ Tavola Rotonda "Il ruolo dell’architetto nella Cooperazione” moderata da Arch. Walter Baricchi e presentazione della Guida “ LO SPAZIO MORALE, assistenza umanitaria e cooperazione allo sviluppo "   2cfp
2^ Tavola Rotonda " Il ruolo dell’architetto per lo sviluppo sostenibile” moderata dall’Arch. Alessandro Marata   2cfp
3^ Tavola Rotonda “Attività ed esperienze con professionisti italiani impegnati nella Cooperazione”  a cura di ASF-Architettura Senza Frontiere ONLUS e Architettura a kilometro 0 2 cfp

La partecipazione a ogni tavola rotonda dà diritto a 2 crediti formativi

Ordine degli Architetti: “Recuperare piazze e spazi pubblici per rivitalizzare il centro storico dell’Aquila”

Ordine degli Architetti: “Recuperare piazze e spazi pubblici per rivitalizzare il centro storico dell’Aquila”

L’Aquila. “La rivitalizzazione del centro storico dell’Aquila passa attraverso il recupero delle piazze e degli spazi comuni del centro storico. Dopo il sisma del 2009 siamo tutti concentrati sul recupero del patrimonio edilizio, in particolare dei palazzi storici, ma è arrivato il momento di riprogettare gli spazi urbani: piazze, giardini e parchi”. E’ la proposta lanciata da Giuseppe Cimmino, segretario del Consiglio dell’Ordine degli architetti della provincia dell’Aquila, nell’ambito della seconda giornata nazionale del paesaggio, organizzata dal Mibac, che ha avuto come tema centrale “Paesaggi condivisi, tutela e valorizzazione”. Un appuntamento che ha visto protagonista, con una serie di iniziative l’Ordine provinciale degli architetti, in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni archeologici e paesaggistici.

“Rischiamo”, il monito lanciato da Cimmino, “di restituire alla città palazzi bellissimi, ma non i luoghi di socializzazione. Come architetti proponiamo una forte sinergia con il Comune, gli altri ordini professionali, la Sovrintendenza, i privati e la cittadinanza per elaborare dei progetti e dei “concorsi di idee” finalizzati alla riqualificazione degli spazi urbani comuni, con particolare riferimento alle piazze che, fino ad oggi, sono state oggetto di utilizzo ausiliario ai cantieri per il posizionamento delle gru e del carrabile e l’approvvigionamento dei materiali edili. Quando riscopriamo, restituendole agli aquilani, le bellissime facciate dei palazzi storici, che hanno una valenza architettonica indiscussa, le stesse affacciano su spazi dismessi, da riqualificare, spesso degradati. Ed è su questo”, conclude Commino, “che dobbiamo lavorare per restituire decoro anche agli spazi pubblici dell’Aquila. In particolare, in centro storico”. Proposte che si legano a doppio filo con la nuova campagna “Paesaggi condivisi 2018”, che ha visto la partecipazione dell’Ordine degli architetti e della Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Aquila, con il seminario “Paesaggio, tutela e valorizzazione”: una riflessione comune sul complesso tema del paesaggio, intesa come salvaguardia e protezione, in un’ottica di partecipazione e sul territorio aquilano e del cratere sismico del 2009.

abruzzolive.it