Il gruppo Snaidero cede la controllata tedesca rational al gruppo Bravat

Massimo Manelli
Il Gruppo Rino Snaidero S.p.A., leader italiano nella produzione e commercializzazione di cucine di design, qualità e stile, annuncia la cessione delle attività, delle operazioni e dei marchi "Rational", "Regina" e "Mahlzeit by Rational" al Gruppo internazionale Bravat, con sede a Linden in Germania, tramite una operazione di asset deal. L'accordo ...
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Il tricolore illumina la facciata della sede Snaidero a Majano per l’avvio della nuova fase della ripartenza

Il tricolore illumina la facciata della sede Snaidero a Majano per l’avvio della nuova fase della ripartenza

Domenica 3 maggio, il tricolore ha illuminato la storica sede di Snaidero a Majano (Udine). L’iconico palazzo Snaidero, disegnato dall’architetto Mangiarotti negli anni Settanta, è il simbolo dell’azienda friulana che da 74 anni produce cucine per il mercato italiano e internazionale e che oggi rappresenta una delle più fiorenti realtà industriali del nord Italia. Con l’illuminazione della sede attraverso i colori della bandiera italiana, Snaidero vuole lanciare un messaggio di solidarietà e speranza al territorio e a tutti i collaboratori del Gruppo per la nuova fase della ripartenza.

“La scelta di questo gesto simbolico viene dalla nostra volontà di rivolgere un pensiero e un ringraziamento non solo a tutto il personale sanitario e alle forze dell’ordine impegnati in prima linea nella lotta al Coronavirus, ma anche a tutti i nostri dipendenti e clienti che stanno vivendo una dura prova” – afferma Massimo Manelli, Amministratore Delegato dell’azienda – “Con il tricolore proiettato sulla facciata dello stabilimento produttivo vogliamo sottolineare il senso di appartenenza al nostro Paese ed esprimere la vicinanza a tutti coloro che stanno attraversando un momento di profonda difficoltà. Vogliamo altresì ringraziare tutti i dipendenti dello stabilimento produttivo che fin da subito hanno continuato a credere nell’azienda e a garantire che la produzione e le commesse estere potessero proseguire”.

Un ringraziamento a tutti i collaboratori del Gruppo per la loro dedizione all’azienda e, in particolare, a Ranieri Furlan Fotografo, Romano Urbani di Creavidea e Gerry Paredes della GP Eventi, che hanno contribuito a realizzare questa iniziativa, è stato espresso da Roberto Lizzi, Direttore Commerciale di Snaidero: “Snaidero è fatta di tante persone, ognuna con la propria storia condivisa con l’azienda. Le persone hanno fatto e continueranno a fare la differenza. Grazie al loro lavoro, hanno permesso al marchio Snaidero di diventare una realtà riconosciuta e consolidata nel mondo. In questo particolare momento, siamo chiamati, ancora una volta, ad affrontare una situazione complessa e senza precedenti che non ci dà certezze e visibilità sul futuro. Ma noi non abbiamo paura, siamo pronti a fare quello che serve, perché il DNA delle persone che lavorano in azienda è speciale e tutti lo dimostrano ogni giorno con la loro passione, l’impegno e la dedizione”.

L’azienda ha attuato fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria una serie di misure volte a preservare al massimo la sicurezza dei propri dipendenti e garantire continuità nel servizio, attraverso la modalità di lavoro in smartworking per tutti i ruoli che lo permettono e la dotazione di tutte le misure di sicurezza per chi è rimasto in azienda.

A Udine la Biennale di Architettura

A Udine la Biennale di Architettura

Tra le novità, la scelta dell’Associazione Arte&Architettura d'istituire un riconoscimento per la ‘Conservazione dell’Architettura moderna’

Torna, nell’ex chiesa di San Francesco, a Udine, la “Rassegna Biennale di Architettura – Premio Marcello D’Olivo”, selezione di opere realizzate nel territorio regionale sui temi dell’edilizia pubblica, dell’abitazione, dell’arredo urbano e dell’architettura degli interni.

La nona edizione dell’iniziativa, organizzata dall’Associazione Architetti del Friuli Venezia Giulia - Arte&Architettura (in collaborazione con la Federazione degli Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori del Friuli Venezia Giulia, Comune e Udine Musei e Gallerie del progetto, con lo sponsor, Derve decor store e Laminam), sarà inaugurata il 12 aprile (alle 17.30) e resterà aperta al pubblico fino al 5 maggio (giovedì e venerdì, ore: 15-19; sabato e domenica, ore: 9.30-12.30 e 15-19).

La presentazione si è tenuta a palazzo Morpurgo alla presenza del presidente dell’Associazione Arte&Architettura, Giovanni Vragnaz, del presidente dell’Ordine degli Architetti di Udine, Paolo Bon, e dell’assessore comunale alla Cultura del capoluogo friulano, Fabrizio Cigolot che ha ricordato come “gli spazi nei quali viviamo, sia a livello intimo che pubblico, ricevono un’impronta unica dal nostro modo di essere individui e comunità e allo stesso tempo condizionano il nostro modo di vivere e di organizzare lo spazio e il tempo. L’uomo ha infatti da sempre un rapporto dialettico con l’ambiente che lo circonda ed è per questo che i luoghi diventano elementi fondamentali nella definizione della qualità della nostra vita. Per questo l’architettura, ovvero l’arte che in tutte le sue declinazioni si è incaricata di tradurre in bellezza, funzionalità e armonia la necessità primaria di abitare, merita un’attenzione particolare da parte della politica e delle istituzioni. Questo è il mio impegno come assessore alla cultura e il mio augurio a questa importante realtà è di continuare a crescere fino a diventare un punto di riferimento internazionale nel settore”.

PREMIO MARCELLO D’OLIVO - Come già avvenuto in passato, nell’ambito della Biennale, ci sarà l’assegnazione del “Premio Marcello D’Olivo”, giunto alla sesta edizione, che sarà attribuito da una giuria internazionale al progetto ritenuto più meritevole. A giudicare i lavori saranno gli architetti Jacques Lucan (Parigi), Odile Seyler (Parigi), Moira Morsut (Udine), Miha Desman (Lubiana), Marco Contini (Parma) e Sergio Pascolo (Venezia). "I dieci progetti menzionati e il vincitore dell'edizione 2019 – come ha ricordato il presidente di A+A, Giovanni Vragnaz - saranno esposti nella ex chiesa di San Francesco assieme ai quasi cento lavori realizzati negli ultimi anni in Fvg. La consegna ufficiale del premio è in programma, nella stessa location, il 3 maggio, alle 17.30".

RASSEGNA E OBIETTIVI - Lo scopo della rassegna, accolta negli spazi dell’ex chiesa di San Francesco è duplice: da un lato gli organizzatori intendono segnalare i migliori progetti realizzati in Fvg, dall’altro promuovere una riflessione sull’arte del costruire insieme ai principali portatori di interesse (le scuole di architettura, i produttori, le amministrazioni pubbliche). Lo scorso anno sono pervenuti all’associazione Arte&Architettura 86 progetti a firma di 60 studi professionali, con un coinvolgimento complessivo di più di 150 progettisti-architetti, alcuni dei quali di fama internazionale, che hanno realizzato opere in tutto il territorio regionale.

UNA MOSTRA ITINERANTE - Tutte le opere saranno esposte in una mostra itinerante che, accompagnata da un catalogo a diffusione nazionale, nel corso del 2019 e del 2020, toccherà i quattro capoluoghi della regione, mentre le dieci opere selezionate saranno ospitate in esposizioni alla galleria Dessa di Lubiana e Napoleon Stadel di Klagenfurt. Dal 12 aprile al 5 maggio sono anche previsti una serie di eventi e mostre collaterali organizzati dall’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Udine assieme all’associazione Arte&Architettura. Come ricordato da Paolo Bon, per la 9^ Biennale, “alle Gallerie del Progetto (palazzo Morpurgo) inaugureranno anche altre due esposizioni curate dall’Ordine degli Architetti della provincia di Udine - 'TTT–Tradizione Traduzione Tradimento' (il 13 aprile) e 'Architettura Alpina Slovena 2008⁄2018' (il 15 aprile)”, mentre a “maggio l’Associazione Arte&Architettura avrà il piacere di portare sempre a Palazzo Morpurgo una mostra con i disegni e le immagini inedite, di due importati opere che Marcello D'Olivo realizzò a Lignano", ha concluso Vragnaz.

NOVITÀ - Tra le novità di questa edizione della Biennale, la scelta dell’associazione Arte&Architettura di istituire un ulteriore riconoscimento per la ‘Conservazione dell’architettura moderna’. "Per i settant’anni e più di vita di un’opera – si legge nella motivazione dell’iniziativa -, che spesso è già largamente riconosciuta come capolavoro dalla comunità degli ‘addetti ai lavori’ e degli storici, l’unico argine a manomissioni, trasformazioni più o meno distruttive è costituito dalla sensibilità culturale e dalla consapevolezza dei proprietari. Il premio si rivolge quindi a proprietari di edifici ancora privi di tutela ufficiale, in cui la cura dell’architettura è semplice ‘fatto privato’, scelta dipendente dalla sensibilità e dalla consapevolezza culturale di ‘singoli’, che non operano sottostando a obblighi stabiliti da istituzioni preposte alla conservazione del patrimonio".

Info: https://www.arte-architettura.it/

Il verde in edilizia per ridurre l'inquinamento.

Il verde in edilizia per ridurre l'inquinamento.

L’imprenditore Francesco Dotto: “Alberi e piante negli edifici aiutano a mitigare il clima”

Sostituire sempre più il 'grigio' con il 'verde' in edilizia per migliorare la qualità della nostra vita. Come sarà in futuro il clima del nostro pianeta dipenderà anche da quanto il settore delle costruzioni riuscirà a rinnovarsi in senso ecologico, portando all’ordinario tecniche che, per quanto funzionali, ancora faticano a trovare uno spazio sufficiente per portare a reali cambiamenti.

E in ottica futura, ancora più importante è la formazione dei nuovi tecnici e imprenditori, di coloro cioè che potranno effettivamente essere gli artefici di questo cambio di rotta. Ecco perché le scuole edili sono chiamate a svolgere un ulteriore compito tutt’altro che trascurabile. Di tutto questo ne abbiamo parlato assieme a Francesco Dotto, titolare della società di consulenza per il verde Dotto consulting group e già docente al Cefs di Udine sui temi dell’arredo urbano e delle pareti verdi verticali.

A quali vantaggi porta l’aumento del verde nell’edilizia? "In un’epoca purtroppo contraddistinta dal riscaldamento globale, l’installazione di pareti verdi e l’introduzione di alberi e piante negli edifici e lungo i viali sono tutti fattori che contribuiscono sensibilmente a mitigare il clima dell’area circostante. Si parla di un abbassamento medio della temperatura anche di 4-5 gradi, rendendo l’aria più libera dallo smog e, di conseguenza, più respirabile".

Lei ha già tenuto al Cefs un corso dedicato alle pareti verdi verticali e all’arredo urbano, conclusosi proprio con l’inaugurazione della parete verde della scuola edile… "È stata un’esperienza importante per i corsisti, che hanno seguito gli incontri con molto interesse. Avevamo messo sul tavolo argomenti di primaria importanza nell’ottica del risparmio energetico e della riduzione dei consumi, con un riscontro immediato nella realtà quotidiana. Facciamo l’esempio di un bando comunale per la costruzione di una nuova strada. In un caso simile, è fondamentale che l’impresa edile elabori una proposta che comprenda l’utilizzo di materiali ecosostenibili, un adeguato sistema di irrigazione del verde pubblico e l’impiego, dove possibile, di biostimolanti e altri prodotti naturali per consentire, specialmente ai bambini, di accedere alle aree verdi subito dopo il trattamento. Anche il design degli edifici vuole poi la sua parte: vanno tenute in considerazione aree apposite per pareti verdi e spazi comodi per poter coltivare piccole piante, anche edibili, all’interno dei singoli appartamenti".

Quali nuovi corsi suggerirebbe nell’ambito dell’edilizia sostenibile e di cui il Cefs potrebbe farsi carico? "Mi permetto di suggerire un paio di campi in cui l’edilizia è coinvolta più di quanto non sembri. Il primo riguarda la cultura ecologista da applicare per il verde sportivo, che riguarda giocoforza anche il verde pubblico in senso più ampio e l’edificazione secondo i criteri già menzionati in precedenza. E poi il cosiddetto “marketing verde”, relativo cioè alla vendita dei prodotti naturali, tra cui appunto quelli per l’edilizia. A tal proposito, sarebbe importante educare in merito a come pubblicizzarli in maniera “etica”, utilizzando cioè i termini più d’impatto (pensiamo a “biodegradabile”) solo in presenza di precise condizioni, onde evitare di comunicare al consumatore un concetto errato con l’unico scopo di catturarne l’attenzione. Purtroppo, però, in Italia manca ancora una regolamentazione specifica sul tema".

Alla luce di tutto ciò, è importante che le scuole edili formino figure professionali che abbiano una mentalità aperta verso le nuove frontiere green… "Assolutamente d’accordo. Del resto, è il mercato stesso oggi a richiedere questo tipo di approccio. Da un lato tutti gli agronomi ormai parlano di edilizia sostenibile, dall’altro il concetto di verde esterno è sempre più accompagnato da quello di verde interno (un caso su tutti, il “bosco verticale” nel quartiere Isola a Milano). In particolare, fondamentale è la formazione degli imprenditori edili e degli altri addetti del settore su quelli che sono i criteri ambientali minimi (Cam) introdotti dal nuovo Codice degli appalti".

Riguardo a quest’ultimo punto, il Cefs ha attivato un corso sulla sostenibilità ambientale nella filiera delle costruzioni, che prende in considerazione i nuovi aspetti normativi e la progettazione di opere edili tenendo conto dell’impatto ambientale.

fonte: ilfriuli.it