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Bonus Edilizi in Italia: Confprofessioni propone un'unica detrazione fiscale

A distanza di oltre quattro anni dall'entrata in vigore del superbonus 110%, l'Italia si trova ancora a discutere delle misure e delle correzioni necessarie per stabilizzare le agevolazioni fiscali nel settore dell'edilizia.
In una recente audizione presso la Commissione Finanze della Camera, la vicepresidente di Confprofessioni, Claudia Alessandrelli, ha sottolineato la necessità di adottare un indirizzo definitivo, mirando a consolidare e semplificare il quadro normativo.
Il focus principale dell'audizione è stato il "decreto Salva Superbonus" (DL 212/2023), un provvedimento urgente volto a salvaguardare i lavori già eseguiti nei cantieri superbonus 110%. Questo decreto consente ai beneficiari di non restituire l'intero bonus nel caso in cui non riescano a completare gli interventi. Inoltre, prevede un contributo per aiutare i cittadini a reddito basso ad affrontare le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024.

Uno dei punti critici sollevati da Confprofessioni riguarda i condomìni con lavori superbonus ancora in corso. Si stima che ci siano circa 10 miliardi di euro di lavori in sospeso in questi edifici, e la vicepresidente ha sottolineato la necessità di trovare soluzioni che evitino contenziosi tra imprese, professionisti e condomini a causa di rallentamenti o sospensioni dei cantieri.

La "sanatoria fiscale" contenuta nel decreto è vista come un tentativo di evitare ripercussioni per i committenti, ma Confprofessioni sostiene che potrebbero comunque sorgere nuovi problemi nel 2024, e si richiede chiarezza su come saranno disciplinati i costi delle opere di completamento.

Un punto di riflessione più ampio è l'analisi dell'impatto complessivo dei bonus e del sistema di detrazioni fiscali nel settore edilizio. Claudia Alessandrelli sottolinea l'importanza di valutare non solo l'impatto sulla spesa pubblica e sul disavanzo dello Stato ma anche le ripercussioni economiche e sociali a medio-lungo termine, che hanno generato esternalità positive.

Confprofessioni propone una revisione complessiva del sistema di detrazioni fiscali nel settore edilizio. Questa revisione potrebbe includere l'accorpamento di tutti i bonus sotto un'unica detrazione fiscale o una rimodulazione graduale dei meccanismi di incentivo, basati sulle classi energetiche o le classi di rischio delle costruzioni.

La revisione è considerata essenziale anche in vista della Direttiva Case Green, che impone agli Stati membri di adottare misure per migliorare l'efficienza energetica degli edifici. Confprofessioni sostiene che un sistema di misure stabili e incentivi a lungo termine è cruciale per raggiungere gli obiettivi della direttiva e contribuire all'efficientamento energetico degli edifici.

La vicepresidente conclude richiamando l'attenzione sulle sfide specifiche che l'Italia affronta, con una vasta percentuale di edifici ad elevato consumo energetico, mentre il superbonus 110% ha interessato finora solo una frazione di essi.

In sintesi, la riforma dei bonus edilizi è un impegno prioritario del governo italiano nei prossimi mesi. L'approccio proposto è integrato ed efficiente, in linea con gli obblighi della Direttiva Case Green, e mira a fornire chiarezza e stabilità al settore edilizio, favorendo gli interventi di efficientamento energetico a lungo termine.

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