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Iva si o Iva no? Il caso dell’Assegnazione degli immobili ai soci

Arrivano direttamente dalla VI Commissione delle Finanze delle delucidazioni in merito all'assegnazione e alla cessione agevolata degli immobili acquistati da un'impresa utilizzando il regime di esenzione IVA.

L'attenzione è particolarmente puntata verso il caso delle compravendite immobiliari sulle quali la detrazione dell'IVA non è ancora avvenuta. In suddetti casi, l'assegnazione dell'immobile ad un socio sarà effettuata senza IVA in quanto non compare il requisito oggettivo.

Si parla invece di imponibilità di IVA quando l'assegnazione riguarda immobili per cui è stata già detratta l'Iva quando è stato confermato l'acquisto.

Sandra Savino, Sottosegretario per l'economia e le finanze, durante la seduta del 5 luglio 2023, ha fornito delucidazioni in merito, diffondendo un comunicato rivolto al quesito posto da Saverio Congedo in merito ad alcuni limiti dell'assegnazione e della cessione agevolata di un immobile, nel caso specifico considerato dall'articolo.

La domanda verteva in particolare sul regime di tassazione agevolato predisposto per facilitare il passaggio di beni ai soci in base a quelli inseriti nei registri pubblici, tra cui le società: in nome collettivo, in accomandita semplice e per azioni, le SRL e le SPA.

Si è quindi specificato che la società è tenuta a versare un'imposta sostitutiva di quelle dirette e dell'Irap.

Le risposte dell'AdE e le contro domande

Nonostante l'Agenzia delle Entrate abbia tenuto a pubblicare attraverso le circolari n. 26/E/2016 e 37/E/2016 delle delucidazioni, dei quesiti importanti riguardo gli immobili acquistati senza IVA sono rimasti in sospeso.

Alcune delle domande principali sono state:

- è possibile applicare la stessa disciplina utilizzata dall'acquisto di immobili per privati?

- è possibile applicare la detrazione pro rata in caso di assegnazioni / cessioni in un rapporto di controllo o collegamento tra le parti?

- su quale valore viene calcolata la base imponibile? Tramite valore normale o con previsione agevolata?

Alla prima domanda, il Sottosegretario, riprendendo il paragrafo 7 della circolare n. 26/E del 1° giugno 2016, risponde in maniera affermativa.

Invece, nel caso in cui l'azienda ha detratto l'IVA addebitata, è necessario calcolare l'imposta sul valore aggiunto, come specificato nel paragrafo 7.1 della circolare n. 26/E del 2016 e dalla circolare n. 37/E del 16 settembre 2016.

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