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Metodi di pulizia dei Beni Architettonici

L'Articolo 9 della Costituzione Italiana stabilisce che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Questo impegno comprende ogni attività finalizzata al riconoscimento, alla protezione e alla conservazione dei beni culturali affinché possano essere fruibili dalla collettività.

La conservazione di un bene culturale comporta una serie di operazioni, tra cui la pulitura, che mira a rimuovere materiali indesiderati dalla superficie. Questo processo, insieme al consolidamento superficiale, all'integrazione e alla protezione superficiale, contribuisce alla preservazione dei beni architettonici nel tempo.

Normativa di Riferimento per la Pulitura dei Beni Architettonici
La pulitura dei beni architettonici è regolamentata dalla Norma UNI EN 17138:2019, intitolata "Conservazione del Patrimonio Culturale - Metodi e Materiali per la Pulitura di Materiali Inorganici Porosi". Questo documento fornisce linee guida operative per gli interventi di conservazione condotti su manufatti architettonici, coinvolgendo professionisti quali architetti conservatori, restauratori, scienziati della conservazione e curatori museali.

La pulitura è un processo irreversibile che richiede cautela per non danneggiare il substrato del bene culturale. La normativa stabilisce criteri di selettività, graduabilità e controllabilità per garantire un intervento efficace e rispettoso del manufatto.

Metodi di Pulitura
La normativa elenca diversi metodi di pulitura, tra cui:

1. Pulitura con Acqua
I sistemi ad acqua utilizzano lavaggi, spray d'acqua, vapore o impacchi d'acqua gelificata per rimuovere i materiali indesiderati. Questi metodi sono utili per limitare l'apporto d'acqua su materiali sensibili e minimizzare gli effetti meccanici sulla superficie.

2. Pulitura Chimica
I metodi chimici impiegano solventi organici o soluzioni neutre per rimuovere le impurità. È fondamentale progettare queste puliture considerando la sensibilità del substrato e dei pigmenti presenti, specialmente nelle pitture murali.

3. Pulitura Meccanica
I sistemi meccanici utilizzano strumenti abrasivi come bisturi, spazzolini e pennelli. Tuttavia, questi metodi sono meno selettivi e non facilmente parametrizzabili rispetto agli altri.

4. Pulitura Laser
L'uso di dispositivi laser permette una pulitura selettiva e controllata grazie alla foto ablazione. La Norma UNI EN 16782:2017 regola l'utilizzo di tecniche laser per la pulitura dei beni culturali, fornendo parametri chiave come la fluenza di energia e la frequenza di ripetizione.

Innovazione e Ricerca
La ricerca continua a esplorare nuove frontiere nella pulitura dei beni culturali. Gli sviluppi includono l'uso di gel additivati con solventi o enzimi e l'applicazione di microrganismi per una pulitura ultra-selettiva. Queste innovazioni hanno dimostrato efficacia nella conservazione di opere d'arte complesse, come le pitture murali del Camposanto Monumentale di Pisa.


La pulitura dei beni architettonici richiede un approccio attentamente pianificato e rispettoso del substrato. La normativa fornisce linee guida essenziali per la selezione e l'implementazione dei metodi di pulitura, garantendo la conservazione e la fruibilità del patrimonio culturale per le generazioni future.

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