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I Criteri Ambientali Minimi per il vetro in edilizia

L'Ente Italiano di Normazione UNI ha recentemente redatto una guida alla normativa vigente sul vetro in edilizia. Nell'architettura contemporanea, infatti, sempre più si denota il ricorso all'utilizzo del vetro, grazie innanzitutto alla sua immagine elegante, leggera e trasparente.

Tuttavia, la scelta del vetro come materiale di un complesso architettonico, oltre a definirne l'identità, ne influenza considerevolmente le caratteristiche e le prestazioni; per questo, è importante conoscerne le normative da seguire in fase di costruzione.

Guardando a quelli che sono i CAM (Criteri Ambientali Minimi) per l'impiego del vetro nelle costruzioni, innanzitutto si nota come la maggior parte dei prodotti vetrari non contengono né emettono composti organici volatili (COV o VOC).

Per quanto riguarda le immissioni di radiazioni solari dirette nell'ambiente, secondo il Ministero dell'Ambiente i requisiti di controllo solare possono essere soddisfatti anche mediante le specifiche caratteristiche della componente vetrata.

L'illuminazione naturale è un ulteriore fattore sottoposto a criteri minimi, in quanto deve essere garantito un fattore medio di luce diurna maggiore del 2% per qualsiasi destinazione d'uso. La percentuale viene poi aumentata al 3% per attività quali scuole materne, asili nido e scuole primarie e secondarie.

Riguardo l'acustica, la norma UNI 11367 sancisce specifici criteri minimi in base alla destinazione dell'edificio, facendo particolare attenzione agli ospedali, case di cura e scuole. La verifica del soddisfacimento di tali criteri verrà effettuata da un tecnico specializzato in acustica che redigerà una relazione acustica di calcolo previsionale e una relazione di collaudo in base alle misure acustiche in opera.

Infine, per quanto concerne la demolizione selettiva, si richiede innanzitutto che almeno il 70% degli elementi edilizi e prefabbricati, a esclusione solo degli impianti, possa essere sottoposto a fine vita a disassemblaggio per poi passare al riutilizzo, riciclo e recupero del ricavato. A differenza di altri materiali, tuttavia, per il vetro non è previsto un criterio minimo di contenuto di materiale riciclato.

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