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Caro materiali, via alla richiesta fondi per opere in corso
A partire dal 1° aprile, le stazioni appaltanti hanno l'opportunità di inviare le loro istanze per ottenere i fondi necessari per fronteggiare l'aumento dei costi dei materiali da costruzione e adeguare i prezzi delle opere in corso nel 2024.
Le risorse messe a disposizione provengono dal Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, istituito dall'articolo 26 del Decreto Aiuti (DL 50/2022), e sono state recentemente integrate con un finanziamento aggiuntivo di 1,9 miliardi di euro fino al 2025. Questo finanziamento è parte di un'iniziativa mirata a mantenere il ritmo delle infrastrutture pubbliche nonostante le sfide economiche e i cambiamenti nei costi dei materiali da costruzione.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il DM del 28 febbraio 2024, stabilendo le modalità operative e le condizioni di accesso al Fondo. Le opere pubbliche ammissibili per la richiesta di fondi includono gli appalti pubblici di lavori, accordi quadro e contratti di general contractor svolti entro determinati periodi temporali e condizioni specifiche.
Le stazioni appaltanti che desiderano accedere a queste risorse devono presentare istanze telematiche attraverso la piattaforma dedicata entro il 31 gennaio 2025. Tuttavia, è importante notare che sono disponibili quattro finestre temporali durante le quali le richieste possono essere inviate:
- I finestra temporale: dal 1° aprile 2024 al 30 aprile 2024;
- II finestra temporale: dal 1° luglio 2024 al 31 luglio 2024;
- III finestra temporale: dal 1° ottobre 2024 al 31 ottobre 2024;
- IV finestra temporale: dal 1° gennaio 2025 al 31 gennaio 2025.
Il Ministero esaminerà le istanze ricevute entro ciascuna finestra temporale e prenderà decisioni entro specifiche date:
- 31 maggio 2024 per le richieste inviate dall'1 aprile 2024 al 30 aprile 2024;
- 31 agosto 2024 per le richieste inviate dal 1° luglio 2024 al 31 luglio 2024;
- 30 novembre 2024 per le richieste inviate dal 1° ottobre 2024 al 31 ottobre 2024;
- 28 febbraio 2025 per le richieste inviate dal 1° gennaio 2025 al 31 gennaio 2025.
Una volta approvate, le risorse verranno trasferite alle stazioni appaltanti in base all'ordine cronologico di presentazione delle istanze. Queste ultime potranno poi trasferire i fondi alle imprese coinvolte nella realizzazione dei lavori.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il DM del 28 febbraio 2024, stabilendo le modalità operative e le condizioni di accesso al Fondo. Le opere pubbliche ammissibili per la richiesta di fondi includono gli appalti pubblici di lavori, accordi quadro e contratti di general contractor svolti entro determinati periodi temporali e condizioni specifiche.
Le stazioni appaltanti che desiderano accedere a queste risorse devono presentare istanze telematiche attraverso la piattaforma dedicata entro il 31 gennaio 2025. Tuttavia, è importante notare che sono disponibili quattro finestre temporali durante le quali le richieste possono essere inviate:
- I finestra temporale: dal 1° aprile 2024 al 30 aprile 2024;
- II finestra temporale: dal 1° luglio 2024 al 31 luglio 2024;
- III finestra temporale: dal 1° ottobre 2024 al 31 ottobre 2024;
- IV finestra temporale: dal 1° gennaio 2025 al 31 gennaio 2025.
Il Ministero esaminerà le istanze ricevute entro ciascuna finestra temporale e prenderà decisioni entro specifiche date:
- 31 maggio 2024 per le richieste inviate dall'1 aprile 2024 al 30 aprile 2024;
- 31 agosto 2024 per le richieste inviate dal 1° luglio 2024 al 31 luglio 2024;
- 30 novembre 2024 per le richieste inviate dal 1° ottobre 2024 al 31 ottobre 2024;
- 28 febbraio 2025 per le richieste inviate dal 1° gennaio 2025 al 31 gennaio 2025.
Una volta approvate, le risorse verranno trasferite alle stazioni appaltanti in base all'ordine cronologico di presentazione delle istanze. Queste ultime potranno poi trasferire i fondi alle imprese coinvolte nella realizzazione dei lavori.
In un contesto in cui i costi dei materiali da costruzione continuano a salire, questa iniziativa mira a garantire la continuità delle opere pubbliche, sostenendo le stazioni appaltanti nell'affrontare le sfide finanziarie legate alla realizzazione delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo del paese.
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