Produttività senza sprechi, una chiamata per Mb Crusher

MB Crusher
La connettività è una caratteristica distintiva dell'economia moderna. Le unità MB Crusher sono in prima linea nel collegare comunità, economie e Paesi. L'economia ha sempre più bisogno di infrastrutture per collegare la supply chain tra Paesi e le comunità di persone tra le aree metropolitane. Tuttavia costruire alloggi, reti stradali e fognarie, ...
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Un giro nel mondo dei materiali da cava trattati con i prodotti MB Crusher

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MATERIALI ESTRATTI IN CAVA: TANTE TIPOLOGIE, UN'UNICA SOLUZIONE PER AUMENTARE LA PRODUTTIVITA' E RIDURRE I COSTI. Parlare di cave e dei relativi materiali significa fare il giro del mondo. Spettacolari e famose in tutto il mondo come quelle di Carrara oppure ellittiche e scenografiche come quelle di rame, le cave sono fonte di importanti risorse pe...
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3 modi per risolvere le problematiche dei cantieri in ambienti chiusi

MB Crusher
I cantieri al chiuso come gallerie, tunnel e miniere hanno delle esigenze e difficoltà molto particolari tra cui:✓ PROBLEMATICHE DI ACCESSO✓ LIMITAZIONI DI MANOVRA✓ ESIGENZE DI CONTROLLO DELLE VIBRAZIONI Grazie ai macchinari MB Crusher, i nostri clienti hanno trasformato queste limitazioni in un vero vantaggio economico.Utilizzando solo il loro esc...
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Cinque imprese eccezionali dimostrano quanto “estremo” possa essere il lavoro dei cantieri

Cinque imprese eccezionali dimostrano quanto “estremo” possa essere il lavoro  dei cantieri

Come risparmiare migliaia di dollari lavorando novemila chilometri di superficie, come demolire un edificio di sedici piani, come portare un frantoio in elicottero: sono tra i casi più straordinari realizzati in questo 2020.
Che i macchinari MB Crusher siano soliti trasformare i limiti dei cantieri in vantaggi competitivi non è certo una novità. Quando però l’ingegno dei clienti riesce a impiegarli in imprese davvero eccezionali, è d’abitudine per l’azienda renderle pubbliche. Ma non solo: quest’anno MB Crusher ha deciso di selezionare i casi più spettacolari, tra quelli inviati dai clienti di tutto il mondo, per metterli in rilievo nei propri canali social.
“Con questa operazione – rivelano dall’ufficio Marketing - vogliamo dare ancora più voce ai nostri clienti, che con le loro imprese aiutano noi e i cantieri in tutto il mondo a individuare nuove applicazioni risolutive. Per i lavori di tutti i giorni, ai quali non mancano di certo mille difficoltà, come per i cantieri più difficili.”

1. Portare un frantoio in elicottero
Lo scenario sono le Alpi Bavaresi: un rifugio a 1844 metri, punto di partenza di un sentiero escursionistico di lunga percorrenza, doveva essere in gran parte demolito e ricostruito. Il materiale risultante dalla demolizione avrebbe dovuto essere portato in valle, con costi elevati di trasporto e smaltimento.
Soluzione: è stato utilizzato il Frantoio mobile BF60.1 per lavorare il materiale in loco e riutilizzarlo per i fondi delle strade forestali. Come è arrivato al rifugio dato che l’elicottero può portare al massimo 1200 kg? La benna frantoio è stata alleggerita con facilità e velocità di alcune parti, portata in quota e assemblata in tempi rapidi.
Risultati: notevole risparmio di costi di smaltimento e trasporto, riutilizzo del materiale di risulta con vantaggi per il territorio.
Video https://vimeo.com/user70648502


2. Demolire un edificio di 16 piani
Nel centro di una grande città giapponese l’obiettivo era quello di demolire un palazzo di 16 piani di cemento armato circondato da altri edifici e dal costante brulicare di vita. Erano necessari macchinari compatti e agili per agire sul tetto dell’edificio e demolire un piano alla volta. I resti della demolizione andavano gettati nella buca creata al centro dell’edificio per proteggere l’esterno e la zona circostante.
Soluzione: è stato scelto il Frantoio mobile MB Crusher BF70.2 che ha agito in spazi ridotti frantumando senza sosta il cemento armato e tutto l’edificio. La ciliegina sulla torta? La benna frantoio ha raggiunto il sedicesimo piano con una gru: grazie alle dimensioni e al peso della macchina MB l’operazione è risultata molto semplice.
Risultati: risparmio di tempo e di movimentazione mezzi, abbattimento di polveri e rumori.
Video https://vimeo.com/user70648502

3. Realizzare un tunnel sotto una strada evitando le vibrazioni
Nella zona della Bassa California, in Messico, l’obiettivo del cantiere era risolvere il problema di allagamento di una strada molto trafficata, con la costruzione di un tunnel di contenimento dell’acqua piovana. Criticità: il tunnel lungo, stretto e buio non consentiva l’acceso dei mezzi tradizionali e inoltre utilizzare il martello avrebbe creato troppe vibrazioni.
Soluzione: è stata utilizzata la Fresa MB Crusher MB-R500 montata su un mini escavatore per scavare tutto il tunnel. Ingombro minimo ma grande potenza. Risultati: nessuna vibrazione, scavo del solo materiale necessario, nessuna crepa sui muri.
Video https://vimeo.com/user70648502


4. Risparmiare migliaia di dollari lavorando più di 9.000 chilometri di superficie
In un’immensa area del Montana, negli Stati Uniti, il cantiere aveva l’obiettivo di preparare il terreno per lo sviluppo di una zona residenziale. Dallo scavo però sono emersi enormi quantità di ciottoli di fiume.
Soluzione: con il Frantoio mobile MB Crusher BF120.4 i ciottoli sono stati ridotti di dimensione e sono stati subito riutilizzati per i riempimenti. Risultati: risparmio delle spese di trasporto, di processo dei ciottoli in altra sede, di acquisto di nuovo materiale di riempimento. Si stimano decine di migliaia di dollari risparmiate.
Video https://vimeo.com/user70648502

5. Spostare rifiuti pericolosi in velocità e precisione
In Lettonia, l’azienda che si occupa di riciclo di rifiuti aveva l’obiettivo di gestire rifiuti pericolosi come bidoni di gasolio e di vernice. Soluzione: l’azienda ha utilizzato la pinza MB-G900 per afferrare i grandi pesi dei bidoni con precisione e maneggevolezza.
Risultati: risparmio di tempo e di mezzi, maggior operatività e redditività.
Video https://vimeo.com/user70648502

 

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L'asso del cantiere in alta quota

L'asso del cantiere in alta quota

Una benna Frantoio BF120.4 impiegata nei lavori di creazione di un bacino di stoccaggio idrico tra le Alpi austriache

Quando parliamo di Austria subito ci vengono in mente montagne innevate, baite e vallate di straordinaria bellezza.
Ci troviamo infatti nel cuore delle Alpi, nella località sciistica di Gosau Hintertal, che d’inverno si popola di turisti alla  ricerca di scenari mozzafiato da godersi tra una discesa sugli scii e una risalita in vetta.
 
Le aziende locali si preparano alla stagione sciistica già dall’estate, prevendento tutti i lavori per la messa in funzione di strutture e impianti. L’unica grande incognita, ma anche la protagonista indiscussa dello scenario invernale, rimane sempre lei, la neve.

Che cosa succederebbe, infatti, se i primi fiocchi tardassero ad arrivare?
Evento raro, in Austria, ma da prevedere, in modo da non essere colti impreparati. E’ proprio per questo motivo che gli addetti ai settore spesso costruiscono bacini idrici per l’innevamento artificiale. E così ha fatto la Dachstein Turismus AG – l’azienda turistica locale - realizzando a 1000 metri di altezza un bacino artificiale per gli impianti sciistici di Gosau- Zwueselalm e Annaberg-Zwieselalm .
L’infrastruttura serve proprio a questo: a creare la neve, quando la neve non c’è. E garantire così la funzionalità dell’impianto stesso.

A prendere in carico lavoro, la ditta Karl Pitzer GmbH, che ha raccolto la sfida di:
rimuovere 120.000 metri cubi di materiale
costruire 22 metri di argini
utilizzare 54.000 metri cubi di materiale per realizzare il bacino.
Ma le sfide, in alta montagna sono all’ordine del giorno.

Grazie a un parco macchine all’altezza del lavoro, e forte dell’esperienza in ambito alpino, la ditta si è messa all’opera con ben 9 escavatori tra le 30 e 60 tonnellate, 5 camion da carico, 1 frantoio con vagliatura, un rullo, un bulldozer e un telescopico.

E un asso nella manica, il frantoio mobile MB Cruher modello BF120.4, montato su escavatore Liebehrr936. Il frantoio MB è stato utilizzato per completare alcuni lavori che altrimenti gli altri macchinari non avrebbero potuto eseguire, sia per la difficoltà di lavorazione sia perché già impiegati per altri scopi.
Lavori di dettaglio, ma non per questo meno importanti, anzi: ad esempio, la benna frantoio ha frantumato la pietra calcarea usata poi come sottofondo per la viabilità stessa del cantiere e come materiale di drenaggio per la creazione del bacino di stoccaggio.

L’attrezzatura MB Crusher ci ha permesso di finire i lavori più in fretta e non avere tempi morti in cantiere – commentano dall’azienda - non solo, abbiamo anche risparmiato sull’acquisto di ghiaia, praticamente ce la siamo prodotti da soli direttamente in cantiere”.

Grazie alla sua versatilità e alla capacità di adattarsi ad ogni tipologia di applicazione, materiale e luogo, la Benna Frantoio MB è stata il lasciapassare per la riuscita dei lavori e ha permesso alla ditta di avere una soluzione pronta in cantiere per tutte le necessità di frantumazione che via via si presentavano.

Un vero asso nella manica, che per tutte queste ragioni ha contribuito significativamente alla conclusione del cantiere  in tempo per la sua messa in opera nel Novembre 2019.

Il frantoio a mascelle BF120.4 è un’attrezzatura adatta ad ogni marca di escavatore a partire dalle 30 tonnellate. Permette la scelta della granulometria in uscita, grazie alla facile regolazione delle mascelle che si può ottenere direttamente in cantiere e in modo pratico e veloce.

E’ la soluzione facile  per  ottenere materiale frantumato di ottima qualità e subito utilizzabile per qualsiasi esigenza.

 

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Lavori di contenimento scarpata durante l’emergenza Covid-19 con le attrezzature MB Crusher

Lavori di contenimento scarpata durante l’emergenza Covid-19 con le attrezzature MB Crusher

Questo sì che è un lavoro a regola d’arte!

In Friuli Venezia-Giulia, nel pieno dell’emergenza Covid-19, la Protezione Civile deve intervenire per sistemare un muro di contenimento danneggiato di una scarpata.
Il lavoro deve essere fatto tempestivamente e in fretta, nonostante le restrizioni del lockdown, perché il rischio di cedimento della scarpata metterebbe in pericolo l’intera vallata, una zona montana delle Valli del Natisone.
Il lavori sono stati affidati alla ditta G.M. Scavi e Miniscavi di Grudina Morris, molto conosciuti sia in Friuli che in altre Regioni per i loro lavori di opere miste, definiti in molte occasioni come vere e proprie opere d’arte paesaggistica.

La scelta dell’opera mista
Il tipo di opera scelta per risolvere questo lavoro di contenimento è caduta su una mista legname e pietra. Scelta ovvia, per molte ragioni: non è legata a vincoli ambientali, non deturpa l’aspetto paesaggistico della vallata, è più veloce da terminare rispetto ai muri di cemento armato, ma soprattutto è l’unico modo possibile di operare visto l’importante dislivello.

Le difficoltà in ogni caso sono molte, soprattutto durante il periodo di lockdown; per questo il sig. Grudina, titolare dell’impresa, ha scelto di lavorare con due macchinari MB Crusher, una benna frantumatrice MB-C50 e una benna vagliatrice MB-S10.
‘’Splendide attrezzature – racconta - ogni giorno ci rendiamo conto che abbiamo fatto veramente bene ad acquistarle. Abbiamo ottimizzato tantissimo il tempo e ovviamente risparmiato tanti soldi’.’

Parola chiave di questo cantiere è quindi ottimizzare il tempo, finire in fretta: si tratta di una questione di sicurezza, il vecchio murio marcio deve essere sostituito subito. Fretta però che non significa approssimazione, ma lavori fatti a regola d’arte.  La sfida è complessa.

Primo problema
Ottimizzare tutto il materiale presente in cantiere. Per il drenaggio, infatti, serve tanto materiale, pulito e di qualità, in modo che l’acqua non ristagni e non crei altri danni.
Per prima cosa quindi si procede con la fase di scavo dell’opera da sostituire. Poi si rimuovono i tronchi marci del precedente muro e quindi tutto il ghiaino. Per far questo si deve risalire la scarpata in 4 fasi, con un dislivello di ben 15 metri orizzontali e 30 metri verticali.

Secondo problema
Anche recuperandolo tutto, il ghiaino già presente in loco non basta per finire l’opera. Bisogna recuperarne altro. E qui arriva il problema. Per fare arrivare i camion con l’aggregato da Cividal del Friuli ci vuole almeno un’ora di strada, l’ultimo tratto è tutto sterrato. Come se non bastasse, per raggiungere il cantiere si deve passare sopra a un bellissimo ponticello che attraversa un torrente e che né camion né escavatori grossi possono attraversare. Bisognerebbe quindi scaricare il materiale a 150 metri di distanza da dove serve, poi portarlo a destinazione con una mini pala. “E così avanti e indietro, mezzo cubo alla volta – sottolina Grudina – e per il drenaggio ne serve tanto, quindi i tempi aumentano notevolmente e con loro i costi! Il costo di questa fase è elevatissimo, ma il materiale di ottima qualità è necessario per la buona uscita del lavoro”.



La soluzione
“Abbiamo scelto il frantoio e la vagliante MB Crusher proprio per evitare questi alti costo di trasporto e movimentazione della ghiaia e evitando anche i costi di acquisizione del materiale.

Come hanno fatto in pratica?
La benna vagliante è stata usata per selezionare e pulire il materiale di risulta dello scavo, recuperandolo tutto. La benna frantoio invece ha frantumato le pietre già presenti sul posto. Poi di nuovo con la vagliante è stato possibile ottenere ciottoli puliti, selezionati a 4-8 cm per un drenaggio a regola d’arte. Anche la parte fine di risulta dalla vagliatura è stata riutilizzata per fare il manto di stabilizzato.

Le due macchine più piccole di casa MB Crusher, il frantoio mobile a mascelle MB-C50 per escavatori dai 50 ai 80 quintali, e la benna vagliatrice MB-S10 per macchine operatrici dai 40 ai 90 quintali, hanno superato ogni aspettativa.

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SAIE 2020. In fiera macchine per il trasporto, la consegna e la messa in opera del calcestruzzo.

SAIE 2020. In fiera macchine per il trasporto, la consegna e la messa in opera del calcestruzzo.

A SAIE 2020 (BolognaFiere, 14 – 17 ottobre 2020) nell’area speciale InCalcestruzzo, saranno presenti macchine per il trasporto, la consegna e la messa in opera del calcestruzzo: autocarri Astra con allestimento Cifa, veicoli IVECO e Mercedes con allestimento Cifa, Pompa  per Spritz  Beton Cifa, Pompa Carrellata Cifa. Per il movimento terra saranno presenti, tra gli altri, escavatori JCB.

Si tratta di mezzi che, grazie anche all’introduzione di tecnologie innovative, di allestimenti particolari e l’adozione di specifici dispositivi, implementano l’efficienza della macchina, riducono i costi di gestione, ottimizzano il dialogo macchina-operatore e la sicurezza in cantiere.
 

Nell’area esterna, i professionisti in visita a SAIE potranno effettuare dei test di guida del nuovo Mercedes Arocs,  veicolo da cantiere che introduce inedite soluzioni digitali altamente tecnologiche. Tra queste la MirrorCam al posto degli specchietti retrovisori e grandangolari. Con la MirrorCam il conducente gode di una visuale panoramica della parte posteriore del veicolo e di una migliore visibilità generale, fondamentale soprattutto in situazioni di cantiere con fango e polvere, al crepuscolo o in galleria. Un grande vantaggio per effettuare le manovre di carico e scarico in totale sicurezza.

 

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