La prima casa in terra stampata in 3D è italiana

La prima casa in terra stampata in 3D
Emissioni pari quasi a zero, materiali naturali e locali L'architetto Mario Cucinella, curatore del padiglione Italia alla London Design Biennale, mostra il suo progetto, realizzato in collaborazione con la stampa 3D di WASP, nel cortometraggio e installazione Terra.Ci sono volute sole 200 ore per costruirla, 60 metri cubi di materiali naturali, po...
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La stampante 3D edilizia che può costruire palazzi fino a sei piani

La stampante 3D edilizia che può costruire palazzi fino a sei piani


Arriva dalla Russia questa printer in grado di spingersi teoricamente fino a 80 metri di altezza per rivoluzionare il segmento delle grandi costruzioni

La più grande stampante 3D edilizia, ossia per grandi costruzioni, arriva dalla Russia ed è in grado di realizzare un edificio fino a sei piani tutto in una volta. Forse non tutti sanno che le 3D printer stanno trovando una importante e quasi rivoluzionaria applicazione proprio in questo ambito.

D’altra parte per ottimizzare i tempi e ridurre i costi è da tempo che si utilizzano elementi prefabbricati che poi vengono assemblati in loco. Ma con le stampanti 3D per uso edilizio si utilizza la stessa procedura di quelle industriali – se non quelle casalinghe – applicate, però, alle grandi dimensioni.

E per grandi dimensioni intendiamo un condominio, con il vantaggio di una considerevole quantità di tempo e risorse salvate. Inoltre, possono procedere a sostenuta velocità e con grande precisione e autonomia.

Come funziona la stampante 3d edilizia – Chiamata AMT-SPETSAVIA S-500, questa stampante 3D non rivela la propria funzione se si osserva di sfuggita, visto che è costituita da una struttura metallica con quattro pali di sostegno e un componente che si muove in verticale. Il vero e proprio erogatore di cemento è piazzato su una barra che può muoversi in tre dimensioni e che può andare a rilasciare qualcosa come 2,5 metri cubi di materiale ogni ora.

Il dispositivo può lavorare su un volume di 11,5 x 11 x 15 m, ma c’è un interessante orizzonte ancora da esplorare perché tecnicamente può estendere la propria operatività fino a un massimo di 80 metri di altezza. Considerando ogni piano circa 3 metri, questo vuol dire che il performante supporto edilizio potrebbe arrivare a realizzare un edificio di ben 26 piani. Basta fare due calcoli per capire che siamo già nel segmento dei grattacieli.

C’è anche una stampante più compatta chiamata S300 che opera in 11,5 x 11 x 5,4 m di volume e può realizzare edifici fino a un massimo di due piani su una superficie di 120 metri quadri.

Le potenzialità delle stampanti 3d edilizie – Il direttore generale del progetto Alexander Maslov, ha commentato: “Abbiamo sempre cercato una soluzione per la costruzione di edifici multipiano e adesso possiamo dichiarare con sicurezza che questa soluzione esiste. Durante lo sviluppo abbiamo considerato le richieste delle società edilizie al contempo mantenendo l’affidabilità intrinseca delle nostre apparecchiature, facilità di gestione e manutenzione“.

Il debutto delle due stampanti 3d per costruire palazzi è atteso per fine anno. Il futuro dell’edilizia sarà sempre più intrecciato con quello delle stampanti 3D di grandi dimensioni. Sono già numerosi i precedenti di modelli in grado di costruire piccole abitazioni e edifici a un piano. Ma non solo, c’è un progetto italiano che va addirittura a utilizzare i materiali più poveri come il fango per creare ripari ad esempio istruzioni di emergenza.

Siete invitati alla presentazione della nuova stampante 3D "SHAREBOT 42"

Siete invitati alla presentazione della nuova stampante 3D "SHAREBOT 42"

DAMA (Digital Arts & Manufacturing Academy), il centro formativo creato da 3DiTALY a Milano, è diventato operativo da pochi mesi e si conferma già teatro di importanti eventi legati al rapid prototyping e alla digital manufacturing. Eventi che forse muteranno radicalmente il corso della storia della stampa 3d. Sabato 5 Marzo, alle 18.00, dopo una settimana intensa di corsi di formazione sulla stampa 3d, verrà infatti presentata la nuova stampante 3d di Sharebot, la “Sharebot 42”. L’azienda brianzola annuncia infatti per il 2016 un radicale cambio di passo. La stampante a deposizione di filamento (tecnologia FFF) Sharebot 42, progettata dalla divisione R&D, presenta diverse migliorie tecnologiche, concepite nell’ottica di una crescente ottimizzazione delle prestazioni rispetto alle stampanti attualmente in commercio. Gli interventi migliorativi apportati si focalizzano sulla riduzione degli ingombri, che ha permesso di massimizzare l’area di stampa effettiva, sull’incremento della velocità di stampa e, infine, su una maggior qualità e precisione nei dettagli degli oggetti realizzati, tutti elementi che rendono “Sharebot 42” particolarmente adatta ad un utilizzo professionale. Progettata per migliorare la user experience, “Sharebot 42” è una stampante 3D plug’n’play con diverse caratteristiche innovative volte a rendere il processo di stampa intuitivo anche per gli utenti meno esperti: fiori all’occhiello del nuovo prodotto di casa Sharebot sono il sistema di autocalibrazione degli assi X, Y e Z e l’estrusore intercambiabile da 0,4, 0,6 e 0.8 mm. L’introduzione di un display a colori touch-screen resistivo da 6 pollici consente la gestione stand alone, a 360 gradi, di tutte le operazioni di stampa. “Sharebot 42” presenta, infine, due porte USB: la prima, pensata per la lettura standard della chiavetta; l’altra, invece, concepita nell’ottica di future espansioni hardware e software, permette la gestione dei file da stampare direttamente dalla macchina. Sharebot 42, collegabile fin da subito alla rete aziendale o domestica, consentirà all’utente di programmare la stampa da remoto, controllandone in tempo reale tutte la fasi di stampa grazie ad una webcam integrata. Ma le novità non terminano qui. Con l’occasione Sharebot presenterà anche il nuovo filamento creato in collaborazione con Il Politecnico di Milano, il 3Dpaper, un rivoluzionario filamento riciclabile e oggetto di brevetto. Il nuovo materiale è un composito per stampa 3D ad alta sostenibilità ambientale basato su carta riciclata in una matrice idrosolubile (prodotta senza sottrarre terreno fertile all’agricoltura), così da poter essere riciclato con carta e cartone.

L’appuntamento è quindi a Milano, in Corso San Gottardo 19 alle ore 18.00, presso DAMA (Digital Arts & Manufacturing Academy), diventato ormai un centro operativo di formazione sulla stampa 3d e un forum di discussione delle novità nel mondo del rapid prototyping.

La stampante 3D Poetry Infinity nei laboratori di Industrial Design: il caso drawpon lab

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La prototipazione è fondamentale per il product design

Drawpon Lab è il primo Marketplace in Italia dedicato all'Industrial Design. Oltre 20 anni di sviluppo e progettazione in ambito industriale sono creano una base solida per l'Azienda Drwapon Lab, una delle realtà nel campo dello sviluppo e realizzazione di prodotti altissimo valore, più apprezzate a livello internazionale.

Imprenditore e Maker, curioso e ricettivo verso le nuove tecnologie, con particolare attenzione verso la stampa 3D, Matteo Cibelli – CEO Drawpon Lab, ha scelto la stampante 3D Poetry Infinity della Ira3D per agevolare e migliorare i processi di produzione all'interno della sua realtà aziendale. In un'intervista realizzata dal team Ira3D racconta la sua esperienza.

Qual'è il vantaggio della stampa 3D nell'Industrial Design?

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