Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni, un manifesto di 10 punti rivolto alle istituzioni per rilanciare il settore

Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni, un manifesto di 10 punti rivolto alle istituzioni per rilanciare il settore

La filiera delle Costruzioni, con le sue quasi 734.400 imprese attive nel I trim. del 2019 , si conferma di vitale importanza per l’economia del Paese, rappresentando con l’indotto oltre il 22% del Pil nazionale.
Ma è un comparto che, nonostante negli ultimi tre anni abbia mostrato alcuni segnali di ripresa, con i suoi 130 miliardi di euro di investimenti nel 2019 è ben lontano dai valori pre-crisi del 2008 (220 miliardi di euro). Numeri che mettono in evidenza alcune criticità mai affrontate negli ultimi 50 anni e che si sono ulteriormente acutizzate a causa del lockdown. La chiusura forzata, secondo le stime di ANCE, potrebbe generare un calo del 10% degli investimenti in costruzioni, un dato importante se si considera che ogni euro investito in edilizia genera una ricaduta complessiva sull’economia con un effetto moltiplicatore di circa tre volte.

Per questo il Gruppo Tecniche Nuove e SAIE (BolognaFiere, 14-17 ottobre 2020), la principale manifestazione del settore delle costruzioni con 54 anni di storia, da sempre punto di riferimento per la definizione delle politiche del settore, hanno voluto da subito riunire le principali associazioni della filiera edile per identificare alcune linee guida utili a superare questo momento di emergenza ma, soprattutto, a guardare al futuro con una visione strategica a lungo termine. Nasce così la “Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni”, un documento condiviso dalle principali associazioni della filiera che traccia alcuni “suggerimenti” rivolti alle istituzioni per aiutare le imprese in questo particolare momento di difficoltà e per realizzare riforme strutturali: dalla liquidità alle aziende allo sblocco dei cantieri, dalla minore burocrazia alla semplificazione dei processi, fino alle procedure più snelle per l’avvio dei cantieri, alla digitalizzazione e al rafforzamento di bonus e incentivi.

Un manifesto in 10 punti a “voce unica”, promosso da Tecniche Nuove e SAIE, e sottoscritto da Gabriele Buia -Presidente Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili-, Federica Brancaccio -Presidente Federcostruzioni-, Giuseppe Freri -Presidente Federcomated, Federazione Nazionale Commercianti Materiali Edili-, Gabriele Scicolone -Presidente Oice, Associazione organizzazioni italiane di ingegneria-, Maurizio Savoncelli -Presidente Consiglio Nazionale Geometri e Consigliere Rete Professioni Tecniche- e Ivo Nardella -Presidente Gruppo editoriale Tecniche Nuove e Senaf, la società che organizza SAIE.

Di seguito i 10 punti della Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni:

1. Una strategia organica per interventi su scuole, sanità, infrastrutture e sistemi di trasporto
2. Sblocco rapido dei cantieri già finanziati per produrre lavoro e generare reddito, anche attraverso il lavoro dei Comuni e le Amministrazioni Locali sul territorio. Rilancio dei cantieri strategici
3. Sicurezza. Il COVID19 prevede la definizione di protocolli permanenti sulla sicurezza in cantiere e la loro esecuzione.
4. Liquidità per gli attori della filiera per sostenerne la ripartenza. Non integralmente a debito ma quota a fondo perduto, anche attraverso il saldo dei debiti che la pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese e dei professionisti.
5. “Sburocratizzazione” e semplificazione delle procedure legate alla progettazione, alla costruzione e alla manutenzione di qualsiasi tipologia di edificio o infrastruttura. Procedure snelle, redazione di un codice e un regolamento che non necessiti di provvedimenti straordinari.
6. Rafforzamento di bonus e incentivi per interventi premianti in termini di efficienza energetica e ristrutturazione green e più in generale revisione complessiva del patrimonio abitativo esistente attraverso l’adeguamento alle normative, l’utilizzo di tecnologie innovative e di sistemi e soluzioni performanti
7. Valorizzazione del ruolo della progettazione sia per quanto riguarda le nuove esigenze abitative, sia nello sviluppo delle città e dei sistemi urbani, andando oltre, laddove possibile, strumenti e standard obsoleti e non più adeguati alle condizioni odierne
8. Digitalizzazione della filiera finalizzata alla condivisione delle informazioni e alla condivisione di competenze e best practice del settore all’interno di una piattaforma digitale appositamente creata.
9. Maggiore coinvolgimento delle figure professionali in alcuni processi gestiti oggi dalla pubblica amministrazione
10. Piano investimenti per i Comuni per dare avvio a una grande opera di manutenzione del territorio e di rigenerazione delle città

I temi delle riforme e del futuro della filiera saranno al centro della nuova edizione di SAIE, la fiera delle costruzioni, che si terrà a BolognaFiere dal 14 al 17 ottobre 2020. Per incoraggiare lo sviluppo del comparto, SAIE riparte dai capisaldi stessi del costruire - progettazione, edilizia, impianti – proponendo soluzioni concrete per le esigenze dei professionisti e di tutti gli operatori in un format che metterà al centro il cantiere e il sistema delle costruzioni.

“Da sempre SAIE rappresenta gli stati generali del settore delle costruzioni. Un appuntamento fondamentale, dove da oltre 50 anni la filiera si incontra per analizzare il presente e progettare il futuro -afferma Ivo Nardella, Presidente Gruppo editoriale Tecniche Nuove e Senaf, la società che organizza SAIE-  In questo particolare momento di emergenza abbiamo voluto anticipare questo confronto coinvolgendo tutte le principali associazioni, che ringrazio per aver aderito con entusiasmo. Insieme abbiamo dato vita alla Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni, un manifesto che sintetizza in 10 punti gli strumenti da mettere in campo per riattivare il settore. Il documento verrà presentato alle Istituzioni in modo che possano utilizzarlo come base per realizzare sia le riforme più urgenti che quelle a lungo termine. Il comparto ha un ruolo fondamentale nel sistema Paese e bisogna trasformare questa crisi in opportunità concretizzando tutte quelle riforme che negli ultimi 50 anni sono state rimandate. E bisogna farlo puntando sulla modernizzazione, sulla semplificazione del processo normativo, istituzionale e realizzativo che grava sul settore e facendo in modo che lo Stato non sia il primo debitore delle imprese.”

“Mai come in questa fase è fondamentale che una filiera strategica come la nostra, che rappresenta quasi un quarto del Pil italiano, si presenti unita ‐ afferma Gabriele Buia, Presidente Ance ‐ E la Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni promossa da Tecniche Nuove e SAIE va esattamente in questa direzione. Per ripartire e guardare al futuro servono riforme coraggiose in grado di creare occupazione e benessere sociale. Le costruzioni erano già martoriate da una crisi profonda e i primi segnali positivi che avevamo avuto nel mercato privato ora rischiano di venire meno. Per questo dobbiamo intervenire rapidamente, a partire dalla PA, primo committente delle imprese di costruzione, che deve alle aziende ben 6 mld di euro. E poi è necessario semplificare: servono poche regole, semplici e chiare, e bisogna fare in fretta per immettere liquidità immediata nel sistema e aiutare le imprese nella ripartenza. Dobbiamo adottare un Piano Marshall per l’Italia. Che vuol dire risorse pubbliche immediatamente spendibili per opere pubbliche diffuse sul territorio e incentivi indispensabili per rilanciare il mercato privato che ha bisogno di fiducia”.

“Dopo un decennio di segno negativo, negli ultimi anni il settore delle costruzioni aveva finalmente registrato un leggero segno positivo -commenta Federica Brancaccio, Presidente Federcostruzioni- Con il lockdown, però, la situazione si è nuovamente invertita, mettendo in difficoltà migliaia di imprese sul fronte della liquidità. Per quanto riguarda il futuro, certamente ci sarà un cambiamento epocale nel modo di lavorare, con la digitalizzazione che diventerà centrale, ma anche nel modo d’immaginare i luoghi dell’abitare, come lo sviluppo e la gestione delle città. E’ fondamentale che il Governo ascolti le esigenze del settore, grazie anche ai suggerimenti inseriti nella Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni, e metta in campo un grande piano strategico che faccia ripartire la filiera ma che non punti sul “debito”. È necessario attivare una serie di misure che tutta la filiera chiedeva da anni, come lo snellimento burocratico, l’aggiornamento normativo e un rapporto più paritetico fra imprenditori e pubblica amministrazione. Dopo un evento di tale portata si deve innestare in tutti quella leva del cambiamento che chiediamo da anni. L’Italia è ferma, sono anni che non riesce a guardare al proprio futuro.”

“Federcomated, oltre a essere fornitori dei costruttori e degli artigiani, rappresentiamo il cuore della filiera delle costruzioni, che sta attraversando un momento di difficoltà - dichiara Giuseppe Freri, Presidente Federcomated, Federazione Nazionale Commercianti Materiali Edili - Ringrazio SAIE e le parti coinvolte perché con questa iniziativa ritroviamo quell’unità che è mancata nella gestione della crisi da parte del settore. Il valore del 22% del Pil che esprime il comparto dell’edilizia meritava una voce unica e forte, in grado di portare a casa dei risultati diversi rispetto a quelli di oggi. Dobbiamo ripartire e dobbiamo avere liquidità sui nostri conti correnti. Ed è necessario e urgente che la Pubblica Amministrazione paghi i costruttori affinché possano onorare i loro impegni verso i distributori di materiali edili: a marzo, a livello nazionale, abbiamo avuto insoluti per il 25% e prevediamo diventi il 40% per aprile e il 60% a maggio. Fare presto è d’obbligo.”

“La fine del lockdown non deve darci l’illusione che stiamo ripartendo esattamente come prima – afferma Gabriele Scicolone, Presidente Oice, Associazione organizzazioni italiane di ingegneria - Bisognerà vedere come riapriamo i cantieri e con quali misure di sicurezza; un elemento che avrà un forte impatto sulla capacità di essere competitivi nei mesi che seguiranno. In questo momento è necessario che le misure a sostegno della liquidità vengano mantenute, che la cassa integrazione venga estesa e che si istituisca un tavolo della filiera che faccia tabula rasa e disegni il processo virtuoso col quale vogliamo pensare un’opera e portarla a compimento, dando delle tempistiche certe alle varie fasi del processo di approvazione. Bisogna, in altre parole, pensare anche al tema della burocrazia, che soffoca il nostro settore, senza complicare ulteriormente le regole ma dando finalmente certezze e semplificazione ad una filiera che ha un immenso potenziale non ancora espresso.”

“Liquidità, semplificazione, investimenti, riqualificazione e messa in sicurezza. Da qui deve ripartire l’azione di governo per rilanciare la filiera delle costruzioni -aggiunge Maurizio Savoncelli, Presidente Consiglio Nazionale Geometri-  Proprio in questi giorni stiamo chiedendo infatti a tutte le stazioni appaltanti e ai soggetti che possono creare risorse immediate, come i tribunali, di liquidare le parcelle. In tema di opere pubbliche, si parla molto del modello Genova per il ponte sul Polcevera, realizzato in poco più di un anno. Questo modus operandi non può essere riservato solo alle emergenze, ma deve diventare prassi, risolvendo le questioni che rallentano le tempistiche. Legato a doppio filo alle tematiche dei tempi e delle certezze c’è anche il tema del risparmio privato e della mancanza di investimenti. I provvedimenti per avviare gli investimenti esistono già ma sono fermi, per questo chiediamo lo sblocco della riforma del dpr 380 e del regolamento degli appalti su cui abbiamo lavorato per anni. Bisogna, infine, puntare sulla riqualificazione, lavorando sulla salubrità degli ambienti esistenti e in via di costruzione e valorizzando borghi e campagne il cui spopolamento può essere evitato grazie al nuovo modello di città diffusa”.

SAIE, la fiera delle costruzioni di Bologna per dare impulso alla ripresa e mostrare le innovazioni della filiera

SAIE, la fiera delle costruzioni di Bologna per dare impulso alla ripresa e mostrare le innovazioni della filiera

La nuova edizione di SAIE Bologna si terrà dal 21 al 24 ottobre 2020 presso BolognaFiere, ripartendo dai tre pilastri del costruire: edilizia, progettazione, impianti. Quattro le aree tematiche che ospiteranno esposizioni, workshop, convegni, attività formative e dimostrative.


La filiera delle costruzioni cresce, ma con percentuali ancora limitate e dinamiche diverse, per comparto dell’edilizia e per settore industriale. Conta l’export, l’innovazione e il reale funzionamento degli incentivi.
Dopo aver archiviato il 2018 con un incremento del valore economico del +1,7%, le stime per il 2019 indicano una ulteriore crescita del +2,3% e per il 2020 del +1,7%. Un settore, quello delle costruzioni, di vitale importanza per l’economia del Paese, che vede quasi 736.700 imprese attive e che occupa 1.490.000 persone (dato primi 9 mesi 2018).
A trainare il comparto è sempre la riqualificazione degli immobili residenziali e del terziario. Dopo il minimo storico del 2013 le compravendite di case hanno registrato una costante crescita, arrivando nel 2019 a una stima di 603mila transazioni (+4,1% sul 2018 e del +54% sul 2013). Se le ristrutturazioni si stima abbiano generato un valore economico pari a 47 mld di euro, con una crescita nel 2019 del +0,7%, sono le nuove costruzioni a crescere di più, con 17,5 mld di euro e +5,4%, spinta dell’andamento positivo del mercato immobiliare.
Per il 2020 un ulteriore contributo può arrivare dagli incentivi e dalle detrazioni del bonus casa previsti dal Governo per la riqualificazione degli immobili (Bonus Facciate, Ecobonus, Sismabonus, ecc.).

Per quanto riguarda i singoli comparti delle costruzioni, emergono però alcune differenze: il settore macchine per l’edilizia, trainato da Industria 4.0, registra nel 2018 un incremento del valore economico del +3,5% rispetto all’anno precedente, con una stima del +20% nel 2019; il settore delle piastrelle dopo un -3,1% nel 2018 vede una previsione del -3,3% nel 2019; quello dei laterizi segna un -5,8% nel 2018 ma con un +4% nel 2019; per il commercio di materiali da costruzione si stima una crescita del +4% nel 2019, l’elettrotecnica e l’elettronica del +1%, la meccanica variaimpianti del +1% e l’ingegneria del +3%.

Sono questi alcuni risultati presentati da Federcostruzioni - sulla base dei rapporti economici della Federazioni iscritte - in occasione della conferenza stampa della nuova edizione di SAIE, la fiera delle costruzioni che si terrà dal 21 al 24 ottobre 2020 a BolognaFiere. Una manifestazione completamente rinnovata che riparte dai tre pilastri del mondo delle costruzioni - edilizia, progettazione, impianti - e che vuole rispondere alle esigenze dei professionisti del settore e sostenere il loro percorso di ripresa economica. Proprio per questo, SAIE ha anticipato e va incontro alla progettualità del Governo sia per quanto riguarda l’ambiente, la sostenibilità e l’efficientamento energetico sia in merito all’estetica del territorio.

Questi temi rappresentano il cuore della manifestazione, che si articolerà in quattro macro aree: Progettazione e Digitalizzazione; Edilizia; Impianti; Servizi. Ognuna di queste risponderà in modo concreto alle esigenze degli operatori, fornendo un’accurata parte espositiva e attività formative caratterizzate da dimostrazioni, workshop e convegni. Le trasformazioni avvenute nel mondo delle costruzioni hanno spostato, inoltre, l’accento sull’integrazione edificio impianto. Secondo le nuove norme sull’efficientamento energetico, infatti, ogni elemento costruito deve essere visto in maniera integrata per creare un processo fluido e senza interruzioni, con notevole impatto sull’ottimizzazione dei costi di realizzazione, gestione e manutenzione di tutti gli edifici. Si tratta di un concetto fondamentale per il futuro della filiera e che sarà, insieme all’innovazione tecnologica, grande protagonista della nuova edizione di SAIE.

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Piazza del Serramento Innovativo - programma e dettagli

Piazza del Serramento Innovativo - programma e dettagli

La Piazza del Serramento Innovativo è l’area speciale di SAIE Bari 2019 (Nuova Fiera del Levante 24 – 26 ottobre) dedicata alle eccellenze della filiera del serramento, dove un intenso programma di workshop, seminari specialistici e presentazioni commerciali, strutturato grazie alla collaborazione con professionisti ed esperti di settore, fornirà ai partecipanti gli strumenti per interpretare le ultime indicazioni di mercato, con riferimento a 3 temi principali, quali trasparenze, isolamento e digitalizzazione.

L’obiettivo è quello di mettere a conoscenza degli attori della filiera le ultime evoluzioni e le prossime tendenze del mercato, al fine di usare tali informazioni come concreti strumenti di crescita tecnica e/o di sviluppo commerciale, individuando nuove opportunità professionali e imprenditoriali.

Sul tema digitalizzazione del serramento, o più precisamente trasformazione tecnologica e digitale, durante SAIE Bari saranno previsti focus sulle opportunità fiscali offerte dal pacchetto “IMPRESA 4.0”, che illustreranno in maniera organica e sinergica strumenti consolidati (IPERAMMORTAMENTO e CREDITO DI IMPOSTA RICERCA & SVILUPPO) e misure più recenti (VOUCHER INNOVATION MANAGER e CREDITO DI IMPOSTA FORMAZIONE 4.0).

Il pacchetto “IMPRESA 4.0” è una straordinaria occasione per le imprese che intendono fare concretamente innovazione, sia di prodotto che di processo, contenente varie misure per abbattere significativamente i costi di investimento.

Sempre in tema di digitalizzazione, ma con un orientamento più tecnico, ogni giorno di fiera sarà previsto un incontro specialistico sulla progettazione BIM nel settore dei serramenti, con la presentazione di casi pratici riguardanti il controllo, la gestione cronologica e la computazione dinamica, attuati tramite lo sviluppo di plug-in specifici.

La trasformazione digitale che negli ultimi anni sta interessando il mondo delle costruzioni, si sta realizzando (anche) tramite lo sviluppo del paradigma BIM, trasformando le modalità di relazione tra gli attori della filiera (serramentista, progettista, impresa e P.A.). Il mondo dei serramenti non è esente da questa rivoluzione e un‘azienda può decidere di subire il processo adattandosi progressivamente agli obblighi imposti dalla metodologia oppure governarlo per sfruttarne la leva competitiva.

Circa il tema relativo alle trasparenze, saranno previsti per ogni giorno di SAIE Bari 2019, due differenti seminari di approfondimento su argomenti quali i vetri basso emissivi e selettivi ed i vetri di sicurezza, con particolare attenzione al tema delle rotture per shock termico ed ai difetti nel vetro e nelle vetrate isolanti, anche in relazione alla responsabilità degli attori coinvolti nel processo di posa in opera (UNI 10818).

In tema di isolamento, particolare attenzione verrà posta al ruolo delle vetrazioni, con approfondimenti sui più comuni errori di progettazione per evitare il surriscaldamento dei locali e sul contributo del serramento circa l’isolamento acustico di facciata.

Il tema della corretta scelta e progettazione delle vetrazioni risulta oggi un argomento decisamente rilevante, vista l’attuale tendenza dell’architettura moderna nel prediligere finestrature sempre più grandi, per le quali la conoscenza delle prestazioni termoacustiche del vetro selezionato risulta determinante sia da un punto di vista commerciale che in relazione alla prevenzione di possibili contenziosi futuri.


Tipologia di visitatori coinvolti

Serramentisti, Progettisti, Tecnici specializzati, Impiantisti, Installatori, Architetti, Geometri, Imprese Edili, Applicatori, BIM Manager, Ingegneri, Direttori Lavori, Distributori, Grossisti, Pubbliche Amministrazioni, Amministratori di Condominio

Informazioni ulteriori sulla Piazza del Serramento Innovativo a SAIE BARI 2019 e il programma convegni delle sessioni posso essere consultate qui https://www.saiebari.it/it/piazza-serramento-innovativo/

Patrocini e Associazioni referenziate sostengono la fiera

Patrocini e Associazioni referenziate sostengono la fiera

SAIE BARI ha stretto un network di patrocini e accordi con le principali Associazioni del comparto. Queste opportunità amplificano le sinergie organizzative e promozionali consolidando ulteriormente la fiera come un appuntamento da non mancare per le aziende che intendono essere protagoniste nel mondo delle costruzioni.

 

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