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Bonus Porta Blindata 2024: guida alla detrazione, requisiti e modalità di pagamento

Le agevolazioni fiscali legate al settore dell'edilizia e della sicurezza domestica sono sempre più al centro dell'attenzione, con il bonus sicurezza che include ora anche il bonus porte blindate. Questa detrazione Irpef del 50%, applicabile alle spese per l'acquisto e il montaggio di portoni blindati, rappresenta un importante incentivo per aumentare la sicurezza delle abitazioni. In questa guida, esploreremo come funziona il bonus, i requisiti necessari per richiederlo e le istruzioni per ottenere la detrazione.
Il Quadro Generale del Bonus Sicurezza

Il bonus sicurezza copre una serie di interventi finalizzati a proteggere le abitazioni da atti illeciti, compresi furti, aggressioni e altri reati contro la proprietà privata. Oltre alle porte blindate, rientrano in questa agevolazione anche sistemi di videosorveglianza, tapparelle metalliche, serrature avanzate, vetri antisfondamento e altro.

La Decisione dell'Agenzia delle Entrate

Un chiarimento cruciale è stato fornito dall'Agenzia delle Entrate rispondendo a un contribuente che aveva sostituito un vecchio portone in legno con uno blindato. L'Agenzia ha confermato che la sostituzione rientra nelle regole del bonus sicurezza, seguendo le stesse disposizioni del bonus Ristrutturazioni.

Requisiti del Bonus Porte Blindate

Per ottenere la detrazione del 50%, è necessario rispettare alcuni requisiti specifici. Il bonus si applica alla spesa sostenuta per:

- Acquisto del portone blindato.
- Sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci e spioncini.
- Installazione di saracinesche e tapparelle metalliche.
- Sostituzione/installazione di vetri anti-rottura e antisfondamento.
- Montaggio casseforti a muro.
- Installazione di sistemi di allarme e videosorveglianza.
- Impianti di rilevazione incendi.
- Dispositivi di protezione da allagamenti e fughe di gas.
- Rifacimento di recinzioni e mura perimetrali.

Modalità di Detrazione e Pagamento

L'agevolazione consiste nella detrazione del 50% sull'Irpef, ripartita in 10 rate annuali di uguale importo. Tuttavia, dal 1° gennaio 2025, l'aliquota scenderà al 36%, allineandosi al bonus Ristrutturazioni, con un massimale di spesa di 48.000 euro.

Per quanto riguarda i pagamenti, è essenziale che siano tracciabili, ossia effettuati tramite carta di credito o debito, bancomat, bonifico bancario o postale parlante. I bonifici devono includere il codice fiscale del beneficiario, la partita Iva o il codice fiscale del professionista coinvolto, la causale specifica secondo l'art. 16-bis del Dpr 917/1986, il numero e la data della fattura, e l'importo totale pagato.

Scadenza e Beneficiari

A differenza di altre agevolazioni edilizie, il bonus sicurezza per le porte blindate non ha una scadenza specifica ed è "richiedibile a tempo indeterminato". Tuttavia, a partire dal 2025, l'aliquota diminuirà al 36%. I beneficiari possono essere sia i proprietari dell'immobile che i detentori con contratti di affitto, a condizione che il richiedente sia colui che ha effettivamente sostenuto le spese e può documentarle adeguatamente.

Il bonus porte blindate rappresenta un passo significativo per promuovere la sicurezza domestica, offrendo un incentivo finanziario considerevole per coloro che scelgono di investire in misure di sicurezza avanzate per le proprie abitazioni.

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