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SuperBonus: Bonifico anticipato per usufruire delle detrazioni 2023, si può?

Per il Superbonus, l'agevolazione fiscale emanata con il decreto Rilancio che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all'efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici, generalmente non consente pagamenti anticipati con cessione del credito e sconto in fattura. Contrariamente a quanto accade con la detrazione Irpef.

È chiaro che i pagamenti di bonifico legati a tale agevolazione dipendono da vari fattori: alle volte vanno effettuati in concomitanza con la realizzazione dei lavori, altre volte essi vanno anticipati rispetto alla finalizzazione dei cantieri.

L'agenzia delle Entrate ha fornito delucidazioni attraverso l'ultimo incontro con Telefisco in merito alla normativa Superbonus e al doppio binario per essa previsto.

Le evoluzioni del Superbonus 110% dal 2024

In base al momento in cui i lavori sono stati deliberati e sono stati presentati i titoli abitativi, il Superbonus ha un'applicazione del 110% o del 90%. Le percentuali delle suddette aliquote saranno valide fino al 31 dicembre 2023.

Ciò cambierà a partire dal 1 gennaio 2024, in quanto l'aliquota prevederà una detrazione che scenderà al 70%, e dal 1 gennaio 2025 subirà un'ulteriore discesa arrivando al 65%.

Che dire di coloro i quali vogliano usufruire delle aliquote del 2023, ma i cui cantieri non sono ancora terminati? Nel caso di suddetti cantieri, valutare l'anticipo dei pagamenti dei lavori può essere una soluzione per i contribuenti, evitando di perdere una percentuale ben più vantaggiosa rispetto a quelle degli anni a venire.

Vediamo, però, in quali casi è o non è consentito.

Dallo sconto in fattura alla cessione del credito, limiti del Superbonus 110

Tra coloro che non possono effettuare pagamenti anticipati, ma i cui pagamenti devono seguire il corso degli interventi, ci sono sicuramente coloro che hanno optato dello sconto in fattura o della cessione del credito nonostante i limiti del decreto blocca cessioni introdotto da febbraio 2023.

In suddetti casi il Superbonus prevede esattamente che i pagamenti debbano andare di pari passo con il proseguo dei lavori di cantiere. (SAL)

l'Ade, nel corso dell'anno precedente, ha indicato come obbligatorio per coloro che abbiano scelto sconto in fattura o cessione del credito la verifica dello stato di avanzamento dei lavori. Nello specifico nel caso di lavori antisismici o di efficientamento energetico, la verifica deve avvenire singolarmente per ogni intervento. Tale regola non è valida per coloro che hanno optato per una delle due opzioni, ma attraverso bonus edilizi diversi dal Superbonus.

Consentito l'anticipo del bonifico Superbonus 110 per i detraenti Irpef

Coloro che possono quindi usufuire del bonifico per il Superbonus in maniera anticipata, usufruendo così dell'aliquota del 2023, sono coloro che usufruiscono della detrazione Irpef, per i quali non è previsto l'obbligo di certificazione del SAL.

La detrazione seguirà un principio di cassa, così come determinato dal chiarimento fornito attraverso la circolare 24/E/2020 dell'AdE, per persone fisiche ed esercenti arti e professioni, insieme agli enti non commerciali.

Sarà possibile confermare il diritto alla detrazione verificando la data di pagamento, ossia di bonifico di Superbonus.



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