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Pnrr: 8 italiani su 10 chiedono la manutenzione delle infrastrutture esistenti

Da un sondaggio condotto dalla Proger Index Research, la società di engineering e management, è emerso che il 77% italiani ritengono necessario che gran parte del fondo del Piano nazionale di ripresa e resilienza sia investito nella manutenzione delle infrastrutture esistenti. Il sondaggio, effettuato attraverso la controllata Proger Smart Communication, mostra, dunque, il bisogno di garantire ai cittadini le migliori manutenzioni alle infrastrutture già esistenti sul territorio prima di crearne delle nuove.

Marco Lombardi, CEO di Proger Spa, ha dichiarato "Emerge un forte senso della realtà da questa indagine". Il dato ricavato, infatti, è un chiaro segno di come l'opinione pubblica sia attenta alla condizioni in cui si trovano le infrastrutture del nostro Paese sia in termini di qualità che di efficienza e, soprattutto, di sicurezza. Parliamo di infrastutture importanti come edifici pubblici, strade, ponti, acquedotti, gallerie e viadotti. "Il Paese ha effettivamente bisogno di rendere più sicuro e adeguato il patrimonio infrastrutturale esistente, tuttavia solo metà degli Italiani ha fiducia nella capacità di spesa del nostro Paese", sostiene Lombardi.

Stando a quanto emerge dall'Osservatorio mensile Proger Index Research, meno del 20% degli intervistati è consapevole di come andranno effettivamente investiti i fondi del Pnrr. I cittadini purtroppo non sono ben informati come dovrebbero a tal punto che molti degli intervistati ha mostrato sfiducia nei confronti di questo progetto: solo il 52% ritiene che i soldi del Pnrr saranno spesi bene, il restante si considera pessimista.

Effettivamente anche Marco Lombardi ritiene che ci sia ancora molta confusione a riguardo e che sarebbe opportuno formulare gare coerenti con la situazione ecomomica attuale considerando anche le nuove esigenze della società odierna. Per Lombardi un ruolo importante lo possono svolgere gli Enti locali, che attraverso l'ascolto diretto, possono venire a conoscienza delle reali necessità di comunità e imprese. Il problema, però, è che il 70% dei Comuni Italiani ha meno di mille abitanti e non ha strutture tecniche adeguate, in grado di gestire sia il denaro che i progetti di cui, oltre il 70% non è aggiornato rispetto al tema dell'adeguamento dei prezzi relativo al rincaro delle materie prime.

Ma nonostante i dubbi e le difficoltà, Marco Lombardi invita a rimanere ottimisti: "nonostante le criticità e le emergenze che si stanno abbattendo sul sistema economico internazionale, europeo e italiano. Il Pnrr assicurerà risorse importanti da qui al 2026: ben 191,5 miliardi di cui 69 quali sovvenzioni a fondo perduto. E Dio sa quanto ce n'è bisogno per contrastare i venti di crisi di questi mesi. Ma bisogna spendere bene questi soldi. Il tema delle manutenzioni è fondamentale per dare futuro al Paese. E gli italiani lo hanno ben compreso".

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