Conto termico pubblicato in Gazzetta ufficiale: ANIMA, Assoclima e Assotermica soddisfatte

Conto termico pubblicato in Gazzetta ufficiale: ANIMA, Assoclima e Assotermica soddisfatte

Ieri sera il decreto conto termico è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Il decreto entrerà in vigore il novantesimo giorno successivo a quello della pubblicazione in Gazzetta. Entro tale data è presumibile che verranno aggiornate le Regola applicative del GSE, in particolare modo per ciò che concerne la gestione del Catalogo dei prodotti prequalificati. 

Si dà finalmente seguito a quanto già previsto dalla legge Sblocca Italia (n.164/2014) in merito ad una semplificazione del meccanismo di incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell'efficienza energetica in impianti di piccole dimensioni.

Il nuovo Conto Termico rilancia questa forma di incentivo, fino ad oggi ampiamente inutilizzato, mettendo a disposizione 900 milioni di euro annui, di cui 700 per privati e imprese e 200 per le PA, le cooperative sociali e le società di patrimonio pubblico.

ANIMA, Assoclima e Assotermica hanno lavorato costantemente con le Istituzioni per la pubblicazione ottimale della Revisione e in modo particolare per risolvere la  scarsa remunerabilità e la complessità dei processi legati al Conto termico.

"ANIMA e le sue Associazioni, impegnate fortemente sul tema dell'Efficienza energetica, sono la vera casa delle migliori tecnologie. - dichiara il Presidente di ANIMA Alberto Caprari - Accogliamo con grande soddisfazione il nuovo Conto Termico, che diviene finalmente una misura senza scadenza e permanente. Non fluttuante pertanto come gli incentivi fiscali. Entrambi sono strumenti complementari e il Conto Termico  revisionato è ottimo per compensare l'incertezza delle detrazioni. Si favorisce così una certa stabilità per gli utilizzatori e le industrie delle tecnologie italiane. Riteniamo urgente, pertanto, che una parte dei fondi a disposizione siano investiti anche nella comunicazione agli utenti finali, affinché presto ne possano trarre vantaggio".

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In Aisem da oggi anche le imprese costruttrici di scaffalature metalliche

In Aisem da oggi anche le imprese costruttrici di scaffalature metalliche

Il settore del sollevamento, dell’elevazione e movimentazione incrementa la sua rappresentanza italiana. In AISEM si costituisce una nuova sezione, già al lavoro con sette aziende, definita “sezione scaffalature CISI”, inteso come Costruttori italiani scaffalature metalliche sia industriali che commerciali.
 
“Gli imprenditori che costruiscono le scaffalature hanno riconosciuto ad Aisem un’ampia rappresentatività garantita dall’appartenenza ad ANIMA/Confindustria. - dichiara Piero Almici, Presidente Aisem - Aisem raggiunge così quota 66 aziende, la maggior parte delle realtà italiane del comparto. Il gruppo della scaffalature è nato nel 1992 ma ora ha bisogno di unirsi al settore completo per trovare ancora più forza e valore. In Aisem confluiscono già 8 tipologie merceologiche, suddivise in 4 sezioni appartenenti a sollevamento e trasporto, carrelli industriali semoventi e gru mobili. Anche il capo sezione CISI avrà diritto a prendere parte al Consiglio Direttivo Aisem. Non ci resta che ripetere il nostro benvenuto e augurare a tutti noi buon lavoro!”.

Aisem - Associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione In AISEM confluiscono 8 tipologie merceologiche, suddivise in 4 sezioni, che fanno capo ai  comparti “sollevamento e trasporto” e “carrelli industriali semoventi”. Il primo comparto occupa in Italia  10.300 addetti per un fatturato di 2,7 miliardi di euro con una quota export/fatturato del 32%, mentre il comparto carrelli industriali occupa 4.180 unità con un fatturato di 1,36 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 32%.

Conto termico: ANIMA, Assoclima e Assotermica soddisfatte del contributo

Conto termico: ANIMA, Assoclima e Assotermica soddisfatte del contributo

Nel corso della Conferenza Stato-Regioni del 20 gennaio è stata approvata la Revisione del Conto Termico, dando finalmente seguito a quanto già previsto dalla legge Sblocca Italia (n.164/2014) in merito ad una semplificazione del meccanismo di incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell'efficienza energetica in impianti di piccole dimensioni. Il nuovo Conto Termico dovrebbe rilanciare questa forma di incentivo, fino ad ampiamente inutilizzato, mettendo a disposizione 900 milioni di euro annui, di cui 700 per privati e imprese e 200 per le PA, le cooperative sociali e le società di patrimonio pubblico.
ANIMA, Assoclima e Assotermica hanno lavorato costantemente con le Istituzioni per la pubblicazione ottimale della Revisione e in modo particolare per risolvere la  scarsa remunerabilità e la complessità dei processi legati al Conto termico.
 
"ANIMA e le sue Associazioni, impegnate fortemente sul tema dell'Efficienza energetica, sono la vera casa delle migliori tecnologie. - dichiara il Presidente di ANIMA Alberto Caprari - Accogliamo con grande soddisfazione il nuovo Conto Termico, che diviene finalmente una misura senza scadenza e permanente. Non fluttuante pertanto come gli incentivi fiscali. Entrambi sono strumenti complementari e il Conto Termico revisionato è ottimo per compensare l'incertezza delle detrazioni. Si favorisce così una certa stabilità per gli utilizzatori e le industrie delle tecnologie italiane. Riteniamo urgente, pertanto, che una parte dei fondi a disposizione siano investiti anche nella comunicazione agli utenti finali, affinché presto ne possano trarre vantaggio".
 
Alberto Montanini, Presidente Assotermica, afferma che Assotermica plaude al raggiungimento di un’intesa perché finalmente il conto termico può diventare uno strumento di supporto concreto al mercato. L’approvazione della sua revisione, da tempo richiesta da tutta l’industria, riconosce alle nostre tecnologie e al nostro settore un ruolo strategico per le politiche di efficienza e di sviluppo delle rinnovabili nel nostro Paese. Tra le novità più importanti, a cui abbiamo lavorato assiduamente, segnaliamo l'assegnazione dell’incentivo ai pannelli solari termici in ragione della loro producibilità media (e quindi della loro resa) e l’attribuzione dello stesso anche agli apparecchi ibridi con caldaia a condensazione e pompa di calore. In quest’ultimo caso ci auguriamo che possa essere un contributo importante alla crescita di un segmento di mercato verso il quale tutte le nostre imprese pongono grande attenzione. Non da ultimo, segnaliamo la possibilità di ottenere il rilascio dell'importo spettante in un'unica rata per valori del beneficio non superiori ai 5.000 euro, rispetto ai 2 o 5 anni attuali. E’ evidente che ciò dovrebbe rendere ancora più appetibile l’investimento per i soggetti che potranno beneficiare del nuovo incentivo”.Assoclima, attraverso la voce del Presidente Alessandro Riello, dichiara che “questo provvedimento completa il quadro degli incentivi anche a supporto delle tecnologie più efficienti per la climatizzazione invernale degli edifici. Oltre a misure semplificative, che rendono più agevole l’accesso all’incentivo e più rapida la sua erogazione, sono stati introdotti l’ampliamento della tipologia di interventi agevolabili, l’adeguamento del livello di incentivazione e l’aggiornamento dei requisiti tecnici minimi di accesso. Tra le misure di semplificazione il decreto prevede la predisposizione, a cura del GSE, di una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW per i quali sarà possibile usufruire di una procedura semiautomatica per l' accesso agli incentivi. Per quanto riguarda in particolare le pompe di calore, è stata riconosciuta la precedente debolezza dell’incentivo, rispetto al costo di investimento sostenuto, e quindi prevista la revisione dei valori del coefficiente di valorizzazione dell’energia termica prodotta Ci. E’ stato previsto l’innalzamento della soglia di ammissibilità degli impianti dagli attuali 1000 kW a 2000 kW.”

INVITO Conferenza Stampa ANIMA - 15 dicembre ore 10.30 Milano

INVITO Conferenza Stampa ANIMA - 15 dicembre ore 10.30 Milano

MILANO, FONDERIA NAPOLEONICA EUGENIA  |  VIA THAON DI REVEL 21

Federazione ANIMA è lieta di invitarLa alla

CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO

L'evento è rivolto a rappresentati della Stampa, ai Soci ANIMA e altri invitati

15 Dicembre 2015

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Cresce il settore idrotermosanitario italiano: nel 2016 produzione a +1,4% grazie all’export +2,2%

Cresce il settore idrotermosanitario italiano: nel 2016 produzione a +1,4% grazie all’export +2,2%

Segni positivi per il preconsuntivo 2015 e le previsioni 2016 del settore idrotermosanitario della Meccanica italiana.

Le tecnologie italiane, che dominano le nostre case e gli edifici tutti dal riscaldamento e condizionamento, al trattamento dell’acqua calda sanitaria fino ai rubinetti, valvole ecc. stanno crescendo, anche come previsioni 2016.

Rispetto all’anno 2014, la produzione registra un +2,2% nel 2015 pari a 10 miliardi di euro. Nel 2016 il settore conoscerà un ulteriore incremento del +1,4%. La ripresa è direttamente proporzionale alle esportazioni, che occupano una quota export/fatturato del 62%. Le esportazioni nel 2015 sono aumentate del +2,5%, trend positivo che trova conferma nelle stime 2016 (+2,2%).

In ANIMA le produzioni dell’idrotermosanitario sono rappresentate da Assotermica, Assoclima, AquaItalia, Avr e Assopompe, comparti dinamici, in continua evoluzione anche normativa. Sono settori che occupano circa 46.200 addetti, un quinto dell’intera occupazione relativa alla Meccanica italiana tutta.

Anche la voce investimenti finalmente è in controtendenza: dal 2014, in cui si investiva circa 300 milioni di euro, nel 2015 si registra un +2,4% e nel 2016 si prevede una stima pari a 316 milioni di euro (+1,6%).

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Arabia Saudita: Export meccanica italiana in costante crescita

Arabia Saudita: Export meccanica italiana in costante crescita

Gli ultimi dati pubblicati dall’Ufficio studi ANIMA tracciano una linea in costante crescita che ritraggono
le esportazioni 2010-2014 delle imprese italiane meccaniche in terra araba.
Dal 2010 a oggi l’export italiano verso l’Arabia è raddoppiato.
Nel 2014 l’Arabia Saudita occupa la settima posizione nella classifica dei Paesi di destinazione dell’export
della manifattura meccanica rappresentata da ANIMA per un totale di 824 milioni di euro, già in aumento rispetto al 2013 (754 milioni di euro).
 
Export ultimi 5 anni verso i Paesi del Medio oriente (Ufficio studi ANIMA)

 
Solamente nel primo semestre 2015, l’Arabia Saudita ha registrato un aumento delle esportazioni del +12% toccando già i 420milioni di euro.
E’ il Paese del Medio Oriente che in misura maggiore richiede la qualità dei prodotti della meccanica italiana, staccando gli Emirati arabi uniti di quasi 200milioni di euro.
Ci si aspetta, quindi, che l’anno chiuderà con una cifra export superiore a quella presentata a fine 2014.
Il totale delle esportazioni delle tecnologie meccaniche italiane verso l’Arabia nel 2014 presenta almeno tre situazioni molto interessanti.
Su 824 milioni di euro, il 29% è rappresentato da valvole e rubinetteria (che si presume siano destinate principalmente agli impianti Oil&Gas) equivalente a 238 milioni di euro.
L’Arabia rappresenta il quinto mercato di destinazione per la produzione italiane del settore valvole. L’Italia risulta essere il primo paese esportatore di tali prodotti lasciando dietro di sé Germania, USA e Cina.
 

Valvolame e rubinetteria. Principali Paesi di destinazione dell’export italiano (Ufficio studi ANIMA)

 
 
Anche le pompe italiane (22% sul commercio export totale) tra 2013 e 2014 hanno conosciuto un importante aumento pari a un +35,4% per arrivare a contare 132milioni di euro.
Altrettanto rilevante anche i dati degli impianti per l’industria molitoria che mostrano un +156% tra gli anni 2013 e i 2014 fino a raggiungere i 66milioni di euro di export.

Unac: La sicurezza dei cancelli non è automatica: al via la formazione continua

Unac: La sicurezza dei cancelli non è automatica: al via la formazione continua

Unac, Associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere, federata ANIMA introduce una grande novità per il suo settore. In collaborazione con Arcadia Consulting, ente accreditato di formazione, Unac ha avviato un progetto di e-learning già disponibile on line. La formazione potrà così essere effettuata senza spendere tempo in trasferimenti e senza costi aggiuntivi.
 
Le linee guida UNAC della corretta installazione, sono personalmente illustrate dall’Ing. Roberto Franza, Convenor del TC 33 WG9 (Powered Pedestrian Doors) e delegato italiano del WG5 (Industrial, commercial and garage doors and gates), maggior esperto in Italia delle norme di prodotto del nostro settore.
 
“Unac da anni si interessa dell’aspetto tecnico formativo di chi installa i cancelli e gli automatismi per le chiusure: l’obiettivo è aumentare la qualità culturale e dei valori verso l’intera filiera. - dichiara Stefano Bonan, Presidente di Unac - Quest’anno perciò abbiamo voluto agevolare ancora di più installatori e gli altri operatori del settore. Secondo noi lo strumento e-learning permette di rendere fruibile a più utenti e più agevolmente un percorso formativo base che ha lo scopo di essere linea comune per la corretta applicazione delle regole del costruire in conformità e sicurezza. Il corso potrà essere seguito con il PC e una semplice connessione internet, fruibile quindi a qualsiasi orario e anche nei weekend. Al termine del percorso formativo è previsto il test finale; superato il quale il discente avrà diritto ad un attestato rilasciato da Unac. Verrà prodotta l’analisi dei rischi, dando la possibilità di apprendere le direttive europee e le norme di prodotto applicabili”.
 
Fare formazione per Unac vuol dire fare cultura e quindi incrementare la sicurezza del parco installato, ridurre i rischi di incidenti e apportare benefici fino al singolo privato.

Accordo struttura missione edilizia scolastica di Palazzo Chigi ed Enea per l'"operazione Green School"

Accordo struttura missione edilizia scolastica di Palazzo Chigi ed Enea per l'"operazione Green School"

Avviare per la prima volta a livello nazionale un programma di riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli oltre 40mila edifici a uso scolastico. È questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa sottoscritto oggi fra la Struttura di Missione per l’Edilizia Scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’ENEA, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. L’iniziativa si focalizza sugli interventi per la sostenibilità e l’efficientamento energetico degli edifici ma anche per la messa in sicurezza dal rischio sismico e la bonifica da amianto.  

In particolare, verrà creata una ‘task force ENEA- ItaliaSicura’ , ovvero una specifica struttura operativa costituita da tecnici e ricercatori altamente qualificati dell’Agenzia che proporrà alla Struttura di Missione i possibili modelli di intervento e le soluzioni tecnologiche, nonché i format per acquisire le informazioni necessarie per la valutazione dei progetti presentati (consumi, condizioni dell’immobile, elementi progettuali, costi etc.).

Fra le novità più significative, una sorta di ‘bollinatura’ verde da parte di ENEA a garanzia della qualità e dell’intervento proposto sotto il profilo tecnico-economico e di certificazione del risparmio energetico.

La ‘task force ENEA-ItaliaSicura’ potrà inoltre supportare i soggetti interessanti nelle fasi di acquisizione dei finanziamenti e delle autorizzazioni, nonché nelle fasi realizzative, di collaudo e di gestione.

Gli interventi previsti riguardano gli aspetti architettonici, strutturali, sismici, energetici e funzionali, nonché la bonifica per l’eventuale presenza di amianto negli edifici oggetto dell’intervento. 

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Ucc aderisce a Adotta una scuola per Expo: un'occasione perché impresa e scuola dialoghino ancora

Ucc aderisce a Adotta una scuola per Expo: un'occasione perché impresa e scuola dialoghino ancora

Ucc, federata ad ANIMA, ha adottato una classe dell’istituto professionale Polo Treviglio. L’iniziativa, germoglio del progetto Adotta una scuola siglato da Confindustria e Ministero dell’Istruzione, ha trovato un forte consenso tra gli imprenditori.
La Caldareria italiana, rappresentata dall’associazione Ucc, ha trovato nel progetto Adotta una scuola un valido strumento per rinvigorire il tema dell’alternanza scuola-lavoro, così caro e urgente alle imprese.
Adotta una scuola, che consiste nel favorire le visite delle scuole a Expo2015 con un’attenzione particolare a mostrare il supporto della tecnologia nel campo dell’alimentazione, ha offerto agli imprenditori lo spunto per stringere i rapporti con alcuni istituti professionali e superiori in genere. 

Ucc, in modo particolare, non si è limitata a conoscere e ad accompagnare i professori e gli studenti degli Istituti di Treviglio, oltre che quelli di Brescia e Milano, ma si è interessata al futuro prossimo dei ragazzi che si stanno avvicinando al termine del ciclo degli studi superiori. Gli imprenditori di Ucc, infatti, hanno scelto di mettere a disposizione un numero limitato di borse di studio a coloro che verranno individuati come meritevoli di tale riconoscimento.

“La nostra associazione ha aderito al progetto Adotta una scuola per Expo2015 per condividere con i ragazzi l’esperienza unica di Expo e per individuare i punti di contatto con il loro percorso scolastico - afferma il Presidente di Ucc Pier Eugenio Baldini -L’apporto unico della manifattura meccanica al tema Feeding the planet, energy for life è grande e forte. Il mondo dell’istruzione chiede di diminuire lo iato che inevitabilmente si crea tra la realtà delle imprese e i ragazzi. Le aziende della caldareria favoriscono questa reciproca conoscenza. Adotta una scuola per noi è solo il primo passo di un grande progetto per le scuole e, quindi, per il Sistema Paese. L’alternanza scuola-lavoro è uno strumento efficace per formare tecnici specializzati che si possano inserire subito nel ciclo produttivo con le professionalità già maturate all’interno delle aziende”.

“L’Istituto Mozzali è diventato nel corso degli anni un punto di riferimento per molte aziende del territorio con le quali si sono consolidati proficui rapporti di collaborazione. - ha commentato Maria Chiara Pardi, Dirigente scolastico I.S.I.S.S. "Oreste Mozzali" - La scuola si sta impegnando per mettere a punto, insieme alle imprese, un sistema efficace di alternanza scuola lavoro, che valorizzi questa esperienza formativa anche in relazione alle differenze tra percorso tecnico e percorso professionale e ai diversi stili di apprendimento degli studenti. L’opportunità che ci è stata offerta dalla federazione è in sintonia perfetta con la nostra offerta formativa ed è stata molto apprezzata sia da studenti che dai docenti”.

Renzo Comacchio è il nuovo Presidente di UCoMESA

Renzo Comacchio è il nuovo Presidente di UCoMESA

L’assemblea dei soci UCoMESA - Unione  costruttori di macchine edili, stradali, minerarie e affini - federata ad ANIMA, ha eletto il suo nuovo Presidente, Renzo Comacchio, che rimarrà in carica fino al 2017.

Renzo Comacchio è Presidente della Comacchio Srl, fondata nel 1986 assieme ai fratelli Pasqualino e Patrizio. Dal 1989 l’azienda si specializza nella produzione di perforatrici idrauliche di piccolo medio diametro. Oggi l’azienda annovera circa 100 dipendenti ed esporta oltre il 90% della produzione, con particolare attenzione al mercato europeo e nord-americano.

“Avverto la responsabilità dell’elezione alla presidenza di UCoMESA in una congiuntura economica cruciale per il nostro comparto. – dichiara Renzo Comacchio, Presidente di UCoMESA – A livello associativo stiamo impegnando le nostre risorse e competenze nei lavori per le linee interpretative della normativa europea che riguarda la sicurezza dei macchinari. Con il supporto di ANIMA stiamo contribuendo ai tavoli normativi in modo tale da riconfermare  il ruolo di leadership che l’Italia può vantare per il settore delle macchine per l’edilizia. E’ evidente a tutti la grave difficoltà che a causa della crisi stiamo affrontando da più semestri. E’ altrettanto stupefacente come le aziende italiane esportino in media più dell’80% dell’intero fatturato. L’industria italiana è richiesta e stimata in tutto il mondo e le cifre lo dimostrano”.  

L’Ufficio studi di ANIMA ha appena reso noti i dati relativi a UCoMESA, che evidenziano ancora una volta numerose situazioni determinanti a livello di export. Rispetto al 2013, il mercato USA ha incrementato le richieste di macchinari italiani pari a +46% passando dai 140 mln € ai 204 mln € nel 2014. Verso l’Algeria le esportazioni sono aumentate di circa il +44% raggiungendo i 108 mln €. Un ulteriore picco interessante è rappresentato dal Regno Unito che ha superato nel 2014 i 74 mln € (+64%).

La Russia si conferma un fattore critico che ha  ricevuto una battuta d’arresto importante. Se nel 2013 le esportazioni avevano raggiunto i 140 mln €, nel 2014 si è registrato un calo del -33%.

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Ministro Guidi/L'Italia premiata per i Certificati Bianchi: Italcogen consegna il premio al Ministro

Ministro Guidi/L'Italia premiata per i Certificati Bianchi: Italcogen consegna il premio al Ministro

Il Presidente di Italcogen, Marco Golinelli, consegna oggi al Ministro Guidi il premio “COGEN Europe Recognition Awards”, ritirato a nome del Ministero dello Sviluppo Economico, per il meccanismo dei Certificati Bianchi-Titoli di Efficienza Energetica. Italcogen è l’associazione italiana, federata ad ANIMA/Confindustria, che rappresenta i produttori di tecnologia per la cogenerazione e i recuperi termici.

Il riconoscimento è assegnato ogni anno a enti, istituzioni e aziende che si sono distinti per le azioni volte a potenziare la consapevolezza della centralità della cogenerazione e dell’efficiente impiego della produzione combinata di energia elettrica e termica, sempre più al centro anche della nuova Direttiva 2012/27/UE.
 
“Italcogen invita il Ministro Guidi a proseguire su questa strada. - dichiara Marco Golinelli, Presidente Italcogen - Il premio evidenzia l’impegno italiano nella continua diffusione di una cultura volta a rendere familiare il tema dell’efficienza energetica. Le tecnologie che contribuiscono a raggiungere gli obiettivi posti sono di stampo italiano. Chiediamo al Ministro Guidi di continuare a supportare le imprese italiane per potenziare l’impiego di tecnologie ad alta efficienza”.

Carrelli industriali: ordini Italia 2014 +13,74%

Carrelli industriali: ordini Italia 2014 +13,74%

Sono stati pubblicati i dati congiunti AISEM/ANIMA e ASCOMAC/UNICEA, frutto di un’indagine statistica annuale sul settore dei carrelli industriali a cui aderiscono tutti i principali costruttori e distributori operanti in Italia.

In un quadro di stagnazione pressoché generalizzata quale è stato il mercato italiano per la maggior parte delle produzioni industriali, il mercato interno dei carrelli industriali finalmente in ripresa.

Dopo l’inevitabile battuta di arresto registrata negli anni 2008-2009, la ripartenza per il settore era iniziata già nel 2010, seppure con gli inevitabili cali e recuperi successivi. La crescita, già registrata nel 2013, ha proseguito in maniera più accentuata nel 2014 anche se i valori rimangono ancora lontani dai livelli pre-crisi.

Da notare come le tre produzioni che caratterizzano il settore dei carrelli magazzinieri, frontali elettrici, frontali termici abbiano avuto in questi anni trend pressoché analoghi nel livello degli ordinativi.

Nel 2014 per tutte le categorie di prodotto si è registrato un netto aumento degli ordini, in particolare la crescita maggiore si è verificata nel segmento dei carrelli frontali elettrici (+25,27% rispetto al 2013).

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Accordo assoclima/anima – enel per la promozione della climatizzazione a pompa di calore e del vettore elettrico per l’uso efficiente dell’energia

Accordo assoclima/anima – enel per la promozione della climatizzazione a pompa di calore e del vettore elettrico per l’uso efficiente dell’energia

È stato firmato questa mattina da Alessandro Riello, Presidente di Assoclima Costruttori Sistemi di Climatizzazione, e da Nicola Lanzetta, Responsabile Mercato Italia di Enel, il rinnovo dell’accordo di cooperazione finalizzato a sostenere l’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni climalteranti, l’immissione sul mercato di prodotti di qualità sempre più elevata e l’acquisizione di una cultura impiantistica tecnologicamente avanzata e tesa alla maggiore diffusione delle pompe di calore a ciclo annuale per il settore residenziale.

Nonostante la crisi economica, nel 2014 il mercato italiano delle pompe di calore ha fatto registrare un leggero incremento in alcune fasce di potenze, tra cui quella fino a 17 kW destinata principalmente al settore residenziale. Un trend positivo al quale hanno sicuramente contribuito gli incentivi fiscali del 50 e 65% degli ultimi anni, ma i cui numeri sono ancora lontani da quelli rilevati nei Paesi europei che da anni beneficiano di tariffe elettriche più convenienti di quelle italiane.

“L’eliminazione definitiva della tariffa elettrica a scaglioni crescenti per gli utenti elettrici domestici residenti
– ha dichiarato Alessandro Riello – avrà sicuramente un impatto positivo sullo sviluppo e la diffusione, nel settore residenziale, delle pompe di calore elettriche per il riscaldamento invernale e la climatizzazione estiva, con benefici di tipo energetico, economico e ambientale. Le pompe di calore sono apparecchiature che, oltre a ridurre i consumi di energia primaria, contribuiscono al miglioramento della qualità dell’aria esterna, in particolare nei grandi centri urbani, e al contenimento delle emissioni di anidride carbonica. Un incremento del mercato delle pompe di calore favorirebbe inoltre il rilancio dell’economia italiana, in quanto si tratta di una tecnologia prodotta prevalentemente nel nostro Paese. L’industria italiana della climatizzazione è, infatti, riconosciuta come uno dei maggiori leader del settore, con importanti quote di esportazione.”

“Il rinnovo del protocollo rafforza la collaborazione tra Enel e Assoclima, un rapporto che dura ormai da diversi anni e che, oltre ad aver contribuito alla realizzazione di importanti passi verso una maggiore efficienza del sistema paese, porterà a raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. – afferma Nicola Lanzetta, Responsabile Mercato Italia di Enel. – L’efficienza energetica sta assumendo un’importanza crescente nel dibattito e nelle politiche energetiche dei Paesi più industrializzati come fattore di crescita economica, benessere e progresso tecnologico e sociale. Si tratta di obiettivi alla nostra portata grazie alle tecnologie sempre più efficienti presenti sul mercato che garantiscono lo spostamento dei consumi dall’utilizzo diretto dell’energia primaria (come il gas o il petrolio) all’utilizzo del vettore elettrico. Grazie anche al contributo delle fonti rinnovabili l’energia elettrica è il vettore più pulito e sicuro tra tutti quelli a nostra disposizione. Basti pensare al potenziale che hanno le pompe di calore, l’auto elettrica o le cucine a induzione. L’impatto sul sistema economico è potenzialmente rilevantissimo: esprimendo tutto il potenziale raggiungibile si potrebbe ottenere una crescita del Pil di circa il 2%.”

“L’Unione Nazionale Consumatori partecipa attivamente alle consultazioni promosse dall’Autorità per l’energia sulla revisione della progressività delle tariffe elettriche applicate ai clienti domestici residenti. – ha dichiarato Pieraldo Isolani, Responsabile Settore Energia di Unione Consumatori – Siamo perfettamente coscienti che l’attuale struttura tariffaria è un oggettivo ostacolo allo sviluppo di molte apparecchiature elettriche, pertanto la nostra Associazione è favorevole sia alla graduale eliminazione della progressività, sia a una rimodulazione degli scaglioni di potenza, insieme a una significativa riduzione del costo della potenza impegnata. Tuttavia, chiediamo all’Autorità per l’energia che la riforma delle tariffe avvenga contestualmente a un aumento del Bonus elettrico e alla estensione della sua fruibilità alle famiglie economicamente disagiate. Ciò per evitare che gli aumenti delle bollette per i clienti con consumi inferiori ai 1800 kWh annui gravino sulle famiglie povere.”

“Gli Amici della Terra sostengono il cambiamento della tariffa elettrica”
‒ afferma Monica Tommasi, la nuova Presidente della storica associazione ambientalista ‒ perché l’aumento dell’efficienza energetica passa anche attraverso maggiori consumi di energia elettrica, fortemente penalizzati dalla struttura progressiva della tariffa. Tecnologie efficienti come le pompe di calore, attraverso una piccola quota di elettricità, consentono di captare e utilizzare l’energia rinnovabile contenuta nell’aria, nell'acqua e nel suolo. Le tecnologie ci sono già. Per avere più efficienza occorre avere il coraggio di cambiare.”

Made in Steel 2015 - ANIMA/Forni Industriali, il nuovo Presidente

Made in Steel 2015 - ANIMA/Forni Industriali, il nuovo Presidente

Lo scorso 14 maggio è stato eletto, nell’ambito dell’Assemblea dei Soci CICOF – Comitato Italiano dei Costruttori di Forni Industriali - il nuovo presidente dell’Associazione per il biennio 2015-2016.
E’ l’Ingegner Roberto Millone, della SMS MEER SpA (Tarcento, Udine).
Il neo eletto Presidente succede a Vincenzo Ferri al quale vanno i ringraziamenti del Cicof per il suo fattivo contributo alla guida dell’associazione. Nella sua attività, Roberto Millone  sarà affiancato da due Vice Presidenti: Michele Bendotti (Forni Industriali Bendotti SpA) ed Enrico Marranini (I.C.M.I. Srl).

Roberto Millone, nato a Genova nel 1953, laureato in ingegneria chimica, è nel campo dei forni di riscaldo dal 1980, prima in Italimpianti, poi in Centro Combustion. Dal 1992 lavora in SMS Meer dove riveste l’incarico di General Manager del Reheating Furnace & Heat Treatment Department.

All’atto della sua nomina, l’Ingegner Millone ha dichiarato: “In questo particolare e delicato momento in cui l’economia italiana in generale ma nello specifico il settore dei forni industriali sta intravvedendo l’inizio della ripresa, il mio compito sarà quello di sostenere e di affiancare le aziende nella loro attività sia sul mercato interno sia nell’internazionalizzazione. Proseguirò il cammino già intrapreso dal mio predecessore, nell’ampliare il più possibile la base associativa, così da rendere la nostra associazione in rappresentanza delle aziende sempre più forte e far sentire le loro istanze presso le istituzioni.”

Dopo il rinnovato successo della partecipazione alle due precedenti edizioni di Made in Steel a Milano, Cicof nel 2015 ha in agenda una nuova partecipazione alla Fiera (20-22 maggio 2015) che quest’anno potrà sfruttare il grande richiamo di pubblico offerto dalla concomitanza e dalla vicinanza spaziale di EXPO.

In ambito internazionale, Cicof trova la sua rappresentanza nell’associazione europea Cecof (Comité Européen des Constructeurs de Fours et d'Equipements Thermiques Industriels) al quale collabora attivamente. Prossimi appuntamenti in programma: Fiera Thermprocess (16-20 giugno 2015) che vedrà la partecipazione congiunta di Cicof e Cecof  e l’Assemblea Cecof (Helsinki, 9 ottobre 2015).

Rivoluzione riscaldamento da settembre 2015

Rivoluzione riscaldamento da settembre 2015

ASSOTERMICA, l'associazione dei costruttori di apparecchi e componenti per impianti termici, federata ad ANIMA, vive assieme al comparto che rappresenta, con oltre 2.000 M€ di fatturato e più di 11.000 addetti, una svolta epocale.

Il mercato e le dinamiche della filiera cambieranno con l'entrata in vigore dei Regolamenti 811/2013, 812/2013, 813/2013 e 814/2013 di etichettatura energetica e progettazione compatibile, rispettivamente per gli apparecchi di riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria. Questi Regolamenti, che dal 26 settembre 2015 si applicheranno con identiche modalità e tempistiche in tutti gli Stati Membri dell'Unione Europea, introdurranno l'obbligo di accompagnare i prodotti con un'etichetta energetica - per una chiara e immediata indicazione delle prestazioni energetiche degli apparecchi - e nuovi limiti sui requisiti prestazionali minimi, quali l'efficienza energetica stagionale e le emissioni, la potenza sonora e le informazioni tecniche da fornire.

"Oggi su circa 850.000 caldaie vendute in Italia oltre il 60% sono di tipoconvenzionale" dichiara il Presidente Alberto Montanini - "L'entrata in vigore delle nuove misure d'implementazione europee muta lo scenario molto rapidamente con uno spostamento del mix di vendita verso apparecchi a più alta efficienza, quali caldaie a condensazione, pompe di calore e solare termico, ma anche apparecchi ibridi (cioè insiemi di più sottosistemi di generazione del calore che ragionano con una logica ottimizzata di funzionamento) e termoregolazione evoluta.

Sono tutte produzioni per le quali l'Italia ha da sempre avuto un ruolo di leadership in Europa, se si considera che la nostra industria compete con la Germania nello sviluppo di tecnologie per l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili termiche e ha un valore dell'export che supera di gran lunga il 50%".

Assotermica, forte della convinzione che in questi momenti di svolta si gettano le basi per costruire il futuro a partire dalle idee e puntando sulle persone,  ha fortemente voluto a fianco a sé in questo progetto la filiera termoidraulica nazionale. Assotermica ha immediatamente trovato una risposta compatta da parte di tutti i soggetti interessati - dalla distribuzione rappresentata in ANGAISA fino all'installazione di ASSISTAL- oltre a ricevere la pronta risposta di Mostra Convegno Expocomfort, la fiera internazionale di riferimento del settore.

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ANIE/ANIMA: la ripresa dell'edilizia passa dalla tecnologia

ANIE/ANIMA: la ripresa dell'edilizia passa dalla tecnologia

In un mercato dell’edilizia che negli ultimi anni ha registrato una pesante sofferenza, l’impiantistica elettrica, elettronica e meccanica continua invece a registrare un trend crescente.  
Fra il 2008 e il 2014, il settore delle costruzioni nel suo complesso ha perduto, a valori correnti, il 17%
Nello stesso periodo, la spesa destinata agli impianti nelle nuove costruzioni è invece passata da un peso percentuale del 9,8% sul costo di costruzione globale di un fabbricato a un peso pari al 14,4%, dimostrando così il ruolo progressivamente crescente degli impianti nell’edilizia, sia quelli di tipo elettrico ed elettronico che quello di tipo meccanico.  
A dimostrarlo sono i numeri dell’Osservatorio Cresme(Centro Ricerche Economiche Sociali di  Mercato per l' Edilizia e il Territorio) elaborati insieme ad ANIE (Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche) e ANIMA(Federazione nazionale dell’industria meccanica).
Le tecnologie elettrotecniche ed elettroniche rappresentate in ANIE e le tecnologie meccaniche rappresentate in ANIMA che si rivolgono al mercato delle costruzioni hanno una importanza rilevante all’interno del mondo delle costruzioni edili ed infrastrutturali. Esse hanno realizzato nel 2013 un fatturato congiunto di circa 46 miliardi di euro, di cui 23 miliardi nel mercato nazionale.  
Gli investimenti in costruzioni ed edilizia nel 2014 hanno rappresentato un mercato da 103 miliardi, a cui si aggiungono 36, 3 miliardi di manutenzione ordinaria.  
L’Osservatorio, nel monitorare le dinamiche dei fatturati delle diverse famiglie di prodotti si è posto, fra gli obiettivi, anche quello di misurare la differenza fra gli aggregati che includono elementi di innovazione e quelli di tipo più tradizionale, mettendoli in relazione con gli investimenti in costruzioni. In altri termini si sono comparati i fatturati delle diverse famiglie di prodotti con le risorse investite complessivamente nei comparti di destinazione di tali prodotti.  
Entrando nel dettaglio delle diverse famiglie di prodotti, si può osservare la crescita tendenziale di quelle tecnologie con un maggiore contenuto di innovazione. In particolare, la crescita si riscontra soprattutto nelle nuove tecnologie e nei prodotti per la sicurezza, il risparmio energetico e il benessere
Ed è proprio il settore del risparmio energetico che negli ultimi sei anni ha registrato un vero e proprio boom. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio tra il 2008 e il 2014 il settore dell’illuminazione – sorgenti Led è cresciuto del 577% fino a quota 2,81 milioni di euro; quello degliimpianti fotovoltaici è salito del 55% con una capacità installata di 7.300 MW. Il trend è stato positivo anche per domotica (+34% a 368 milioni di euro), pompe di calore in gruppi refrigeratori, compressione condizionatori d’aria e di acqua (+20% a 472 milioni di euro),sistemi antintrusione (+4% a 7,68 milioni); sistemi tecnologici di prevenzione incendi (+2,2% a 2,35 milioni). 
L’elaborazione condotta sulle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche, nelle quali è più facile distinguere la componente innovativa da quella tradizionale, mostra un progresso ancora più evidente: ad un calo del mercato di riferimento fra il 2008 e il 2014, pari al -27,3%, le tecnologie con maggiore spazio di innovazione (illuminazione, domotica e sicurezza) hanno registrato una diminuzione di solo il 7,5%.  
Un’ulteriore lettura interpretativa delle dinamiche dei mercati, in particolare riferiti alle tecnologie meccaniche, fornisce ulteriori spunti di analisi. Se si osservano le dinamiche del fatturato interno (Italia) con quello proveniente dalle esportazioni, si può verificare un andamento assolutamente migliore – in relazione anche ai mercati edilizi di riferimento – nella domanda estera.  
Prendendo a riferimento l’aggregato dei prodotti della tecnologia meccanica con maggiori componenti innovative si registra fra il 2009 e il 2014 un calo del fatturato interno del -8% ed un aumento del fatturato derivante dalle esportazioni del +14%. Ed entrambi i settori di destinazione (vedi i grafici riportati più avanti), nello stesso periodo hanno registrato una perdita: del -11% (a valori correnti) il settore delle costruzioni italiano e del -4.5% quello europeo (che rappresenta il maggior bacino di domanda estera). 
E’ il caso delle tecnologie per il trattamento delle acque primarie, dove un buon risultato interno si accompagna ad un ancora miglior esito delle esportazioni: 2009-2014 mercato Italia: +14%, Esportazioni: +29%. Ancora più evidente negli impianti di climatizzazione 2009-2013: mercato Italia: -8% ed Esportazioni  +13%, negli infissi motorizzati: 2009-2014: mercato Italia: +1% Esportazioni: +8%, negli impianti termici 2009-2014: mercato Italia: -12% Esportazioni: +16%
E’ pertanto evidente che l’accoglienza all’estero dei prodotti italiani più innovativi è maggiore che in Italia. Forse meno evidenti sono le cause alla base di questa differenza. Il ruolo, per esempio, dei diversi attori coinvolti nella filiera, oppure delle prescrizioni dell’apparato regolamentativo,  o altri ulteriori fattori che rallentano i processi innovativi.  
Le tecnologie elettrotecniche, elettroniche e meccaniche costituiscono  uno dei principali driver di innovazione tecnologica per il settore delle costruzioni e il processo edilizio, l’abitare e il vivere urbano. Sono il motore di un processo in atto che renderà nei prossimi venti anni il mondo degli impianti, attraverso l’applicazione dell’elettronica e della meccanica all’edificio e alla casa, il vero protagonista di una fase di radicale innovazione e cambiamento nei prodotti edilizi e nei modi di abitare. 
Nessuno più pensa all’edificio come solo e semplice involucro, perché l’evoluzione ci porta a vedere il building come un “sistema” in cui i diversi impianti evolvono e si integrano per fornire agli utenti condizioni di vita ottimali e sostenibili di tutte le funzioni e i servizi disponibili. In questo contesto sarà la sinergia tra le varie tecnologie a fare da traino. 
Gli scenari a medio termine evidenziano dinamiche di crescita interessanti. In termini reali, dal 2015 al 2020 si prevede una crescita del 15,7% del valore della produzione nel settore delle costruzioni in Italia con una crescita del 33,1% del mercato dell’impiantistica in generale.
L’impiantistica a più alto grado di innovazione invece crescerà del 47,7%. Percentuale che potrebbe salire al +69% in caso di rimozione dei freni di natura burocratica ed economica che attualmente vincolano pesantemente la crescita.
“L’edificio è un oggetto sempre più complesso al cui interno si integrano diverse tecnologie che comunicano tra loro e con lo spazio in cui sono inserite – commenta Claudio Andrea Gemme, Presidente ANIE Confindustria. - La nostra industria è in grado di proporre in questo campo le soluzioni più avanzate al mercato. Secondo le statistiche, gli edifici consumano oltre il 40% di tutta l’energia elettrica prodotta: anche per questo stiamo lavorando molto come Federazione ANIE per inserire le nostre proposte nel GREEN ACT, il documento di indirizzo strategico che il governo si appresta a scrivere per rimettere la crescita sostenibile al centro della ripresa. Non può esistere alcun Green Act senza il contributo della componente tecnologica che noi come industria produciamo e che può portare risparmio ed efficienza energetica a tutti i livelli. Questo è il nostro contributo per rimettere il Paese sul sentiero della crescita. Noi ci crediamo.” 
“Come ANIMA stiamo seguendo con attenzione tutte le iniziative del Governo dedicate al settore dell’Edilizia e della Green Economy – afferma Alberto Caprari, Presidente della Federazione ANIMA assicurando il nostro supporto in termini di proposte e riflessioni su tutto quanto riguarda le soluzioni per l’efficienza energetica e l’uso delle fonti rinnovabili (specialmente termiche ed idroelettriche in cui il nostro Paese è tra i leader), per dare un contributo fattivo a uno sviluppo positivo dell’economia, della sostenibilità ambientale e del modello sociale ed urbano nel nostro Paese. Il Progetto Bitech vuole essere un esempio concreto dell’impegno dell’Industria Italiana delle tecnologie”.

Il progetto Building ANIMA- ANIE

Il progetto Building ANIMA- ANIE

L'edificio moderno è un oggetto sempre più complesso, in cui le diverse tecnologie impiantistiche si integrano e comunicano tra loro.

Nella consapevolezza che il mercato richiede sempre più soluzioni complessive di sistema, 
ANIEFederazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche, 
ANIMAFederazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia e Affine, hanno dato vita al

Progetto Building

che sarà presentato

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Il ruolo della tecnologia nell'edificio moderno

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L'edificio moderno è un oggetto sempre più complesso, in cui le diverse tecnologie impiantistiche si integrano e comunicano tra loro.

Nella consapevolezza che il mercato richiede sempre più soluzioni complessive di sistema, 
ANIEFederazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche, 
ANIMAFederazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia e Affine, hanno dato vita al

Progetto Building

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Assosegnaletica/ANIMA: una nuova squadra per il rilancio del settore

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L’Assemblea Generale ASSOSEGNALETICA riunitasi il 19 febbraio ha eletto la squadra, in parte rinnovata, che affiancherà il Presidente Rudy Fabbri, riconfermato per il biennio 2015-2016:

 

 

 

 

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Il ruolo della tecnologia nell’edificio moderno

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L’edificio moderno è un oggetto sempre più complesso, in cui le diverse tecnologie impiantistiche si integrano e comunicano tra loro.

Nella consapevolezza che il mercato richiede sempre più soluzioni complessive di sistema,
ANIE, Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche,
e ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica varia e affine,hanno dato vita al

Progetto Building
che verrà presentato nella mattinata
di venerdì 27 marzo 2015 a Milano

Saranno inoltre presentati i dati dell’indagine commissionata da ANIE e ANIMA
a CRESME (Centro Ricerche Economiche sociali di mercato per l’edilizia e il territorio)
sul valore e il ruolo delle tecnologie negli edifici di nuova costruzione e riqualificati.