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Post Pandemia: Salto di fatturato per ingegneri e architetti

È stata stimata una crescita di oltre 10 mila euro nel fatturato annuo di Architetti e Ingegneri grazie a Pnrr e Superbonus dal post Pandemia ad oggi.

Nel post pandemia agevolazioni fiscali nel settore edilizia e ristrutturazione adottate per provocare un aumento della domanda nel settore dell'Ingegneria e dell'Architettura, come il PNRR per il rilancio delle opere pubbliche o gli ancora disponibili Superbonus, hanno riscontrato grande successo sino a determinare un incremento nel reddito di professionisti del settore del 31,2% solo nel 2021.

Il calcolo, basato solamente sugli ingegneri di Inarcassa ed elaborato dal CNI, non tiene conto delle attuali agevolazioni, le quali si prevede provocheranno un addizionale aumento del reddito sino a raggiungere una media di 48.736 euro.

Durante il Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d'Italia di Catania, è stato specificato che in poco tempo ingegneri e architetti hanno superato di gran unga il guadagno medio, e non poco modesto, precedente alla pandemia, che già si aggirava intorno ai 35.000 euro annui.

Tra architetti e ingegneri, comunque, sono i professionisti di quest'ultima categoria a raggiungere il podio, con un totale di fatturato di 5 miliardi di euro, 2 miliardi di differenza rispetto al settore degli architetti, nonostante presenti tra l'altro un maggior numero di professionisti.

In particolare per l'anno corrente e quello precedente, si stima che il fatturato del settore arriverà a fruttare 12 miliardi di euro, attestandosi come uno dei settori più proficui a livello nazionale e più in rapida crescita. Tenendo conto che tali cifre non racchiudono l'intero comparto, non riguardando i lavoratori del settore costruzione e progettazione, il cui settore ha contato un aumento più discreto, di 5 miliardi di euro rispetto al fatturato del 2020.

La spinta di PNRR e Superbonus al settore

Quindi, la crescita del settore è solamente riconducibile agli incentivi forniti dallo stato? In realtà, soprattutto relativamente ai Superbonus, sono sorte non poche difficoltà che hanno molto spesso intralciato l'inizio dei lavori e il ruolo dei professionisti e che, avendo subito svariate modifiche per determinarne la sua applicazione, pare in alcune circostanze aver addirittura frenato l'inizio dei lavori.

Allo stesso tempo, però, i professionisti del settore hanno dimostrato di poter sovrastare i limiti della legislazione e di non lasciarsi sfuggire l'apertura economica del settore, cavalcandone l'onda.

Cosa aspettarsi, quindi, per i futuri anni dal settore? La speranza è che non si assista ad una graduale discesa determinata dalla ormai tangibile riduzione degli incentivi e che si prospetta per gli anni a seguire, e che si assista quindi ad uno stallo della domanda nel settore, che pare quasi insormontabile a causa del quadro poco certo e organizzato della futura gestione delle risorse economiche per il comparto.

Sarà quindi nelle mani di architetti e ingegneri, attuali e futuri, di porre delle basi strategiche per il proprio futuro, implementando nuove tecniche e alimentando la coesione del settore tramite eventi, formazione e adozione del BIM.

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