Torggler chiude l'esercizio 2023 con un ottimo risultato

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Torggler è lieta di comunicare i risultati raggiunti nel 2023: il fatturato è stato di circa 39,2 milioni di euro, superando l'anno precedente del 7,1%, e gli utili hanno consentito un EBITDA di 2,8 (anno precedente: - 0,4). L'esercizio è stato caratterizzato da una significativa crescita delle vendite in tutti i settori di attività – edilizia, ser...
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Post Pandemia: Salto di fatturato per ingegneri e architetti

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È stata stimata una crescita di oltre 10 mila euro nel fatturato annuo di Architetti e Ingegneri grazie a Pnrr e Superbonus dal post Pandemia ad oggi. Nel post pandemia agevolazioni fiscali nel settore edilizia e ristrutturazione adottate per provocare un aumento della domanda nel settore dell'Ingegneria e dell'Architettura, come il PNRR per il ril...
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Crescita in doppia cifra di ricavi e utile per Wavin Italia nel 2022

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Si è chiuso in maniera positiva il 2022 per Wavin Italia, la filiale italiana del Gruppo Wavin impegnata nello sviluppo di sistemi di tubazioni plastiche e di soluzioni per la climatizzazione nel settore edilizio e nelle infrastrutture. Nonostante una flessione nella seconda parte dell'anno, la società con sede a Santa Maria Maddalena ha infatti re...
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ISEO: crescita del fatturato del +7% nel 2022

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ISEO chiude il 2022 con un fatturato pari a oltre 163 milioni di euro. In aumento anche gli investimenti, passati da 8 milioni nel 2021 a 12 milioni nel 2022. ISEO Ultimate Access Technologies, azienda leader nelle soluzioni meccaniche ed elettroniche per la sicurezza e la gestione intelligente degli accessi, continua a crescere, registrando un fat...
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Osservatorio H2IT: I numeri sul comparto idrogeno italiano

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Idrogeno, crescono gli investimenti delle aziende, che ora aspettano nuovi strumenti incentivanti dalla politica. Nonostante caro materiali e crisi energetica la filiera continua a svilupparsi. La collaborazione batte la competizione: le innovazioni nascono dalle partnership tra le imprese. H2IT, Associazione italiana idrogeno e celle a combustibil...
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Fatturato 2020 negativo per Ingegneri e Architetti

Fatturato 2020 negativo per Ingegneri e Architetti

L’andamento del fatturato del settore dei Servizi di Ingegneria e Architettura (SIA) è stato pubblicato dal Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri.

La previsione del Governo di una flessione del 13% degli investimenti nel 2020 porterebbe un decremento del fatturato del 19% per l’intero aggregato di professionisti dell’area tecnica, impegnati nel processo costruttivo (ingegneri, architetti, geologi, geometri, periti industriali) e oltre il 16% per Ingegneri e architetti.
 
Infatti, per i soli ingegneri e architetti si tratterebbe di una riduzione del volume d’affari di almeno 1,2 miliardi di euro rispetto a quanto registrato nel 2019, mentre per il comparto SIA allargato (comprensivo dei diversi professionisti tecnici) la perdita rispetto all’anno precedente sarebbe di oltre 1,8 miliardi di euro.
 
Il 2021 prospetta una ripresa
Se si confermassero le stime riguardanti la crescita degli investimenti in costruzioni tra l’8% ed il 10%, il fatturato degli ingegneri e architetti potrebbe registrare nel nuovo anno un incremento del 10,7%, che per il comparto SIA allargato arriverebbe al 12,3%.
 
Le stime elaborate su un modello di simulazione, con dati a livello nazionale, sono comprovate dai risultati di un’indagine condotta nel mese di ottobre 2020 dal Centro Studi CNI su un campione di oltre 12.500 ingegneri iscritti all’Albo professionale. Queste previsioni si allineano alle stime realizzate con altri metodi di analisi.
 
Nel 2020 ci sono stati professionisti per i quali il fatturato è aumentato rispetto al 2019. Qusti rappresentano il 15% rispetto al 66% dei professionisti che hanno registrato un calo del fatturato.

Il Presidente del CNI, Armando Zambrano, in una dichiarazione afferma che “ Il settore dell’ingegneria potrà essere nel 2021 uno dei motori della ripresa solo a condizione che la classe politica comprenda che il Paese deve modernizzarsi realmente”.
Riguardo i Superbonus 110%, afferma che "avrebbero dovuto innescare un ciclo espansivo già alla fine del 2020 ma, a nostro avviso, per ora si è visto veramente poco, complici regole e procedure troppo complesse" mentre riguardo il Recovery Plan "il dibattito eccessivamente lungo e confuso su come utilizzare queste risorse depone già male; strumenti di politica economica sono diventati oggetto di confronto e di contrasto tra forze politiche, un confronto e uno scontro che in questo momento il Paese non può permettersi. Il CNI ha attivato una interlocuzione continua con il Governo sugli aspetti più tecnici dei nuovi incentivi alla crescita. Attendiamo ancora risposte".
 
Il sondaggio mette in evidenza come per più di un professionista su tre i nuovi Superbonus al 110% (ecobonus e sismabonus con detrazioni fiscali al 110%) possano rappresentare uno degli strumenti per ripartire nel 2021, recuperando gran parte di quanto perso nel 2020.
 
“Le stime inducono a tre riflessioni: - dichiara il Presidente del Centro Studi del CNI, Giuseppe Margiotta - la prima è che il comparto dell’ingegneria potrà contribuire in modo considerevole alla ripersa solo se nei prossimi mesi il Governo attuerà un vero piano di semplificazione delle procedure e delle regole più volte annunciato”.
 
“In secondo luogo, vanno riviste le regole e gli strumenti di tutela del lavoro autonomo ed in particolare di chi opera in un sistema ordinistico. Ricordiamo che nella fase più acuta della crisi i professionisti iscritti alle casse private di previdenza hanno goduto di misure di sostegno infinitamente più contenute rispetto a quelli di altri lavoratori autonomi (partite Iva, artigiani e commercianti)”.
 
“Il terzo aspetto è che questa crisi ha fatto capire che gli studi professionali hanno bisogno di un rafforzamento organizzativo rilevante e hanno necessità di acquisire una nuova visione del mercato ed una capacità di fare rete e sistema, oggi ancora tutta da sviluppare”.
 
Infine dall’indagine emerge come alcuni strumenti attivati nel pieno della crisi per sostenere le attività dei professionisti, come il prestito a tasso zero proposto da Inarcassa e il prestito fino a 30.000 euro garantito dal Fondo di Garanzia PMI, abbiano avuto una efficacia limitata: l'8% degli ingegneri non è riuscita ad accedervi per interruzione del servizio e solo il 4% ha fatto richiesta del prestito proposto da Inarcassa.

 

A cura di Geom. Lucia Coviello - Edilsocialnetwork