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Superbonus 110%, a rischio la proroga: forse tagli per il 2023

Secondo indiscrezioni, nel Pnrr i fondi destinati a finanziare le opere di efficientamento energetico scenderebbero da 18 a 12 miliardi di euro nel triennio, finendo per limitare di molto la platea dei potenziali utilizzatori e alimentando i dubbi di chi vorrebbe avviare i lavori. C'è bisogno di chiarezza.
L'ecobonus edilizio è utilizzato da molte imprese e famiglie e soprattutto è riuscito a mettere in moto un settore ad alta densità di manodopera, incidendo così sulla produzione e sulla occupazione. Inoltre, è importante nel processo di transizione ecologica, garantendo nelle costruzioni soluzioni meno inquinanti ed energivore. Chiuderlo darebbe un segnale negativo e contraddittorio che potrebbe compromettere la già difficile strada verso uno sviluppo più sostenibile.
Proprio oggi dall'Istat è giunta l'ennesima notizia a conferma dei benefici prodotti dal Superbonus: a febbraio 2021 i livelli della produzione nel comparto delle costruzioni hanno superato quelli di febbraio 2020, poco prima dell'inizio delle restrizioni dovute alla pandemia. Sarebbe miope non investire massicciamente su una misura che già ai suoi esordi ha portato benefici per i cittadini, per le imprese e i tecnici del settore e per l'occupazione.
Il Superbonus 110 è una misura che ha interessato pesantemente tutto il settore dell'Edilizia e della riqualificazione energetica degli edifici. La misura di sostegno all'economia approvata tramite il DL Rilancio dal Governo Conte bis ha infatti ottenuto un successo a dir poco straordinario. Sono in molti infatti i soggetti interessati ad effettuare i lavori di efficientamento energetico usufruendo del credito d'imposta senza spendere niente.
Tuttavia, la precedente scadenza, di questa misura, si è dimostrata ben presto inadeguata vista l'enormità delle richieste pervenute. Per questo fin da subito sono stati in molti a chiedere che il Superbonus 110 avesse una proroga fino al 2023.
I documenti approvati dalle camere sul superbonus 110 e la sua proroga al 2023 riguardano le nuove linee guida sulle detrazioni fiscali per interventi edilizi rientranti nel c.d. superbonus 110 e nel bonus ristrutturazioni. Queste nuove linee guida, vanno inserite nel contesto della "Proposta di linee guida per la definizione del piano nazionale di ripresa e resilienza" (Recovery Fund). Per questo motivo non si limitano alla proroga del superbonus ma abbracciano anche altri aspetti.
Inoltre, dal testo approvato dalle Camere, emerge come sia necessario rendere strutturali misure lo sconto in fattura a e/o la cessione del credito. In particolare, si vorrebbe confermare la cessione del credito almeno fino al 30 giugno 2027, in modo da garantire un utilizzo certo e ampio del superbonus 110%.
Infine, si sottolinea la necessità di prevedere misure di semplificazione dell'intera procedura. Per farlo si prevede la creazione di un portale unico accessibile sia ai contribuenti che ai ai professionisti, sul quale possano agevolmente operare attraverso le necessarie comunicazioni. Di pari passo dovranno essere approvati nuovi formulari per i professionisti, ai quali fare riferimento per la realizzazione dei lavori amministrativi.
Si attendono dunque a breve ulteriori aggiornamenti su questo fronte così importante e scottante per la società di oggi.

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