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Come sarà il Villaggio di Milano per le Olimpiadi invernali del 2026

A progettare il luogo sportivo che ospiterà a Milano le prossime Olimpiadi invernali del 2026, è stato lo studio Skidmore Owings & Merrill, che si aggiudicò la commissione lo scorso 2021. Il progetto messo a punto dal Team americano è oggi più che mai attuale per le soluzioni innovative e sostenibili che lo caratterizzano. Riciclabilità, riuso e rispetto dell'ambiente sono infatti i principi alla base di tutto il concept architettonico dell'opera.

Il Villaggio Olimpionico che sarà realizzato, riqualificherà Porta Romana in occasione dell'evento sportivo e rappresenterà un importante passo di rigenerazione urbana dell'intero quartiere. Skidmore Owings & Merrill si occuperà della trasformazione di due strutture e della costruzione di sei edifici in legno che ospiteranno gli atleti, finalizzati a divenire, nei mesi successivi, alloggi per studenti a prezzi accessibili. Gli spazi per gli atleti ricorderanno i piccoli complessi industriali e artigianali tipici di questa parte della città. Gli atleti, e poi gli studenti e i cittadini, potranno accedere ai servizi fruibili nel Villaggio attraverso il piano terra che manterrà un ruolo prevalentemente pubblico.

Pronto entro luglio 2025, il Villaggio sarà pensato perpoi "durare a lungo"e sarà situato nel quadrante sud-ovest del quartiere milanese precedentemente citato. Il designer Colin Koop, ha infatti, spiegato che tutto lo studio del progetto è stato svolto pensando alla sua configurazione post-olimpionica Piuttosto che cessare di essere utile dopo le Olimpiadi, il Villaggio di Porta Romana diventerà un quartiere vivace e autosufficiente, costruito attorno ai principi di equità sociale, impegno ambientale, benessere e inclusività

A tal proposito, Parco Romana, ospiterà residenze e spazi lavorativi per 10 mila persone in una zona car free e la parte centrale della struttura sarà destinata ai servizi e alle attrattive della fase olimpica che verranno successivamente convertiti in strutture comunitarie. Il nuovo Distretto Lodi sarà invece caratterizzato da una piazza pubblica a più livelli che farà da ponte sui binari attivi per collegare al grande parco di piazza Lodi, la Stazione della Circle Line e gli edifici a uso ufficio previsti nel settore orientale dello scalo, come spiega il Fondo Porta Romana. Gli edifici industriali esistenti saranno integrati nell'area già esistente per conservare il legame con il passato ma allo stesso tempo creando un ambiente urbano ideale per l'incontro, lo scambio e la creazione di comunità.

A completare il tutto sarà l'Olympic Village Plaza, una piazza dal carattere comunitario, moderno ed ecologico pensata per essere luogo di aggregazione durante le gare olimpioniche e luogo di socialità al termine dell'evento. La piazza sarà il fulcro della comunità del quartiere sempre aperta al pubblico Questo spazio è immediatamente configurabile in modo permanente, con percorsi diretti di accesso al parco. I percorsi pedonali costituiscono una parte strutturale del sistema, insieme alle piantumazioni e agli spazi pubblici esterni, si evince dal progetto.

I materiali utilizzati per il Villaggio Olimpico saranno scelti nel rispetto dell'ambiente e ogni struttura sarà progettata per essere permanente o riutilizzata. L'energia sarà garantita da impianti solari termici e fotovoltaici che copriranno oltre il 30% del fabbisogno. Dalla presentazione del progetto si legge che anche l'acqua piovana sarà raccolta e riutilizzata, con una riduzione dell'uso di acqua potabile di oltre il 50% e una riduzione della Co2 del 40%". Infine, è stata prevista la creazione di serre e orti per la produzione di cibo all'interno dell'area, consentendo la creazione del primo villaggio per studenti con prodotti a chilometro zero. Grazie a caratteristiche innovative di sostenibilità, tutto avrà un impatto ambientale minimo, in conformità con i requisiti del Nearly Zero Energy Building, sono state le parole del designer Colin Koop.


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